Parigi e Olanda – estate 2011

Dal mondo di fiabe e magia ai mulini a vento

(dal 31 luglio al 17 agosto)

by

Gianni, Paola, Andrea, Gianluca Lupi e Ary


n/r Data Giorno Itinerario Sistemazione Nazione Km percorsi
         
1 31/07/11 domenica Albinea - Courmayer libera Italia 346
2 01/08/11 lunedì Courmayer - Parigi (Disneyland) nel parco Francia 692
3 02/08/11 martedì Parigi (Disneyland) nel parco Francia 0
4 03/08/11 mercoledì Parigi (Disneyland) - Parigi (città) campeggio Francia 57
5 04/08/11 giovedì Parigi (città) campeggio Francia 0
6 05/08/11 venerdì Parigi (città) campeggio Francia 0
7 06/08/11 sabato Parigi (città) campeggio Francia 0
8 07/08/11 domenica Parigi - Middelburg campeggio Olanda 378
9 08/08/11 lunedì Middelburg - Kinderdijk - Rotterdam campeggio Olanda 164
10 09/08/11 martedì Rotterdam campeggio Olanda 0
11 10/08/11 mercoledì Rotterdam - Aalsmeer - Amsterdam campeggio Olanda 172
12 11/08/11 giovedì Amsterdam campeggio Olanda 0
13 12/08/11 venerdì Amsterdam - Zaanse Schans - Volendam - Edam campeggio Olanda 180
14 13/08/11 sabato Den Helder - Den Boorn - Ecomare - Den Oever campeggio Olanda 124
15 14/08/11 domenica Den Oever - Hindeloopen - Sloten - Giethoorn - Utrech campeggio Olanda 280
16 15/08/11 lunedì Utrech - Eindhoven - Rothemburg area sosta Germania 608
17 16/08/11 martedì Rothemburg - Monaco - Bolzano area servizio Italia 581
18 17/08/11 mercoledì Bolzano - Albinea casa Italia 246
             


Premessa

Il tutto è cominciato dalla nostra grandissima voglia di tornare a Parigi e dalla promessa ai bimbi di andare a Disneyland per cui quest’anno abbiamo deciso di dedicare i primi sei giorni della nostra vacanza alla visita di questa fantastica città e del suo mondo di magia e fantasia e dopo di spostarci in Olanda per un tour generale di questo stupendo paese. Il nostro equipaggio è composto da Gianni, Paola, Andrea, Gianluca e Ary. L’anno scorso avevamo lasciato a casa il nostro cagnone Lucky con i nonni perché ormai vecchietto e non sopportava il trambusto del viaggio, quest’anno purtroppo ci ha lasciati ma lo portiamo sempre con noi in ogni momento del nostro viaggiare.


31 luglio 2011 domenica – Km alla partenza 61241 – Albinea - Courmayer

Alle ore 21.00 con tutto a posto e con il nostro mezzo in perfetto ordine partiamo in direzione della Valle d’Aosta e più precisamente per Courmayer. Non troviamo assolutamente traffico e il nostro viaggio procede in maniera perfetta e senza intoppi. Alle ore 01.30 arriviamo nell’ultima area di servizio prima dell’uscita dall’autostrada e ci fermiamo per dormire. Il tempo è bello e lo è stato per tutta la serata. Il Traforo del Monte Bianco lo faremo all’indomani. - Km 346



01 agosto 2011 lunedì – Km alla partenza 61587 – Courmayer – Parigi (Disneyland Park) (F)

Alle ore 07.00 io ed Andrea ci svegliamo e subito partiamo per Parigi attraversando il tunnel del Monte Bianco. Alle 07.45 eccoci all’imboccatura del tunnel e per fortuna non troviamo assolutamente ne code ne traffico nonostante sia il 1 agosto. Paghiamo il tragitto ovviamente solo andata (48.7€) e dopo 15 minuti eccoci in suolo francese. Ci fermiamo per scattare qualche fotografia ormai di routine (è già la terza volta che passiamo di qui) e proseguiamo in direzione di Macon. Alle 08.45 ci fermiamo per fare colazione in un’aerea di servizio e i bimbi si divertono a giocare con enormi pietre dislocate sul ciglio della strada. Ripartiamo alle ore 09.30 e proseguiamo tranquilli per Digione (che lasciamo a destra) e per Auxerre continuando il nostro avvicinamento alla capitale. E’ nostra intenzione arrivare in tempo per dormire all’interno del parco ed in effetti, anche grazie al nostro amato Tom Tom arriviamo davanti a Disneyland entro le ore 18.00. I bambini sono già in fermento solo al vedere l’ingresso. (dimensioni casello autostradale di Melegnano). Paghiamo il parcheggio (20€) a camper per notte ed entriamo. Troviamo tantissimi altri camper e ci sistemiamo per la notte. Dopo cena siamo andati all'ingresso del parco per un piccolo giro di perlustrazione (dal parcheggio camper agli ingressi vi è più di 1 chilometro) e giunti nella grande piazza troviamo di fronte a noi l'ingresso per il Walt Disney Studio, a destra l'ingresso per Disneyland Park e a sinistra l'ingresso gratuito a Disney Village, un insieme di negozi, boutique e attrazioni da visitare assolutamente. Facciamo un giro all'interno del Disney Village, nel quale vi è anche un Mc Donald's, una multisala, il Buffalo Bill's Wild West Show e già qui i bimbi rimangono folgorati. Figuriamoci domani dentro al parco. Alle 23 torniamo al camper per riposare. Domani ci attende Topolino e company. Oggi bel tempo tutto il giorno. - Km 692



