Premessa
Quest’anno
partenza per le vacanze molto tribolata visto la situazione politica in Europa.
Infatti avevamo progettato di andare in Cornovaglia ma la coda di 16 ore all’imbarco
di Dover ci ha fatto cambiare idea. Cosi optiamo per l’Olanda su precisa
richiesta di Andrea che ha anche organizzato il viaggio. Tappe, luoghi di
visita e tempistica. Per cui arriveremo in Olanda passando per la Germania,
fermandoci a visitare anche qui alcuni luoghi che a noi interessano molto.
Il rientro lo faremo dal Brennero, come d’altra parte l’andata
07-08-16 Domenica – Albinea (I) –Terfens (A) km alla partenza 94817
Anche
quest’anno, come nostra abitudine, partiamo verso le 20.00 in direzione del
Brennero. Senza alcun problema arriviamo al passo verso le 01.00 dopo la sosta
per la cena ed è inutile dire che non c’è nessuno. Proseguiamo fino a Terfens e ci fermiamo in un’area di sosta
tranquilla dove passiamo la notte. Diamo da mangiare ai nostri due cagnoni e
poi, verso le 2.45 ci corichiamo finalmente per la notte. Serata limpida e
serena dove siamo anche riusciti a vedere una stella cadente. Km 399
08-08-16 Lunedi – Terfens – Heidelberg (D) km alla partenza 95216
Oggi
tappa di spostamento per cui, alle 08.00, lasciamo l’area di sosta di Terfens e
ci incamminiamo verso Stoccarda. Percorriamo le autostrade tedesche senza
problemi. Ci fermiamo per il pranzo verso le 13.00 per poi ripartire spediti verso
Heidelberg dove arriviamo verso le 18.00 e dove ci fermiamo nel parcheggio del
castello omonimo della città. (biglietto a ore con possibilità di pernottamento)
Heidelberg è
una città
extracircondariale tedesca di 152.000 abitanti, situata nel
Baden-Württemberg
sulle rive del fiume Neckar. È un importante centro industriale,
per le numerose industrie del tabacco, meccaniche, cartarie ed
elettrotecniche; ma
soprattutto è un polo universitario, poiché ospita la
più antica università
della Germania, fondata nel 1386 da Roberto I, oltre ad altri
importanti e
prestigiosi centri culturali e scientifici a livello mondiale. Lasciamo
il
camper ci dirigiamo all’ingresso del castello ma purtroppo,
l’ultimo accesso
era alle 17.40 cosi abbiamo deciso di passare la notte qui, nel
parcheggio, e
di visitare il castello e la sua famosa botte all’indomani. Dopo
una piccola
passeggiata siamo tornati al camper e dopo aver consumato una lauta
cena verso
le 22.00 siamo ritornati al castello per ammirarlo illuminato e qui,
con nostra
grande sorpresa, ci siamo accorti che i giardini con la balconata che da sul
paese di Heidelberg ed il cortile interno erano aperti e accessibili. Cosi
abbiamo visitato il cortile e soprattutto ci siamo goduti il panorama notturno
mozzafiato con una bellissima luna sullo sfondo. La luna rendeva davvero tutto
ancora più magico al quale nessuno di noi ha saputo resistere. Infatti abbiamo
fatto foto in quantità industriale. Tornati al camper ci siamo rilassati e
coricati per la notte. Giornata soleggiata senza nessun problema di traffico
Km 519
09-08-16 martedi – Heidelberg - Venlo (NL) km alla partenza 95735
Stamattina
ci siamo alzati verso le 08.00 e dopo colazione, alle 09.00, eravamo
già davanti
alla biglietteria del castello per evitare l’eventuale fila di
turisti
(soprattutto giapponesi) che si poteva trovare ma che in realtà
non c’è stata. Il
Castello di Heidelberg, uno dei più famosi della Germania,
è l'emblema della
città; si innalza 80 metri sopra il fondovalle sul fianco nord
del Königstuhl e
domina il centro storico. L'edificio, che all'origine era una fortezza
in
posizione strategica, in seguito fu trasformato in una reggia sfarzosa
per i
principi del Palatinato. Dopo le distruzioni compiute nel 1689 e nel
1693 fu
restaurato solo in parte. Nel 1764 un grande incendio causato da un
fulmine
determinò la sorte del castello. Fu abbandonato, e sfruttato
come cava di
materiale di costruzione per la nuova residenza estiva di Schwetzingen
e in
seguito usato, con lo stesso scopo, dai cittadini di Heidelberg,
finché alla
fine del secolo XVIII fu "scoperto" dai letterati. Johann Wolfgang von
Goethe amava passeggiare nel parco circostante e raffigurò
in un acquerello una veduta delle rovine del castello. Facciamo il
biglietto
(26€ - 4 adulti e 1 bambino) che comprende anche la discesa al paese attraverso
un trenino a cremagliera (davvero utile) entriamo e iniziamo la nostra visita.
Partiamo dal cortile, che di giorno fa un effetto diverso rispetto alla sera,
per arrivare subito a vedere la grande botte. Questa si trova in un’ala del
castello alla quale ovviamente si accede attraverso una cantina dove è
possibile gustare diversi tipi di vino (noi non abbiamo assaggiato nulla perché
astemi) e in una stanza molto grande ecco la botte (non in uso) Questa botte è
la più grande botte di legno al mondo che sia mai stata riempita di vino. Il
principe elettore Giovanni Casimiro, tutore di Federico IV, aveva fatto montare
nelle cantine dai soffitti a volta una botte di circa 125.000 litri, che Carlo
Lodovico nel 1664 fece sostituire con una ancora più grande (195.000 litri).
