Inghilterra e Scozia - Estate 2015

Dal 01 agosto al 21 agosto

Da Albinea alle Higlands


by

Gianni, Paola, Andrea, Gianluca, Ary e Conny

n/r Data Giorno Itinerario Sistemazione Nazione Km percorsi
         
1 01/08/15 Sabato Albinea - Chamonix area sosta Francia 396
2 02/08/15 Domenica Chamonix - Parigi campeggio Francia 612
3 03/08/15 Lunedi Parigi campeggio Francia 0
4 04/08/15 Martedi Parigi - Calais campeggio Francia 322
5 05/08/15 Mercoledi Calais - Londra campeggio Inghilterra 161
6 06/08/15 Giovedi Londra campeggio Inghilterra 0
7 07/08/15 Venerdi Londra - Leicester libero Inghilterra 405
8 08/08/15 Sabato Leicester - Enlwich area sosta Inghilterra 522
9 09/08/15 Domenica Enlwich - Edimburgo
campeggo Scozia 151
10 10/08/15 Lunedi Edimburgo campeggo Scozia 0
11 11/08/15 Martedi Edimburgo - Aboyne campeggio Scozia 270
12 12/08/15 Mercoledi Aboyne - Niver campeggo Scozia 370
13 13/08/15 Giovedi Niver - Durness campeggio Scozia 225
14 14/08/15 Venerdi Durness - Dornie campeggio Scozia 274
15 15/08/15 Sabato Dornie - Dunvegan campeggo Scozia 207
16 16/08/15 Domenica Dunvegan - Glasgow libero Scozia 436
17 17/08/15 Lunedi Glasgow- Sherwood libero Inghilterra 452
18 18/08/15 Martedi Sherwood - Canterbury area sosta Inghilterra 385
19 19/08/15 Mercoledi Canterbury - Dover libero Inghilterra 32
20 20/08/15 Giovedi Dover - Selestat libero Germania 696
21 21/08/15 Venerdi Selestat - Albinea casa Italia 583


Premessa

Finalmente, dopo tanti anni, riusciamo ad organizzare il viaggio in Scozia. La quarantena inglese per gli animali è abolita e cosi anche i nostri due cagnoloni ci possono accompagnare.
Il percorso prevede e una breve visita a Parigi per riposarsi della lunga tappa di avvicinamento e diverse tappe in Inghilterra fino a raggiungere la Scozia.
. Il rientro invece è previsto dalla Svizzera per accelerare i tempi.
 



 

01-08-15 Sabato – Albinea (I) – Chamonix (F)                  km alla partenza 86475

Come nostra consuetudine alle 21.30 partiamo finalmente per Chamonix. Il traffico anche se è il primo di agosto è inesistente e procediamo senza problemi fino al traforo. Facciamo il biglietto, attraversiamo il tunnel ed eccoci in Francia. Sostiamo nell’area di sosta proprio all’ingresso del paese, gremita di camper ma con ancora tantissimo posto libero.
Sono le ore 2.45 e finalmente ci corichiamo per la notte.                                                                 Km 396

 
02-08-15 Domenica – Chamonix (F) – Parigi (F)              km alla partenza 86871

