Premessa
Prima
che la Brexit venga ad essere operativa (non sapendo comunque gli
effetti sul
turismo) decidiamo quest’anno di andare a visitare la
Cornovaglia ed il Galles
passando però per la Normandia per rivedere i luoghi e le
spiagge del D-Day, lo
sbarco alleato del 1944 che ha posto fine alla seconda guerra mondiale.
Andata
ovviamente attraverso il tunnel del Monte Bianco mentre per il ritorno
si
pensava di passare per la Svizzera attraverso il tunnel del S. Gottardo
05-08-17 Sabato – Albinea (I)
– Chamonix (F)
km alla partenza 100374
Ci
ripetiamo ma come nostra abitudine anche quest’anno partiamo
verso le 20.00 in
direzione della Valle d’Aosta. Procediamo senza code e nessun
problema e dopo
una sosta per la cena arriviamo all’imbocco del tunnel verso
le 01.30. Chissà
come mai non c’è nessuno in fila
mentre nel pomeriggio, alla radio, davano 2.5h di coda. Ma!! Ovviamente
il
segreto è l’orario. Paghiamo come sempre il
biglietto (sempre caro) e
attraversiamo il tunnel, scendiamo nel centro abitato di Chamonix e ci
fermiamo
a dormire nell’area di sosta all’ingresso del paese.
Ore 02.00 andiamo a letto.
Serata limpida e serena Km
399
06-08-17 Domenica
– Chamonix (F) – Lisieux (F)
km alla partenza 100773
Oggi
tappa di trasferimento per raggiungere la Normandia. Dopo aver lasciato
le
montagne attraversiamo tutta la Francia passando per la Borgogna e le
sue
bellissime colline piene di vigneti. Ci fermiamo per il pranzo in
un’ottima area
di sosta e lasciando alla nostra destra Parigi ci dirigiamo verso
Lisieux dove alle
20.00 entriamo nel campeggio Municipale La Vallee. Abbiamo
utilizzato, come nostra abitudine, le autostrade a pagamento
perché se è vero che
sono un po’ care è anche vero che sono veloci e
sempre
senza intoppi. Dopo aver sistemato il camper e cenato ci siamo concessi
una piccola
passeggiata in compagnia dei nostri due cagnoloni in una serata
abbastanza
fresca. Oggi giornata sempre soleggiata e ovviamente con poco traffico.
Km
789
07-08-17 Lunedi – Lisieux – Colleville sur Mer
km alla partenza 101562
Lasciamo
il campeggio verso le ore 09.00 in direzione di Caen poi da li ci dirigiamo
subito a visitare Pointe du Hoc, il promontorio conquistato dalle
truppe
alleate durante lo sbarco del 1944. Verso le 11.00 lasciamo il camper
nell’ampio parcheggio (comunque ormai pieno)
antistante il
centro visitatori e
iniziamo a visitare la spianata, pieno di buchi e fossati causati dai
bombardamenti. Il Pointe du Hoc è
una falesia sulla costa normanna della Francia. Esso è
diventato famoso nella
storia per la battaglia svoltasi all'alba del 6 giugno 1944, tra le
truppe
scelte dell'esercito degli Stati Uniti e le forze tedesche. I Ranger
americani che
assaltarono la scogliera, alta circa 30 metri ed estesa per circa
6 km e
mezzo, facevano parte delle truppe impiegate dagli Alleati
nell'Operazione
Overlord, in particolare nell'Operazione Nettuno. Anche se questi posti
li
abbiamo già visitati l’emozione è
sempre tanta nel vederli e nel pensare a
quante persone si sono sacrificate per darci il mondo in cui viviamo
adesso.
Visitiamo tutto il promontorio, il monumento e il centro visitatori
poi,
ripreso il camper, ci spostiamo verso Omaha Beach, la famosa spiaggia
dello
sbarco. Il tragitto è breve e riusciamo a trovare subito un
bel parcheggio. La
spiaggia è davvero grande, immensa e piena di persone che si
godono il sole,
giocano con gli aquiloni e fanno tantissime altre attività,
Un monumento
all’inizio della spiaggia ricorda la sua natura storica. Ci
addentriamo in
passeggiata e saltando da una pozzanghera di mare all’altra
facciamo numerose
foto. Omaha Beach
è il nome in
codice dato dagli alleati ad una delle cinque spiagge su cui avvennero
gli
sbarchi il 6 giugno 1944. La spiaggia, dell'ampiezza di 8 chilometri,
si snoda
da Sainte-Honorine-des-Pertes a Vierville-sur-Mer nel dipartimento del
Calvados. Verso le 13.00 ci spostiamo a visitare il
Cimetière Allemand a La
Cambe anch’esso molto vicino. Parcheggiamo senza problemi ed
entriamo in
quest’area dove sono sepolti oltre ventimila soldati
tedeschi. Ci sono diversi
gruppi di croci possenti di granito marrone in un immenso prato verde
pieno di
piccole tombe rasoterra e in centro una collina (tumulo) che contiene i
resti
di oltre 250 soldati non identificati. La cima si raggiunge attraverso
una
scala e da li è possibile vedere tutto il sito
dall’alto. Camminando lungo i
viali ci accorgiamo, leggendo le iscrizioni sulle tombe, che tantissimi
di
questi soldati non erano che ragazzi di 17 / 18 anni. Camminiamo tra
queste
tombe in rispettoso silenzio. Lasciamo il cimitero di La Cambe verso le
15.00 e
ci dirigiamo a visitare il cimitero americano a Colleville sur Mer. Il
tragitto
è breve in quanto i due luoghi sono molto vicini tra loro.
Arrivati, parcheggiamo
il camper in un grande parcheggio controllato da videocamere e
percorrendo un
sentiero dal quale si vede il mare arriviamo nel grande prato verde
dove si
ergono tantissime Croci e tantissime stelle di David in marmo bianco
con inciso
sopra il nome del soldato americano sepolto. Anche qui, come abbiamo
fatto per
il cimitero tedesco, percorriamo i vialetti in rispettoso silenzio,
perché non
c’è bandiera di fronte alla morte ma solo
pietà. Verso le 17.30 riprendiamo il
nostro camper e, dopo aver visitato un museo della guerra lungo la
strada, ci
avviamo verso Colleville sur Mer dove entriamo nel campeggio Municipale
del
paese, carino e poco affollato. Ci sistemiamo e prepariamo la nostra
cenetta
mentre i nostri cagnoloni ci fanno la guardia. Giornata intensa, molto
bella e
soleggiata.