Sotto Carlo Teodoro infine, venne costruita nel 1751 la botte odierna con 130
tronchi di quercia e una capacità di 221.726 litri. La botte è lunga 8.5 metri,
alta 7 metri, con in cima una pista da ballo. Facciamo tante foto dove noi
sembriamo dei lillipuziani, poi attraverso una scala in legno saliamo sulla sua
sommità e ci fermiamo a fare foto nella famosa “pista da ballo” per poi
ridiscendere dalla parte opposta attraverso una scala a chiocciola. E’ davvero
immensa e di sicuro effetto (chi mai ha visto una botte cosi?). Lasciamo la
cantina per andare a vedere la farmacia antica e come venivano preparate un
tempo le medicine, in mezzo a strani aggeggi ed a numerosi alambicchi. Lasciamo
la farmacia attraverso passaggi angusti e stretti e ci rechiamo a visitare i
giardini e il famoso balcone per vedere la differenza con il panorama di notte. Il
sole oggi, come la luna ieri sera, ci fa da fedele alleato e le foto ne
traggono notevole vantaggio. Verso
le 11.00 usciamo dal castello e prendiamo il trenino per andare a visitare il centro
storico di Heidelberg che devo dire davvero molto bello, interessante e
grazioso. La via principale, piena di negozi, bar e locali di tutti i generi,
taglia in due la città. Ci fermiamo per assaggiare ed acquistare prodotti
locali e alle 14.00, dopo aver pranzato in un’ottima pizza Hut, torniamo al
camper e partiamo verso Venlo (Olanda) dove arriviamo senza nessun problema
verso le 17.30 Impostiamo l’indirizzo del campeggio Beringerzand sul
navigatore, che Paola aveva visto su internet e che eravamo molto curiosi di
vedere, e in meno di 5 minuti eccoci davanti all’ingresso. Prendiamo la
piazzola e qui ci fermiamo per la notte. Il campeggio in effetti è molto bello
e ben organizzato, con tantissime attività e possibilità di svago ma in realtà
un po’ troppo caro (56€ una notte). Comunque per noi alla fine è andato bene. Giornata
piena di sole, calda e serata fresca e limpida.
352
km
10-08-16 mercoledi – Venlo – Einhooven - Kinderdjig – Rotterdam - km
alla partenza 96087
Questa
mattina lasciamo il campeggio alle 10.00 con direzione Einhooven e arrivati
riusciamo a trovare un parcheggio proprio vicino alla stazione a due passi dal
centro. Sotto un timido sole partiamo alla scoperta di questa città. La città
che deve tutto all’invenzione della lampadina. Eindhoven, nella provincia del Brabante settentrionale, è
la culla della Philips; il
colosso dell’elettronica che qui ha lasciato in eredità mentalità e qualità della vita all’avanguardia. Non a
caso il Philips Museum è una tappa
fondamentale per comprendere il passato e il presente della città:
apparecchi radiofonici, giradischi, elettrodomestici, luci e oggetti
ripercorrono la storia dell’abitare, mentre una mappa
evidenzia tutti gli edifici e i servizi creati dall’azienda per Eindhoven. Dallo stadio ai parchi
pubblici (De Jonghpark e Van Lenneppark), fino al riutilizzo degli ex aree di
produzione che oggi ospitano diversi bar e ristoranti. Il centro storico è a
misura d’uomo, si visita a piedi o sulle due ruote, grazie alle numerose piste ciclabili, tutte pianeggianti. Il parcheggio
sotterraneo per 1.700 bici, davanti alla stazione, è un esempio di architettura
intelligente. Al suo fianco sorge The Blob (progetto di
Massimiliano Fuksas), tra gli edifici più iconici della città, in cemento e
vetro. Ma tutta la città sorprende con edifici come il grattacielo Vesteda,
dalle linee decise, e il centro congressi Evoluon,
che pare un disco volante. Percorriamo le strade di questa bellissima città
immersi nel clima olandese visitando i tantissimi negozi presenti nella zona. Verso
le 13.30 lasciamo Eindhoven e ci dirigiamo verso Kinderdijk con una piccola
sosta lungo la strada per il pranzo. Arriviamo verso le 16.00 e troviamo posto
per il parcheggio nel piccolo spiazzo antistante l’ingresso (per la seconda
volta in 5 anni) Prendiamo i nostri cagnoloni e a piedi percorriamo la strada
ciclabile che unisce i 19 mulini presenti in questa che è stata eletta
patrimonio dell’umanità dall’Unesco dal 1997. Kinderdijk è una località olandese del comune di Molenwaard, a
circa 15 km da Rotterdam, situato nel bassopiano Alblasserwaard alla
confluenza dei fiumi Lek e Noord. Per far defluire l'acqua del polder, fu
costruito un complesso di 19 mulini a vento, che sono tuttora una delle mete
turistiche più frequentate dei Paesi Bassi. Il nome Kinderdijk in olandese significa
"Diga dei bambini". La leggenda vuole che durante l'alluvione del
1420 (la più pesante mai avvenuta in Olanda) una culla con all'interno un bambino
e un gatto, trasportata dalle acque, andò a depositarsi sulla diga, da cui il
nome. Nella zona dell'Alblasserwaard, in cui si trova Kinderdijk, vennero
costruiti una serie di canali (chiamati "weteringen") per controllare
il livello dell'acqua dei polder. Presto, però, il livello del terreno si
abbassò nuovamente e si resero necessarie strutture più efficaci: i mulini. Quelli
presenti qui sono 19 mulini a vento di cui 9 a base circolare e 10 a base
ottagonale, e sono distribuiti su file opposte. Nei mesi di luglio e agosto, i
mulini funzionano ogni sabato, offrendo una visuale unica; solo il mulino
"Nedrwaardmolen 2", il secondo a base circolare, è aperto al pubblico