 Lasciamo l’area di sosta di Chamonix verso le 08.00 e imbocchiamo l’autostrada per il nostro tappone di spostamento verso Parigi. Anche se un po’ costose decidiamo comunque di utilizzare le autostrade francesi in quanto ci permettono un’enorme risparmio di tempo. Infatti, con le soste per la colazione e per il pranzo arriviamo nella capitale francese, al camping Indigo (rigorosamente prenotato mesi prima dall’Italia) verso le 17.30. Le autostrade francesi saranno anche salate ma in tutto il tragitto non abbiamo trovato uno, dico, un solo cantiere stradale. File e code assolutamente neanche l’ombra. Praticamente perfette. Piazziamo il camper nella nostra piazzola, ci riposiamo un pochino e alle 20.00 prendiamo la navetta del campeggio che in un attimo ci porta a Porte Marriot e di li in metrò arriviamo nel centro di Parigi, ovviamente al Trocadero, per ammirare la fantastica Torre Eifell. Arriviamo e come sempre lo spettacolo è stupendo. La torre, non ancora illuminata domina tutta la città e tantissime persone aspettano, in lunghissime file, per salire sulla sua sommità, dai quattro piloni dove sono collocati i punti di accesso. Giriamo un po’ la zona in attesa del tramonto per poter fare le foto alla torre con la luce rossa del sole. Verso le 21.00 ci spostiamo  lungo la Senna, per visitare diverse bancarelle di souvenirs e prodotti di ogni tipo; poi prima delle 22.00 ci piazziamo proprio sotto la prima arcata e alle 22.00, precise come un orologio svizzero, centinaia di lampadine hanno iniziato a lampeggiare simultaneamente dando l’impressione di un immensa lampada psichedelica il tutto per la durata di 5 minuti. Come sempre uno spettacolo fantastico che nel 2011 abbiamo ammirato dalle scalinate del Trocadero, nel 2013 dai giardini a fianco le fontane e quest’anno da sotto le sue arcate.  Alle 22.30 ci siamo poi spostati verso il Pont de Bir Hakeim (location del film “il mistero delle pagine perdute, con Nicholas Cage) da dove si possono fare delle bellissime foto della Torre sulla Senna. Infine, verso le 23.00, abbiamo ripreso il metro e alle 23.45 eravamo di nuovo in camping per un meritato riposo.
Serata serena e fresca e nessun problema di traffico          Km 612

03-08-15 lunedi – Parigi (F)

Stanchi del viaggio del giorno precedente lasciamo il campeggio per visitare alcuni posti della città lasciati indietro nel 2013 un po’ tardi e alle 11.00 siamo di fronte all’ingresso del cimitero du Père - Lachaise dove vi sono le tombe di diverse persone famose tra cui artisti, musicisti  poeti e scrittori. Il cimitero del Père-Lachaise primo dei cimiteri civili di Parigi, è anche il più grande, è uno dei più celebri del mondo. È tra i luoghi più visitati della capitale francese. Iniziamo a passeggiare in mezzo a tantissime tombe (seguendo una cartina che avevamo stampato da internet altrimenti è impossibile orientarsi) alcune delle quali molto antiche e ci accorgiamo che vi sono moltissime persone che visitano questo luogo. Troviamo la tomba Marcel Prust, di Honore de Balzac, quella di Chopin (con tanti fiori deposti) ed infine quella di Jim Morrison, una delle più visitate. La giornata è soleggiata e molto calda e per fortuna abbiamo con noi diverse bottiglie di acqua per dissetarci. Verso le 13.00 riprendiamo il metrò e ci rechiamo a Montmartre per visitare la Basilica del Sacro Cuore, che è una basilica cattolica situata su una collina di Parigi. Papa Benedetto XV l'ha elevata al rango di Basilica minore nel 1898.  La Basilica insieme al Vittoriano di Roma è il monumento più bianco d'Europa. La sua pietra calcarea, infatti, ha la caratteristica di non trattenere polvere e smog, così dopo ogni pioggia il "Sacré-Cœur" risulta ancora più splendente. Visto l’orario non troviamo fila all’ingresso e cosi riusciamo a visitarla in tutta la sua interezza. Davvero bellissima. Peccato che non sia possibile fare delle foto, neanche senza l’utilizzo del flash. Dopo pranzo e dopo un piccolo riposino abbiamo ripreso il metro per recarci all’Arco di Trionfo e per percorrere a piedi parte del famoso viale degli Champee Elisee. Visitiamo e osserviamo i tantissimi negozi presenti sul viale ma ovviamente di acquisti non se ne parla nemmeno ad eccezione di una maglietta per Andrea acquistata da H&M.
Sempre con l’utilizzo del metrò ci rechiamo a visitare la Defence, la zona moderna e finanziaria di Parigi dove ha sede il Grand Arche, un palazzo a forma di cubo aperto nel centro di dimensioni davvero notevoli. Anche la piazza e tutto il contesto intorno è davvero molto interessante: vi sono diversi palazzi adibiti ad uffici per banche, negozi e centri commerciali che rendono questo posto di Parigi unico e al tempo stesso molto piacevole da visitare. Alle 18.00 infine, siamo ritornati al camper per riposarci e per far correre i nostri cagnoloni. Piccolo contrattempo: abbiamo dovuto cambiare piazzola a causa di un gruppo scolastico molto rumoroso con diverse tende al seguito sistemati troppo vicini al nostro camper. Serata poi tranquilla in campeggio che mi ha permesso anche una corsetta di 12 km fino alla cara Torre Eifell con selfie serale. Parigi è sempre Parigi. Oggi sole, sole e sole. Che caldo.

