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Il leopardo delle nevi specie gravemente minacciata
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Il
leopardo delle nevi è classificato come specie "gravemente
minacciata", nella lista rossa dell’Iucn (International Union
for the Conservation of Nature) e se non ci saranno interventi di
tutela immediati, sostengono gli esperti, rischia di scomparire. Alcuni
progetti sono in corso in vari Paesi, ma è soprattutto il
"Vanishing tracks on the roof of the world", meglio noto come "Progetto
Leopardo delle nevi", del Comitato Ev-K2-Cnr, in Nepal, a suscitare
l’interesse internazionale. Da oltre 15 anni, il Comitato italiano è il punto di riferimento scientifico mondiale per l’area nepalese e il Parco dell’Everest, grazie anche alle ricerche effettuate nel laboratorio osservatorio Piramide del Cnr. Non esistono numeri precisi sulla presenza del leopardo delle nevi in Asia. I ricercatori stimano che non ve ne siano più di 4.000 esemplari, disseminati tra le creste inaccessibili dell'Himalaya, i dirupi del Tibet, le gole più selvagge del Pamir e le lande della Mongolia. Secondo stime più pessimistiche, invece, non si arriverebbe alle 2.500 unità. Di certo durante gli anni ’60 il numero si ridusse a soli 1.000 esemplari. L’animale, in effetti, è in pericolo. È molto ambito dai bracconieri per la sua pelliccia, le ossa dei cuccioli sono ricercate dalla medicina tradizionale cinese, mentre i pastori lo odiano per le razzie tra le greggi di pecore e capre e non esitano ad abbatterlo. Solo di recente il team di Lovari ha avvistato nel parco di Sagarmatha due esemplari di leopardo delle nevi sul versante meridionale dell’Everest. Mentre il biologo nepalese Som Ale - che collabora con il Comitato – è riuscito addirittura a fotografare, casualmente, una coppia di leopardi in azione. Si tratta di un avvistamento molto significativo. Il leopardo mancava infatti in questa zona fin dal 1960.
Fonte : La scoperta della settimana di Buongiorno Vitaminic SpA in collaborazione con Newton |
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