Quest'anno l'itinerario delle nostre
vacanze ci porta
in Spagna
in coincidenza con l'Anno Santo e l'Anno Composteliano. Per
raggiungere Santiago de Compostela attraverseremo la Francia fino ad
arrivare a St. Jaen Pied de Port, ai piedi dei Pirenei, per poi salire
al passo di Roncisvalle, fare tutto il percorso del cammino fino a
Santiago e poi ritornare attraverso le regioni della costa Atlantica
e fermarci a Lourdes il 15 agosto prima di fare ritorno a
casa.
Le origini del
cammino...
Il
Cammino di Santiago di
Compostela è intimamente legato alla presunta
tomba di Giacomo
il Maggiore e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. La storia
racconta che l'apostolo Giacomo, figlio di Zebedeo ed uno dei 12
apostoli di Gesù, dopo un lungo periodo di evangelizzazione
della penisola iberica, tornato in Palestina mori decapitato dal re
Erode Agrippa nel 44 d.c..
"San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo
iniziò la sua opera di evangelizzazione della Galizia,
remota regione di cultura
celtica all'estremo ovest della penisola iberica.
Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu
decapitato per ordine di Erode
Agrippa nell'anno 44. I suoi discepoli, Attanasio e
Teodoro con una barca, guidata da un angelo, ne trasportarono
il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia,
vicino a Finisterre, il porto romano più importante della
zona.
Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo facero
sì che della tomba dell'apostolo si perdessero memoria e
tracce.
Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (o Pelayò), preavvertito in
sogno da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, dove esistevano antiche
fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico. Il vescovo
Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel
luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva tre
corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ed una scritta che
diceva:"Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé".
Per questo motivo si pensa che la parola Compostela
derivi da Campus Stellae (campo della stella) o da Campos
Tellum (terreno di sepoltura). Più avanti, Alfanso
II il Casto, re delle Asturie e della Galizia, ordinò la
costruzione sul posto di un tempio dove i monaci benedettini,
nell'893 vi fissarono la loro residenza. Iniziarono così i
primi pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo (Peregrinatio ad
limina Sancti Jacobi), dapprima dalle Asturie e dalla Galizia
poi da tutta l'Europa.
(fonte: Wikipedia)
04
agosto 2010 – mercoledi
Km alla
partenza
54634
Albinea (I) - Albenga (I)
Finalmente tutto
è pronto e dopo aver controllato le ultime cose alle ore
21.15
partiamo.
Lasciamo la nostra amata Albinea per la Liguria verso
Ventimiglia. Non abbiamo fretta per cui viaggeremo finché
non avremo
sonno. Non troviamo traffico di nessun tipo in una serata
tranquilla e fresca leggermente bagnata da una pioggerellina
estiva. Alle 02.00 ci fermiamo a dormire ad Albenga
in un'area di
parcheggio in autostrada insieme ad altri camper.
Temp. 18° Km 305
05 agosto 2010 – giovedi
Km alla
partenza
54939
Albenga (I) - Carcassonne (F)
Alle
07.00 precise ripartiamo per la Francia con
un tempo splendido. Il sole lentamente si
stà
vegliando quando
alle
08.00 in punto varchiamo la vecchia frontiera tra Ventimiglia e
Menton. Andrea, di fianco a me mentre guido riprende con la videocamera
l'uscita dalla nostra nazione. Troviamo un po' di traffico in
autostrada nei pressi di Nizza che comunque non preclude il nostro
viaggiare e abbastanza tranquillamente ci dirigiamo
verso Nimes per visitare Pont du
Gard, antico acquedotto romano. Le
autostrade francesi sono belle e ben tenute ma anche notevolmente
care e sopratutto piene di barriere. Bisogna dotarsi di tanta
pazienza.
All'arrivo a Pont du Gard ci dirigiamo verso il versante
destro e parcheggiamo nel comodo parcheggio antistante il sito al
costo di 15€ al giorno per veicolo.
Il luogo è usato dai
francesi come spiaggia: infatti è possibile fare il bagno e
i tuffi
nel fiume dove l'acqua è davvero limpida e tutta la zona
è ben
organizzata per picnic e giornate all'aria aperta.
Il ponte, quel
che resta dell'acquedotto romano del 19° secolo a.C. lungo 50
km
che
portava l'acqua alla città di Nimes è davvero
unico e
perfettamente
conservato. Attraversa il fiume Gardon con i suoi 275 mt di
lunghezza. Lo visitiamo da sotto e poi ci spostiamo nel camminamento
superiore da dove è possibile attraversare il fiume. Vi
è
anche un
piccolo sentiero che in 5 minuti di cammino porta in un punto
panoramico da dove è possibile fotografare il ponte in tutta
la
sua
bellezza. Davvero unico. Dopo le foto di rito e dopo un piccolo
momento di riposo (con merenda inclusa) siamo ripartiti verso Carcassonne,
città che ben conosciamo per averla già
visitata altre
volte e ci fermiamo alle 19.30 nell'area riservata ai camper che
stranamente oggi non è a pagamento. Troviamo posto per pura
fortuna:
infatti il parcheggio è quasi completo. Ceniamo e poi con
Ari al
seguito siamo andati a visitare la Cittadella piena di locali e
ristorantini affollati. Il paese è vivo e pieno di gente al
contrario di altre volte (sopratutto verso fine agosto) in cui lo
abbiamo trovato quasi sempre vuoto. Alle 24.00 abbiamo fatto ritorno
in camper per la notte. Giornata calda, ventilata e con un
fantastico sole.
Temp. 28°
Km 633
06 agosto
2010 – venerdi
Km alla partenza
55572
da Carcassonne (F) - St. Jean Pied de Port (F) - Roncisvalle
(S)
Alle 08.30 siamo stati svegliati dalla guardia che faceva
uscire i camper dal parcheggio (ecco perché era
gratuito) e cosi, dopo esserci preparati siamo usciti e ci siamo
fermati qualche chilometro fuori dalla città dove abbiamo
fatto
colazione.
Non ci interessava visitare Carcassonne di giorno
(l'avevamo già vista 3 anni fa) per cui siamo partiti alla
volta
di Tolosa per strada normale e poi da qui abbiamo preso l'autostrada
fino a a Salies de Bearn dove siamo usciti per proseguire per St.
Jean Pied de Portda dove inizia ufficialmente
il Cammino di Santiago
(Camino Frances) passando (a piedi) attraverso la
porta di S.