02 agosto 2011 martedì – Tutto il giorno a Disneyland

E finalmente è arrivata la giornata tanto attesa dai piccoli. Il tempo è perfetto: leggere nuvolette bianche bloccano i potenti raggi solari. Abbiamo deciso di dedicarci alla visita di un solo parco anche se quest'anno c'era l'offerta di 2 parchi 1 giorno ad un prezzo scontato ma preferiamo vederne bene uno. Alle ore 10.00 in punto, orario di apertura del parco, ci rechiamo all’ingresso del Disneyland Park con i biglietti comprati giorni prima in Italia per evitare la fila e in effetti tutto funziona alla meraviglia. Dopo il controllo degli zaini da parte degli addetti alla sicurezza arriviamo alle casse e finalmente entriamo. Il parco è diviso in 5 grandi aree tematiche: Main Street, Fantasyland, Frontierland, Adventureland e Discoveryland. Appena entrati ci troviamo subito nella Main Street, la ricostruzione di una strada della New York nel 1900 piena di negozi vittoriani e di gente e in lontananza il famoso castello della Bella Addormentata nel Bosco. Gianluca ed Andrea, ancora increduli ammirano questo posto magico con occhi spalancati. Le foto iniziano a sprecarsi e di gran lena ci dirigiamo subito a Discoveryland dove prendono vita le profezie sul futuro dei grandi geni visionari. Riusciamo ad entrare subito nell'attrazioneuzz Lightyear di toy story senza file poi di seguito Star Tours e Capitan EO tutte davvero bellissime. Le montagne russe al buio della giostra Space Mountain non c'è la siam sentita di fare e cosi ci siamo poi spostati a Fantasiland passando per il castello della bella addormentata in mezzo a numerosi personaggi Disney. Qui siamo entrati nel fantastico mondo di Peter Pan volando su Londra e subito dopo nella fiaba di Pinocchio. Gianluca era praticamente in estasi e anche Andrea era molto emozionato. Alle 13.00 ci siamo presi una pausa e siamo usciti dal parco per pranzo e per vedere anche come stava la nostra cagnona in camper (ovviamente completamente ventilato e con tantissima acqua). E' possibile uscire e rientrare nel parco senza nessun problema e finché si vuole, ti fanno solo un timbro fluorescente sulla mano per permetterti di rientrare. Dopo un po' di riposo e dopo aver pranzato alle 15.00 rieccoci all’interno del parco per vedere le altre due aree tematiche rimaste: Frontierland, Adventureland. Qui abbiamo visto lo spettacolo di Tarzan, il saloon con Woody che serviva ai tavoli, Il covo dei pirati e tantissime altre bellissime attrazioni. La giornata era davvero stupenda ma anche molto calda per cui l'acqua non era mai abbastanza. Proseguendo ci siamo recati all'attrazione Big Thunder Mountain ma c'era una fila talmente lunga che abbiamo rinunciato. Alle 19.00 siamo usciti una seconda volta per la cena e sempre per vedere Ary (stava benone al fresco a dormire) ma già alle 21.00 eravamo di nuovo dentro al parco per lo spettacolo notturno. Appena rientrati siamo tornati all'attrazione di Buzz Lightyear che ai bambini (e per essere sinceri anche a noi) è piaciuta tantissimo. Abbiamo visitato tanti negozi nella Main Street e alle 22,30 è cominciata la grande parata di carri illuminati con tema principale L'amore. Vi erano tantissime coppie famose dei film Disney: Cenerentola ed il principe, Belle e la bestia, Aladin e Jasmine e cosi via, ovviamente tutto sotto una colonna musicale davvero unica e toccante. Alle 23.30 poi dai megafoni hanno annunciato l'imminente inizio dei fuochi artificiali cosi ci siamo piazzati vicino al castello per ammirarli. E' stato uno spettacolo davvero unico e magico al tempo stesso. Il castello è stato letteralmente sommerso da razzi di ogni colore e forma e alla fine un lunghissimo applauso ha dato il saluto a questa fantastica giornata. Cosi alle 23,30 siamo usciti dal parco, per l'ultima volta e ci siamo recati verso il camper distrutti dalla fatica ma davvero soddisfatti per tutto ciò che avevamo visto.


03 agosto 2011 mercoledì – Km alla partenza 62279 - Disneyland Park - Camping Bois de Boulogne

Con calma e senza fretta lasciamo il parcheggio alle ore 11.00 dopo aver effettuato lo scarico/carico nell’area apposita e grazie al nostro fantastico Tom Tom alle 12.45 siamo davanti al campeggio, il Bois de Buologne con posto prenotato dall’Italia a Marzo. (qui se non si prenota in anticipo non si trova posto) Dopo aver effettuato il check-in ci siamo sistemati nella nostra piazzola proprio di fianco alla Senna e abbiamo pranzato. Alle 16.00 siamo poi partiti con l'autobus dal campeggio per il metrò (Porte Marriot) e di li con la metropolitana per il centro di Parigi e più precisamente per la Torre Eifell che è stata anche l’ultima cosa di Parigi che avevamo visto 2 anni fa e la prima che abbiamo visto quest'anno (a parte Disneyland) Appena giunti sotto la torre, ovviamente piena di turisti, siamo andati a vedere dov'era l'entrata per la salita alla cima con prenotazione (Pilone Ovest)
Per salire sulla torre vi sono diverse possibilità: noi abbiamo scelto di andare fino alla cima, a 309 mt di altezza, e prevedendo lunghe ore di attesa abbiamo prenotato on-line da casa l'ingresso e l'orario. La nostra prenotazione l'abbiamo per il 05 agosto alle ore 11.30.
Proseguendo abbiamo visitato il parco circostante e ovviamente le fontane del Trocadero, dove, visto la giornata, diverse persone vi facevano il bagno. Proseguiamo il nostro girovagare fin verso le 20.00 quando decidiamo di ritornare in camper. Riprendiamo il metrò per Porte Mariott e di li l'autobus per il campeggio e alle 20.40 rieccoci al camping a vedere come sta la nostra cagnolona, per farla correre un po' e per riposarci. La serata l'abbiamo trascorsa in campeggio in assoluto riposo visto che domani ci aspetta una giornata molto impegnativa. Oggi tempo nuvoloso con molte schiarite . - Km 57

04 agosto 2011 giovedì – Parigi

Lasciamo il campeggio verso le ore 10,00 e prendiamo come al solito il bus poi il metrò per arrivare in centro. Abbiamo acquistatoo il Paris Pass 2 giorni (94.5€ per 4 persone) cosi, in questo modo, possiamo utilizzare tutti i mezzi pubblici senza problemi. Il primo monumento che ci fermiamo a visitare è l'Arco di Trionfo, sempre molto bello e imponente. Non riusciamo a salirci in cima a causa della lunga fila di persone (sarà una costante in questo soggiorno parigino) cosi partiamo a piedi e percorriamo tutti gli Champs-Elysèes. L'Avenue des Champs-Élysées (letteralmente Viale dei Campi Elisi) è uno dei più larghi e maestosi viali di Parigi. Con i suoi cinema, caffè e negozi di lusso, gli Champs-Élysées sono una delle strade più famose del mondo. Il nome fa riferimento ai Campi Elisi, il regno dei morti della mitologia greca. Ci troviamo di fronte negozi di ogni genere:concessionarie d'auto con all'interno modelli strani da esposizione, oreficerie tra le quali spicca quella di Cartier dove l'orologio che costa meno viene solo 32.000€, negozi di vestiario e oggettistica come Luis Vitton e Armani e via dicendo. Vi sono anche diversi bar e ristoranti dove e consigliabile non fermarsi se non si vuole finire sul lastrico (questo ovviamente per gente comune). Arriviamo alla fine del viale prima dei giardini prendiamo la metrò e ci dirigiamo verso le Gallerie Lafayette (tanto per stare in tema). In un lampo ci troviamo dentro ad un negozio immenso dove anche qui vi sono tantissimi marchi famosi e assai costosi tra i quali ricordiamo solo Bulgari gioielli. Saliamo tutti i piani del grande negozio e ci fermiamo per ammirarne il soffitto e la cupola (davvero unica per un negozio) poi, verso le 14.30, un po’ stanchini ci dirigiamo al metrò per rientrare al campeggio, per mangiare e per riposarci. Alle 20,00 dopo un buon riposo eccoci di nuovo in pista per visitare Parigi di notte. Arriviamo alla cattedrale di Notre-Dame per vederla ma purtroppo è ancora presto. Percorriamo le vie antistanti la cattedrale in mezzo a tantissimi negozi e ristoranti ancora pieni di persone intente a finire di cenare. Ci fermiamo dentro a qualche negozio di souvenirs per piccoli acquisti e poi ritorniamo alla cattedrale che stavolta risulta illuminata. Scattiamo le nostre foto e poi, ci spostiamo a Monparnasse per salire sulla torre e per vedere Parigi by night. (20.7€ con sconto famiglia)
Alle 23.00, quando la Tour Eifell inizia a luccicare siamo già in cima al grattacielo, sulla terrazza esterna, e riusciamo, nonostante le paratie di vetro che sono state montate di recente, a fare delle bellissime foto della Torre e di tutta la città. Alle 23.30 ritorniamo al metro e poi al campeggio e finalmente alle 00,24 riusciamo a cenare. I bambini sono stati davvero bravi a sopportare un cosi grande tour de force e questo sconvolgimento di orario nei pasti li carica ancora di più, sembra di vivere un'avventura. Oggi il tempo è stato piovoso con poche schiarite