Km 167
08-08-17 Martedì – Colleville sur Mer –
Tautanville
km alla partenza 101729
Questa
mattina lasciamo
il campeggio verso le 10.00 per andare a visitare le famose Longues Battery: unica postazione di
batterie di
cannoni tedesca in Normandia con ancora i cannoni presenti. Purtroppo
il tempo
non ci è amico, infatti spioviggina ma la cosa non ci
scoraggia. Arriviamo nei
pressi del parcheggio con vicino un ufficio turistico e per nostra
fortuna
troviamo subito un posto. Ci copriamo con i nostri K-Way e con
l’utilizzo di
ottimi economici ombrelli andiamo a visitare questo posto. Le batterie
sono davvero ben conservate e i
cannoni, anche se tutti arrugginiti fanno ancora impressione. Quando
erano in
funzione sparavano proiettili ad una distanza di 20 km. I cannoni si
trovano
all’interno di bunker in cemento armato anch’essi
ben conservati (4 in totale)
che si possono visitare liberamente. Da non perdere poi il fantastico
paesaggio
che si vede dalla collina sul mare e sullo stretto della Manica. Dopo il giro ad anello del
sito, ritorniamo
al camper quando, per fortuna, ha smesso di piovere. Partiamo e
arriviamo ad
Arromanches in pochissimo tempo. Qui facciamo molta più
fatica a trovare da
parcheggiare il camper ma dopo una ventina di minuti di via vai per i
vari
parcheggi un posto siamo riusciti a trovarlo anche noi. Ci dirigiamo
verso il
centro di questo piccolo paese divenuto famoso durante il D-Day
perché sede del
porto artificiale costruito dalle truppe alleate. Qui sbarcarono 2 milioni e mezzo di soldati, 4 milioni di
tonnellate di
equipaggiamento e 500.000 veicoli. E’ possibile vedere ancora
i resti del ponte
sia sulla spiaggia che in mare e in paese è possibile
visitare il museo dello
sbraco ed altre mostre ed iniziative al riguardo. Arromanches
è anche un centro
molto allegro pieno di negozi e ristoranti ed anche una
località balneare che
merita certamente una visita. Dopo aver visitato un po’ tutto
in lungo ed in
largo ci siamo concessi alcuni acquisti di souvenirs prima di tornare
al camper
per poi partire alla volta di Le Havre (più precisamente a
Tautanville) dove,
verso le 19.30, abbiamo trovato un posto nel Camping Risle Seine Les
Etang,
vicino all’omonimo Club Nautico. Giornata molto interessante
costellata da un
tempo un po’ indeciso, pioggia, nuvole, sole e vento fino a
sera.
Km
203
09-08-17 Mercoledi – Tautanville
– Calais – Battle (GB)
km alla partenza 101932
Stamattina
lasciamo il campeggio abbastanza presto per poter raggiungere Calais
dove alle
15.40 prenderemo il traghetto per l’Inghilterra. Purtroppo al
nostro risveglio
ci accoglie un bell’acquazzone ma, nonostante tutto, dopo
aver sistemato il
camper e fatto colazione partiamo. Già!! Lasciamo la
Normandia e, utilizzando
un po’ di autostrada arriviamo nel Nord Pas de Calais e da
qui a Calais città. Negli
ultimi 25 km abbiamo trovato un’incidente e cosi abbiamo
raggiunto il terminal
traghetti utilizzando una strada provinciale. Al terminal ci mettiamo
in fila e
aspettiamo il nostro turno per il controllo documenti e soprattutto per
il
controllo passaporto per i nostri cani. Fortunatamente
quest’anno, memori
dell’esperienza di due anni fa, abbiamo tutto in perfetta
regola e non ci fanno
storie per salire. Ci imbarchiamo alle 15.40 e alle 16.00 (complice il
fuso
orario) siamo a Dover. La traversata è stata molto
tranquilla e piacevole ma il
cielo nero all’orizzonte non fa presagire nulla di buono. Le
bianche scogliere
ci danno il benvenuto e all’uscita dal terminal inglese ci
dirigiamo subito verso
la costa tralasciando Dover ed il suo castello, che avevamo
già visitato. Ci
dirigiamo verso Folkestone utilizzando inizialmente una strada a due
corsie e,
in seguito, varie strade provinciali ad una sola corsia per senso di
marcia.
Dopo l’esperienza di 2 anni fa, quando siamo andati in
Scozia, guidare a
sinistra non mi da nessun fastidio se non per le rotonde. Si fa fatica
a vedere
il mezzo che proviene prima di immettersi. Comunque, utilizzando tutta
l’attenzione
del caso proseguiamo con il nostro viaggio e verso le 16.00 ci fermiamo
a
mangiare qualcosa in un McDonalds. Verso le 17.00 ripartiamo e dopo
varie soste
per visitare i paesini tipici lungo la costa alle 19.00 ci fermiamo a
Battle in
un ottimo campeggio vicino ad un bosco. Giornata intensa ma tranquilla
con il tempo un po’ volubile
Km
403
10-08-17
Giovedì – Battle – Brighton –
Newbury
km alla partenza 102335
Anche
oggi il tempo non è proprio dei migliori, comunque lasciamo
il campeggio verso
le 10.00 per andare a visitare il The Man Long, un’immagine
primitiva
stilizzata sul dorso di una collina. Da Battle percorriamo la A259 e
all’altezza di Polegate iniziamo a percorrere diverse
stradine strette, ma
talmente strette che facevano rimpiangere le single trak trovate in
Scozia. Con
estrema calma ed attenzione arriviamo a Wilmington, attraversiamo il
paese e ci
dirigiamo verso la famosa collina. La figura si vede da lontano, dalla
strada e
la sosta è praticamente d’obbligo nonostante la
strada stretta, anche perché
non vi è uno straccio di parcheggio. L’uomo
lungo di Wilmington è una figura di uomo incisa
sul calcare marnoso
della collina di Windower, situata appunto a Wilmington (9,6 km a
nord-ovest di
Eastbourne). Il geoglifo misura 69,2 metri di lunghezza ed è
stato progettato
per mostrarsi nelle giuste proporzioni se osservato dal basso. L'uomo
Lungo è
una delle due figure umane, in Inghilterra, disegnata su colline.