Giacomo, nella parte storica del paese. Cosi facendo alle 16.30 siamo
arrivati alla porta, il camper lo avevamo parcheggiato in un'area di
un centro commerciale vicino alla scalinata che porta in paese. E'
veramente emozionante vivere finalmente le fasi dell'inizio del
cammino. Vi sono negozi che vendono ogni sorta di souvenirs e
attrezzature utili per camminare. Ci si può registrare
nell'ufficio
dei pellegrini e ottenere il passaporto che certificherà,
alla fine,
l'avvenuto pellegrinaggio. Tanti negozi vendono le conchiglie che
sono il simbolo del Cammino stesso. Ovviamente anche noi abbiamo preso
le nostre. Vi sono anche tanti piccoli rifugi per
pellegrini e centri informazione. Visitiamo il paese attraversando le
sue viuzze strette e incontriamo tanti pellegrini intenti a partire
chi a piedi, chi in bici e noi in camper, anche se per essere
corretti noi ci definiamo turisti e non pellegrini. Infatti, il
pellegrinaggio per essere riconosciuto tale, deve essere percorso a
piedi o in bici.
Comunque alle 19.00 partiamo per il passo di
Roncisvalle (che in basco si dice Orreaga e in castigliano
Roncesvalles famoso per l'epica battaglia tra l'esercito di Carlo Magno
e quello Basco) e dopo 30 minuti di strada montuosa e piena di curve
arriviamo al passo da dove si gode un'ottima vista sia sul versante
francese che sul versante spagnolo. Vi è anche una
piccola
chiesetta, la lapide di Orlando e la pietra miliare con la conchiglia,
simbolo del giusto cammino verso Santiago.
Proseguiamo per altri 2
km e arriviamo al monastero di Roncisvalles e parcheggiamo nel
parcheggio antistante la casa del pellegrino. Il clima è
decisamente
freddo: infatti ci sono 13°. Poco male vorrà dire
che dormiremo
bene.
Ceniamo e usciamo per alcune foto con luce serale in una
zona davvero fantastica. Vicino alla casa del pellegrino tante
persone che mangiano e cantano e
all'interno della stessa vi è una
grande camerata con letti a castello, ma vi si può entrare
solo se
registrati, ovviamente. Ci godiamo un cielo stellato e nitido come
non avevamo mai visto prima. Le stelle sono davvero tante, manca solo
la luna.
Alle 23.00 andiamo tutti a letto sotto una
bella
copertona di lana. Temp 13°
Km 430
07 agosto 2010 – sabato
Km alla partenza
56002
Da Roncisvalles (S) - Puente la Reina (S) - Burgos
(S)
Abbiamo dormito al fresco (12° la temperatura alle 08.00)
e abbiamo dormito davvero bene. Dopo colazione, sotto un fantastico
sole e in mezzo a tanti pellegrini che passano per proseguire il loro
cammino, visitiamo il monastero e i dintorni. La chiesa
della
Collegiata Reale non riusciamo a visitarla perché era chiusa
ma
siamo riusciti a vedere il Silo di Carlo Magno posto proprio di
fianco alla piccola chiesa dove si dice siano sepolti diversi soldati
del suo esercito insieme a tanti pellegrini, periti lungo il
tracciato in epoche passate. (qui a Roncisvalle,
prima tappa del
cammino, vi è stata nel 778 d.c la famosa battaglia tra l'esercito
di Carlo Magno e i Baschi nella quale mori il paladino
Orlando). Davanti al cartello distanziometrico che indica
Santiago
a 790 km ovviamente abbiamo fatto la foto di gruppo famigliare. Alle
10.30 siamo poi partiti verso Puente la
Reina dove i cammini che partono dalla Francia da posti diversi si
uniscono in un solo cammino, quello più percorso e
più organizzato che viene chiamato
Camino Frances. (vi sono poi altri cammini ma partono dalla
Spagna o dal Portogallo. Guarda
la cartina)
Scendiamo dai monti con
estrema calma (si trovano diverse persone in bici e a piedi dietro le
curve) Arrivati a Pamplona facciamo un piccolo giro interno ma non
trovando un parcheggio, con nostro grande dispiacere, siamo costretti
ad proseguire con il viaggio senza sostare per una visita. Usciamo da
Pamplona in direzione di Logrono sulla A-12 chiamata anche "L'autovia
del Camino de Santiago" e scopriamo con nostro
immenso piacere che in Spagna le autostrade sono gratuite, efficienti e
molto ben tenute (notiamo anche che vi sono tantissimi
cantieri
per ampliare la rete stradale e una volta terminata, questa autostrada,
unira Pamplona a Santiago de Compostela) Continuiamo comunque in mezzo
a immensi
campi coltivati e quasi deserti ed arriviamo a Puente
la Reina, famosa per il ponte dei pellegrini
verso le 14.00 dopo aver, per un attimo, sbagliato
strada. Ci fermiamo in un piccolissimo parcheggio proprio di fronte al
sentiero del Camino e pranziamo. Alle 15.00 siamo andati a visitare
il paese, piccolo comune della Navarra con circa 3000
abitatnti.
Procediamo a piedi lungo la Rou Mayor, la strada
principale che
sbuca sul famoso ponte che ha dato il nome al paese. Qui
tutto è deserto (forse l'orario) ma
comunque incontriamo alcuni pellegrini che procedono con il loro
cammino sotto un sole cocente. All'inizio di questa strada,
stretta e sobria, con grandi case signorili, spicca la chiesa del
Crucifijo, una costruzione di origine templare a due navate: una
romanica e l'altra gotica che
purtroppo era chiusa.
Arrivati al ponte non possiamo non ammirarlo: costruito sul
fiume Arga
è senza alcun dubbio l'elemento architettonico
più
sorprendente della zona: si tratta di un incantevole esempio di
romanico edificato
nel XI secolo da Doña
Mayor di Navarra per facilitare il passaggio ai pellegrini (da qui il
nome del paese Puente la Reina = Ponte della Regina) I bimbi si
divertono molto a correre lungo il ponte, a forma di schiena d'asino,
facendo salita e discesa e sudando come non mai (ci sono 35°)
Lasciamo Puente la Reina utilizzando sempre l'autovia del Camino de Santiago
fino poco dopo Logrono, dove l'autostrada si interrompe e allora
procediamo sulla N-120 fino a Santo Domingo de la Calzada.
Purtroppo anche qui la cattedrale era chiusa ed allora, dopo un piccolo
giro del paese, siamo ripartiti per Burgos
Ritrovando poi l'autostrada, sempre in mezzo a fantastiche praterie,
siamo arrivati
a Burgos verso le
18.00 e abbiamo trovato subito posto e senza prenotazione nel camping
Fuentes Blanca ad appena 3km
dalla cattedrale, con servizio di autobus per il centro. Il campeggio
è molto bello e pulito ed ubicato all'interno di un parco
immenso con laghetti, papere, giochi e piste ciclabili.