05 agosto 2011 venerdì – Parigi

Oggi è il gran giorno. E' il giorno in cui saliamo sulla cima della torre Eifell. Abbiamo la prenotazione per le 11.30 ma già alle 10,45 ci troviamo all’ingresso della zona riservata. Siamo molto in ansia per il tempo visto che ci sono parecchie nuvole basse. Alle 11,20 passiamo il punto di controllo biglietti ed eccoci subito all’ascensore del primo/secondo piano (ascensore inclinato). Aspettiamo 5 minuti e in men che non si dica eccoci arrivati. Appena usciti dall'ascensore del secondo piano ci dirigiamo subito a quello per la cima, il terzo piano. Qui facciamo un po’ di fila ma alla fine l’emozione è forte. Saliamo con l’ascensore verticale e già dalla partenza il panorama è davvero stupendo e unico. Arrivati in cima ci accorgiamo che le nuvole basse sono sparite e che c’è tutta Parigi ai nostri piedi. Mamma mia che spettacolo. Facciamo il giro in torno al piano sia all’interno che all’esterno e le foto che scattiamo non si riescono più a contare. Da un lato ammiriamo la Tour de Monparnasse, dove eravamo ieri sera, dall'altro lato il Trocadero, poi il Sacro Cuore, Notre-Dame, il Louvre ecc. Riusciamo a riconoscere anche il Bois de Buologne dove c'è il nostro campeggio. Passiamo un bel po’ di tempo in cima poi ci dirigiamo agli ascensori per scendere al secondo piano. Qui facciamo alcuni acquisti di souvenirs e, dopo averlo per bene visitato, scendiamo per visitare il primo piano dove vi sono diversi ristoranti e anche un museo. Alla fine scendiamo a terra ma non con l’ausilio dell’ascensore ma, per scelta, con le scale e l’emozione è davvero al massimo. Una volta scesi ci spostiamo al Trocadero per le ultime foto di routine ed alle 14.00 ritorniamo a camper per pranzare e per riposarci.
Portandoci ancora dentro il ricordo del magnifico panorama sulla cima della torre alle 18.00 ci rechiamo al museo del Louvre, visto che al venerdi è aperto fino alle 22.00 e noi lo vogliamo vedere illuminato di notte. Alla biglietteria non facciamo coda grazie al nostro Paris Museum (35€ gli adulti) che ci permette di entrare in diversi monumenti di Parigi senza fare file e senza passare per la cassa. Mentre nella hall ammiriamo la piramide rovesciata all'esterno scoppia un violento temporale che in un attimo allaga anche alcune sale del museo che vengono prontamente ripulite. Partiamo per la nostra visita recandoci subito nella sale delle statue greche ad ammirare Venere di Milo. La Venere di Milo, opera che risale al 130 a.c. è una delle più celebri statue greche. Si tratta di una scultura di marmo, alta circa 203 cm e priva delle braccia e del basamento originale. Sulla base di un'iscrizione riportata su tale basamento (andato perduto) si ritiene che si tratti di un'opera di Alessandro di Antiochia. In passato, alcuni attribuirono erroneamente l'opera a Prassitele. Abbiamo visitato anche altre sale con numerose sculture prima di andare a vedere la famosissima Gioconda dipenda da Leonardo da Vinci tra il 1503-1514. La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, è un dipinto a olio su tavola di pioppo (77x53 cm) ed è un'opera emblematica ed enigmatica, si tratta sicuramente del ritratto più celebre del mondo, nonché di una delle opere d'arte più note in assoluto, oggetto di infiniti omaggi, tributi, ma anche parodie e sberleffi. Questo quadro è conservato dentro una teca di vetro antisfondamento in una parte del museo recintata dove si può osservarla solo stando distanti. Proseguendo il nostro giro abbiamo visitato le sale degli egizi con innumerevoli sarcofaghi e reliquie di ogni genere, la sale dei romani e quella degli etruschi dove c'era un bellissimo sarcofago funerario dei “due sposi”. Continuiamo a girare per le sale del museo fino quasi alla chiusura poi verso le 22.00 ci fermiamo a mangiare un panino nel peggior Mc Donalds che abbiamo mai trovato (pazienza) proprio dentro al museo. Prima di tornare al camper siamo andati davanti all'entrata principale, dove c'è la grande piramide (Piramide Louvre una piramide di vetro commissionata dall'ex presidente francese François Mitterrand, ed inaugurata nel 1989) per scattare alcune foto in notturna. Alle 23,30 rieccoci al camper stanchi ma nello stesso tempo soddisfatti della nostra giornata parigina. Tempo piovoso e freddo