L'altra
figura si trova a nord di Dorchester e si chiama il Gigante di Cerne
Abbas, che
andremo a vedere fra alcuni giorni. La figura è stilizzata e
non ha dettagli
interni; si è ipotizzato che possa rappresentare un gigante
che sarebbe
esistito nei dintorni del luogo. Altri, che sostengono l'origine
antica, hanno
pensato a una raffigurazione di san Paolo, di un soldato romano, di un
falciatore sassone oppure anche di un agrimensore, che utilizzava i
pali ai
lati come strumenti di rilevamento. Altri ancora lo hanno collegato al teinm
láida, una delle tre arti di divinazione della
cultura celtica-britannica
menzionate nell’Auraicept na n-Éces,
per cui l'uomo Lungo
rappresenterebbe uno sciamano o un indovino. Scattiamo diverse foto in
un lampo
di tempo poi via verso Brighton dove, appena arrivati, riusciamo a
parcheggiare
lungo la via principale sul lungomare (2£ ora) e cosi, con i
nostri cagnoloni
al seguito, andiamo a fare una bella passeggiata nel centro di questa
fantastica località balneare inglese accompagnati da un
leggero sole che
timidamente spunta dalle nuvole.
Brighton
è situata a circa un'ora in treno a sud di Londra,
è una destinazione molto
amata per le gite in giornata. Con la sua ampia spiaggia di ghiaia la
città è
caratterizzata da sale giochi ed edifici in stile regency. Il Brighton
Pier,
nella sezione centrale del lungomare, è stato inaugurato nel
1899 e ora è pieno
di giostre e punti di ristoro. E’ molto viva ed allegra e
nello stesso tempo
molto trafficata. Sul lungomare vi è anche la British
Airways I360, una torre
alta 138 metri su cui si sale fino in cima con un ascensore panoramico
e
girevole. Purtroppo la fila per salire era talmente lunga che abbiamo
deciso di
rinunciare. Tornati al camper partiamo per Portsmouth per visitare il
museo
navale ma siamo già in ritardo e la paura di trovare chiuso
e tanta. Arriviamo
in effetti all’ingresso del parcheggio e come previsto, il
centro è già chiuso
(qui chiudono prestissimo) Lasciamo a malincuore Portsmouth, dopo un
piccolo
giro in camper, e ci dirigiamo verso il Highcline Castle. Strada
facendo,
saliamo per una collina e improvvisamente ammiriamo uno splendido
panorama
sulla città, la costa e la baia. Davvero mozzafiato.
Arrivati a Highcline
Castle possiamo solo ammirare il castello dall’esterno
perché anche qui ovviamente, è
già tutto chiuso. Visto l’orario decidiamo allora
di andare in campeggio e
troviamo posto a Newbury, piccola cittadina limitrofa. Ci sistemiamo
per la
notte sotto un magnifico cielo stellato.
Giornata piena e con tempo abbastanza stabile
Km 275
11-08-17 venerdi – Nebury – Winchester –
Lulworth Cove - km alla
partenza 102610
Lasciamo
il campeggio come al solito verso le 10 e raggiungiamo Winchester.
Parcheggiamo
il camper in un Park and Ride e con l’utilizzo del bus
gratuito raggiungiamo il
centro città. Il meteo oggi ci è favorevole;
infatti abbiamo un bel sole che
rende tutto molto più bello e apprezzabile. Percorriamo il
corso principale in
area pedonale pieno di bancarelle e negozi di ogni genere (oggi
c’è mercato)
tutto molto allegro ed animato. Winchester
è una città dell'Inghilterra meridionale, con una
popolazione di circa 40.000
persone in un raggio di tre miglia dal suo centro. È la sede
del governo del
locale distretto della City of Winchester, che si estende per un'area
più vasta
della sola città, e capitale amministrativa e sede della
contea dell'Hampshire.
Fu fondata dai Romani col nome di Venta Belgarum.
Nel periodo medievale
è stata capitale del Regno del Wessex, in seguito
dell'Inghilterra fino al
1066, quando Guglielmo il Conquistatore spostò la capitale a
Londra. Continuò
per un po' di tempo a essere sede dell'incoronazione reale che avveniva
nella
famosa cattedrale. Percorriamo le sue vie e i suoi vicoli fino ad
arrivare alla
cattedrale che è davvero bellissima. Essa è in
stile gotico-romanico, è una
delle più lunghe cattedrali d'Europa (170 m) ed
è una fra le più antiche
del Regno Unito. La prima chiesa fu costruita nel 648, ma l'edificio
attuale fu
iniziato nel 1079. È stata sede di incoronazioni di re
inglesi, che le
portarono grande notorietà e prestigio. Lasciamo
Winchester verso le 13.00 e dopo aver pranzato ci dirigiamo verso
Lulworth.
Lungo la strada vediamo l’ingresso di un museo dedicato
interamente ai carri
armati con anche una pista di prova all’aperto, il Tank
Museum. Molto
incuriositi decidiamo di visitarlo e la scelta non poteva essere
migliore.
All’interno centinaia di carri armati di varie epoche (dai
più antichi ai più
recenti) C’erano anche quelli usati dall’esercito
inglese nella guerra del
golfo e i Tiger tedeschi della seconda guerra mondiale, tutti
perfettamente
ristrutturati e visitabili. Davvero un bel museo. Ripartiamo e
arriviamo a
Lulworth verso le 17.00 Parcheggiamo il camper nel comodo parcheggio
all’ingresso del piccolo paesino e ci dirigiamo verso la
spiaggia. Il sole ci
ha abbandonato ma lo spettacolo è molto bello lo stesso. I
versi dei gabbiamo
ci accompagnano durante la salita alla collina limitrofa dove
c’è una vista
sulle scogliere unica. Prendiamo poi il sentiero ben segnato e battuto
per
arrivare alla Durdle
Door, un arco calcareo naturale sulla costa giurassica distante 2 km di
passeggiata da Lulworth
Cove È
di
proprietà privata dei Welds, una famiglia che possiede
12.000 acri (50 km2) nel
Dorset nel nome della tenuta di Lulworth ed è accessibile al
pubblico. Arrivati
scattiamo le nostre consuete foto poi, una volta ritornati al camper ci
sistemiamo
nel campeggio vicino, il Lulworth Camp per passare la notte.Giornata
davvero molto bella con il sole che ci ha fatto compagnia fino al tardo
pomeriggio e sempre senza pioggia.