Stupendo. Ci
accorgiamo che qui la giornata è molto più lunga
infatti
alle ore
22.00 c'è ancora luce. Ne approffittiamo per fare una
passeggiata e dopo cena una serata di assoluto riposo. Giornata
tranquilla e
molto calda (toccato i 35°) ma alla sera si
è
rinfrescato
Temp. 25°
Km 359
08
agosto
2010 –
domenica
Km alla
partenza 56361
Burgos (S) – Leon (S) –
Pedrafita do Cebreiro (S)
Di buon mattino (per noi in vacanza
alle ore 08.30) ci siamo svegliati e abbiamo fatto subito colazione
perchè
alle
9.45 avevamo l'autobus che dal campeggio ci portava al centro di
Burgos, esattamente in plaza de Espagna e da qui abbiamo iniziamo la
nostra
visita della città. Prendiamo la Calle San Juan
seguendo sul selciato
le conchiglie che tracciano il cammino di Santiago (si trovano anche
sui muri delle case in corrispondeza di incroci) ed, in questo modo,
arriviamo
alla cattedrale stupendo
esempio di stile gotico. Fatta costruire
intorno all'anno 1221 è
dedicata alla Vergine Maria essa è famosa per la sua
architettura unica e per le sue dimensioni. E' stata anche inserita tra
i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO ed è
legata alla storia dell'eroe di una delle leggende più
famose della storia spagnola, sotto la chiesa infatti è
sepolto il mitico
El Cid,
eroe della riconquista cristiana della Spagna.La visitiamo prima
dall'interno e poi dall'esterno per poterne ammirare tutta la bellezza
quindi proseguiamo per
Plaza Mayor, piazza molto bella circolare e
circondata da case di vari colori.
Notiamo che ci sono poche persone in giro e che le
stradine della
città vecchia sono praticamente deserte. Solo diversi
pellegrini
sia a piedi che in bici, come noi, stanno visitando la zona. Davanti
alla cattedrale, su una panchina, vi è la statua del
pellegrino
davanti alla quale non può mancare la tradizionale foto
ricordo.
Alle 11.00 abbiamo ripreso
l'autobus e alle 12.00 abbiamo lasciato il campeggio dopo aver
ovviamente effettuato il carico/scarico.
Partiamo in direzione
di Leon e prendiamo la nostra solita
"Autovia del camino de Santiago" solo che in molti
tratti è ad una sola carreggiata per senso
di marcia.
Qui, lungo il fianco della stessa, vediamo tanti pellegrini che, con
zaino in spalla, camminano in direzione di Santiago. Vi sono tanti
posti per sostare e per fare colazione.
Ne approffittiamo anche noi per fare delle foto e
delle riprese e involontariamente troviamo 2 nidi di cicogne sul
campanile
di una chiesa. Piccola camminata per fare delle foto davvero stupende
ed uniche.
Ripartiamo in direzione di Pontferrada lasciando indietro
volontariamente la Croce di Ferro (il punto più alto del
cammino) perchè, dopo ever parlato con
altri turisti, ci è stata sconsigliata per via della
strada che con il camper non è proprio il massimo, anche se
la cosa ci dispiace tantissimo. Alle 18.00 arriviamo allora a
Pontferrada dove troviamo un caldo afoso davvero opprimente
cosi
dopo
un piccolo giro della città e dopo una breve sosta davanti
alla
casa
del pellegrino usciamo velocemente seguendo il cammino in direzione
di Pedrafita do Cebreiro che si trova a 1150 mt. s.l.m. Qui troviamo
un'ampia area di sosta per camion con servizi annessi funzionanti e
puliti Ci fermiamo e ci piazziamo per la notte, insieme a noi vi
è anche un camper spagnolo. Sono le 20.00
e c'è ancora tanta luce. Mentre prepariamo per la cena due
bellissime cicogne si fermano su un
lampione a 20 mt da noi, come se aspettassero di cenare
anche loro.
Ragazzi che bello. Ovviamente ho provveduto a fare
"qualche" scatto sopratutto quando, dopo 10 minuti, questi stupendi
animali hanno spiccano il volo e ci hanno lasciato. Vedere una
cicogna partire non è da tutti i giorni. Che
spettacolo ed il tutto immortalato dalla mia stupenda Nikon D70+. Dopo
questo fantastico spettacolo abbiamo cenato dentro al camper
perchè
la temperatura intanto era scesa a 17°
Alle 22.50 abbiamo fatto una piccola passeggiata visto che ci si vedeva
ancora.
Abbiamo fatto bene a lasciare
Pontferrada. Serata quasi fredda sotto un cielo limpido e
stellato. Km 349
09 agosto 2010 – lunedi
Km alla
partenza
56710
Pedrafita do Cebreiro (S) – Santiango de Compostela
(S)
Dopo una notte tranquilla e assai fresca (abbiamo acceso un po' la
stufa) approfitto del fatto che tutti nel camper dormono ancora, cane
compreso, per uscire
alle 08.00 e andare a fare una breve corsetta ma appena apro la porta
del
mezzo mi trovo avvolto nella nebbia. Uno spettacolo quasi surreale se
si pensa che siamo in Spagna.
La temperatura durante la
notte è scesa fino a 12° ma trovare la nebbia in
Spagna in agosto
proprio non me lo sarei mai aspettato. Percorro la strada del cammino
ed incontro due motociclisti, diversi pellegrini ed
un ciclista italiano, che insieme ad alcuni amici raggiungeva
Santiago facendo però solo parte del cammino, infatti non
era
partito da Roncisvalle ma da Burgos. Dopo gli auguri reciproci lo
saluto e rientarto al camper per fare la prima colazione
(finalmente
tutti erano svegli) Partiamo dal piazzale di
Pedrafita alle 10.00 e, utilizzando "l'autovia del Camino di
Santiago" ci dirigiamo verso Lugo. Superiamo alcuni viadotti e gallerie
in
mezzo alla nebbia e sotto un cielo leggermente coperto. Sembra di
essere in Trentino più che in Spagna. Arrivati a
Lugo ci fermiamo in un Supermercato della catena Carrefour (davvero
sempre ben forniti) per alcuni acquisti poi, seguendo
prima la N-540 poi la N-547 ci dirigiamo verso Santiago. Nel frattempo
il cielo è tronato il sereno ed il sole scalda come
non mai.
Lungo la strada
incontriamo sempre più pellegrini, sia a piedi che in bici,
ormai
prossimi alla meta. In questo punto del cammino, quando mancano ormai
meno di 100km a Santiago, i punti di ristori (bar, locande,
ristoranti, ostelli ect) sono davvero tanti ed in uno di
questi, immerso nel verde di un parco, ci fermiamo anche noi per
pranzare. Vi sono diverse
panchine e tante aree per il barbecue
comprese diverse fontane con acqua potabile e fresca.