06 agosto 2011 sabato – Parigi

Il nostro ultimo giorno a Parigi per questa vacanza prevede ovviamente altre visite per cui alle ore 10.00 ripartiamo con il nostro metrò e andiamo a visitare la Cripta della cattedrale di Notre-Dame. Sotto il sagrato di Notre-Dame sono stati rinvenuti i resti di antichi monumenti risalenti ad un periodo compreso tra il III e il XIX sec. Vi si trovano due sale gallo-romane riscaldate ad ipocausto, le fondamenta delle fortificazioni del Basso Impero, gli scantinati delle case dell'ex Rue Neuve-Notre-Dame, alcune delle quali di origine medievale, i basamenti dell'orfanotrofio dei Trovatelli costruito da Boffrand e parte di quelli di Sainte-Geneviève-des-Ardents. Davvero molto interessante. Era nostra intenzione di salire anche sulla cima della torre ma dopo aver visto la fila e i relativi tempi di attesa abbiamo deciso di rinunciare. Dopo una piccola visita alla chiesa di Saint-Sulpice, la seconda chiesa di Parigi per grandezza dopo Notre-Dame, ci siamo recati al centro di arte moderna Pompidou dove abbiamo visto diverse esposizioni di arte moderna (che sinceramente non ci hanno proprio colpito) nonché tutta la struttura esterna che è davvero unica.
Il Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou è conosciuto, in francese, anche come Beaubourg. L'edificio è opera degli architetti Richard Rogers e Renzo Piano. Il Centro è nato dalla volontà di Georges Pompidou, presidente della repubblica dal 1969 al 1974, che volle creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale interamente dedicata all'arte moderna e contemporanea a cui si affiancassero anche libri, design, musica, cinema. Per questo il Centro comprende una grande biblioteca pubblica, la Bibliothèque publique d'information, il Musée national d'art moderne, e IRCAM, un centro, quest'ultimo, dedicato alla musica e alle ricerche acustiche. Collocato all'interno dell'edificio è anche il Centro del design industriale. La struttura è aperta al pubblico dal 31 gennaio 1977. Nel cortile esterno vi sono tantissimi artisti di strada che suonano, cantano, ballano. Uno in particolare faceva delle bolle di sapone giganti ed era circondato da tanti bambini che si divertivano a farle scoppiare. Ovviamente anche Gianluca non ha perso l'occasione. Come ormai abitudine qui a Parigi alle 15.30 siamo rientrati al camper per riposare e per pranzare poi alle 21.00 sotto una fastidiosa pioggerellina siamo riusciti di nuovo insieme ad alcuni amici di Ferrara che avevamo da poco conosciuto per vedere e salutare la nostra amata torre Eifell ed il suo spettacolo di luci notturno. L'evento delle ore 22.00 non c'è stato (non abbiamo capito perché) e cosi abbiamo aspettato girovagando nella zona quello delle 23,00 che invece non ha deluso le attese. La torre si è messa tutta a luccicare dalla cima fino alla base. Già pronti abbiamo scattato diverse foto e filmato ancora una volta lo spettacolo poi con calma siamo ritornati al camper sotto una continua pioggerellina davvero fastidiosa. Tempo brutto con molta pioggia.


07 agosto 2011 domenica – Km alla partenza 62336 - Parigi - Middelburg (O)

Oggi giornata di viaggio. Alle ore 10.30 lasciamo il campeggio con la promessa di tornare al più presto e ci dirigiamo verso Asnières Sur Seina, una piccola frazione alle porte di Parigi dove c’è il cimitero degli animali. Arriviamo dopo poco ed entriamo (3.5€ gli adulti- bimbi gratis) Qui vi sono tantissime tombe di cani, gatti, conigli, galline e cavalli (prevalentemente di persone famose che se lo potevano permettere). Le tombe più conosciute sono quelle di Rin Tin Tin e di Berry un San Bernardo che salvò la vita di 40 persone prima di morire e per il quale, nel 1899 è stato dedicato questo cimitero. Dopo la visita siamo poi partiti per l’Olanda attraversando il Belgio. Il viaggio e volato via liscio come l'olio e alle ore 18.00 abbiamo attraversato il confine olandese e ci siamo diretti, attraversando un tunnel al costo di 17.5€ verso Middelburg, una piccolo paese situato nella provincia della Zelanda. Qui alle 20.00 abbiamo trovato posto in un minicamping (24€ tutto compreso) di fianco ad una fattoria che aveva un vastissimo allevamento di mucche. Dopo aver sistemato il camper siamo andati tutti insieme a visitare la fattoria e a giocare con diversi vitellini nati una settimana prima che erano davvero un'amore. Uno in particolare, che abbiamo chiamato Ciuccio, prendeva in nostro pollice in bocca come fosse un biberon. Bellissimo. Questi piccoli campeggi, un po' spartani ma che ai quali non manca nulla, si trovano quasi sempre in posti incantevoli o, come questo, in un contesto naturalistico davvero di eccezione. La serata l'abbiamo passata in fattoria ad ascoltare il verso delle mucche. Unico. Oggi tempo bello ma con molto vento. - Km 378



08 agosto 2011 lunedì – Km alla partenza 62713 - Middelburg - Kinderdijk - Rotterdam

Abbiamo lasciato il campeggio fattoria, salutato Ciuccio e gli altri vitellini alle 10.00 e dopo una piccola visita del paese ci siamo diretti verso Kinderdijk passando per Burgh-Haamstede perché volevamo visitare il centro NeeItje Jasm (un parco acquatico e sportivo con foche e tantissime attrazioni) ma purtroppo vista la giornata piuttosto fredda e nuvolosa (ma almeno non pioveva) abbiamo deciso di rinunciare. Lungo il nostro spostamento ci siamo fermati lungo la strada diverse volte per ammirare e fotografare le numerose dighe incontrate e per visitare le immense spiagge che vi sono in questa zona dove tanti turisti praticano il winsurf ed il kayserf aiutati dal forte vento sempre presente. Abbiamo visto anche tantissime pale per la produzione di energia eolica ma questo sarà una costante per tutto il viaggio in terra d'Olanda. Dopo la sosta per il pranzo arriviamo a Kinderdijk e per non so quale miracolo riusciamo a trovare un posto per il nostro camper nel minuscolo parcheggio (7.5€) proprio davanti all’ingresso. Kinderdijk è una località del comune di Nieuw-Lekkerland, a circa 15 km da Rotterdam, situato nel bassopiano Alblasserwaard alla confluenza dei fiumi Lek e Noord Per far defluire l'acqua del polder, fu costruito un complesso di 19 mulini a vento, 9 a base circolare e 10 a base ottagonale, e sono distribuiti su file opposte. Nei mesi di Luglio e Agosto, i mulini funzionano ogni sabato, offrendo una visuale unica; solo il mulino "Nedrwaardmolen 2", il secondo a base circolare, è aperto al pubblico e permette di farsi un'idea di come vivevano e lavoravano i mugnai. Il nome Kinderdijk in olandese sta per "Diga dei bambini". La leggenda vuole che durante l'alluvione del 1420 (la più pesante mai avvenuta in Olanda) una culla con all'interno un bambino e un gatto, trasportata dalle acque, andò a depositarsi sulla diga, da cui il nome. I mulini di Kinderdijk, che sono tuttora una delle mete turistiche più frequentate dei Paesi Bassi. sono stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell'umanità dall'UNESCO nel 1997. Percorriamo le stradine che portano ai mulini (una per le bici e un'altra per i pedoni) con la nostra amata cagnona che apprezza anche lei la zona piena di verde, di canali, di acqua ma anche di tanto vento. Riusciamo a visitare tutto il posto senza che la pioggia facesse la sua comparsa, anche se in cielo vi erano diverse nuvole minacciose.
Ritornati al camper partiamo per Rotterdam e appena arrivati troviamo posto (grazie al mitico Tom Tom) nel campeggio Stadscamping Rotterdam (32€ a notte) si trova proprio in centro alla città. Il campeggio non è un gran che, mancano i giochi per i bimbi e il supermercato ma almeno è tranquillo e immerso nel verde. Ci informiamo per visitare la città l'indomani e scopriamo che siamo proprio vicinissimi al famoso zoo di Rotterdam. Perfetto domani ci faremo una visita. In serata piccola passeggiata e visione di un bel film. Oggi tempo nuvoloso a tratti con schiarite ma ancora con molto vento. - Km 164