Km 162
12-08-17 sabato – Lulworth
Cove – Exeter – Torquay -
km alla partenza 102772
Anche oggi con calma ci prepariamo e alle 10.00 lasciamo il campeggio e
ci
incamminiamo verso Cerne Abbas attraversando la campagna inglese
percorrendo
strade strette per una macchina figuriamoci per un camper. Arriviamo
verso le
11.00 a Cerne Abbas e ci dirigiamo subito a vedere il Gigante. Il gigante di Cerne Abbas è
una figura
scavata sul pendio di una ripida collina e rappresenta un gigantesco
uomo nudo.
Essa è alta 55 metri e larga 51. Si vede meglio dal lato
opposto della valle o
dall'alto ed è formata da una trincea larga 30 cm,
profonda 30 cm,
realizzata strappando l'erba e scavando la terra fino al gesso
sottostante.
Nella mano destra il gigante sorregge una clava lunga 37 metri.
Ci fermiamo in un’area di
fronte alla collina per vederlo bene. Scattiamo le nostre foto poi
seguendo un
piccolo sentiero raggiungiamo la vetta della collina dove un gregge di
pecore
pascola proprio nel recinto della figura. Come
per altre opere di gesso scavate nella
campagna inglese, anche il gigante di Cerne Abbas è stato
considerato spesso
una creazione antica. Però, al pari dei precedenti, la sua
storia non può
essere ricostruita oltre la fine del XVII secolo, rendendo difficile
far
risalire la sua origine all'età del Bronzo, all'epoca romana
o persino all'alto
medioevo. Al di sopra e a destra della testa del gigante c'è
un earthwork (tracce
in rilievo sul suolo dovute alla presenza di resti archeologici nel
sottosuolo), conosciuto come "the Trendle", o "the Frying
Pan" (la padella). Scritti medievali fanno riferimento a quest'area con
il
toponimo "Trendle Hill", ma non attestano la presenza del gigante,
portando alla conclusione che probabilmente esso sia stato scavato
circa 400
anni fa.
Lasciamo
la zona e ci dirigiamo verso Exeter dove arrivati, abbiamo parcheggiato
in un
park all’ingresso della città e a piedi abbiamo
visitato il centro pieno di
negozi e soprattutto la sua cattedrale. La
cattedrale di Exeter, il monumento più
importante della città, uscì gravemente
danneggiata dai bombardamenti della
seconda guerra mondiale. Essa ha una architettura gotica del XIII
secolo e
all'interno c'è una imponente successione di volte gotiche,
la più lunga del
mondo. Di notevole interesse altre opere come la Ministrel
Gallery, il Great
Screen, il Bishop's Throne e la Lady
Chapel.. Anche il parco
antistante il complesso è molto bello e pieno di vita tra
pittori, musicisti e
artisti da strada.
Finito il nostro giro lasciamo Exeter per raggiungere Torquay,
città costiera
della contea del Devon.
Arrivati, abbiamo trovato parcheggio in una zona residenziale e siamo
partiti
per la nostra passeggiata a Torquay con la Paola che ci faceva da guida
in
quanto era stata qui anni fa a studiare. Molto bello il centro, tipico
di una
citta marittima e soprattutto il porto turistico pieno di imbarcazioni
piccole
e grandi. Un piccolo luna park faceva la gioia dei più
piccoli.
Torquay si
trova sul Canale della Manica, a circa 35 km a sud di Exeter e
confina con
la vicina cittadina di Paignton nell'ovest della baia. Verso le 18.00
siamo
ritornati al camper e ci siamo recati in un campeggio limitrofo per
passare la
notte. Giornata caratterizzata da alternanza di sole e nuvole ma
nonostante
tutto piacevole e piena di cose interessanti da
vedere.
Km 202
13-08-17 Domenica – Torquay – Polperro - Giethoorn -
km
alla partenza 102974
Oggi
abbiamo iniziato la
giornata in modo molto atipico. Ci siamo infatti diretti
all’ospedale di
Torquay in quanto a Gianluca erano spuntate delle piccole bollicine
nella
schiena. Arrivati ci hanno fatto accomodare in una sala
d’aspetto e poco dopo,
hanno visitato il ragazzo. Dopo circa 3 ore di varie visite ci hanno
dato il referto
e una ricetta da ritirare gratuitamente in una farmacia limitrofa.
Abbiamo
chiesto cosa dovevamo (ticket o quant’altro) ma ci hanno
risposto che non
dovevamo pagare nulla e neanche le medicine perché i
ragazzi, in Gran Bretagna,
fino alla maggiore età non pagano. Abbiamo allora
ringraziato e siamo usciti
dall’ospedale tranquilli e davvero colpiti per
l’ottimo servizio. Ci siamo
quindi recati in centro a Torquay per un ultimo giro della
città e del suo
porto poi siamo ripartiti per Polperro lungo la A38. Verso le 16.00
siamo
arrivati e dopo aver parcheggiato il camper in un parcheggio
all’ingresso del
paese siamo andati a visitare questo stupendo paesino. Polperro è un antico
villaggio di pescatori della costa
sud-orientale della Cornovaglia, situato lungo il corso del fiume
Pol. Una
quantità eccessiva di
negozi di souvenir turistici non è riuscita a rovinare
questo pittoresco
villaggio le cui strade strette e graziosi cottage rimangono
innegabilmente
attraenti. Molte delle case sono coperte da una profusione di fiori. Ci
sono
negozi che vendono dipinti, ceramiche, gioielli e souvenir per il
visitatore. All'ingresso
del villaggio, di fronte al parcheggio principale, si trova il
quattrocentesco
Crumplehorn Inn and Mill, che vanta una ruota idraulica
straordinariamente
restaurata composta da 12 tonnellate di ferro girevole e legname. Il
villaggio
era famoso per le sue attività di contrabbando durante il
XVIII e l'inizio del
XIX secolo. Finito la nostra visita a Polperro ci siamo recati a Looe
dove ci
siamo fermati nel campeggio locale, dopo una piccola visita del centro.
