Orsi polari ermafroditi
Gli scienziati hanno scoperto che la presenza di sostanze tossiche al
Polo Nord renderebbero gli orsi ermafroditi: dotati contemporaneamente
di organi riproduttivi maschili e femminili. Il fenomeno colpisce l`1
per cento degli orsi polari che dimorano nelle isole norvegesi Svalbard.
Gli esperti sostengono che la causa è da imputare alla
presenza nell`Artico di scarti chimici industriali, i policlorobifenili
(pcb), che riescono a mutare il sistema ormonale degli orsi. E non
è tutto: secondo un`altra recente ricerca, la migrazione
naturale di queste sostanze chimiche avviene molto velocemente.
Questa pericolosa situazione ha convinto 90 nazioni a mettere al bando
le12 sostanze chimiche più pericolose, tra cui i pcb e i ddt.
Eric Steig, geochimico all`università di Washington, ha
fatto delle misurazioni in alcuni campioni di ghiaccio raccolti sulle
isole Svalbard per accertare la presenza di sostanze chimiche
pericolose. I risultati non sono stati certo soddisfacenti: egli ha
constatato che, nonostante la presenza degli agenti chimici fosse
inferiore rispetto al passato, erano comunque molto recenti; alcune
sostanze tossiche erano arrivate nell`Artico da poco più di
due settimane.
Gli scienziati attribuiscono a questo fenomeno l‘effetto
cavalletta: dopo essersi evaporati ad alte temperature i pesticidi
vengono trasportati dai venti fino quando, una volta raggiunta la
temperatura glaciale dell‘Artico, si condensano posandosi
sulla superficie.
Non preoccupa solamente la velocità con cui gli inquinanti
raggiungono l`Artico. La loro continuata presenza è la prova
inequivocabile che il loro utilizzo continua. E siccome queste sostanze
sono bandite nella maggior parte delle Nazioni, significa che
determinate organizzazioni stanno palesemente infrangendo i trattati.
Le isole Svalbard sono situate vicino alla Russia e molti sostengono
che, con ogni probabilità, i pesticidi arrivano proprio da
li.
Quelli che ci stanno rimettendo, in tutti i casi, sono proprio i poveri
orsi polari e la loro vita sessuale.
Di Enrico Loi
ECPlanet
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