09 agosto 2011 martedì – Rotterdam

Oggi visita di questa città che è la seconda città dei Paesi Bassi per importanza ma che ha il porto più grande d’Europa collocato sulle rive del fiume Nieuwe Maas. Il nome Rotterdam deriva da quello di una diga (dam) su un piccolo fiume, il Rotte, che si unisce al Nieuwe Maas nel cuore della città. Alle 10.00 usciamo dal campeggio e a meno di 100 mt dall'ingresso prendiamo l’autobus per il centro ed iniziamo a visitare la zona dei centri commerciali. Entriamo ed usciamo da molti negozi e nel frattempo ci accorgiamo di aver raggiunto la zona portuale dove lungo il camminamento vi sono, come ad Hollywood, le firme con le impronte delle mani o dei piedi di vari personaggi famosi. Rotterdam è prevalentemente una città moderna che ha saputo ricostruirsi un futuro creativo e prospero dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. I disastri della guerra sono stati un'occasione per ripensare alla città in senso vivibile, coniugando l'anima commerciale alla qualità della vita: il tunnel sotto la Mosa, la ferrovia sopraelevata e la metropolitana hanno risolto il problema del traffico, l'attività museale con il Boymans fa della città un centro culturale di caratura internazionale. Alle 12.30 ci fermiamo da un Mc Donalds per uno spuntino veloce e poi riprendiamo a visitare il centro con tutti i suoi grattacieli. Alle 13.45 siamo di nuovo al campeggio per cambiarci per poi ripartire subito alle 14.00 per andare a visitare il Diergaarde Blijdorp, il parco zoo di Rotterdam che, come detto, si trova a soli 500 mt fuori dal nostro campeggio. L'ingresso è un po' caro (54€ 4 persone con già lo sconto famiglia) ma ne vale davvero la pena. Appena entrati ci siamo diretti Oceanimus dove oltre a bellissimi acquari vi è anche un tunnel che passa sotto la vasca degli squali che lascia davvero senza fiato. E bellissimo stare con il naso all'insù e vedere tantissimi pesci, anche di grosse dimensioni, passarti sopra. Proseguendo abbiamo visitato la sezione dei mammiferi africani con leoni, elefanti, giraffe, antilopi, rinoceronti. Dell'Asia con elefanti, tigri etc. fino ad arrivare nel recinto dell'orso bianco, che come sempre ci ha colpito. Ci è venuto in mente quando nel 1997 abbiamo fatto un safari fotografico in Canada per vedere questi stupendi mammiferi in libertà. (consigliato a chiunque) Un altro animale che ci ha particolarmente colpito è stato il gorilla di montagna che purtroppo era chiuso in una grande gabbia vetrata anziche nel suo recinto in mezzo agli alberi. Tutti gli ambienti sono stati ricreati in maniera praticamente perfetta, lasciando ampi spazi agli animali e con piante del posto. Vi erano ambienti dell’Africa, dell’Asia, dell’artico etc tutto davvero bellissimo. Siamo rimasti dentro al parco fino alla sua chiusura (ore 18,30) dopodiché siamo ritornati al camper per cenare. Alle 20,00 siamo ritornati in centro per visitare e per salire sulla torre Euromast. (7€ gli adulti – 3€ i bambini) Inaugurata in occasione della Floriade del 1960, questa torre in cemento è diventata uno dei simboli della città: allora misurava 92 metri (a quell'altezza c'è un ristorante panoramico), ma 10 anni dopo è stata costruita sopra una Space Tower, che ha portato l'altezza complessiva a 185 metri: dalla cima, quando è sereno, si domina tutta Rotterdam, e nella Space Cabin che arriva in cima si vive l'emozione di un viaggio simulato nello spazio. In effetti la prima salita cioè quella che arriva a 92 mt al ristorante non è un problema (ascensore al chiuso) mentre quella per salire ai 185 con la Space Cabin è un po' diversa. Ti trovi seduto in questa cabina che mentre sale (comunque piano) gira in tondo per darti modo di ammirare il panorama. Abbiamo visto il tramonto dal ponte dei 92 mt sulla città ed è stato davvero uno spettacolo bellissimo. Da qui si ha anche una splendida visione del gigantesco porto di Rotterdam. Una volta scesi siamo poi ritornati al campeggio alle ore 22.30 attraversando una cittadina quasi deserta sempre con l’ausilio dei mezzi pubblici tram e autobus. Oggi tempo nuvoloso a tratti con schiarite e sole e con molto vento

10 agosto 2011 mercoledì – Km alla partenza 62877 - Rotterdam - Aalsmeer - Amsterdam

Oggi lasciamo il campeggio di Rotterdam verso le ore 10.30 dopo aver effettuato lo carico/scarico dei vari serbatoi e ci fermiamo subito in un supermercato per fare un po’ di spesa. Come ci era successo in Danimarca alla cassa non accettano la carta di credito ma solo contanti per cui abbiamo dovuto fare bancomat in uno sportello all’interno dell’iper e pagare la spesa. Finalmente dopo aver caricato i viveri sul camper ci siamo incamminati verso la città dell’Aja (in olandese Den Haag) terza città per grandezza dei Paesi Bassi. In poco meno di un’ora eccoci alle porte di questa città olandese sede del governo e dal 1831 è anche residenza della casa reale Olandase. Abbiamo girato per le sue vie con il camper alla ricerca di un parcheggio ma purtroppo non siamo riusciti a trovarlo cosi, dopo aver visto un po’ anche il centro in maniera molto fugace (purtroppo) ci siamo diretti verso Aalsmeer nei pressi di Amsterdam. Arrivati in questo paesino, che è famoso per l’asta giornaliera dei fiori, siamo riusciti a trovare parcheggio proprio in centro cosi ci siamo potuti permettere una bella passeggiata. Non siamo riusciti comunque a vedere l’asta perché la stessa si svolge esclusivamente di mattina e noi siamo arrivati nel primo pomeriggio. Questo paesino, a ridosso del centro di Amsterdam è costantemente sorvolato dagli aerei in fase di atterraggio del vicino aeroporto internazionale per cui ci siamo concessi anche una piccola visita alla pista ovviamente in un’area appositamente predisposta. Alle 17.30 ci siamo diretti verso Amsterdam al campeggio Zeeburg situato abbastanza in centro ma che purtroppo era pieno. Cosi abbiamo iniziato a girovagare per la città fino alle 19.00 quando abbiamo trovato posto all'Amsterdam Bos che dista circa 10 km dal centro di Amsterdam ma che è servito da un servizio di pullman e metro praticamente perfetto anche se distante. Alle ore 20.00 dopo esserci sistemati ci siamo concessi una fantastica pizza ed un meritato riposo sotto una pioggerellina molto fastidiosa. Oggi tempo nuvoloso con pioggia e qualche piccola schiarita. - Km 172