04-08-15 martedi – Parigi (F) – Calais (F) - km alla partenza 87483

Questa mattina ci siamo svegliati alle 07.00 perché dobbiamo raggiungere Calais in tempo per prendere il traghetto per l’Inghilterra. Le operazioni di uscita dal campeggio e da Parigi si sono svolte senza intoppi (conosciamo bene la strada) Imbocchiamo l’autostrada e senza problemi alle 14.00 arriviamo al terminal traghetti di Calais; solo il forte vento ci da un po’ di fastidio. Ci mettiamo in fila in quanto ci sono diverse vetture e qui ci controllano i documenti, tutto ok. Arriviamo poi al casello della compagnia marittima, (la P&O) ma quando controllano i documenti dei nostri due cagnoloni trovano alcune cose che non rispettano le norme vigenti e non ci permettono d’imbarcarci. Parlando con l’assistente per come sistemare la cosa ci consigliano di recarci in paese, a Calais, a far sistemare la vaccinazione e il passaporto da un veterinario. (Vorrei precisare che le vaccinazione ai nostri cani le avevamo fatte e scrupolosamente controllate sia con il nostro veterinario di fiducia, sia con la sede locale dell’USL) Si vede che in questo ultimo mese hanno emanato regole più strette. Comunque,  un po’ scoraggiati, siamo andati in città e trovato lo studio, tra l’altro un veterinario simpaticissimo, abbiamo fatto fare quanto richiestoci (rivaccinazione e sistemazione data della stessa) alla modica cifra di 100€  con la sicurezza che ci avrebbero fatto partire il giorno dopo, allo stesso orario, con i documenti in regola. Nel contempo, abbiamo telefonato al campeggio di Londra e spostato la prenotazione di un giorno. Meno male che da questo punto di vista non ci sono stati problemi. Cosi, verso le 15.30, abbiamo visitato il litorale francese della Manica e trovato un campeggio a Bleriat Plage, il “Du Fort La Più” proprio sul mare dove ci siamo fermati per la notte. Sistemato il camper abbiamo fatto un giretto in spiaggia con i nostri cagnoni e ci siamo concessi una bella serata di riposo con passeggiata al chiaro di luna. Il campeggio era molto bello e localizzato in un posto davvero incantevole. Un forte vento ha spazzato per tutta la giornata la zona ed il mare era molto mosso. Forse è stato un bene che non ci abbiano permesso di partire oggi.  Speriamo comunque lo facciano domani.
Tempo stupendo per tutto il giorno, solo un forte vento                                                          Km 322