e permette di farsi un'idea di come vivevano e lavoravano i mugnai nei tempi
passati. Il meteo è clemente e il poco vento non disturba affatto. Anche Ary e
Conny apprezzano la passeggiata. Ci fermiamo tantissime volte a fare foto e
selfie con la GoPro di Andrea perchè il panorama merita davvero. Lasciamo Kinderdijk
verso le 18.00 e ci dirigiamo a Rotterdam dove ci fermiamo al campeggio
Stadscamping, in pieno centro; pulito e in mezzo al verde, ben servito dai mezzi pubblici e che ci ha
visti già presenti 5 anni fa (47€). Sistematina del camper e poi cena e serata
cinema sotto un cielo bello e stellato. Oggi tempo variabile con brevissime piogge
durante gli spostamenti. Km 210
11-08-16
giovedi – Rotterdam – Scheveninger - Aia - Alkmaar – km alla partenza 96297
Stamattina
ci svegliamo sotto una lieve pioggerellina fastidiosa cosi, senza fretta,
lasciamo il campeggio e con il camper ci dirigiamo in centro, verso la torre
Euromast. Parcheggiamo proprio di
fronte alla stazione della polizia e ci dirigiamo all’ingresso dove facciamo i
biglietti per la salita e per il giro panoramico sulla sua sommità. L' Euromast è una torre panoramica della
città, costruita tra il 1958 e il 1960 su progetto dell'architetto Hugh
Maaskant ed ampliata nel 1970 Con i suoi 185/186 mt di altezza, è l'edificio
accessibile al pubblico più alto dei Paesi Bassi. Il nome della torre rimanda
al fatto che la città di Rotterdam è considerata il "cuore
commerciale" dell'Europa. Non
troviamo fila, forse per il tempo davvero brutto (piove) ma noi non ci lasciamo
scoraggiare. Prendiamo l’ascensore e arriviamo in cima, percorriamo la famosa
scala esterna laterale (superando tutti i dubbi e le paure che si erano creati
nel 2011) e saliamo sull’ascensore panoramico. Questo ascensore, oltre a salire
alla quota di 180 mt, ruota in circolo molto lentamente e questo permette una
visuale completa della zona. Anche se il tempo è brutto lo spettacolo è
comunque davvero molto bello e interessante. Si vede tutta Rotterdam, il suo
porto e tutte le villette e prati circostanti. L’ascensore rimane in quota per
circa 5 minuti per permetterci di fotografare e filmare poi ridiscende. Prima
di uscire però facciamo una visita anche al ristorante panoramico e al negozio
di souvenirs all’ingresso. Davvero una bella visita. Verso
le 14.00 lasciamo Rotterdam e con il nostro fedele mezzo ci incamminiamo verso
Alkmann, dove domani visiteremo il tradizionale mercato del formaggio, passando per la costa e attraversando la città
de l’Aia che visitiamo solo in camper in quanto adesso piove a dirotto. Per lo
stesso motivo, la pioggia, dobbiamo saltare la visita al parco Modurodam che
era in programma. Peccato ma ci saremmo bagnati come pulcini. Percorriamo comunque
la via del centro finanziario e quello dei palazzi governativi dove come
spartitraffico vi sono pensiline con centinaia di bandiere del mondo intero. Davvero
una vista molto suggestiva. In una zona era presente, in grandezza naturale,
anche una statua di Nelson Mandela. Proseguendo lungo la N44 lasciamo l’Aia e
ci fermiamo a Katwijk aan Zee per visitare l’oceano che, visto la giornata, è
piuttosto arrabbiato. Parcheggiamo vicino ad un ristorante e ci rechiamo,
coperti con giacche a vento ed ombrelli, sulla spiaggia limitrofa che
ovviamente è deserta. Il rumore del mare e le onde erano comunque davvero molte
affascinanti. Rimaniamo ad ammirare lo spettacolo per un po’ poi torniamo al
camper e ci dirigiamo, percorrendo la A44, verso Harlem dove ci fermiamo in un
Lidl per fare un po’ di spesa. Verso le 18.00 riprendiamo la marcia e superiamo
Zaante Schas (che visiteremo domani perché vogliamo vedere Alkmaan ed il suo mercato
del formaggio che avviene solo di venerdì mattina dalle 10.00 alle 12.30 e noi
non vogliamo perdercelo) ed arriviamo al campeggio Alkmaan, nel centro città,
verso le 19.00 appena in tempo per prendere gli ultimi posti disponibili (39€).
Parcheggiato il camper ci concediamo una serata di assoluto riposo davanti ad
un ottimo film. Oggi tempo piovoso tutto il giorno.
Km 212
12-08-16 venerdi – Alkmaar – Zante Schas - Berger - Callansoog – km alla partenza 96509
Sotto
un cielo scuro e tenebroso lasciamo il campeggio di Alkmaan per spostarci,
dietro consiglio della signorina gentilissima della reception, in un ottimo
parcheggio a soli 5 minuti dal centro storico dove si svolge il mercato. Indubbiamente
il mercato di formaggio di Alkmaar è l'attrazione principale della città. Ogni
venerdì alle ore 10, da aprile a settembre, è possibile osservare la vendita
del formaggio secondo una tradizione antica di secoli che si svolge nella
pittoresca piazza Waagplein. Nel lontano 1365, dal momento che esisteva una
sola pesa, il formaggio veniva venduto in questa piazza. Il formaggio arrivava
la mattina presto e gli ispettori e i commercianti controllavano che le forme
venissero impilate correttamente. Circa 30.000 chili di formaggio, equivalenti
a 2.200 forme, vengono allineati in attesa dei compratori ogni venerdì. In un
mercato che si rispetti non possono ovviamente mancare i 'kaasdragers', ossia i
portatori di formaggio. Ma anche i 'zetters' (collocatori), gli 'ingooiers'