11 agosto 2011 giovedì – Km alla partenza 63049 – Amsterdam

Oggi visita della città di Amsterdam, la capitale e la maggiore città dei Paesi Bassi, sotto un tempo davvero orrendo. Cielo grigio e nuvoloni neri all’orizzonte non promettevano nulla di buono per cui ci siamo organizzati con giacche a vento ed ombrelli per poter visitare la città. Prendiamo il pullman proprio all’uscita del campeggio e dopo ben 65 minuti di viaggio e un cambio autobus arriviamo finalmente in stazione ad Amsterdam. Purtroppo non vi era altro modo, la linea del metrò dal nostro campeggio era momentaneamente sospesa per lavori di manutenzione. Arrivati iniziamo a percorrere il viale della stazione fino in centro a piazza Dam, cuore pulsante della città, attraverso un numero infinito di negozi che vendevano di tutto: dal mangiare, ai souvenirs, alla maryuana (toh che sorpresa). La città possiede uno dei maggiori centri rinascimentali di tutta l'Europa. Numerose costruzioni che risalgono al periodo tra il XVI e ,XVII secolo conosciuto anche come Età dell'Oro, sono ora considerate monumenti storici e sono collocate intorno ad una serie di canali semicircolari. Questi cingono il vecchio porto che un tempo era affacciato sullo Zuiderzee, oggi separato dal resto del mare aperto e noto col nome di IJsselmeer o lago IJssel. La città è famosa per ospitare il (museo statale), il museo Van Gogh, il Concertgebouw, il Rembrandt House Museum, la casa di Anna Frank, il monumento alla memoria degli omosessuali uccisi nei campi di sterminio nazisti ed un enorme numero di biciclette. Amsterdam è anche famosa per il suo quartiere a luci rosse, De Wallen, ed i suoi numerosi coffee shops autorizzati alla vendita della cannabis e di derivati della marijuana. La prostituzione è legale nei Paesi Bassi: chi la esercita è considerato un libero professionista ed è tassato come qualsiasi altro imprenditore. La cannabis invece non è legale, bensì tollerata; ciò significa che vendita di una quantità inferiore ai cinque grammi per cliente ed il possesso di quantità fino a trenta grammi non sono perseguite dalla legge. L'area al centro della città circondata dai canali del XII secolo è dal Patrimonio dell'Unesco 2010.
Piazza Dam è davvero bella e ben affollata. Il cielo ci concede un attimo di pausa e ci permette di visitare il luogo senza l’ausilio degli ombrelli. Purtroppo a causa dell’elevata lunghezza della coda (oltre 1h 30’) di attesa dobbiamo rinunciare a visitare il museo delle cere Madam Tusseu e allo stesso modo il museo di Van Ghog (qui la fila era di oltre 2h), ma il record lo abbiamo toccato davanti alla casa di Anna Frank dove per poter entrare bisognava fare oltre 3h di coda. Un massacro. Abbiamo fotografato l’esterno di tutti questi posti e ci siamo ripromessi di tornare in inverno, a bassa stagione sperando di trovare meno gente (con dei bimbi non si riesce a stare tanto tempo in coda). Nel nostro girovagare attraverso i canali e i vicoli di Amsterdam ci siamo ritrovati per caso (e chi ci crede) nel quartiere a luci rosse della città, De Wallen famoso appunto in tutto il mondo. Ci avevano detto che di giorno non c’era tanto movimento e meno male, mi chiedo cose c’è di sera. Comunque abbiamo attraversato la zona alla velocità della luce per evitare commenti di qualsiasi natura da parte di Andrea e Gianluca. Dopo esserci fermati in un piccolo fast-food verso le 15.00 ci siamo recati nel grande magazzino antistante piazza Dam e di li abbiamo raggiunto nuovamente la stazione degli autobus per fare ritorno al nostro camping. Dopo un’ora di viaggio (precisa) e sotto un cielo che minacciava nuovamente tempesta siamo arrivati al nostro camper e, appena in tempo, siamo riusciti a far fare una passeggiata alla nostra cagnolona che subito è iniziato il diluvio. La serata l’abbiamo passata in campeggio guardandoci un bellissimo film. Tempo davvero pessimo acqua vento e solo a sprazzi un po' di calma.



12 agosto 2011 venerdì – Km alla partenza 63049 – Amsterdam - Zaanse Schans - Volendam - Edam

Alle 10 del mattino, come ormai consuetudine, lasciamo il campeggio di Amsterdam sotto una leggera pioggia e ci dirigiamo verso il villaggio/museo di Zaanse Schans distante una ventina di chilometri. Zaanse Schans è una piccola comunità di 40 case situata a nord-est di Amsterdam, sulla banchina del fiume Zaan. Si trova vicino a Zaandjik. Nel XVIII secolo questa regione era un’area industriale con oltre 700 mulini a vento. Molti di questi storici mulini ed alcune case sono ancora in ottimo stato e rappresentano una forte attrazione turistica. Zaanse Schans è uno dei punti di forza dell'European Route of Industrial Heritage (ERIH). Questi mulini venivano usati per muovere l'acqua, macinare la farina, frantoi per l' olio, per la carta, per il cacao, la mostarda, cemento e altre funzioni. Nel 900 i mulini furono piano piano sostituiti con i motori a vapore, soprattutto nel 1880 (fine 800) il numero dei mulini diminuì drasticamente fino al numero attuale (poche decine) e per questo nel 1925 l' Associazione "Vereninging De Zaansche Molen" decise di conservare i restanti mulini per il futuro, per mostrare alle nuove generazioni la storia dei mulini a vento della zona.
L'associazione possiede 12 mulini (con annesse attività) e sono meta sempre maggiori di turisti, non per nulla, negli ultimi anni nella zona di Zaanse Schans sono stati aperti anche diversi piccoli negozi, dove è possibile comprare qualche ricordo della zona. Grazie a i 3600 membri della società, di cui gran parte volontari, e alcuni finanziamenti governativi, Zaanse Schans è ancora in grado di mostrare alle nuove generazioni, il modo di vivere del passato, la cultura e le tradizioni che si sono sviluppare ai piedi di questi piccoli giganti. E' possibile vedere come si costruiscono i famosi zoccoli in legno e come si produce il formaggio tipico della zona e ovviamente si può anche fare acquisti di questi prodotti. Vi è anche un negozio dove si può ammirare come si lavora il diamante (strano ma vero). Comunque il tutto molto ben organizzato ed articolato. La fortuna è che per tutta la visita la pioggerellina ha dato tregua cosi siamo riusciti a vedere il tutto senza l’ausilio degli ombrelli. Verso le 12.00 siamo poi partiti per Volendam, piccolo paesino di pescatori sulla costa. Qui, in un ottimo parcheggio per camper ad uso gratuito, abbiamo pranzato e subito dopo ci siamo diretti verso il molo pieno di negozi tipici di pesce, ceramiche, souvenirs. Vi erano parecchi turisti segno che questo paesino è molto apprezzato, anche dal turismo locale. Verso le 15.00 ci siamo spostati a Edam distante solo 6 chilometri. Anche qui abbiamo trovato subito parcheggio e ci siamo diretti verso il centro, percorrendo viuzze strette e piene di canali, arrivando alla piazza centrale dove diversi negozi vendevano formaggio tipico del posto l’Edam. L'«Edam Holland» è un formaggio a stagionatura naturale, di tipo semiduro, che viene prodotto con latte vaccino sottoposto a stagionatura in appositi locali, fino a divenire un prodotto pronto per il consumo. Il formaggio ha forma sferica con la superficie sia superiore che inferiore piatta, oppure anche la forma di un pane o di un parallelepipedo. Con il tempo che si è finalmente messo al bello (era ora) ci siamo diretti verso Enkhuizen e abbiamo percorso parte della prima diga che chiude il mare del nord in un immenso lago. Davvero un’opera incredibile: il mare è stato trasformato davvero in un lago per poterne controllare le inondazioni. Verso metà abbiamo poi fatto ritorno verso Den Helder e ci siamo fermati nel campeggio Waddenzee a circa 20 chilometri dalla città da dove domani prenderemo il traghetto per le isole Frisone e più precisamente per l’isola di Texel. Serata in camper a causa anche della solita fastidiosa pioggia serale. - Km 180