Alle
14.00
riprendiamo la strada. Mancano ormai solo 40 km a Santiago. I
pellegrini aumentano sempre più ed anche i segnali del
cammino si fanno più
numerosi e finalmente: Eccoci a Santiago
de Compostela.
Entriamo nella città e
fortunatamente troviamo subito l'indicazione per il camping As
Cancelas ad appena
tre chilometri dalla cattedrale. La segnaletica
è precisa e arrivati al
camping non troviamo fila per il check-in e ci sistemiamo subito in
piazzola. Il campeggio, fatto a terrazze, è un po' spartano
ma
ben organizzato e servito. I servizi sono nuovi e puliti, il
supermercato un po' piccolo ma c'è un ottimo ristorante e
una
bella piscina gratuita. (occhio all'acqua, è un po' fredda)
Il
carico/scarico camper si trova vicino al supermarket.
Ci sistemiamo e ci riposiamo poi, verso le 18.00
prendiamo il bus pubblico che dal campeggio (fermata a 100mt) porta in
centro, precisamente a
Plaza Galizia, 300 mt dietro alla cattedrale.
Il servizio è
ottimo ed
economico che funziona solamente fino alle 22.30 (importante)
Arriviamo in piazza
e subito ci dirigiamo verso la cattedrale seguendo tantissime
altre
persone, chi con zaini in spalla, chi con bici al fianco, chi come noi,
tantissimi, come turisti.
Finalmente eccoci in Praza do Obradoiro da dove si erge la
stupenda Cattedrale di Santiago (catedral
de Santiago de Compostela, in lingua gallega). Davvero unica. La
basilicaè
la chiesa madre dell'arcidiocesi di Santiago di Compostela e uno dei
massimi santuari cattolici del mondo; al suo interno, nella cripta, i
fedeli venerano le reliquie dell'apostolo Santiago o
Maior/el Mayor (san Giacomo il Maggiore), patrono di Spagna.
L'inizio dei lavori dell'attuale cattedrale risalgono al 1075. Il
tempio, in stile romanico, venne completato nel XIII secolo e
consacrato nel 1211, alla presenza del re Alfonso IX di
León. Si
tratta di di uno degli edifici che meglio rappresenta il tipo di chiesa
romanica che scandisce il cammino di Santiago di Compostela tra Francia
e Spagna (Sainte-Foy di Conques, Saint-Martial de Limoges, San Martino
di Tours e Saint-Sernin a Tolosa), caratterizzato dall'abside con
cappelle radiali e deambulatorio. Subì modifiche tra XVI e
XVIII
secolo.
Superato il portale della facciata barocca dell'Obradoiro, si entra nel
nartece della cattedrale, noto come Portico da Gloria.
Il portico è un capolavoro della scultura romanica,
Costruito per volere di re Ferdinando II di León tra il 1168
e il 1188, ad opera di maestro Mateo. La Capela Maior
(il coro o presbiterio) è il cuore della cattedrale. Vi si
trova il sontuoso altare maggiore, sormontato da un baldacchino.
L'altare, in stile barocco, opera di Juan de Figueroa, risale alla fine
del XVII secolo e contiene la statua in pietra di Santiago,
opera del XIII secolo influenzata dal maestro Mateo, ricoperta da un
mantello d'argento. I pellegrini, salendo una scala situata dietro
l'altare, hanno accesso a un angusto spazio dal quale è
possibile abbracciare la statua e baciare il mantello.
Le foto e le riprese si
sprecano. Facciamo un giro
per la pizza e ci dirigiamo verso la porta laterale per
entrare.
Non
troviamo fortunatamente fila (chissa perchè) e appena
all'interno
assistiamo allo spettacolo del butafumero che viene usato alla fine
della celebrazione eucaristica. Questa è una grande
incensiera di 52 kg
che viene fatta dondolare attraverso le due navate
laterali ed è la più grande del mondo. Aspettiamo
la fine
della messa e, in mezzo a tantissima gente, inziamo la nostra visita
visitando le navate, l'altare maggiore, il transetto ect. tutto di una
bellezza incomparabile. Accendiamo le nostre candeline prima di
uscire (ai bimbi piace tantissimo) e appena usciti ci
accorgiamo
che c'è una fila lunghissima, almeno tre ore, per poter
visitare
la tomba di San Giacomo. Purtroppo, con nostro grande disappunto,
dobbiamo tralasciare la visita alla tomba, i bimbi non reggerebbero ed
allora proseguiamo girando per le viuzze antistaste la cattedrale.
Passiamo attraverso la porta del cammino dove troviamo per
terra le
ultime
conchiglie a fare da guida e ci accorgiamo che sono ormai le
21.00 cosi ci incamminiamo per raggiungere la fermata del bus e
dopo solo 2
fermate eccoci dal Mc Donalds poco distante dal campeggio.
Dopo mangiato e dopo
aver fatto sfogare i bimbi nel parco giochi del ristorante
rientriamo al
camper alle 22.00.
Alle 23.00, da solo ed in bicicletta, ritorno in Praza do Obradoiro per fare alcune
foto e riprese notturne. Sono le 23.30 e
c'è
ancora tanta gente in giro, lo spettacolo comunque della cattedrale
illuminata è unico.
Ritorno al camper
per le 24.00 doccia e poi
un meritato riposo per tutti
Temp.
28° Km 198
10 agosto
2010 –
martedi
Santiango de Compostela (S)
Oggi c'è la prendiamo con
calma e dopo una splendida notte di riposo facciamo colazione alle
10.30 ed alle 11.30 siamo di nuovo in
centro. Ricominciamo la nostra visita sempre da Praza
do Obradoiro e dalla
cattedrale ma l'idea di
entrare stamane all'interno la scartiamo subito in quanto troviamo una
coda di persone da fare paura.
Percorriamo allora le viuzze intorno alla
cattedrale, facendo il giro tutto intorno alla stessa, vedendo la
chiesa di San Francesco e passando davanti a tutti i negozi e
ristoranti della zona che offrono pesce a prezzi davvero vantaggiosi.
Alle 13.00 abbiamo fatto spesa in un supermercato del
centro di panini e succhi e
siamo andati a fare un piccolo pic-nic nel parco dell’Alameda a due passi dalle
cattedrale.
Dopo questo piccolo spuntino riprendiamo a girare in mezzo alle vie di
un centro storico vivo e pieno di allegria e
senza saperlo passiamo davanti all'ufficio dove tantissimi pellegrini,
giunti al
traguardo, fanno validare e ritirano la pergamena del
pellegrino. Anche qui comunque la fila è notevole.
