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Luce solare e clima artico

 

 

 

Il ghiaccio polare è considerato un fattore importante nella determinazione del clima globale. L'Europa, l'Asia e l'America pur essendo distanti da esso migliaia di chilometri risentono delle sue variazioni. Il ghiaccio ha importanti funzioni in quanto riflette estremamente bene la luce solare, coprendo il mare isola l'acqua sottostante e lo scioglimento dei ghiacciai interessa le correnti oceaniche. Ormai è diventato necessario avere delle prove del riscaldamento del clima dato che la temperatura media della superficie globale è aumentata di 0,6 gradi, e per i prossimi cento anni si prevede che il riscaldamento globale varierà fra 1,4 e 5,8 gradi, sarà quindi inevitabile lo scioglimento di ghiaccio e ghiacciai polari; per questo motivo vengono finanziati studi e ricerche in questo campo.


Feng Shung Hu dell'Università dell'Illinois di Urbana-Champaign è il principale di un gruppo di ricercatori che hanno condotto uno studio sulle caratteristiche geochimiche e biologiche dei sedimenti dei laghi in Alaska presso le montagne di Ahklun, lungo la costa sud-occidentale. Essi hanno visto che anche lievi variazioni nell'intensità del sole possono aver influito in modo prevedibile sul clima e sugli ecosistemi sub-polari negli ultimi 12 mila anni. Analizzando la composizione biochimica dei campioni, i ricercatori hanno identificato cicli con durate di 200, 435, 590 e 950 anni nel corso dell'epoca dell'Olocene, queste variazioni sono legate ai cambiamenti ciclici nell'irradiazione solare e all'estensione della copertura di ghiaccio nel Nord Atlantico.


Secondo Hu cicli naturali riguardanti il clima e gli ecosistemi sono collegati a deboli cicli solari. Hu ha condotto questo studio per 10 anni assieme al collega Darrell Kaufman della Northern Arizona University di Flagstaff. Astrium costruirà il nuovo satellite europeo CryoSat per conto dell’ESA, il satellite misurerà i cambiamenti di spessore del ghiaccio polare e della copertura di ghiaccio dell'oceano, con una precisione senza precedenti per almeno tre anni. Si pensa che il primo lancio sarà effettuato nell'aprile 2004, Cryostat è dotato di un radar con un altimetro in grado di misurare lo spessore del ghiaccio. Una parte delle incertezze nel creare modelli del clima sta nella mancanza di misurazioni precise del ghiaccio polare e del relativo sviluppo. Secondo gli scienziati il ghiaccio dei mari è calato, a partire dal 1950, di un 10-15%. Lo spessore del ghiaccio artico probabilmente è diminuito di un 40%. Tuttavia queste sono solo supposizioni, perché mancano studi precisi.


di: Donata Allegri
Fonte EcPlanet