L'uomo e la caccia
Un tempo la caccia costituiva una delle più
importanti fonti di nutrimento per l'uomo.
Nelle condizioni in cui veniva praticata non disturbava gli equilibri
naturali ed era perciò accettabile ed anche utile.
Ora la si pratica solo per divertimento o per fini commerciali (animali
da pelliccia o balene), con l'uso delle più sofisticate armi
da fuoco, di trappole, richiami, bocconi avvelenati: la caccia
può diventare un'attività deleteria per gli
equilibri naturali.
Notizia tipicamente italiana: nel nostro paese, ed in altri del
Mediterraneo, viene effettuato un addestramento degli uccelli canori
catturati con reti, con il vischio e con trappole, per farne elementi
di richiamo.
In una sola stagione venatoria vengono uccisi, in Italia, 150milioni di
uccelli e mammiferi: una vera strage. Spesso, poi, vengono puntate le
armi anche contro animali che vivono in riserve naturali e parchi
nazionali.
Molte specie di mammiferi e di uccelli sono già in via di
estinzione. E non dimentichiamo la progressiva diminuzione di
scoiattoli, un tempo molto numerosi in tutte le zone boschive. In
pericolo di estinzione è anche la foca monaca,, presente con
non più di 500 esemplari in tutto il mediterraneo, e cosi
per tante altre categorie di animali.
Le ferite provocate all'ambiente con la caccia più o meno
legale sono veramente gravi e spesso si ripercuotono contro di noi:
basti citare un paio di esempi, come l'enorme aumento di vipere,
conseguente alla diminuzione di alcuni uccelli e mammiferi,
nonché l'aumento di insetti nocivi, causa della distruzione
degli uccelli insettivori.
Tocca a ciascuno di noi agire: se siamo cacciatori, limitiamone
l'esercizio e prendiamo coscienza dei gravi problemi che esistono, in
modo da poter intraprendere questo sport salvaguardando al tempo stesso
la natura che ci circonda.
Se non siamo cacciatori, cerchiamo di persuadere ed educare le persone
che si dedicano a tale attività, ed invitiamole magari a
sostituire il fucile con una bella macchina fotografica, munita di un
lungo teleobiettivo.
E tutti noi dovremmo, infine, leggere attentamente e
soprattutto mettere in pratica il contenuto della DICHIARAZIONE UNIVERSALE PER I
DIRITTI DELL'ANIMALE, riconosciuta dall'Unesco.
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