13 agosto 2011 sabato – Km alla partenza 63229 – Den Helder - Den Boorn - Ecomare - Den Oever

Come nostra abitudine lasciamo il campeggio verso le 10.00 e ci dirigiamo subito a Den Helder per prendere il traghetto per Texel, la maggiore delle isole delle Frisone occidentali. Alle 11.00 siamo già all’imbarco e dopo aver pagato il biglietto (53€ andata/ritorno) alle 11.30 salpiamo. Con i bimbi ci rechiamo a prua per ammirare il paesaggio (meno male che per adesso non piove) e per giocare e dare da mangiare agli innumerevoli gabbiani che seguono in volo la nave. Il viaggio è molto breve in quanto queste isole sono davvero vicine alla terraferma (20’) cosi alle 12.00 siamo già sull’isola di Texel. Le Isole Frisone (in tedesco, Friesische Inseln; in olandese, Waddeneilanden) costituiscono un arcipelago del mare del Nord nell'Europa nord-occidentale. Le isole sono situate a poca distanza dalla terraferma (5–30 km) e seguono parallelamente parte della costa olandese, tedesca e danese. In caso di bassa marea alcune isole sono unite alla terraferma da bassifondi fangosi (wadden). Le isole sono protette dalle violente mareggiate del mare del Nord da sistemi di argini e dighe. L'arcipelago prende il nome dalla regione della Frisia. Appena sbarcati ci dirigiamo subito verso il primo paesino Den Boorn e chiediamo informazioni per la visita in un Turist Information. La signorina del centro molto gentilmente ci indica la strada per l’Ecomare, una struttura di recupero e cura delle foche e ci consiglia anche d'andare a vedere il faro, color rosso vivo, che si trova all'estremità nord dell'isola. Partiamo e dopo poco eccoci all'ingresso del centro. Una parte di esso e strutturato per i bimbi con diversi giochi a tema, mostre di fotografie e altre piccole attrazioni. All'esterno vi sono invece diverse vasche con una decina di foche tranquille intente a riposarsi e a fare la cura del sole (anche se il sole poi non c'era) All'interno infine vi sono alcune sale con diversi acquari con razze, cavallucci marini, meduse e altre tipologie di animali e una sezione dedicata alla ricerca. Alla fine della nostra accurata visita ci spostiamo verso la punta nord dell'isola per ammirare il faro e la zona sottostante. Arriviamo purtroppo alle 16.30 e la salita alla cima del faro non è più possibile allora facciamo un giro della spiaggia che circonda la zona dove tante persone giocano con aquiloni e tante altre fanno sport acquatici. Alle 17.20 ci siamo recati di nuovo all'imbarco del traghetto e siamo ritornati a Den Helder verso le 19.00. Dopo essere sbarcati ci siamo diretti verso Den Oever alla ricerca di un campeggio e ci siamo fermati al Wirringherlant Camping immerso nel verde della campagna olandese, proprio quando stava per ricominciare a piovere. Anche stasera serata in camper con visione di un buon film e partita a carte.Tempo nuvoloso e pioggia. - Km 124

14 agosto 2011 domenica – Km alla partenza 63353 – Den Oever - Hindeloopen - Sloten - Giethoorn - Utrech