05-08-15 mercoledi – Calais (F) – Londra (GB) – km alla partenza 87805

Con estrema calma quest’oggi ci siamo alzati verso le 11.00 e dopo aver lasciato il campeggio, dove abbiamo dormito divinamente, ci siamo recati in centro a Calais per una visita veloce della città. Il parcheggio della stazione degli autobus, gratuito, ci ha permesso di fermarci proprio in centro. Piccolo giretto turistico con i nostri cagnoloni e sosta ai piedi del campanile dell’hotel de Ville che domina tutta la zona e i giardini. Molto bello e caratteristico. Ritornati al camper abbiamo pranzato e verso le 15.00 siamo ritornati al terminal traghetti con un po’ di ansia ma stavolta era tutto in regola e ci hanno fatto imbarcare. Siamo partiti in anticipo rispetto al nostro orario. I cani li abbiamo dovuti lasciare nel mezzo ma visto la traversata cosi corta e il mare estremamente calmo non se ne sono neanche accorti. La giornata soleggiata, con pochissimo vento ci ha permesso di goderci l’arrivo sull’isola britannica con lo spettacolo delle stupende scogliere di Dover, le bianche scogliere che per questioni di tempo abbiamo deciso di visitare il giorno del ritorno. Dopo un’ora e mezza di traversata siamo sbarcati e seguendo le indicazioni (tantissime e in diverse lingue) abbiamo fatto la prima conoscenza con la guida a sinistra. Lasciato il terminal ci siamo diretti verso Folkestone da dove imbocchiamo l’autostrada a 4 corsie M20 e poi la M25 verso il nostro campeggio che avevamo prenotato a febbraio per essere sicuri di trovare posto. In realtà, essendo un po’ distante dal centro, il problema non si poneva ma, per via della legge che impedisce ai camper troppo vecchi di entrare nel centro di Londra (Low Emission Zone), non avevamo scelta. Ma mai scelta fu più azzeccata: infatti il campeggio “Alderstead Heath Caravan Club Site” si trova a circa una trentina di chilometri dal centro di della capitale, in una zona verdissima e vicinissima ad un bosco. Davvero stupendo. Unico problema: non arrivate dalla strada più stretta altrimenti con il camper è un tormento. Utilizzate il secondo ingresso dalla statale (impostare itinerario alternativo sul navigatore) Comunque, dopo circa 2 ore e senza particolari problemi, siamo arrivati ci siamo sistemati e finalmente riposati e rilassati in compagnia di numerosissime lepri che venivano praticamente fin sotto la nostra veranda. Davvero unico come posto, La sera ce la siamo concessa davanti ad un bel film. Domani ci aspetta Londra.
Tempo ottimo tutto il giorno.                                                                                                     161 km