Oggi giornata intensa soprattutto per l’ospedale con tempo
soleggiato e velato.
Km 126
14-08-17 lunedi – Looe –
Gardens Heligans – Lizard – St Michael - km alla partenza 103100
Lasciamo
il campeggio verso le 10.00 e ci rechiamo subito a vedere i giardini
Lost Gardens
of Heligans, che Andrea aveva studiato durante il suo anno scolastico.
Parcheggiamo il camper nell’ampio parcheggio guidati dal
personale di servizio
e ci rechiamo all’ingresso per fare i biglietti. I Lost Gardens of Heligan ("Giardini
perduti di Heligan")
sono un complesso di giardini, approntati originariamente tra la fine
del XVIII
secolo e l'inizio del XX secolo nella tenuta di Heligan, antica
residenza della
famiglia Tremayne situata nel villaggio di Pentewan.
Considerati nel XIX secolo tra i più bei giardini della Gran
Bretagna, caddero
in rovina (da cui il nome) dopo la prima guerra mondiale, ma sono stati
rivitalizzati e riportati agli antichi splendori nel corso degli anni
novanta
del XX secolo, grazie ai lavori guidati da Tim Smit, autore anche
dell'Eden
Project: si tratta del più grande progetto di restauro di
giardini mai
realizzato in Europa. Dopo aver pagato i biglietti (peraltro non
eccessivamente
cari) entriamo in questi stupendi giardini e cominciamo a seguire
diversi
percorsi che ci portano a vedere tantissime specie di piante e alberi
strani, laghetti
e zone paludose, tratti di boschi con quadri appesi, un albero pieno di
abiti
da sposa oltre che a diverse statue sdraiate e coperte di vegetazione.
Ci sono
poi anche diverse specie di animali in diversi grandi recinti (dai
cavalli, ai
maiali) che tranquillamente pascolano e corrono lungo i prati. Davvero
tutto
molto bello ed interessante. Verso le 13.00 siamo usciti e dopo aver
pranzato
sotto un violento acquazzone partiamo alla volta di LIzard Point.
Raggiungiamo
il punto più a sud della Gran Bretagna e dopo una piccola
camminata eccoci al
punto estremo. IL tempo purtroppo non è dei migliori e non
ci permette di
godere appieno di questi fantastici panorami ma è comunque
tutto molto bello e
suggestivo. Scattiamo tantissime foto e ovviamente anche diversi selfie
poi,
ripreso il camper, ripartiamo in direzione di St Michael Mount.
Finalmente il
sole ritorna a farsi vedere e questo ci permette di ammirare
l’isolotto alla
luce del tramonto. Spettacolo unico. St Michael's Mount è
un'isola
tidale situata nella cosiddetta Mount's Bay, di fronte alla cittadina
di
Marazion. L'isola è famosa per la sua vaga somiglianza (non
solo nel nome) con
il Mont Saint-Michel della Normandia. La sua somiglianza non
à per nulla
casuale: anche questo luogo è infatti dedicato all'arcangelo
Michele, che
secondo la leggenda vi sarebbe apparso nel 495 e al quale dei
Benedettini,
provenienti proprio da Mont Saint-Michel, vollero dedicare un'abbazia
in loco.
abbazia (della quale rimangono solo il refettorio e la chiesa)
sostituita poi
nel corso del XVI secolo dalla fortezza che si può tuttora
ammirare. L'isola è
collegata da un traghetto (oltre che da una lingua di terra durante la
bassa
marea) alla città di Marazion. Facciamo un piccolo giro del
piccolo paesino di
Marazion poi ci rechiamo in un campeggio poco distante per passare la
notte. Giornata
molto inglese con poco sole e molti sprazzi di pioggia comunque molto
interessante.
Km 197
15-08-17 martedi – Ponzante – Land’s And
– Tintagel –
Holsworthy - km
alla partenza 103297
Lasciamo
il campeggio alle 10.00 finalmente sotto un bellissimo sole e ci
dirigiamo
subito a Land’s And, la parte più a ovest della
Gran Bretagna. La strada
finisce proprio prima del parcheggio (di grandi dimensioni) e proprio
davanti
alla biglietteria. Il costo è ovviamente abbastanza salato
ma qui non se ne può
fare a meno in quanto non si sa proprio dove parcheggiare. Land's End è un capo della
penisola di
Penwith, celebre per essere il punto più a sud-ovest
d'Inghilterra e della Gran
Bretagna Si trova a 1400 chilometri di distanza dall'estremo nord-est
dell'isola (John o' Groats), situato in Scozia che abbiamo visitato
nell’agosto
del 2015. L'area del promontorio è stata designata quale Important
Plant
Area da parte dell'organizzazione Plantlife in ragione delle
rare specie
botaniche. Raggiungiamo il centro con diversi negozi, bar e tavole
calde poi di
li raggiungiamo il faro ed il famoso cartello con indicato il punto e
la data
del giorno. Una
società del luogo organizza
anche fotografie davanti al cartello ma visto il prezzo
c’è le siamo fatte da
soli. Raggiungiamo a piedi lungo facili sentieri il bar più
a nord e davanti
alla bandiera inglese ci siamo fatti un bel selfie. Il sole ha reso
tutto molto
più bello e gradevole e il verso dei gabbiani, che qui sono
i veri padroni, ci
ha allietato la mattinata. Dopo circa 2 ore siamo ritornati al camper e
dopo
aver fatto un bel giro con i nostri cagnoni siamo ripartiti in
direzione di
Tintagel per visitare le rovine del castello di Re Artù.