Finalmente riusciamo una mattina a lasciare il campeggio sotto un po’ di sole, timido ma pur sempre sole. Percorriamo subito la maestosa diga Afsluitdijk. Costruita fra il 1925 ed il 1933 da olandesi e italiani, la diga è lunga 32 km, larga 90 m ed arriva ad un'altezza di 7,25 m sopra il livello del mare. Essa collega la provincia dell'Olanda Settentrionale (villaggio di Den Oever, nella municipalità di Wieringen) con la provincia della Frisia (villaggio di Zurich, mun. di Wunseradiel) ed è attraversata da un'autostrada. La Afsluitdijk costituisce la più importante delle opere idrauliche del progetto Zuiderzee, che ha separato l'insenatura dello Zuiderzee dal Mare del Nord, trasformandolo in un lago d'acqua dolce (lo IJsselmeer) e permettendo di strappare alle acque i territori che oggi costituiscono la provincia di Flevoland. L’opera è imponente e davvero unica. Il navigatore ci segnala una striscia di strada in mezzo al mare. Davvero emozionante. Intorno al sedicesimo chilometro, a metà della diga, c'è un punto di ristoro con tanto di parcheggio, aree di sosta e una struttura dotata di una sopraelevata che permette ai pedoni di attraversare l'autostrada e ammirare il panorama. Ci fermiamo e andiamo a visitare la zona. Scopriamo che vi è anche una torretta per vedere dall’alto la struttura. Vi è poi una mostra con diverse fotografie che riportano momenti della costruzione. Proseguendo alla fine della diga vi è un ovviamente un ponte levatoio per permettere alle imbarcazione di entrare e uscire dal lago marino artificiale. Una volta arrivati sulla costa abbiamo proseguito per Hindeloopen, un paesino di pescatori molto caratteristico. Arrivati ci siamo incamminati per le sue viuzze attraversate da tanti ponticelli e canali. Molto interessante è la zona del porto con le sue innumerevoli imbarcazioni. Ci fermiamo in un turist office per chiedere informazioni e qui ci consigliano di andare a visitare anche il paesino di Sloten poco distante, anch’esso molto caratteristico. Accogliamo di buon grado il consiglio e dopo 20’ eccoci a Sloten che devo dire è davvero molto bello e caratteristico. Anch’esso è pieno di canali e ponticelli dove è possibile prendere delle barchette elettriche a noleggio. Qui ci fermiamo per il pranzo. Finito e ben riposati ci dirigiamo verso Giethoorn, la piccola Venezia d’Olanda distante 60 km circa. Arriviamo verso le 15.00 e per nostra fortuna riusciamo a trovare subito il parcheggio per il camper in un parcheggio limitrofo al centro. Partiamo alla scoperta di questo incantevole paesino, costruito lungo diversi canali con casette che sembrano uscite da un libro di favole. Giethoorn è un villaggio di ca. 2.600 abitanti, appartenente al comune di Steenwijkerland, nella provincia dell’Overijssel. La località è piuttosto nota a livello turistico per i suoi canali e ponti (se ne contano più di 176) immersi nel verde che ne hanno conferito il soprannome di “Venezia dei Paesi Bassi” o di “Venezia verde”. Si trova nel mezzo di un parco naturale, costellato di torbiere acquitrinose e chiamato De Wieden. Anche qui è possibile prendere a noleggio delle barche sia a motore che elettriche ma noi preferiamo visitarla a piedi. Camminiamo lungo gli argini di questi piccoli canali e troviamo diversi negozi tra i quali anche uno splendido di minerali e fossili. All’interno pezzi di notevole bellezza e a prezzi davvero molto interessanti. Vale davvero una visita. Verso le 18 lasciamo questo bellissimo paesino e ci dirigiamo verso Utrech dove arriviamo alle ore 20.00
Troviamo posto in un campeggio a poca distanza dal centro e ben servito dai mezzi pubblici ma molto spartano ed essenziale. Ci sistemiamo per la notte e dopo una bella cena e un'ottima passeggiata ci godiamo un bel filmetto in televisione. Tempo bello e soleggiato. - 
Km 280


15 agosto 2011 lunedì – Km alla partenza 63632 – Utrech - Eindhoven - Rothemburg (D)


Iniziamo il nostro ultimo giorno in Olanda sotto un fantastico sole (ma solo adesso doveva uscire)e con una temperatura davvero mite e gradevole. Lasciamo il campeggio verso le 09.00 utilizzando il servizio di bus locali davvero efficienti e in soli 10 minuti siamo in centro città. Per nostra sfortuna oggi è il 15 di agosto ed in Olanda non è festa. Anzi la signora del campeggio ci informa che oggi è il primo giorno di scuola per i ragazzi olandesi. Ma la sfortuna più grossa è che al lunedì mattina tutti i negozi sono chiusi per turno di riposo per cui ci troviamo a girare in una città praticamente deserta. Riusciamo a trovare aperto solo alcuni bar e panetterie. Comunque, senza perderci d'animo, ci dirigiamo subito nella piazza del duomo e riusciamo a visitare il campanile e la cattedrale. Davvero maestoso il campanile. Percorriamo le sue stradine strette del centro storico dove anche qui vi sono innumerevoli ponti e canali guardando le vetrine dei negozi chiusi. Alle 12.00 lasciamo il centro città per ritornare al campeggio e dopo aver pranzato, verso le 14.30, ci incamminiamo per Eindhoven lungo le autostrade locali. Usciamo da Utrecht senza problemi grazie al nostro fedele navigatore e iniziamo ad attraversare pianure e campi coltivati circondati sempre da tantissime pale eoliche per la produzione di energia. Alle 16.00 lasciamo definitivamente l’Olanda ed entriamo in Germania e all’altezza di Duisburg puntiamo verso sud per raggiungere Rothemburg. Dopo una sosta per la cena e procedendo con estrema calma arriviamo all'area di sosta di Rothemburg (che conosciamo già molto bene per averla frequentata in altri nostri viaggi passati e che ovviamente consigliamo) verso le 22.00 Paghiamo il parcheggio nella cassa automatica e ci sistemiamo per la notte. Piccola passeggiata e poi a letto.
Oggi tempo davvero stupendo. - Km 608

16 agosto 2011 martedì – Km alla partenza 64241 – Rothemburg - Monaco - Bolzano (I)

Oggi c'è la prendiamo con comodo. Usciamo dal camper verso le 10.00 e ci rechiamo a visitare la parte storica del paesino di Rothemburg. Conosciamo già il centro per cui andiamo direttamente a visitare il negozio di oggetti di Natale Wohlfahrt che è davvero stupendo. Tra le attrazioni che rendono Rothenburg famosa in tutto il mondo c’è appunto questo negozio di giocattoli e articoli per il Natale che è il più grande d’Europa. Il successo del negozio è stato tale che dal 1977, anno della sua fondazione, sono state aperte molte altre filiali in diversi paesi del mondo. Di proprietà della famiglia Wohlfahrt, durante il periodo di Natale è aperto anche la domenica. In mezzo a tante lucine e stelline ci viene voglia che sia già Natale. I bimbi come sempre adorano questo zona e noi se riusciamo cerchiamo di farci sempre tappa ogni volta che passiamo in Germania. Ne vale davvero la pena. Alle 12,30 torniamo al camper e dopo pranzo riprendiamo il nostro viaggio di ritorno verso casa. Superiamo Monaco, dove dall'autostrada riusciamo a scorgere il nuovo stadio di calcio: Allianz Arena. Una struttura che ricorda una pallina da golf. Procediamo e arriviamo verso le 18,00 al ponte d'Europa e di li a Bolzano dove alle 19,30 ci fermiamo in un'area di sosta per cenare e per trascorrere la notte. Tutto il giorno sole e bel tempo.  - Km 581



17 agosto 2011 mercoledi – Km alla partenza 64822 – Bolzano - Albinea

Partiamo da Bolzano alle 10,00 e senza trovare traffico arriviamo a casa. Ci fermiamo per effettuare lo scarico e mentre percorriamo gli ultimi chilometri ci raccontiamo cosa ci è piaciuto di più in tutto il viaggio e cosa di meno. Per la cosa che più ci è piaciuta abbiamo tutti votato Parigi, chi la torre Eifell, chi Disneyland. Per la cosa che ci è piaciuta di meno varie cose sono entrate in nomination ma alla fine non sono state votate perché in fondo non erano poi cosi male. - Km 246


Ci aspetta un altro anno di attesa prima di rifare il prossimo superviaggio, nel frattempo faremo tanti piccoli viaggetti, sempre con il nostro amato camperetto che anche quest'anno non ci ha tradito.


Paola, Gianni, Andrea, Gianluca e Ary