Estati sempre più lunghe... a danno degli orsi!
Le estati si allungano, l'impatto del sole sulla terra aumenta, i
ghiacci del Mar Artico si sciolgono e le possibilità di
cacciare per gli orsi polari si fanno sempre più scarse.
Già, è uno dei tanti riflessi negativi
dell'aumento delle temperature e del dilatarsi della stagione calda.
Lo hanno appurato gli scienziati dell'University College di Londra ed i
loro colleghi dell'Hadley Centre for Climate Prediction and Research di
Bracknell. I risultati della ricerca - che grazie all'utilizzo dei
satelliti sfata tra l'altro l'idea che sia il vendo a ridurre lo
spessore del ghiaccio - sono stati pubblicati sull'edizione di ottobre
della
rivista Nature.
Dagli anni 60 si assiste ad uno scioglimento progressivo della crosta
di ghiaccio sull'Artico, ormai pari, complessivamente, al 40%. Lo
spessore attuale dello strato di ghiaccio attualmente è
stimato attorno ai 3 metri. Una dimensione troppo ridotta per resistere
agli "attacchi" del calore atmosferico estivo; a differenza
dell'Antartico, i cui ghiacci sono ancora resistenti. La
fragilità dello strato sull'Artico rappresenta invece un
problema immediato, come detto, per la popolazione degli orsi polari.
Il loro habitat naturale, avanti di questo passo, rischia di mettere
seriamente in discussione la loro sopravvivenza. La frantumazione
prematura dell'enorme lastra, per gli orsi, significa meno tempo a
disposizione per cacciare le foche. Il lento ma spietato assottigliarsi
del ghiaccio rappresenta inoltre una mianccia per l'intero clima
dell'emisfero nord; senza dimenticare che potrebbero subire conseguenze
pure le dinamiche della corrente del Golfo.
Istituzioni scientifiche citate nell'articolo:
University College London
http://www.ucl.ac.uk/
Hadley Centre for climate prediction and researcH
http://www.met-office.gov.uk/research/hadleycentre/
di: Plinio Endroit
Fonte EcPlanet
|