Arriviamo dopo circa
un’ora e, dopo aver parcheggiato ci siamo recati alla
biglietteria del
castello. In realtà, come detto prima, qui non
c’è un castello ma solo delle
rovine dislocate lungo diverse colline su una scogliera a picco sul
mare. Il
panorama e mozzafiato e vale il costo del biglietto. Vi sono molte
scale da
fare e alla lunga diventa abbastanza faticoso ma di sicuro interesse
(più
paesaggistico che storico). Oggi, il villaggio è conosciuto
con il nome di
Trevena. Viene considerato come il luogo di nascita di Artù
da Goffredo di
Monmouth e compare come luogo dei miti arturiani e dei cavalieri della
tavola
rotonda nel poema di Lord Alfred Tennysone. Il Tintagel
Old Post Office è un monumento storico della
Cornovaglia:
si tratta di un edificio costruito nel 14°secolo, dapprima come
casa padronale,
per poi assumere importanza nel XIX secolo come ufficio postale, per
migliorare
il servizio in una regione remota come quella di Tintagel. L'edificio
è stato
acquistato dal National Trust nel 1903 e divenuto museo aperto al
pubblico. il
Tintagel Old Post Office si presenta come una casa medievale, esterno
in pietra
ed interni accuratamente restaurati e arredati con mobili d'epoca e
attrezzi
originali, tra cui la cucina, le stanze da letto, la sala centrale e
una stanza
con il vecchio ufficio postale vittoriano. Il luogo è
visitato attualmente da
45.000 persone l'anno, considerata la sua vantaggiosa posizione lungo
l'accesso
al famoso castello di Tintagel. La costa intorno a Tintagel
è composta da
ardesia devoniana che fa colorare di verde turchese il litorale e le
acque (nel
periodo caldo). Dopo aver visitato tutta la zona ci siamo spostati
verso Port
Isaac e anche qui, dopo aver parcheggiato il camper, ci siamo concessi
una
bella passeggiata tra le sue strette vie.
Port
Isaac è un piccolo
villaggio di pescatori ed è stato, diverse volte,
palcoscenico di serie
televisive e film, come ad esempio Doc Martin, L'erba
di Grace e Poldark
. Verso le 20.00 ci siamo recati in un campeggio lungo a strada per
Cardiff e
ci siamo fermati per la notte. Giornata stupenda ma molto faticosa con
tantissime cose bellissime e con un sole davvero unico, qui in
Inghilterra.
Km 242
16-08-17 mercoledi – Holsworthy – Cardiff
– New Quay - km alla
partenza 103539
Verso
le 09.30 lasciamo il campeggio e ci dirigiamo verso Cardiff, capitale
del
Galles. Arrivati parcheggiamo il camper in un Park+Bus e, dopo aver
preso
l’autobus, in men che non si dica eccoci nel centro di questa
cosmopolita
città. Verso le 13.00 ci incontriamo con un’amica
che si trova qui per una
vacanza studio e insieme iniziamo a girare un po’ il centro. Cardiff è situata
sulla baia di
Bristol alla foce del Taff, nel sud-est del Galles e vicino alla
frontiera con
l'Inghilterra, si è sviluppata enormemente durante il XIX
secolo grazie
all'industria mineraria e al suo porto fortemente trafficato. La nostra
visita è
iniziata dall’area pedonale antistante il castello
fiancheggiando le mura per
poi arrivare alla cattedrale, al Bute Park e al Millenium Stadium,
dove, il
maggio prima, si era disputata la finale di Coppa dei Campioni. La
cattedrale di Cardiff,
nota anche come cattedrale Metropolitana
di San Davide
è una chiesa cattolica in Charles Street, ed è la
chiesa madre dell'arcidiocesi
di Cardiff. È una delle tre sole cattedrali cattoliche del
Regno Unito che ha
una scuola del coro.
La chiesa originale venne costruita nel 1842, grazie
ad una raccolta di
fondi in Galles ed in Irlanda e ad una donazione di Lady Catherine Eyre
di
Bath. L'attuale edificio fu progettato dallo studio di architettura
Pugin &
Pugin ed eretto tra il 1884 e il 1887. Divenne sede dell'arcivescovo
nel 1916 e
nel 1920 fu dichiarato Chiesa cattedrale dell'Arcidiocesi di Cardiff.
Distrutta
durante la seconda guerra mondiale dai bombardamento del marzo 1941, fu
ricostruita negli anni 50 sotto la supervisione dello studio F. R.
Bates, Son,
and Price e riaperta al culto nel marzo del 1959. Il
Millenium Stadium invece, è stato costruito
nel 1999, ed è lo stadio di rugby e di calcio coperto
più grande del Regno
Unito che può ospitare fino a 74.500 persone. Utilizzato sia
per eventi
sportivi che per concerti, è stato ricostruito sopra il
vecchio stadio
"Arms Park", che aveva visto le glorie del grande Galles degli anni
settanta di Gareth Edwards. Verso le 17.00 riprendiamo
l’autobus e ci dirigiamo
nuovamente al nostro parcheggio da dove, dopo esserci riposati e
rifocillati,
partiamo verso est in direzione di Manchester. Verso le 19.30 ci siamo
fermati
a New Quay, sulla costa, in un ottimo campeggio. Giornata intensa e con
tempo
variabile: mattino sole pomeriggio con un po’ di pioggia
Km 435
17-08-17 giovedi – New Quay – Caernarfon
– Denbighshire - km alla
partenza 103974
Lasciamo
il campeggio alle 10.00 e partiamo in direzione di Caernarfon lungo la
costa
ovest del Galles. Il tempo è bello e i panorami sono davvero
stupendi. Facciamo
una sosta ad Aberystwyth per una breve passeggiata sul lungo mare e per
ammirare
la splendida costa e i numerosi gabbiani che la popolano. Piccola
visita anche
alle rovine del castello nel parco cittadino. Verso le 12.00 ripartiamo
e
attraversiamo il Snowdonia
National Park. Questa è una regione del nord del Galles,
istituita in parco
nazionale dal 1951. L'ampiezza dell'area è di circa
2.700 km quadrati. Il
nome deriva da quello del monte Snowdon (1.085 m), il
più elevato del
Galles. Secondo alcuni il nome gallese, Eryri, deriverebbe invece da eryr
(aquila) Prima della designazione dei confini del parco nazionale, col
termine
"Snowdonia" si indicava generalmente un'area più ristretta,
a nord di
Gwynedd centrata sul massiccio di Snowdon, mentre l'attuale parco copre
un'area
di due volte più grande e si estende a sud sino a
Meirionnydd. La strada A470
si snoda al suo interno tra colline e piccole insenature tutte in un
immenso
panorama di mille colori dal verde, al marrone in una natura davvero
incontaminata e di una bellezza unica. Purtroppo il tempo è
poco e non possiamo
permetterci una passeggiata ma ci fermiamo diverse volte per scattare
foto e
fare riprese di posti incantevoli. Verso le 15.00, dopo la sosta per il
pranzo,
arriviamo a Caernarfon e ci rechiamo subito al parcheggio del castello.
