LICIA COLO'
Salviamo i cuccioli di foca
Il
Giovedì di Licia Colò
è
in collaborazione con
In
questi giorni circola nel mondo un video choc nel quale si vede una
mamma "come impazzita che stringe forte al petto come solo una mamma
può fare il proprio cucciolo. Lo attacca penosamente ai
capezzoli nel tentativo di allattarlo. Disperatamente cerca di
rianimarlo. Poi, dopo più di un'ora di tentativi, quando
capisce che il suo piccolo, tutto inzuppato di sangue, è
ormai senza vita, lo adagia sulla neve e lì, gemendo, ha
atteso. E la morte, per lei, come prima per il suo cucciolo,
è arrivata terribile, a furia di bastonate".
Non
è un film. Non è
finzione. Questa una delle tante sequenze choc di un video realizzato
da un'associazione di animalisti durante una strage di foche in Canada.
Un video che ha fatto il giro del mondo e che oltre a indignare per la
crudeltà delle immagini gli amici degli animali ha
dimostrato anche quanto sia profondo il legame affettivo che unisce un
piccolo di mammifero alla propria madre e quanto sia straziante la
percezione della morte nell'animale adulto. La strage non si
fermerà perchè il governo canadese ha intenzione
di programmare una "storica aggressione" contro le foche: il piano
sarebbe di estendere il massacro - che già porta alla morte
oltre 300mila esemplari ogni anno - anche ai piccoli e creare
nell'oceano delle "zone di esclusione delle foche".
Gli
attivisti di tutto il mondo sono sul piede di guerra e si sono coesi in
circa 300 ONG in tutto il mondo riunite nella "Campagna Internazionale
a favore delle Foche". Le autorità canadesi, dal canto loro,
sostengono che lo sterminio delle foche serve a non fare esaurire le
riserve ittiche già in rapido declino e fornisce lavoro a
molte persone nella regione di Terranova, la zona economicamente
più depressa del Paese. Anche noi di animalieanimali.it ci
siamo mossi attivando una campagna di protesta. Abbiamo chiesto ai
nostri lettori di far sentire la propria indignazione scrivendo agli
organi competenti. In una manciata di giorni abbiamo ricevuto migliaia
di e-mail e contiamo ancora nell'aiuto di tutti. Potete scrivere
all´Ufficio Stampa dell´Ambasciata del Canada in
Italia (elisabetta.cugia@dfait-maeci.gc.ca)
ed al
Primo Ministro del Canada pm@pm.gc.ca e per
conoscenza al sito http://www.animalieanimali.it/.
Questo
il testo che abbiamo proposto:
Esprimiamo
tutta la nostra indignazione e il nostro orrore per
l´intenzione del Governo canadese di attuare una mattanza di
cuccioli di foca che avrà proporzioni storiche.
Ciò che come Governo vi state accingendo ad autorizzare non
è il alcun modo giustificabile o legittimabile;
sarà una vera e propria strage, un massacro, un inutile
bagno di sangue il cui orrore farà il giro del mondo,
arriverà nelle case di chi, come noi, non potrà
mai dimenticare. Non rovinate l´immagine,
l´ammirazione, il rispetto che tutti noi abbiamo per la
Vostra grande e bella nazione; DATECI UN SEGNO DI CIVILTA´,
DIMOSTRARE A TUTTO IL MONDO CHE, ANCHE IN CANADA, LA VITA, SOTTO
QUALUNQUE FORMA SI MANIFESTI, HA UN VALORE ED E´CONSIDERATA
DEGNA DI RISPETTO E DI PROTEZIONE. Solo Voi potete fermare e impedire
il massacro; non deludeteci, TUTTO IL MONDO ATTENDE DA VOI UN GESTO DI
UMANITA´.
Distinti saluti.
testo in lingua inglese (per il
primo ministro canadese)
Dear
Mr. Martin, I would like to be able to tell you how horrified I am at
the
idea of the massacre of seals that is about to take place in your
country...
but words are not enough for that. Moreover, I am sure you share
my
same disgust for this practice which only mean and blind personal
interests
can justify. I beg you to use all your power to stop this
slaughter
which is not only the barbaric and inhuman activity of a small
minority
of citizens but, above all, a shame for the whole country.
Best
Regard
Speriamo
davvero che, insieme ai lettori di Tiscali, si possa fare qualcosa di
concreto per fermare questa mattanza di foche. Già lo scorso
febbraio la Corte suprema del Canada confermò che il governo
federale ha il diritto di vietare la vendita di pelli di cuccioli di
foca. La legge, infatti, proibisce la caccia a cuccioli di foca di
età inferiore a 28 settimane. I cacciatori vorrebbero fosse
legale l'uccisione ad appena sei settimane di vita, perché
il pelame è più pregiato.
In quell'occasione Rick Smith, direttore per il Canada del Fondo
internazionale per la salvaguardia degli animali, disse che la sentenza
della Corte Suprema canadese era "una vittoria equivalente a una
medaglia d'oro per la salvaguardia della natura e la conservazione
delle specie animali selvatiche in Canada".A giugno dello scorso anno,
invece, dopo aver attivato una campagna analoga sulle pagine del
portale, ricevemmo questa lettera dall'ambasciata canadese a Roma:
"Il Governo Canadese è impegnato nella gestione responsabile
e sostenibile di tutte le creature che vivono negli oceani. Questo
impegno implica che, in base a principi internazionalmente riconosciuti
sulla gestione delle risorse naturali, i pesci, le foche e le altre
risorse marine sono raccolte per fornire impiego e cibo ai consumatori
in tutto il mondo. Le foche sono state cacciate per centinaia di anni
nella costa orientale canadese a scopi commerciali. La caccia fornisce
importanti introiti aggiuntivi e cibo ai residenti delle piccole
comunità costiere dove le opportunità di impiego
sono limitate. La pelle e la carne di foca, inoltre, costituiscono una
fonte vitale di reddito e di cibo per i cacciatori aborigeni. La caccia
alle foche è condotta con criteri ben precisi e lo stato di
salute della popolazione di foche non ne è in alcun modo
minacciato. Non vi sono ragioni di conservazione per interrompere la
caccia o l'uso abbondante che la gente fa delle risorse di foca. La
caccia è strettamente controllata e regolata. Le infrazioni
vengono trattate severamente e coloro che violano le regole sono
perseguiti ai massimi limiti della legge, così come
dimostrano le circa 200 accuse che sono state imputate a partire dal
1996. La caccia ai cuccioli è contraria alla politica del
governo . Ogni anno l'entità del raccolto è
basata su un programma che viene sviluppato dopo esaurienti analisi
scientifiche e fondato sui principi di sostenibilità e
conservazione".
Per ulteriori
informazioni potete consultare il sito: http://www.animalieanimali.it/
Licia
Colò
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