(tiratori) e i 'waagmeesters' (pesatori) svolgono ruoli essenziali per il
mercato stesso. Appartengono tutti ad un‘associazione ricca di tradizioni. Il
centro e la piazza stessa erano praticamente bloccati da un fiume di gente: tantissimi
turisti, olandesi e gente del settore riempivano talmente le stradine e i
vicoli che era molto difficile riuscire a muoversi. Nonostante tutto e con
molta calma, siamo riusciti a vedere tutte le operazioni di pesa e di
spostamento delle forme che venivano effettuate con l’ausilio di una portantina
sostenuta da due persone i 'kaasdragers' vestiti con abiti tipici attraverso
delle corde posizionate sulle spalle, tutto in antico stile olandese. Davvero
molto interessante. Lasciato poi la piazza abbiamo fatto un giro per il centro
dove c’erano altre bancarelle sia di formaggio che di tantissimi altri prodotti
locali (zoccoli, fiori, ect) C’era anche un artigiano che a mano incideva gli
zoccoli di legno su richiesta dei turisti. Tutto davvero molto bello. Alle
11.30 abbiamo lasciato Alkmaar ringraziando il tempo che ci ha permesso di
vedere tutto senza bagnarci e ci siamo diretti verso Zantes Schas (tornando
verso sud sulla A44) che dista solo 28 km. All’arrivo abbiamo trovato posto in
un parcheggio per camper, custodito, al costo di 9€ tutto il giorno cosi ci siamo
fermati e abbiamo pranzato. Alle 15.00 ci siamo recati a visitare questo
bellissimo posto che avevamo già visitato 5 anni che fa ma che merita
sicuramente un’altra sosta. Zaanse
Schans è una piccola comunità di 40 case situata a nord-est di
Amsterdam, sulla banchina del fiume Zaan. Nel XVIII secolo questa regione era
un'area industriale con oltre 700 mulini a vento. Molti di questi storici
mulini ed alcune case sono ancora in ottimo stato e rappresentano una forte
attrazione turistica, tant'è che in alcuni è prevista la possibilità di
visitarli nei loro interni. Nel 2007 è stato costruito un nuovo mulino sullo
stampo di quelli storici che all'interno mostra un video delle operazioni di
costruzione. Questi mulini venivano usati sia per macinare la farina, ma anche come
frantoi per l'olio, per la carta, per il cacao, la mostarda, cemento e altre
funzioni. Si erano diffusi così tanti mulini che ogni proprietario aveva
costruito il proprio mulino per una specifica funzione. Nel 900 i mulini furono
piano piano sostituiti con i motori a vapore, soprattutto alla fine dell'800. Il
numero dei mulini diminuì drasticamente fino al numero attuale (poche decine) e
per questo nel 1925 l'Associazione "Vereninging De Zaansche Molen"
decise di conservare i restanti mulini per il futuro, per mostrare alle nuove
generazioni la storia dei mulini a vento della zona. La società possiede 12
mulini (con annesse attività) che sono meta sempre maggiore di turisti. Non per
nulla, negli ultimi anni, nella zona di Zaanse Schans sono stati aperti anche
diversi piccoli negozi, dove è possibile comprare qualche ricordo della zona.
Grazie ai 3600 membri della società, di cui gran parte volontari, e alcuni
finanziamenti governativi, Zaanse Schans è ancora in grado di mostrare alle
nuove generazioni, il modo di vivere del passato, la cultura e le tradizioni
che si sono sviluppate ai piedi di questi piccoli giganti. Percorriamo in lungo
ed in largo il sito in mezzo ai mulini e ad antiche case risistemate fermandoci
a vedere alcune dimostrazioni di come si costruiscono i famosi zoccoli e di
come si produce il tipico formaggio. Alle
17.00, ora di chiusura, lasciamo Zaanse e ci dirigiamo verso Bergen aan Zee (tipica
località balneare con casette tipiche di una bellezza unica) per visitare il
paese e la spiaggia locale. Nel frattempo il sole ha fatto la sua ricomparsa ed
il tempo si è messo al meglio. La spiaggia e grandissima, poco affollata e il
vento rende l’oceano abbastanza mosso il che ci ha permesso di fare foto davvero
molto belle. Lasciamo anche la spiaggia di Bergen e alle 19.00 arriviamo a Callantsoog,
altra tipica località balneare olandese dove ci fermiamo a dormire in un
minicamping (il DeKroft) con tutti i servizi e una pulizia davvero unica a soli
18.5€ Una piccola gita in bici, una cenetta ed un bel film
ci permettono di chiudere in bellezza la giornata. Oggi tutto fantastico anche
se faticoso, tempo incerto al mattino e soleggiato al pomeriggio.
Km 115
13-08-16 sabato – Callansoog – Den Helder – Leeuwarden - km alla partenza 96624
Oggi
ce la prendiamo con calma anche per riposarci un po’ e cosi lasciamo il
campeggio verso le 11.30 e andiamo a visitare il paesino di Callansoog
parcheggiando il mezzo in un grande parcheggio libero all’ingresso del paese,
sotto un cielo variabile. Callantsoog,
che si trova a 13
km a sud di Den Helder, è una delle più vecchie
residenze estive, ed ha la più vecchia spiaggia nudista dei
Paesi Bassi,
risalente al 1973. È una spiaggia sabbiosa di 1,5 km di
lunghezza a sud del
paese. Il
centro è pieno di negozietti e ristoranti con tante persone che
sedute si
godono il tiepido sole, anche se qui siamo già verso la fine
della stagione.
Andiamo a vedere la spiaggia che in effetti e davvero molto grande e, a
differenze
della Danimarca e del nord della Francia, qui non vengono praticati
sport con
l’ausilio del vento nonostante questo ci sia in abbondanza.