Dopo
aver parcheggiato ci rechiamo al castello e iniziamo la nostra visita
sia dal
perimetro esterno sia dall’interno (a pagamento) Il castello di Caernarfon (Caernarfon
Castle) venne costruito nel nord del Galles da Edoardo I
d'Inghilterra,
in seguito alla sua conquista del 1283. Edoardo I fece costruire
castelli e
città fortificate nel Galles del nord per controllare l'area
a seguito della
sua conquista dei principati indipendenti del Galles, nel 1283.
Llywelyn ap
Gruffydd, principe di Galles, dopo aver rifiutato una mazzetta da mille
sterline e una tenuta in Inghilterra se avesse consegnato senza riserve
la sua
nazione al re d'Inghilterra, venne attirato in una trappola l'11
dicembre 1282,
e messo a morte. Suo fratello Dafydd ap Gruffudd continuò la
lotta per mantenere
l'indipendenza, ma venne catturato sul Monte Bera, nelle uplands
sopra
Garth Celyn, nel giugno 1283. Il maniero risulta ben conservato e molto
bello
da visitare, con diverse sale, torri, giardini e mura davvero notevoli.
Vi sono
varie mostre al suo interno e un bel filmato
dell’incoronazione del Principe
Carlo a Principe del Galles avvenuta proprio in questo castello. Vi
è anche
ospitato il museo reggimentale dei fucilieri reali del Galles, ed
è parte dei
patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Verso le 17.30 siamo
ritornati al camper e
dopo una piccola merenda ci siamo rimessi in marcia fino ad arrivare a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch,
il paese con il nome più lungo d’Europa e il
secondo nel mondo dietro solo alla
collina di Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu
in Nuova Zelanda. Il,paesino non è particolarmente
interessante se non per la
stazione ferroviaria dove c’è il cartello con il
nome che viene fotografato in
tutti i modi. Anche noi, raggiunto la stazione, abbiamo effettuato le
foto di
rito che devo dire sono davvero buffe e divertenti. Con i suoi 58
caratteri è
il toponimo più lungo d'Europa e per praticità
viene abbreviato in Llanfair PG
o Llanfairpwll, sufficiente a
distinguerlo da altre località gallesi
di nome Llanfair. Il nome tradotto dal gallese,
significa «Chiesa di
Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e
alla
chiesa di San Tysilio nei pressi della caverna rossa». Dopo
aver fatto una piccola
passeggiata verso i binari e nella stazione stessa lasciamo questo
posto in
direzione est e ci fermiamo verso le 19.30 a Denbighshire in un ottimo
campeggio.
Giornata molto interessante con tempo bello, sole, senza vento e
temperatura
ideale. Km 255
18-08-17 venerdi – Denbighshire – York –
Leicester -
km
alla partenza 104229
Lasciamo
il campeggio come sempre verso le 10.00 e ci dirigiamo verso York
lasciando il
Galles, superando Liverpool, Manchester e Leeds ed entrando nella
contea dello North
Yorkshire. Arrivati, lasciamo il camper in un ottimo park and ride
gratuito e,
con l’utilizzo di un autobus raggiungiamo il centro storico.
Purtroppo oggi il
tempo non è dei migliori, c’è rischio
di pioggia per cui ci siamo portati tutto
il necessario: K-way ed ombrelli. Arrivati in centro incominciamo a
visitare la
parte storica della città fino ad arrivare alla famosa
cattedrale. York è una
città nella contea
del North Yorkshire appunto famosa per la sua cattedrale. Situata alla confluenza dei fiumi
Ouse e Foss, essa presta il nome
alla contea storica dello Yorkshire, della quale è
considerata, sotto molti
aspetti, la capitale tradizionale. La città offre diverse
attrazioni storiche e
turistiche di cui certamente la York Minster ed il Castello di York
sono le
principali, oltre ad una serie di attività collaterali che
la rendono una meta
ambita. La cattedrale è
la
chiesa principale della diocesi anglicana di York il cui vescovo
è secondo,
nella gerarchia anglicana, solo a quello di Canterbury. La cattedrale,
uno
degli edifici gotici più grandi del Nord Europa insieme alla
cattedrale di
Colonia, conserva il titolo onorifico di minster
che le deriva dalla
prima fondazione in epoca anglosassone come avamposto per
l'evangelizzazione
dell'Inghilterra. Il primo edificio infatti venne fatto erigere dal re
Edwin di
Northumbria, convertitosi al cristianesimo grazie alla sua seconda
moglie, santa
Etelburga del Kent, e vi venne battezzato. La cattedrale dispone di una
navata
ed una sala capitolare decorate in stile gotico decorato, un coro di
stile gotico
perpendicolare ed i transetti nord ed est in stile gotico inglese. La
navata
contiene la "West Window", costruita nel 1338, e sopra la Lady Chapel,
al termine est del transetto, si trova la "Great East Window"
(terminata nel 1408), la più grande vetrata medievale al
mondo. Nel transetto
nord si trovano le "Five Sisters", cinque finestre sorelle, ciascuna
di 15 metri di altezza. Il transetto sud contiene il rosone, mentre la
"West Window" contiene un disegno a forma di cuore per cui è
denominata "The Heart of Yorkshire"
Dopo aver visitato la cattedrale abbiamo percorso le vie del centro tra
piccoli
e grandi negozi fino ad arrivare sul corso principale, l’area
pedonale dove
diversi artisti di strada si esibiscono. Purtroppo qui ha iniziato a
piovere e
ci siamo dovuti rifugiare sotto un portico aspettando una decina di
minuti.