Alle 15.00 facciamo ritorno al campeggio e dopo un'oretta e mezza di
riposo alle 17.00 andiamo
tutti in piscina per un tuffo rinfrescante, il caldo si faceva sentire
benissimo (32°) L'acqua della piscina invece era un po'
freddina ma
ci ha permesso lo stesso di passere due orette divertenti in cui i
bimbi si sono sfogati in tuffi e nuotate.
Dopo cena, verso le ore 21.00 siamo tornati in centro per un ultimo
saluto e per vedere, tutti insieme stavolta, il centro di notte.
Prendiamo sempre l'autobus davanti al campeggio (e sempre
incontrando lo stesso conducente del
pomeriggio) ed eccoci di nuoovo alla cattedrale. Ne approffittiamo
anche per fare acquisti
(dolci locali e souvenirs) salutiamo la piazza e tutti i
dintorni
e rifacciamo diverse foto di
notte: il fascino e l'atmosfera sono davvero magici. Vediamo
ancora diversi pellegrini che arrivano alla meta, con le loro
bici
e i loro zaini.
Alle 23.45, ormai stanchi, facciamo ritorno al
camping prendendo un taxi
in quanto i bus finivano di circolare alle 22.30 Oggi il tempo
è stato favoloso: sole e caldo ma mai soffocante.
11
agosto 2010 – mercoledi
Km alla
partenza
56908
Santiango de Compostela (S) – Finsterra (S) – La
Coruna (S)
Oggi lasciamo Santiago del quale abbiamo un ricordo bellissimo ed
intenso. Alle 10.00 siamo pronti, paghiamo il camping, facciamo carico
e
scarico e ci apprestiamo ad uscire quando incontro un amico
del
mio stesso paese anche lui in vacanza in Spagna.
Quando si dice che il mondo è piccolo.
Piccola chiacchierata e scambio di consigli e di posti da visitare (lui
veniva dalla costa Atlantica che noi ci apprestavamo a percorrere) e
poi via verso la penisola di Finisterra, per raggiungere uno dei
punti più ad ovest dell'Europa. Ci
dirigiamo verso Noia utilizzando dapprima la
statale
AG-56 e AC-543 poi
percorrendo la statale AC-550 e arriviamo in poco tempo, e tra
bellissimi paesaggi naturali, a Muros. Breve sosta per visitare il
paese con il camper parcheggiato sul molo insieme ad altri 5 mezzi. Qui
decidiamo anche di pranzare tanto il posto è stupendo, pieno
di
pescatori e di barche da diporto. Alle
15.00 ripartiamo percorrendo sempre la statale costiera AC-550 in mezzo
a panorami mozzafiato: fiordi, insenature, spiaggie e piccoli porti
rendono questa parte di costa davvero unica. Superiamo
Carnote e l'abitato di Cee e seguendo la provinciale
in 12 km
arriviamo all'abitato diFinisterre,
dove, lasciato fuori il paese proseguiamo per altri 2 km per arrivare
infine a Cabo Fisterra, un piccolo promontorio dove
è
collocato il faro che separa
convenzionalmente le Rías
Altas dalle Rías
Baixas, il quale rappresenta il punto d’arrivo
del Cammino di Santiago ed è
ritenuto, anche in virtù del nome (derivato dal
latino finis terrae = fine della
terra) idealmente, ma erroneamente, il lembo di terra
più ad ovest della Spagna continentale (Cabo
da Nave si trova 5 km più ad ovest),
se non addirittura della Penisola
Iberica (dimenticando che Cabo da Roca, in Portogallo,
è il punto più ad ovest dell’Europa
continentale).
Al nostro
arrivo, riusciamo
a trovare subito un parcheggio nella zona più
alta (vi sono
diversi
piccoli parcheggi costruiti lungo la collina). Mettiamo il freno a
mano, visto la pendenza, e scendiamo a visitare
il faro ed il promontorio.
Un grande banco di nuvole bianche latte
copre il mare sul lato destro lasciando libero il lato sinistro
cosi da creare un effetto quasi irreale, sembra di stare in cima ad una
vetta del trentino o sopra ad un aereo.
Sulla croce di ferro, situata nella zona, vi sono diverse paia di
scarpe e scarponi lasciati
da alcuni pellegrini. Rimaniamo diversi minuti ad ammirare il panorama
poi, dopo aver fatto merenda scendiamo da Finsterre per
raggiungere La Coruna.
Percorriamo la statale AC-552 che da Cee passa nell'entroterra e arriva
a Carballo e da qui con l'autovia AG-55 arriviamo a La Coruna verso le
18.00 Il primo impatto non è stato dei migliori: per prima
cosa
attraversiamo una zona industriale con tanto di ciminiere, troviamo un
pedaggio per l'ingresso in città e il tempo comincia a
guastarsi Comunque, nonostante tutto, entriamo in città e in
men
che non si dica ci ritroviamo sul famoso lungomare.
La città de La
Coruña viene anche chiamata "Il balcone
dell'Atlantico". Conta circa 300.000 abitanti ed è la
seconda città della Galizia, ma vanta certamente il primato
in quanto a bellezza, cultura, attività e storia.La
città si estende sull'oceano a formare una piccola penisola,
nella quale da un lato trova posto l'importante porto turistico e
commerciale, e dall'altro la grande spiaggia dell'Orzàn e
del Riazòr. Nell'estremità occidentale, dopo
secoli e secoli, le navi vengono ancora guidate dalla luce del
più antico faro romano ancora in funzione, la Torre de Hercules.
Ed è qui che, dopo aver percorsi alcuni chilometri di
lungomare,
ci siamo fermati. Con un po' di fatica ma anche con un po' di fortuna
riusciamo a parcheggiare quasi subito nel parcheggio sotto il
faro, situato in un bellissimo parco, proprio sulla scogliera.