Proprio per questo,
per il forte vento, dopo poco, lasciamo la spiaggia per tornare al
camper e percorrendo
sempre la A44 ci dirigiamo verso Den Helder (per la precisione a
Huisduinen
piccolo sobborgo della città) e andiamo a visitare il Lange
Jaap, il faro (di
ghisa) più alto d’Europa (63,45 m) Il faro è
davvero bello e molto alto ma purtroppo anche chiuso per cui, dopo
averlo ammirato e fotografato in lungo ed in largo dall’esterno
facciamo un
piccolo giro in centro alla città per trovare un parcheggio dove
poter
pranzare. Ci fermiamo in un’area pic-nic e consumiamo il nostro
pranzetto poi,
verso le 14.30, ripartiamo da Den Helder e ci dirigiamo verso la grande
diga e
iniziamo l’attraversamento. La Afsluitdijk,
"diga di sbarramento" è una grande diga costruita fra il 1925
ed il 1933. Essa è lunga 32 km, larga 90 m ed arriva ad un'altezza di
7,25 m sopra il livello del mare. Collega la provincia dell'Olanda
Settentrionale con la provincia della Frisia ed è attraversata da
un'autostrada. Intorno al sedicesimo chilometro, a metà della diga, c'è un
punto di ristoro con parcheggio, bar, aree di sosta e una struttura dotata di
una sopraelevata che permette ai pedoni di attraversare l'autostrada e ammirare
il panorama. È stata inaugurata dalla regina Guglielmina il 28 maggio 1932. La
Afsluitdijk costituisce la più importante delle opere idrauliche dei Zuiderzeewerken,
che ha separato l'insenatura dello Zuiderzee dal Mare del Nord, trasformandolo
in un lago d'acqua dolce (lo IJsselmeer) e permettendo di strappare alle acque
i territori che oggi costituiscono la provincia di Flevoland. Percorriamo
l’autostrada e ovviamente ci fermiamo nella zona ristoro per vedere il panorama
dal cavalcavia pedonale e dalla torre poi dopo aver scattato diverse foto
riprendiamo la marcia ed arriviamo a Leeuwarden dove riusciamo a parcheggiare
proprio in centro (lungo il molo pluviale) e andiamo a visitare la famosa torre
pendente olandese. De Oldehove è una chiesa medievale che si trova al
centro della città ed la sua torre presenta un'inclinazione maggiore della
Torre di Pisa. La costruzione della torre della chiesa, in tardo stile gotico,
cominciò nel 1529, quando i cittadini di Leeuwarden chiesero una torre più alta
di quella della città di Groninga, la torre Martini. Durante la costruzione, la
torre cominciò a inclinarsi, fenomeno che i costruttori cercarono di compensare
inserendo vari "cunei", ma il progetto fu interrotto nel 1532. Nel
1595-96, la chiesa ormai abbandonata, fu demolita, ma la torre esiste ancora
oggi, sempre pendente come allora. Essa è alta circa 40 metri, con una pendenza
di circa 2°, pari a 1,68 metri di strapiombo in direzione nord-ovest ed è
costruita quasi interamente con mattoni. Visitiamo la torre dall’esterno e
anche la piazza adiacente, dove tra l’altro era in corso un concerto di un
gruppo punk, poi siamo andati a fare una passeggiata per il centro storico, che
visto l’orario, (sono le 18.00) è praticamente deserto se non fosse per i
locali e ristoranti unici esercenti aperti. Verso le 19.00 ci rechiamo infine nel
camping omonimo leggermente fuori città, in
mezzo alla campagna e con tanti cavalli e ci sistemiamo per la notte. Giornata
con tempo variabile ma niente pioggia.
km
143
14-08-16 domenica – Leeuwarden – Holwerd – Lauwersmeer Park -
Groninga - km alla partenza 96757
Anche
oggi con calma ci prepariamo e alle 11.00 lasciamo il campeggio e ci incamminiamo
verso Holwerd, estremità nord olandese. Passiamo in mezzo a piccoli paesino tra
tantissimi mulini a vento, allevamenti di cavalli e mucche e in pochissimo
tempo arriviamo proprio all’imbarco per le isole Frisone. Non ci imbarchiamo per
nessuna isola quest’anno primo perché non era in programma secondo perché per
tutti, camper e cani compresi, il biglietto è superiore alle 200€. Ma sono
matti. Visitiamo comunque il paesino e il porto davvero molto bello. Proseguendo
arriviamo nel Lauwersmeer National Park situato leggermente ad est e qui oltre
alla consueta diga vediamo diversi laghi con innumerevoli specie di uccelli che
in tutta calma vi fanno il bagno. Il Parco Nazionale del Lauwersmeer occupa una
superficie di circa 6.000 ettari ed è caratterizzato da numerosi corsi d'acqua,
prati selvatici, boschi di latifoglie, distese di orchidee, specchi d'acqua
bassa e ampie macchie di canne. Ma il Lauwersmeer è noto soprattutto per
l'enorme varietà di uccelli che ospita. Qui ogni anno si riproducono più di 100
specie, tra cui alcuni uccelli rari come il falco di palude e il tarabuso. Ogni
anno migliaia di trampolieri si soffermano in questo parco durante le loro
lunghe migrazioni dal nord al sud e viceversa. In inverno vi soggiornano
migliaia di oche. Persino l'imponente aquila di mare, soprannominata
affettuosamente dagli ornitologi ‘porta volante’ a causa delle dimensioni
notevoli, viene osservata regolarmente nel Parco Nazionale del Lauwersmeer. Visitiamo il parco in un punto accessibile a piedi e
dopo aver fatto le nostre foto ci dirigiamo verso Groninga, a poche decine di
chilometri di distanza e arrivati troviamo posto in un grande parcheggio (gratuito)
proprio a due passi dal centro. Groninga
per via della sua università e della sua vita culturale, è considerata
la più importante città dei Paesi Bassi settentrionali. Essa è anche nota come Stad
(città) e Groot Loug (grande villaggio). Visitiamo il centro storico,
anche se è tutto chiuso (anche per il fatto che è domenica) e come per altre
città, sono aperti solo i bar, ristoranti e pub con tantissime persone. IL
centro storico è comunque molto piacevole da girare e molto interessante .
Verso le 19.00 ci rechiamo al campeggio Standpark, proprio nel centro della
città e sistemato il camper ci organizziamo per la cena e per un’ottima serata
cinema. Anche oggi tempo variabile senza pioggia
Km
133
15-08-16 lunedi – Groninga – Assen - Giethoorn - km alla partenza 97036
Ormai il
fatto di partire con estrema calma è diventato una regola per il viaggio di
quest’anno, cosi, anche stamattina, lasciamo il campeggio verso le 11.00 (tanto
le tappe sono brevissime – 28 km ad Assen) e ci dirigiamo verso Assen, sede
della voglia di velocità che c’è in Olanda. Ad Assen infatti è legato il mondo dello sport grazie alla presenza,
nelle sue immediate vicinanze del circuito dove viene annualmente svolto il
Gran Premio di motociclismo. Appena arrivati andiamo subito a visitarlo e
notiamo che vi sono diverse moto che ci girano dentro, ma non solo quelle del
motoGP, ma comuni appassionati che pagando, possono entrare e girare nel famoso
tracciato. Purtroppo non si può entrare ma si può visitare il resto
dell’impianto. Davvero molto bello. Ci spostiamo poi verso il centro e
parcheggiamo in un ottimo parcheggio proprio all’ingresso dell’area pedonale.
