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Orsi bianchi vittime del clima che cambia

 

 
Il cambiamento climatico è la minaccia numero uno alla sopravvivenza del più grande carnivoro terrestre.
Sono,infatti, a rischio gli habitat nel quale vive e regna da centinaia di migliaia di anni l'orso polare.
La conferma viene dal rapporto del WWF "Orsi bianchi a rischi", che esamina la situazione dei 22.000 orsi bianchi che vivono nelle regioni artiche.

Gli scienziati ONU dell'IPCC ritengono che il cambiamento climatico delle regioni polari potrebbe essere maggiore che in qualunque altra zona terrestre.
Ma il report del WWF evidenzia che i mutamenti climatici stanno già influenzando la condizione di questa specie nella Baia di Houston in Canada.
Il Canada, che ospita il 60% di tutti gli orsi bianchi presenti sul nostro pianeta, è uno dei principali paesi inquinatori che creano ostacoli nella ratifica del trattato di Kyoto sul clima.
L'aumento dell'inquinamento che provoca il riscaldamento globale, ha causato l'innalzamento delle temperature dell'Artico di 5° gradi Celsius durante gli ultimi 100 anni e le distese di ghiaccio sono diminuite del 6% durante gli ultimi 20 anni.

Gli scienziati ora prevedono una perdita del 60% del ghiaccio presente nella stagione estiva entro il 2050, che potrebbe più che raddoppiare la stagione estiva priva di ghiaccio (da 60 a 150 giorni).
Il ghiaccio è essenziale alla sopravvivenza degli orsi bianchi, poiché costituisce una piattaforma dalla quale questi cacciano il loro sostentamento primario, le foche dagli anelli e le foche barbate, per le loro riserve di grasso.

Il dimagrimento riduce la capacità di allattare nelle femmine, portando ad una maggiore mortalità tra i cuccioli.
Meno del 44% in genere sopravvive alla stagione priva di ghiacci.

www.panda.org/polarbears