06-08-15 giovedi – Londra

Al mattino, appena svegli, ci accoglie un bel temporale e un tempo da lupi (e pensare che la sera prima era stupendo) a dimostrazione che qui il tempo cambia molto repentinamente. Per nulla scoraggiati ma anzi, organizzati al massimo ci prepariamo e alle 09.30 siamo di fronte alla reception del campeggio dove un taxi, apposta per noi e alla modica cifra di 8£ ci porta alla stazione di Coulsdon South da dove prendiamo il treno per la capitale del Regno Unito. In poco meno di 30 minuti, in mezzo ai pendolari londinesi ma comodamente seduti su poltrone giganti per un metrò, eccoci finalmente a Londra e per la precisione a Victoria Station. Appena scesi dal treno però ci siamo accorti che qualcosa non andava per il verso giusto. Infatti la stazione era piena di dimostranti con bandiere gialle e l’entrata per il metrò cittadino era chiusa. Un po’ insospettiti chiediamo ad un poliziotto che gentilmente ci informa che il metrò cittadino, la famosa Tube, è chiusa per sciopero per tutto il giorno. Mi viene da dire “che…” Dopo esserci guardati tutti in faccia po’ sbigottiti per la sfiga decidiamo di procedere a piedi e dopo aver chiesto al solito poliziotto da che parte andare per Buckingham Palace ci incamminiamo con passo deciso in mezzo al caos cittadino e in poco meno di dieci minuti arriviamo davanti al Palazzo Reale. L'espressione Buckingham Palace o semplicemente The Palace è diventata comune per esprimere tutto quanto ciò che riguarda gli ambienti della Corte e della famiglia reale. Oltre ad essere la residenza ufficiale della Regina, Buckingham Palace è il luogo in cui si svolgono numerose cerimonie pubbliche (dai ricevimenti dei reali alle visite dei vari capi di Stato) ed è anche una notevole attrazione turistica (famoso in tutto il mondo è il cambio della Guardia). Da un punto di vista più profondo, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i sudditi, nei momenti gioiosi e tristi della storia del Regno. La piazza con la fontana è gremita di gente di tutte le etnie che scattano foto e ammirano il palazzo che ha una superficie di 77.000 mq Anche noi con le nostre attrezzature facciamo lo stesso. Andrea utilizza anche la GoPro sul supporto allungabile per permetterci di fare diversi selfie con il palazzo come sfondo, davvero unici. Lasciato il palazzo attraversiamo St. Georg Park in mezzo a laghetti, papere e tantissimi scoiattoli prima di arrivare al famoso Big Ben o Torre dell’orologio e al Westminster, il palazzo del parlamento (Houses of Parliament) dove vi è la sede della camera dei lord e quella dei comuni. La parte più antica del palazzo ancora esistente, Westminster Hall, risale al 1097. La finalità originaria del palazzo era quella di residenza reale, ma nessun monarca vi ha più vissuto dal sedicesimo secolo. La maggior parte della struttura attuale risale al diciannovesimo secolo, quando il palazzo fu ricostruito dopo essere stato interamente distrutto da un incendio nel 1834. Una delle caratteristiche più famose del palazzo è la torre dell'orologio: una notevole attrazione turistica che ospita il famosissimo Big Ben. Il Big Ben è il nomignolo della campana più grande dell'orologio della torre all'angolo nord-est. Per tradizione l'uso del nome si è esteso anche all'orologio e all'intera torre in stile neo-gotico, alta 96 metri e terminata nel 1858. Conosciuta come Clock Tower (Torre dell'Orologio), in occasione del Giubileo di diamante di Elisabetta II del Regno Unito del giugno 2012 è diventata ufficialmente la Elizabeth Tower.  