Lasciamo il camper e ci rechiamo in centro per una visitina. Tantissimi negozi
e centri commerciali sono tutti aperti,
nonostante sia ferragosto, ma il centro storico dice davvero pochino. Verso le
13.30 ci rechiamo da un Mc Donald’s e poi di li torniamo al camper per
riprendere la marcia ed arrivare a Giethoorn, paesino molto caratteristico denominato:
città senza strade, in quanto tutto scorre su canali. Giethoorn è un villaggio di circa 2.600 abitanti ed è piuttosto
nota a livello turistico per i suoi canali e ponti (se ne contano più di 176)
immersi nel verde che ne hanno conferito il soprannome di “Venezia dei Paesi
Bassi” o di “Venezia verde” Si trova nel mezzo di un parco naturale,
costellato di torbiere acquitrinose e chiamato De Wieden. Gli abitanti di
Giethoorn hanno solo due possibilità per spostarsi: tramite un’imbarcazione o
con la bicicletta.Visitiamo il paesino parcheggiando in un parcheggio gratuito
ed è davvero molto bello. Tantissime casine con prati verdi lungo i piccoli
canali unite al camminamento principale da piccoli ponticelli in legno. Vi sono
poi anche tantissimi negozi di prodotti d’artigianato e un negozio davvero
unico di minerali e fossili che vale davvero la pena di visitare. Verso le 19.00 lasciamo Giethoorn e andiamo a
cercare un campeggio che troviamo a Basse, piccolo centro a 10 km da Giethoorn
, Il camping è il camping De Landerije immerso nel verde della campagna
olandese con docce e servizi davvero unici. Dopo aver sistemato il camper ci
siamo concessi una lauta cenetta e dopo una bella serata di giochi vari.
Anche oggi tempo bello e soleggiato con caldo e poco vento.
Km 146
16-08-16 martedi – Giethoorn – Lelystad – Hoorn - km alla partenza 97182
Lasciamo
il campeggio alle 11.00 con estrema calma e partiamo per Lelystad dove senza
alcun problema arriviamo verso le 12.00 e dove ci rechiamo subito all’ingresso
del Natural Park, un grande parco dove sono ospitati animali della zona, dai
cavalli, ai cervi, ai bufali e ad un’insieme di specie di volatili che si fa
fatica a descrivere. Il Natural Park di Lelystad è una riserva naturale che è
gestito dal Servizio Forestale dello Stato e
che copre circa 56 chilometri quadrati nato nel 1968 E’ gratuito e si
paga solo il parcheggio (4€) In questa zona umida lungo il fiume Markermeer, ci
sono grandi canneti dove diverse varietà di animali vivono e si alimentano.
Questa zona è anche sede del cormorano, della spatola comune, dell’airone
bianco maggiore, dell'aquila dalla coda bianca ect. Il parco è davvero molto
bello e lo si può girare in bici o a piedi. Noi abbiamo optato per la seconda scelta
anche per poterci portare con noi i nostri due cagnoni. Passiamo 3 ore a
girovagare per il parco tra recinti di cavalli e bufali liberi che riusciamo a
vedere con difficoltà perché la zona che ospita questi animali è davvero vasta e
anche perché con il sole sono al coperto sotto alberi e frasche. Tra quelli che
riusciamo a vedere ci sono tantissime cicogne e innumerevoli aironi, gruppo di
cervi e tanti cavalli. Il parco è anche provvisto di un Visitor Center e di
un’ottima area per pic-nic con ristorante e bar annesso. Verso le 15.00 siamo
poi tornati al camper e dopo aver pranzato siamo partiti per Hoorn percorrendo
la piccola diga e fermandoci spessissimo a fare foto e filmine. Il tempo merita
e con il sole tutto è più bello. Arrivati a Hoorn ci fermiamo subito in un Lidl
per fare un po’ di spesa e dopo aver fatto un giro per il centro (domani lo
visiteremo al meglio) andiamo a campeggiare in un campeggio a soli 2 km dal
centro, in un’area davvero molto bella, verde, piena di canali e piccole
casette. Sembra tutto come in una fiaba. Ci
sistemiamo e andiamo tutti insieme a dar da mangiare a papere e conigli che
girano liberamente per le piazzole del campeggio. Davvero molto suggestivo.
Anche oggi giornata con tempo bello sole, senza vento e temperatura ideale. Km 156
17-08-16 mercoledi – Hoorn – Utretcht – Kerpen (D) - km alla partenza 97338
Alle
10.00 lasciamo il campeggio e ci spostiamo con il camper in centro dove andiamo
a parcheggiare proprio davanti alla stazione degli autobus (2.5 x 2 ore) per
poter, da qui, visitare il centro città. Hoorn è una cittadina di 70.000 abitanti ed è il capoluogo della
regione storica della Frisia Occidentale. Fu sede di una delle sei 'Camere',
della Compagnia Olandese delle Indie
Orientali insieme ad Amsterdam, Delft, Rotterdam ed Enkhuizen nella
provincia di Olanda, nonché Middelburg in Zelanda. Da Hoorn, luogo di nascita
del navigatore Willem Schouten, prende nome capo Horn, la punta meridionale del
Sudamerica. Percorriamo la via principale piena di negozi di tutti i generi con
le stradine e i vicoli stranamente poco affollati. Sarà forse l’orario?