Scendiamo e ci rechiamo subito a visitare la zona (anche
perchè
il tempo non prometteva nulla di buono) Visitiamo anche il parco
circostante con i Menphir e la Rosa dei Venti (scultura piana posta
sotto il faro) Ovviamente
si è fatto tardi per salire in cima al faro ma
sicuramente
sarà la prima cosa che faremo domani mattina, sperando in un
tempo più clemente. Alle
21.30 abbiamo cenato immersi in una nebbia quasi surreale (in
realtà erano nuvole basse) che purtroppo non ci
permetteva di fare
delle foto notturne al faro.I bimbi si sono divertiti tantissimo a
correre a piedi e con lo
skateboard lungo la pista ciclabile illuminata (passa di fianco al
parcheggio). Alle 22.30 ci siamo guardati un bel film mentre il
parcheggio si riempiva di camper per la notte (in Spagna sono molto
permissivi, non c'erano divieti e nessuno ha detto nulla)
Temp 15° Km 245
12 agosto 2010 – giovedi
Km alla partenza
57153
La Coruna (S) – Ribadeo (S)
Ci siamo alzati alle ore 09.00 per non trovare fila al faro,
infatti alle ore 10.00, orario di apertura del faro, siamo i primi
a fare il
biglietto (2.5€ gli adulti 1.5€ i bimbi) Entriamo e
subito
vediamo i resti della costruzione originale romana con tanto di
spiegazione e disegni (in spagnolo) poi facciamo i 245 gradini fino
alla sommità da dove si gode un fantastico panorama sulla
citta
e sul
suo golfo. Anche la giornata ci è propizia, infatti un
tiepido
sole riscalda e ci permette di visitare e girare in tutta
tranquillità. Una volta ridiscesci dalla cima del
faro e
dopo aver fatto un'ultimo giro per il parco circostante, ci siamo
recati al vicino acquario
di Fisterre che dista meno di un chilometro dalla Torre.
(ingresso: 10€ gli adulti / 4€ i
bimbi)
L'acquario e piccolo rispetto a quelli che avevamo visto negli anni
precedenti (Francia e Danimarca) ma comunque ben fatto e molto
interessante anche per i bimbi con
diverse aree tematiche.
Vi sono numerose vasche con oltre 50 specie di pesci, vasche con razze,
murene e all'esterno, in una piscina naturale con
acqua di mare, vi sono una decina di foche. Dopo la visita e
dopo
aver visto il pasto delle otarie, ci siamo spostati dalla parte opposta
della città per vedere l'oberlisco del
millennio e da li un bellissimo panorama di tutto il golfo e della
Torre di Ercole da lontano. Alle 12.30 in punto siamo
usciti da La Coruna (pagando sempre il pedaggio) e ci
siamo
diretti verso Ferrol dove alle 14.00, ci siamo
fermati a
mangiare in un Mc Donalds, vicino ad un centro commerciale. Ne abbiamo
approfittato per fare spesa di generi alimentari e siamo
ripartiti per Ribadeo
dove, alle 17.00, troviamo finalmente la famosa
spiaggia Los
Catedral, una
spiaggia posta sotto una scogliera altissima e con archi
naturali
e faraglioni stupendi. Questa spiaggia la si può percorrere
anche a piedi quando il mare si ritira per la bassa marea. Purtroppo
non è l'orario giusto in quanto l'alta marea non
ci permette, come a tanti altri turisti, la visita. Ci fermiamo allora
nel
parcheggio per camper adiacente dove è consentitata la sosta
notturna, vi sono già almeno altri 20 camper. In realta
è
un prato
proprio sopra la scogliera. Servizi zero ma vista davvero unica. Si
dorme con il rumore del mare. Alla grande.
Alle 18.00 facciamo una
piccola passeggiata lungo la scogliera dall'alto e raggiungiamo il
ristorante Los
Catedral e parlando con un locale veniamo a
sapere che
l'orario
migliore per visitare la spiaggia è la mattina dalle 10.30
in
poi in quanto vi è la bassa
marea ed è possibile accedervi. Il tempo è
nuvoloso ma
questo non ci vieta di fare delle bellissime foto. Il mare è
mosso e l'effetto sulla scogliera ne guadagna. Ritorniamo al camper e
dopo aver cenato (sono le 22.30 e c'è ancora un po' di luce)
facciamo una
seconda passeggiata,
sempre lungo la scogliera, e ci accorgiamo che il mare si era ritirato
a
sufficienza cosi, insieme ad altri turisti, riusciamo a scendere lungo
la spiaggia e a concederci una breve camminata. Da sotto, di notte, con
il rumore del mare li vicino le scogliere fanno quasi impressione;
chissa di giorno. Il buio oramai ci costringe a risalire i gradini che
portano dalla spiaggia alla scogliera e ansiosi di vederla di giorno
torniamo al camper. Tutti a letto e speriamo nel bel tempo domani.
Andiamo a dormire in un campo pieno di camper immersi nel buio della
notte.
Temp. 20°
Km 200
13 agosto
2010 – venerdi
Km alla
partenza
57353
Ribadeo (S) – Luarca (S) – Ribadesella (S)
– Cavadonga (S)
Alle
07.00 in punto, sotto una pioggerellina fine
fine sono uscito in
avanscoperta
per vedere come era la spiaggia, se poteva già essere
percorribile. Purtroppo il mare era ancora alto per cui
sono torrnato di nuovo al camper e mi sono rimesso a dormire. La
curiosità era tanta. Alle 10.30 invece, dopo aver
fatto
colazione ci siamo recati
tutti insieme alla scala di accesso alla spiaggia che
questa volta era praticabile senza problemi in quanto il mare si era
ritirato
abbastanza per potervi camminare. Il tempo non era dei migliori ma
almeno la pioggerellina che avevo trovato poche ore prima non c'era
più. Siamo riusciti a visitare i
faraglioni tutto intorno, gli archi formati nel tempo e tutte le
caverne che il mare, per poche ore al giorno lascia visitare. Davvero
tutto incredibile. Per raggiungere gli archi poi abbiamo dovuto guadare
alcuni punti in quanto il mare non vi si era completamente ritirato. In
poco tempo la spiaggia si è riempita di turisti che
camminavano
anvanti indietro ed entravano ed uscivano dalle caverne come se niente
fosse, il tutto accompagnato dal rumore delle onde a poca distanza.
