Norvegia: Le Isole Lofoten salve dallo sfruttamento petrolifero Il
governo Norvegese ha annunciato che non consentirà lo
sviluppo petrolifero nelle acque intorno alle Isole Lofoten nonostante
le richieste
da parte delle compagnie petrolifere secondo le quali nella zona si
troverebbero giacimenti del valore di 1 miliardo di dollari. Le
pressioni esercitate da WWF, dai pescatori e dai tour operator negli
ultimi 2 mesi,
hanno costretto il governo a prendere questa decisione almeno fino al
2005.
Il WWF si aspetta che nel 2005 il governo proteggeà le
isole. Le acque intorno alle isole ospitano gli stock di merluzzo e
aringa più grandi del mondo, sono luogo di ritrovo per i
capodogli e le orche, le coste ospitano
alcune delle più grandi colonie di uccelli marini in Europa,
come il cormorano e la pulcinella di mare, e vi si trovano le barriere
di corallo di acqua fredda più estese del pianeta, scoperte
solo l'anno scorso. Le comunità che vivono sulle isole sono
quasi interamente dipendenti dalla pesca e dal turismo. Le compagnie
petrolifere dovrebbero prendere nota della decisione, secondo il WWF.
"Ci sono cose più importanti dei profitti petroliferi di
breve termine. Non è più accettabile cercare
petrolio in aree biologicamente vulnerabili e importanti. Lo abbiamo
visto accadere negli USA per il Rifugio Artico e lo vediamo nelle
Lofoten" ha detto il direttore del WWF-Artico. Tuttavia il WWF
è deluso dalla decisione di permettere le trivellazioni
esplorative a largo del Mar di Barets da parte della compagnia Italiana
Agip sul giacimento petrolifero chiamato Goliath.
L'area è molto vicina alle maggiori colonie di uccelli
marini e alle aree di riproduzione dei pesci. Il Mar di Barents
è ancora uno degli ultimi ecosistemi vasti, incontaminati e
indisturbati rimasti in Europa. Il governo Norvegese ha annunciato
anche che allargherà l'area marina protetta attorno alle
isole Svalbard. L'area sotto protezione sarà estesa alle
acque entro le 12 miglia nautiche dalla costa. Attualmente il parco
arriva alle 4 miglia nautiche.
Verranno quindi aggiunti alla zona protetta 40,000 km2 di acque,
un'area estesa quasi quanto la Danimarca. In totale il parco
comprenderà 74,000 km2 nei quali sarà vietata la
pesca a strascico, lo sfruttamento petrolifero e minerario, e la caccia
a tutti i mammiferi marini. All'inizio del 2003, il governo aveva
annunciato la creazione di 5 nuove aree protette sulla terraferma
dell'arcipelago, arrivando a coprire l'8 delle isole o 4,450 km2.
di: Fabio Quattrocchi
Fonte EcPlanet
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