La caccia alle balene continua ancora oggi,
nonostante sia ufficialmente vietata dalla commissione baleniera
internazionale (IWC) e nonostante il Giappone e la Norvegia, le nazioni
che ancora si ostinano a rivendicare il diritto di uccidere le balene,
sostengano che " i pochi abbattimenti sono effettuati solo a scopo di
studio.
A scopo di studio il Giappone ha ucciso lo scorso anno 700 fra
balenottere minori, balene di Bryde e capodogli nella regione Antartica
e nel Pacifico settentrionale. Che poi questi animali a bordo delle
navi baleniere siano stati macellati e trasformati in confezioni di
carne per il mercato giapponese dovrebbe far parte sempre delle
indagini scientifiche che proseguono a tavola nei migliori ristoranti
del paese del Sol Levante.
Anche l'Islanda chiede di poter abbattere ogni anno 150 balenottere
comuni e 100 minori, ma prima di scendere in campo vuole assicurarsi
che il Giappone sia disposto ad acquistare la carne frutto della strage.
Le più recenti statistiche parlano di una popolazione
mondiale di balene che é meno dell'un per cento di quella di
un secolo fa. Le megattere da 150.000 sono passate a 35.000, le
balenottere comuni nell'emisfero australe da 650.000 ad appena 12.000,
le balenottere azzurre non superano i 5.000 esemplari in tutto il
mondo, per non parlare delle balene franche che sono ormai scomparse da
buona parte degli oceani.
La Commissione Baleniera Internazionale dovrebbe
dunque multare Norvegia e Giappone che si stanno dedicando a tutti gli
effetti allo sfruttamento commerciale delle balene: il loro cattivo
esempio rischia di fare proseliti.
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