Arriviamo fino al molo turistico pieno ovviamente di barche di tutte le misure
e in un contesto davvero molto carino e tradizionale. Le case, tutti di
mattoncini rossi, sono antiche ed in stile tipico olandese del 1800 che
ricordano un po’ Bergen in Norvegia. (La erano però in legno). Davvero molto
bello. Lasciamo Hoorn verso le 14.00 per dirigerci a Utrecht e poter visitare
il De Haar Castle, il più bel castello e forse unico che c’è in Olanda.
Arriviamo e dopo aver parcheggiato il camper ci accorgiamo che i prezzi sono un
po’ proibitivi cosi decidiamo di visitare solo l’esterno e i giardini. Il
complesso è davvero maestoso e i giardini, non immensi, sono molto belli e ben
curati. Il castello De Haar è un
castello in stile neogotico del villaggio risalente al XIII - XIV secolo e
ricostruito nella forma attuale tra il 1892 e il 1912 su progetto
dell'architetto Pierre Cuypers. È il più grande castello dei Paesi Bassi.
L'edificio è appartenuto alle famiglie Van de Haar e Van Zuylen van Nijevelt,
famiglia che, nonostante il castello sia ora di proprietà della città di
Utrecht tuttora vi risiede durante il mese di settembre (mese in cui il
castello rimane chiuso al pubblico). Visitiamo
il cortile, l’esterno e i giardini fino verso 17.00 quando, con
assoluta calma,
facciamo ritorno al nostro camper. Piccolo riposino e grande sgambata
con i
nostri due cagnoni e alle 18.00 partiamo alla volta di Venlo. Una volta
arrivati, visto l’orario ancora non tardo, decidiamo di lasciare
l’Olanda e di
proseguire fino a Kerpen in Germania dove arriviamo verso le 20.00.
Qui, paese
natale di Michael Schumacher, andiamo a visitare il suo famoso
kartodromo, ben
segnalato. L’impianto è davvero unico nel suo genere: 2
piste una interna e
l’altra esterna, kart da competizione ed altri elettrici e tutto
l’occorrente
per potersi divertire nel mondo della velocità. Ovviamente, alle
pareti, vi sono tantissime foto del 7 volte campione del mondo
e tantissimi oggetti della Ferrari, compreso un motore di Formula 1
ovviamente
in vetrina. Verso le 21.00 ci spostiamo nell’area di sosta
limitrofa per
dormire (7€ a notte con elettricità) in mezzo ad altri
camper. Giornata
stupenda, calda e piena di sole.
km
368
18-08-16 giovedi – Kerpen – Burg Eltz - Rothemburg - km alla
partenza 97706
Alle
08.00 siamo partiti dall’area di sosta di Kerpen e verso le 09.30 siamo
arrivati al Castello Burg Eltz distante circa 100 km. Dopo aver parcheggiato e
dopo aver fatto colazione siamo partiti alla scoperta di questo stupendo
maniero. Una passeggiata in mezzo al bosco di 15 minuti ci ha permesse di
arrivare all’ingresso del castello (volendo dal piazzale è possibile prendere
uno minibus a pagamento perché la strada per arrivare al castello è abbastanza
ripida. Paghiamo 28€ (biglietto famiglia) ed entriamo dopo circa 20 minuti con
una visita guidata in inglese. Il castello
di Eltz è un castello medievale situato presso Wierschem sulle colline
sovrastanti la Mosella tra Coblenza e Treviri È ancora oggi proprietà della
stessa famiglia che vi visse dal XII secolo, 33 generazioni fa. È considerato
uno dei più bei castelli tedeschi. Il castello è un
cosiddetto Ganerbenburg (un castello appartenente a una comunità di eredi
legati). È quindi diviso in diverse sezioni appartenenti a diverse famiglie.
Questi castelli venivano costruiti nel medioevo da signori locali che, non
potendo permettersi la costruzione di un castello personale, si univano ad
altre famiglie feudali per vivere in un unico maniero. La parte più antica
risale al XIII secolo mentre quella più recente a metà del XVI secolo. Il
castello è davvero molto
bello e molto ricco di cimeli dell’epoca. La visita si sviluppa partendo dalla
sala da pranzo, da letto per poi arrivare ai bagni del tempo fino alle cucine
ed è tutto molto ben tenuto. Alle 12.00 finita la visita, ritorniamo al camper utilizzando
chi il minibus e chi facendo a piedi la strada di ritorno tutta in salita.
(Grande Gianluca) Pranziamo e verso le 14.00 partiamo per Rothemburg. In
autostrada troviamo una coda che ci fa perdere circa 50 minuti ma alle 18.00
siamo nell’area di sosta di questo stupendo paese che conosciamo benissimo (10€
x 24 ore) e dopo aver fatto carico/scarico ci piazziamo e sistemiamo il camper.
