Home Itinerari Gallerie Amici Utility Cartoline WebCam Info Articoli
 



 
 

Specie sempre più in pericolo

 

 

di: Massimo Bertolucci

Ricercatori dell'Università della California, a Davis, hanno svolto uno studio per confermare che l'attuale lista rossa delle specie in pericolo di estinzione non è abbastanza accurata e non considera la pressione antropica degli insediamenti umani viciniori. Quindi, non sufficiente a garantire un'equa valutazione della reale minaccia alle specie.

Infatti, l'elenco rosso, compilato dalla World Conservation Union (IUCN), valuta il tasso di pericolo di estinzione delle specie basandosi principalmente su tre fattori: sulla grandezza della loro popolazione; sulla percentuale di depauperamento; sull'areale di distribuzione. Ma secondo Alexander Harcourt e Sean Parks, dell'Università della California, ciò non è sufficiente. Il pericolo di estinzione di una specie è paragonabile a una abitazione lasciata incostudita, e quindi vulnerabile ai malintenzionati. Tuttavia, l'abitazione è concretamente minacciata solamente quando nelle sue vicinanze c'è un ladro. La stessa cosa avviene nel caso di un piccolo branco di animali in pericolo di estinzione: essi sono concretamente minacciati solo nel momento in cui vengono braccati o il loro arenale devastato.

In sostanza, i due ricercatori, sostengono che la lista rossa va modificato nei criteri ai quali va aggiunta la densità locale degli insediamenti umani. Tuttavia, anche se gli insediamenti umani non rappresentano un pericolo, bisogna tenere conto di altri fattori ancor più determinanti come l'inquinamento, la deforestazione e la cacciagione. Per dimostrare la validità del loro studio, i ricercatori, dopo aver esaminato la lista rossa, hanno preso in considerazione 200 specie di scimmie del 1996 e hanno scoperto che 17 di queste specie, che venivano a suo tempo considerato a basso rischio, attualmente dovrebbero essere considerate ad alto rischio di estinzione.

La ricerca è stata pubblicata su periodico "New Scientist".

ECPlanet