Verso le
12.00, dopo esserci ripuliti dalla sabbia, siamo ripartiti in direzione
di Luarca dove ci siamo fermati a
pranzare proprio davanti al parco giochi della scuola. Zona tranquilla
e poco trafficata. Alle 15.00
siamo ripartiti per Ribadesella
dove siamo arrivati verso le 17.00 e
dove
subito abbiamo trovato un parcheggio proprio sul lungomare. Ci
siamo concessi una bellissima passeggiata con annesso gelato che anche
il nostro cagnone ha gradito. Infnie alle 19.00 siamo ripartiti alla
volta del santuario di
Cavadonga, nel parco nazionale del Picos
D'Europa vicino a Cangas
de Onis. A Cavadonga
vi sono
anche diversi laghi molto frequentati dai
turisti. Questi laghi si possono raggiungere
solo con
un servizio di autobus attrezzati locali e non con le
macchine private. Sono
conosciuti anche come laghi di Enol e sono circondati da montagne e
vette alle falde di Peña Santa (2.596 m), il massimo
esponente. Dalla pianura dei laghi, che è
abbastanza frequentata, si dipanano diversi sentieri per appartarsi
dalla folla e dalle mucche da pascolo, alla ricerca di un angolo meno
congestionato. Per
raggiungere invece il santuario non ci sono
problemi anche se i parcheggi sono piccoli. Comunque arrivati alle
21.00 non abbiamo problema a trovare un parcheggio e proprio vicino
alla cattedrale. Troviamo altri camper in sosta. La serata
molto
fredda e umida, non ci invoglia a una passeggiata per cui, dopo una
buona cena ed un filmino in famiglia ci siamo coricati alle 24.00
Temp
12° Km 297
14 agosto 2010 – sabato
Km alla
partenza
57650
Cavadonga (S) – Bilbao (S)
Stanotte
c'è stato fresco,
anzi freddo. Infatti abbiamo dovuto coprirci con due bei panni
grossi e accendere la stufa perche la temperatura, durante la
notte, è scesa fino a 7° . Siamo
sui Picos d'Europa ed
è stata una notte praticamente autunnale. Comunque
al
nostro risveglio e dopo colazione siamo andati a
visitare
il Santuario
della Vergina di Cavadonga Qui la Vergine Maria è
apparsa ai soldati di
Pelajo in una delle grotte
vicino il villaggio dove l'armata si era radunata per passare la notte
in preghiera, dando loro conforto e coraggio prima
della battaglia contro i mori del
722 quando l´esercito cristiano, riusci a
sconfiggere quello arabo, cominciando la cosídetta
riconquista spagnola.
Questo santuario é molto venerato e visitato dai pellegrini,
ed é uno dei piú importanti che vi è
in Spagna. Fu
l'Arcivescovo di Oviedo Mons. Benito Sanze Flores che promosse la
costruzione di un gran tempio monumentale che riportasse a Covadonga lo
splendore d'altri tempi. Incaricò per questo Roberto
Frassinelli, anche se il progetto definitivo fu finito dal suo
successore Federico Aparici. La costruzione del santuario
iniziò nel 1877 ed fu inaugurato il 7 settembre
1901.
Ci siamo recati subito alla grotta dell'apparizione e alla fonte per
poi visitare il santuario e i luoghi limitrofi in mezzo a tantissimi
pellegrini e turisti di diversa nazonalità.
Verso
le
12.00 siamo ritornati al camper e ci siamo spostati per il pranzo verso
Santander
ma non siamo
entrati in città, abbiamo preferito proseguire ed arrivare
presto a Bilbao.
Alle 16.30 infatti eravamo in centro
città. La prima cosa di cui ci accorgiamo
è che
non c'è assolutamente traffico. Sembra di essere in regime
di
austerity. Poche le macchine e poche le persone. Sarà
perchè e sabato
ed la vigilia di ferragosto. Ma! Comunque, grazie a questo, e
grazie
sopratutto a Paola che utilizzando la pianta della
città ci ha guidati,
(altro che Tom Tom ) riusciamo a parcheggire lungo il viale
proprio di
fianco al famoso museo Geggenheim, nei parcheggi in area verde per di
più
gratuiti visto l'ora e a soli 100 mt dell'ingresso. Alla faccia della
fortuna.
Il museo
Guggenheim,
ha cambiato il volto della città, un tempo sonnacchiosa,
di
Bilbao fino a trasformarla nella seconda meta più visitata
di
tutta la Spagna. Il museo si erge massiccio e metallico sulla riva
sinistra del fiume Ria.Gran parte della superficie esterna è
rivestita di titanio, il metallo emblematico del museo di Bilbao. Lo
spessore di una lamina di titanio è di 0,3 mm. e vi sono
circa
33.000 lamine per un totale di 60 tonnellate di titanio
estratto
in Australia, fuso in Francia, laminato a Pittsburg, decappato in Gran
Bretagna e assemblato a Milano.
Un ragno colossale di bronzo, accoglie il visitatore ai piedi
della scalinata d’ingresso. Lo spazio, che la
città ha dovuto ricavare nel corso dei secoli lungo le rive
del fiume, è il vero protagonista delle immense sale del
museo. L’atrio raggiunge l’altezza di cinquanta
metri, ed è stato studiato per diffondere la luce del giorno
nelle sale situate ai vari livelli, più o meno come accade
nelle imbarcazioni di lusso per gli spazi situati sottocoperta. Lasciamo
il camper parcheggiato e ci rechiamo per visitare
tutta la zona del museo: l'edificio è stupendo ed il gatto
alto 4
metri fatto di fiori all'esterno ancora di più. Andrea
è
molto
interessato a vedere la casa dove hanno girato l'inizio del film:
“007 il mondo non basta” e di fatti eccola davanti
a noi e
per
essere maggiormente sicuri chiediamo informazione anche ad una
signora che vende
souvenirs. La scena del film è molto breve ma si vede alla
prefezione la via con sullo sfondo il museo ed il gatto di fiori. Alle
19.30 dopo tantissime foto e riprese di rito ritorniamo al
camper
per
riposarci un po'. Dopo circa un'oretta ci rechiamo in un centro
commerciale poco distante da noi per cenare dal nostro amico Mc Donalds
e poi andiamo tutti insieme a fare alcune foto notturne al museo
illuminato (per la verita pochino) Il traffico a
quest'ora è quasi inesistente, Bilbao sembra una
città abbandonata.
Alle ore 23 lasciamo
Bilbao e in tutta tranquillità usciamo in direzione
di San
Sebastian per trovare un posto più idoneo per dormire.
Facciamo
una trentina di chilometri e decidiamo di fermarci in un'area
di
sosta lungo l'autostrada, insieme
ad altri camper. Il posto è tranquillo e poco trafficato e
ci
corichiamo per la notte Km 372
15 agosto 2010
– domenica
Km alla partenza
58022
Bilbao (S) – San Sebastian (S) – Lourdes (F)
Oggi, con nostro
rammarico, lasciamo la Spagna che devo ammettere ci è molto
piaciuta.
Partiamo dalla zona di Bilbao verso le 10.00 ed alle 11.00 siamo gia
a San
Sebastian. Dobbiamo visitare la città in camper
perche una
pioggia alquanto fastidiosa ci impedisce di fare un'ottima
passeggiata. Il traffico anche qui è molto scarso per cui la
cosa ci riesce benissimo. Percorriamo le vie del centro, il lungomare
ovviamente deserto e la mitica spiaggia anch'essa deserta.
Vediamo
un po' di gente con gli ombrelli spostarsi sotto i viali per accedere
ad alcuni centri commerciali limitrofi aperti la domenica.