Alla sera, dopo aver cenato, ci rechiamo in centro per una passeggiata ed il
panorama è davvero molto suggestivo. Tantissimi locali pieno di persone che
cenano al lume di candela fa il suo effetto. Rivediamo alle 22.00 il momento
dell’aperture delle finestre nel campanile del municipio e verso le 23.00
ritorniamo al camper dove ci attendono i nostri due cagnoloni pronti per una
sgambata serale. Oggi tempo
variabile e giornata davvero stupenda. 448 km
19-08-16
venerdi – Rothemburg – Stoccarda – Westerheim - km alla partenza 98154
Alle
10.00 usciamo dal camper e andiamo a visitare Rothemburg. Il centro città lo
conosciamo bene in quanto è la quinta volta che veniamo in questo stupendo
paese per cui l’emozione ormai e assorbita ma fa sempre un certo effetto:
sembra di essere davvero nel medioevo. Entriamo in diversi negozi sia di
souvenir che di prodotti locali e anche qui facciamo acquisti di fossili e
minerali. Il centro storico che sorge sul culmine del colle è recintato da mura
che sono percorribili a piedi sul cammino di guardia. Sono munite di torri,
bastioni e di porte dislocate lungo tutto il perimetro. Verso le 12.00
ritorniamo al camper e dopo aver pranzato partiamo per Stoccarda ma in
autostrada troviamo un’altra coda. Con il nostro fedele Tom Tom riusciamo a
trovare una strada alternativa e alle 16.30 eccoci davanti all’ingresso del
museo della Mercedes a Stoccarda. Paghiamo l’ingresso (bimbi gratis, ragazzi
2€, adulti 8€) e iniziamo la visita percorrendo tutta la storia di questa
mitica casa automobilistica attraverso gli anni e i suoi modelli. Davvero un
viaggio unico e indimenticabile. Il museo Mercedes-Benz è l’unico al mondo in
grado di ricostruire completamente 126 anni di storia dell'industria
automobilistica dalle origini fino ad oggi e oltre. Il viaggio nel tempo qui
inizia salendo con ascensori futuristici all’ultimo piano dell’edificio, a 34
metri di altezza, dove ci si ritrova nell’anno 1886. Qui ha inizio la leggenda,
con l’invenzione pionieristica di Gottlieb Daimler e Carl Benz: l’automobile -
un’invenzione che ha avuto effetti profondissimi sul modo di vivere di tutta
l’umanità. Vi sono modelli di una bellezza incredibile (antichi, vecchi, nuovi
e futuristici) fino ad arrivare ai bolidi di formula uno campioni del mondo. Alle
18.00 lasciamo il museo, anche perché era in chiusura e partiamo per alla volta
di Dachau. Ci fermiamo verso le 19.00 a Westerheim per dormire e sostiamo al
campeggio Alb- Camping.
Una
giornata davvero stupenda con un tempo bello e caldo.
Km 236
20-08-16 sabato – Westerheim – Dacau - Vipiteno - km alla partenza 98390
Oggi piccola corsetta di buon mattino lungo la campagna tedesca e
mitico incontro con 2 cammelli all'interno di un piccolo ma bellissimo
parco. Che incontro. Alle 10 poi lasciamo il campeggio e ci
dirigiamo verso Dachau, dove arriviamo verso
mezzogiorno. Parcheggiamo nel parcheggio del sito (costo 5€) e andiamo verso
l’ingresso. Superiamo il cancello con la famosa scritta”Arbeit macht frei” ed
entriamo subito nel museo dove, attraverso fotografie, grafici e video, viene
descritta la storia di questo tristissimo posto. Il campo di concentramento di Dachau fu il primo campo di
concentramento nazista, aperto il 22 marzo 1933 su iniziativa di Heinrich
Himmler. Iniziò così per Dachau un periodo drammatico che vide legato
indissolubilmente il nome della città al campo di concentramento. Dachau servì
da modello a tutti i campi di concentramento, di lavoro forzato e di sterminio
nazisti eretti successivamente e fu la scuola d'omicidio delle SS che esportarono
negli altri lager. Nel campo transitarono circa 200.000 persone e, secondo i
dati del Museo 41.500 vi persero la vita. I deportati in arrivo dovevano
percorrere una larga strada curata, la Lagerstrasse, al termine della
quale era situato il cosiddetto Jourhaus, la "porta
dell'inferno", il simmetrico edificio del comando di campo con una
posticcia torretta di guardia sul tetto. Lo Jourhaus è attraversato nel
mezzo da un grande arco d'ingresso al campo, completamente chiuso, a sua volta,
da un esteso cancello in ferro battuto a due ante; al centro di esso un altro
cancello più piccolo che reca la scritta: Arbeit macht frei.
Con gli
anni questo cinico slogan di Dachau, che significa "Il lavoro rende
liberi", venne poi utilizzato in numerosi altri nuovi campi che via via
si
andavano costruendo, diventando il simbolo stesso della menzogna
nazista sui
lager. Il lavoro in quei luoghi infatti non liberò mai nessuno
ma fu anzi usato
come strumento di morte primario per il genocidio scientifico degli
"indesiderabili",
ritenuta vantaggiosa per l'economia del Reich. Il campo di Dachau,
insieme a
quello di Auschwitz, è divenuto nell'immaginario collettivo il
simbolo dei
lager nazisti. Percorriamo tutto il campo dal museo, alle baracche
(quelle
ancora presenti) alla camera a gas ed infine ai forni in rigoroso e
rispettoso
silenzio, insieme ad altri visitatori di tantissime nazionalità.
Verso le 14.00
torniamo al camper dove , dopo aver pranzato, partiamo per Vipiteno.
Lungo la strada non troviamo traffico ne contrattempo di nessun tipo.
Lasciamo
la Germania ed entrati in Austria troviamo un bel temporale.
Proseguiamo e alle
20.00 eccoci nell’area di sosta a fianco dell’autostrada a
Vipiteno. Km 443
21-08-16 domenica – Vipiteno (I) - Albinea
- km alla partenza 98833
Ascoltando
la radio apprendiamo che nella giornata vi erano state tante code sull’auto
Brennero cosi, per evitare di trovarci in coda l’indomani, dopo aver cenato,
verso le 22.30 partiamo con calma verso casa. Il viaggio, manco a dirlo, è
stato tranquillo senza problemi addirittura senza nessuno in autostrada per
lunghissimi tratti. Piccola sosta per un caffè ed alle 2.20 eravamo davanti
alla nostra casetta, felici e contenti del ritorno notturno effettuato.
Km 300
Anche questa vacanza ormai si è conclusa e nel migliore dei modi: il CAMPERETTO
è stato fantastico come sempre, abbiamo visto posti bellissimi, alcuni poco
conosciuti ma davvero unici. Il giro organizzato per la prima volta da Andrea è
stato molto bello ed interessante e siamo rimasti molto contenti anche del
tempo che sinceramente avevamo ipotizzato peggiore. Per cui un saluto e alla
prossima vacanza……speriamo presto.
Km
finali percorsi 4316
Km finali dalla partenza 99133
Km alla partenza 94817
Gianni, Paola, Andrea, Gianluca, Ary, Conny ed il camperetto.
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