Procedendo con  la nostra visita, sempre a piedi, ci siamo spostati verso la Cattedrale di Westminster che causa della lunga fila all’ingresso abbiamo dovuto ammirare solo dall’esterno (peccato perché ci tenevamo a visitarla ma il tempo che abbiamo è pochino) poi da qui siamo arrivati a Trafalgar Square, centro e cuore pulsante della metropoli. E’ la piazza più importante di Londra, dedicata al ricordo della Battaglia di Trafalgar del 1805 in cui la Royal Navy di Horatio Nelson sconfisse le flotte combinate di Francia e Spagna, durante le guerre napoleoniche. Nella piazza, che è spesso sede di manifestazioni politiche, si trova la famosa Colonna di Nelson. D'inverno, in questa piazza, viene eretto un enorme albero di Natale, gemellato con quello di Bruxelles. L'obelisco della piazza rappresenta l'occhio del drago che, secondo la leggenda, si pensa abbia combattuto contro Enrico VII d'Inghilterra. Qui ci siamo riposati osservando tantissimi artisti di strada con le loro attrazioni e spettacoli davvero molto interessanti e divertenti. Dopo aver mangiato un panino in un Mc Donalds a due passi dalla piazza abbiamo raggiunto un’altra zona molto famosa: Piccadilly Circus, la Times Square di Londra. Anche qui tantissime persone facevano foto e selfie (la moda del momento) e i negozi di souvenirs facevano a gara nel cercare di richiamare i turisti con i trucchi e spettacoli più disparati. Costruita nel 1819 per collegare Regent Street con l'omonima Piccadilly (importante strada dello shopping) è diventata col passare degli anni uno dei principali punti di snodo del traffico cittadino. La sua felice posizione, nel cuore del West End londinese, e la vicinanza con importanti luoghi di interesse come i teatri di Shaftesbury Avenue o strade come Coventry Street e The Haymarket ricchissime di negozi e locali alla moda, hanno reso Piccadilly Circus un affollato punto di ritrovo, nonché una vera e propria attrattiva turistica tanto da diventare uno dei simboli stessi di Londra. Famosa per i display luminosi e le insegne a LED posizionate su di un edificio posto al lato settentrionale della stessa e per la celebre Shaftesbury Memorial Fountain che rappresenta “l'Angelo della Carità Cristiana” Dopo esserci goduti la piazza siamo andati nel negozio di giocattoli più bello del mondo in Regent Street:  Hamleys, dove in sette piani di edificio vi sono tutti i giocattoli che ogni bambino di ogni età può sognare. Ovviamente il nostro Gianluca era alle stelle. Nel negozio vi sono tantissimi commessi, tutti giovanissimi, che fanno provare gli articoli e loro stesso giocano con tantissimi prodotti esposti. Dopo ben 2 ore di giochi e divertimento siamo usciti e con l’autobus 115 abbiamo raggiunto il “Tower Bridge” La giornata, divenuta calda e soleggiata ma con una leggera brezza di vento, ci ha permesso di goderci al massimo questo angolo di Londra davvero unico. Il Tower Bridge è un ponte mobile situato sul fiume Tamigi. Il suo nome deriva dal fatto che collega il distretto di Southwark alla Torre di Londra, un'antica costruzione in cui venivano rinchiusi e giustiziati i prigionieri. Lo abbiamo visitato e fotografato in lungo e in largo ed Andrea ed io ci siamo anche saliti sopra mentre Paola e Gianluca si riposavano su una panchina. Quando eravamo proprio in mezzo abbiamo sentito la sirena che annunciava l’apertura del ponte per il passaggio di una piccola nave. Cosi di volata siamo scesi e lo abbiamo visto aperto dalla riva del fiume. Davvero molto interessante. Verso le 17.00 abbiamo ripreso l’autobus 115 che ci ha riportati in Victoria Station e da li in 45 minuti (30 di treno e 10 di taxi) siamo ritornati al nostro campeggio dove ci siamo riposati e dove abbiamo giocato con i nostri cagnoloni. La serata l’abbiamo passata in camper con qualche piccola uscita per vedere le numerose lepri della zona. Giornata fantastica anche se faticosa, tempo incerto al mattino e soleggiato al pomeriggio.