Lasciamo San Sebastian sempre sotto la pioggia percorrendo
l'autovia E-70. Usciamo dalla Spagna, passiamo per Bayonne
(dove ci
fermmiamo a pranzare) e proseguendo arriviamo a Lourdes. Fortunatamente
la pioggia che avevamo trovato al mattino ha cessato di scendere
ed un bellissimo sole inzia a riscaldare la nostra giornata. Alle 15.30 siamo a davanti
all'ingresso del nostro campeggio,
il La Post in rue de Langelle , molto piccolo, ricavato in un
cortile con solo 10/12
piazzole ma posto praticamente in centro, a soli 300 mt dal Santuario.
Appena arrivati, il gestore del campeggio ci informa che tutta
la
zona
del santuario è stata chiusa alle ore 15.00 per un
allarme
bomba (ne
parleranno anche i telegiornali francesi e italiani) e che non sanno
quando sarà possibile accedervi di nuovo. Noi comunque ci
dirigiamo lo stesso al Santuario e troviamo effettivamente tutto
chiuso, sbarrato, diversi elicotteri sorvolano la zona e tanti
poliziotti camminano in mezzo ad una folla immensa.
Visitiamo un po' il centro e i suoi negozi nell'attesa che quanto prima
possano aprire i cancelli ed infatti, alle 16.45 vediamo che la gente
comincia a rientrare e anche noi ci uniamo al gruppo.
Ci rechiamo subito alla grotta
che risultera una scelta azzeccata in
quanto non troviamo coda. Nel frattempo inizia la processione dei
malati. Facciamo il giro intorno alla grotta, accendiamo le
nostre
candele e ci fermiamo in contemplazione. All'uscita la coda si era
riformata ed era già molto lunga (oggi è il 15
agosto la
festa di Maria Assunta in cielo) per cui per prendere l'acqua
decidiamo di aspettare la sera. Alle 18.30 facciamo ritorno al camper
(5 minuti di cammino) per cenare e per riposarci un po'. Alle 21.00
siamo ritornati alla basilica per vedere la fiaccolata, abbiamo
finalmente preso l'acqua della grotta e visto che quest'anno
è
l'anno Santo e che tutti i gruppi di pellegrini sono stati invitati a
lasciare una croce, nel giardino antistante la basilica, in ricordo del
loro passaggio a Lourdes anche noi abbiamo lasciato la nostra, in
ricordo del nostro pellegrinaggio in questo posto mistico e stupendo. I
bambini l'hanno piantata piccola tra le grandi ma di un valore immenso
ugualmente.
Alle 23.00 facciamo rotta di nuovo per il nostro campeggio, dove ormai
tutti dormono (vi sono in tutto 7 camper e 3 tende) ma va benissimo
cosi.
Temp 28°
Km 237
16 agosto 2010 – lunedi
Km alla partenza
58259
Lourdes (F) - Antibes (F)
Mentre ancora tutti nel nostro camper dormono (cane compreso) esco per
recarmi alla grotta. La mattinata è fresca ma il sole a
breve la
scalderà. Arrivo al santuario e vi è
già un gran
numero di persone che si dirigono davanti alla statua della Madonna e
tantissimi anche davanti alla grotta, alle piscine e alle candele.
Lourdes è davvero un posto magico dove tutti,
incosapevolmenti vengono richiamati alla Grotta.
Visito la cattedrale e poi ritorno al camper fermandomi prima in una
pasticceria per comprare qualche baguetta e dei croassant. Alle 10.00
sveglio i miei piccoli e facciamo colazione, paghiamo il nostro
campeggio e ci infiliamo sulla E80 per Tolosa. Ci fermiamo per il
pranzo alle 13.00 e alle 15.00 circa siamo al bivio con la E15 a
Narbonne. Qui troviamo un po' di coda che ci rallenta ma dopo riusciamo
a continuare fino a Montpellier
dove la coda invece ci blocca del
tutto. Visto che sono le 18.00 decidiamo di uscire dall'autostrada e di
andare
a visitare la costa e cosi ci rechiamo a Palavas
Les Flots,
paesino balneare a 10 chilometri dalla città. Ci siamo
fermati in un parcheggio e siamo andati a fare una passeggiata
sul lungomare e sulla piccola laguna piena di fenicotteri rosa. Uno
spettacolo davvero unico che diventa superbo quando alle 20.00
è calato il tramonto.
Proprio vicino alla laguna ceniamo e dopo un'altra piccola passeggiata
riprendiamo la via del ritorno.
Rientriamo in autostrada alle 22.30 e non troviamo ovviamente
più code ed il traffico è tranquillo. Viaggiamo
spediti
fino ad Antibes, a circa 40 km dal confine con l'Italia. Qui ci
fermiamo in un'area di servizio insieme ad altri cinque camper per
trascorrere la notte. Sono le 01.30 ed è ora di
riposarsi.
Temp
30° Km
727
17 agosto 2010
– martedi
Km alla partenza
58986
Antibes (F) - Albinea (I)
Dopo una buona nottata ripartiamo per l'Italia alle ore 08.30 e
troviamo traffico un po' intenso all'altezza di Nizza. Alle ore 09.30
siamo finalmente nella nostra nazione e ci fermiamo al primo autogrill
per fare colazione. La giornata è bellissima con poco vento
ed
un sole caldo. L'autostrada dei Fiori ci regala panorami sulla Liguria
bellissimi.
Alle 13.00 ci fermiamo a pranzare verso Tortona e alle 17.00 eccoci a
casa
Il camper, il nostro fedele compagno di viaggo si è
comportato
anche quest'anno in modo esemplare. Nessun problema. Il tempo
meteorologico non è stato sempre dei migliori, ma questo fa
parte del gioco. Davvero una vacanza stupenda passata a visitare luoghi
storici e naturali di straordinaria importanza e bellezza.
Come l'anno scorso, passiamo gli ultimi chilometri a chiacchierare in
famiglia su quale sia la meta del prossimo anno e come sempre ci
rispondiamo.... Staremo a vedere.
Temp
26° km
442
Giorni totali viaggio = 13
Notti in campeggio = 4
Notti libere = 9
Notti in area di sosta = 2
Km totali percorsi = 4794
Litri carburante usato = 484
consumo medio = 9.90 km/l
Conclusioni:
Era la prima volta che andavamo in Spagna in camper e non
sarà
davvero l'unica. Sembra una frase fatta ma in realtà non
è cosi: la Spagna ci ha colpito molto positivamente sia per
i
luoghi visitati ma sopratutto per la gentilezza della sua gente, sempre
cordiale, gentile e allegra. Molto positiva anche per i prezzi: la vita
costa molto meno che in Italia e in Francia Anche se i campeggi non
sono come quelli danesi o francesi, nessuno ti dice niente se ti fermi
a dormire in un centro città o in
parcheggio. Insomma da
consigliare a chiunque intenda farci visita sopratutto in camper