Abbiamo poi ripreso la visita fino alle 17.00 ora in cui, con un ottimo
servizio di autobus, siamo ritornati al nostro park and
ride Un
breve momento di riposo poi siamo partiti per sistemarci in campeggio a
Stratford upon Avon, nella contea
del Warwickshire, passando per la cittadina di Leicester, divenuta
famosa
quest’anno per aver vinto lo scudetto inglese di calcio con
un allenatore
italiano. Purtroppo anche qui ha ricominciato a piovere e in maniera
energica
così abbiamo solo fatto un giro in camper per il centro
città che sinceramente
non dice gran che.
Giornata
variabile con sole e pioggia
km
447
19-08-17
sabato – Stratford – Dover - Calais -
km alla partenza 104676
Oggi
giornata di trasferimento. Lasciamo la Gran Bretagna e ritorniamo sul
continente attraverso la Francia. Usciamo dal campeggio verso le 10.00
sotto un
tiepido sole e percorrendo la M25 arriviamo verso Londra che lasciamo
sulla
nostra destra. Più avanti passiamo vicino a Canterbury dove
però non ci
fermiamo perché l’avevamo già visitata
nel 2015 durante il nostro viaggio in
Scozia. Arriviamo a Dover verso le 14.30, senza prenotazione e
riusciamo ad
imbarcarci su un traghetto che partiva alle 18.00. Piccola sosta al bar
dello
scalo marittimo e partitina a carte in camper finché, alle
17.30, ci permettono
di imbarcarci. La traversata è tranquilla senza nessun
problema passata per la
gran parte del tempo sul ponte a fare fotografie, ma per mezzo del fuso
orario
e del tempo di attraversata arriviamo a Calais verso le 21.00 cosi
decidiamo di
fermarci subito in un campeggio lungo la costa a pochi chilometri dal
centro.
Serata molto tranquilla,
calda e giornata con un bellissimo sole.
Km 300
20-08-17 domenica – Calais – Bruxelles - Molsheim -
km alla partenza 104976
Oggi
giornata di viaggio per rientrare in Italia solo che a differenza
dell’andata
decidiamo di fare ritorno a casa attraverso la Svizzera. Partiamo cosi
dal
nostro campeggio verso le 11.00, causa del cambio orario con
l’Inghilterra ci
svegliamo tardi, e per prima cosa, facciamo rotta verso Bruxelles
sperando di
trovare un parcheggio e di poter visitare il centro di questa
bellissima città.
Arrivati iniziamo a cercare un posto un po’ tranquillo dove
poter lasciare il
camper ma non lo troviamo o per meglio dire, non troviamo un posto che
ci dia
un minimo di sicurezza cosi ci dirigiamo verso l’Atomium e,
dopo aver trovato
sosta proprio di fianco allo stadio, ci fermiamo per mangiare. Verso le
14.30,
dopo una breve passeggiata nei dintorni, ci rimettiamo in viaggio.
Usciamo dal
Belgio e poi dal Lussemburgo ed entriamo in Francia e, nel tardo
pomeriggio,
arriviamo a Molsheim, una piccola cittadina in territorio francesi
limitrofa al
confine con la Germania e distante una cinquantina di chilometri da
Colmar. Trovato
un campeggio decidiamo di fermarci qui a dormire per poter poi domani
visitare
il centro storico di Colmar, che abbiamo letto essere molto bello.
Giornata di
viaggio sotto un fantastico e caldo sole.
Km
714
21-08-17 lunedi – Molsheim – Colmar - Albinea -
km alla partenza 105690
Verso
le 10.00 lasciamo il campeggio di Molsheim e ci dirigiamo a Colmar,
dove
troviamo da parcheggiare il camper in un ottimo parcheggio lungo una
via nel
centro città. Una piccola passeggiata ed eccoci in centro. Colmar è una
città della
Francia di 68.843 abitanti capoluogo del dipartimento dell'Alto Reno
nella
regione Grand Est Si trova ai piedi del massiccio dei Vosgi ed
è
la terza città dell'Alsazia. La città
è un vero
complesso
urbanistico medievale che possiede numerose costruzioni antiche,
soprattutto a graticcio,
tipiche dell'architettura alsaziana. Percorrendo a piedi le sue strette
vie
passiamo davanti alla Collegiata di San Martino comunemente detta Cattedrale
di San Martino, che è uno dei più
importanti esempi dell'architettura
gotica della regione. È un ampio edificio in stile gotico,
eretto a partire dal
1237 su progetto dell'architetto Guglielmo di Marburgo e terminato
verso il
1365-66, la Vecchia Dogana che sorge sulla piazza omonima, ed
è uno degli
edifici emblematici della città, risalente al 1480, la Casa
Pfister tipico
edificio cittadino eretto nel 1537 con due belle facciate ad angolo
ornate di
affreschi e balconate in legno, la Petite Venise,
un pittoresco e famoso
quartiere con innumerevoli costruzioni a graticcio dai colori vivaci a
bordo
dell'acqua e la replica della Statua della Libertà, alta 12
metri, realizzata
nel 2004 e posta all'entrata settentrionale della città, in
onore allo scultore
cittadino Auguste Bartholdi che la progettò, e la
realizzò insieme a Gustave
Eiffel. Verso le 14.00 siamo ripartiti in direzione della Svizzera.
Senza
problema alcuno abbiamo passato la frontiera e dopo il tunnel del San
Gottardo
ci siamo fermati a fare gasolio. Con calma abbiamo passato la frontiera
a Como
e verso le 21.00 siamo arrivati a casa e alla fine del nostro
fantastico
viaggio
Km
623
Anche
questa vacanza si
è conclusa e nel migliore dei modi: il CAMPERETTO come
sempre è stato
fantastico, abbiamo visto posti bellissimi, alcuni poco conosciuti ma
davvero
unici. Stupende scogliere e mare cristallino rimarranno per sempre
nella nostra
memoria come i posti storici e artistici che abbiamo avuto la fortuna
di visitare,
anche sotto la pioggia che comunque abbiamo degnamente
sopportato….da perfetti
inglesi.
Km percorsi
5939
Km alla partenza
100374
Km finali del viaggio 106313
Paola, Gianni, Andrea, Gianluca, Ary, Conny
ed il camperetto
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