07-08-15 venerdi – Londra - Windsor – Stonehange - km alla partenza 87966


Lasciamo il campeggio di Londra verso le 10.00 e percorrendo l’autostrada M25 e dopo poco 1 ora di viaggio arriviamo a Windsor, dove vi è il castello della residenza estiva della famiglia reale. Parcheggiamo inizialmente nell’unico parcheggio per pullman esistente ma dopo aver visto i prezzi (6£ ora) abbiamo contattato il parcheggiatore, presente in zona, che ci ha fatto sistemare in una zona più piccola, ma non segnalata, adibita a camper, per una cifra molto più modesta di 1£ ora. Percorriamo il centro del paese e arriviamo all’ingresso del castello, visitabile solo in parte, e ammiriamo la sua mole e la sua vastità, cosa ancora più amplificata quando dal cancello principale vediamo il viale che porta ai giardini reali. Il Castello di Windsor è il più grande castello abitato del mondo ed anche quello che è abitato da più a lungo, essendo risalente all'epoca di Guglielmo il Conquistatore e costruito nel 1066 circa. Copre un'area di circa 45.000 mq Insieme a Buckingham Palace a Londra e a Holyrood Palace a Edimburgo, è una delle principali residenze ufficiali della monarchia britannica. La Regina Elisabetta II trascorre molti weekend dell'anno al castello, utilizzandolo per incontri di stato e anche privati. Visitiamo il castello ed i suoi giardini (davvero unici) poi ci dirigiamo a visitare il paese di Windsor che devo dire è davvero molto carino e accogliente, pieno di negozi e gallerie. Merita davvero una visita. Verso le 14 ritorniamo al camper, pranziamo e poi ci mettiamo in marcia prima sulla M25 poi sulla M3 per raggiungere Stonehange vicino al villaggio di Amesbury. Lasciamo l’autostrada e imbocchiamo la A303 che porta proprio al sito e dopo alcuni chilometri, dietro una piccola collina intravvediamo le famose pietre. La strada ci passa abbastanza vicino ed è possibile vedere il sito senza entrare nell’area archeologica. Ma la nostra intenzione è di visitarlo dall’interno, da vicinissimo proprio. Stonehenge (pietra sospesa) è un sito neolitico composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti. Le pietre di Stonehenge devono il loro attuale allineamento ai lavori di ricostruzione nella prima metà del Novecento. Ipotizzando che l'attuale allineamento ricalchi il precedente, alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un "antico osservatorio astronomico" con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio, anche se l'importanza del suo uso per tale scopo è ancora dibattuta. Il sito fu aggiunto alla lista dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco nel 1986. Parcheggiamo il camper nel grandissimo parcheggio (gratuito) antistante l’ingresso e ci rechiamo alla biglietteria. Facciamo il biglietto famiglia costo 40.5£ che comprende però anche il passaggio in pulmino fino al cerchio di pietra altrimenti c’era da fare a piedi circa 1 km. Visto l’ora, essendo le 18.00, decidiamo in questo senso e la scelta è stata più che mai azzeccata. In un attimo ci troviamo ai piedi del sito megalitico più strano e misterioso del mondo e l’emozione è davvero unica. Non vi si può passare in mezzo ma ci si gira intorno passandoci molto vicino. Facciamo il giro completo e il sole, che non ci ha lasciato tutto il giorno, ci regala uno spettacolo davvero unico. Un tramonto proprio a Stonehange è un regalo fantastico che non avrei mai immaginato. Percorriamo tutto il periplo del sito e facciamo un numero infinito di fotografie; col cellulare, con la macchina e la GoPro. Il posto è anche popolato da diverse gazze nere che sorvolano e si fermano per farsi immortalare. Verso le 19.45 riprendiamo il pulmino, visitiamo il negozio vicino alla biglietteria e partiamo in direzione di York. Viaggiare di sera in Inghilterra è bellissimo, non c’è praticamente nessuno. Verso le 22 ci fermiamo per la cena in un’area di sosta vicino a Leicester sulla M1 e ci sistemiamo per la notte.
Giornata davvero molto bella, piena di sole e di emozioni                                                             km 405



08-08-15 sabato – Goathland – Whitby – Enlwich -  km alla partenza 88371

Alle 07.00, mentre ancora tutti i membri del mio equipaggio dormono, lascio la stazione di servizio (dove tra l’altro abbiamo dormito tranquilli) di Leicester e procedo con la mia solita calma verso Goathland nello North Yorkshire, piccola paesino che ha ospitato per 2 settimane il set del film di  Harry Potter e dove c’è la famosa fermata del treno per la scuola di Hogwarts che noi vogliamo vedere. Superiamo Nottingham e York (che visiteremo al ritorno) e dopo una breve sosta per acquisti alimentari presso un Lidl (come i nostri in Italia) sotto un fantastico sole arriviamo all’altopiano di Beck Hole, prima di accedere al paesino che si trova praticamente in una buca con discese addirittura del 25% di pendenza. Speriamo che poi il camper riesca a risalire. In paese, poco distante dalla stazione, vi sono 2 parcheggi, uno in mezzo a un prato con pecore al pascolo adatto alla sosta anche per i camper al modesto costo di 2.5£ a giornata. Lasciamo il camper e ci dirigiamo alla stazione gustandoci anche il centro di questo bellissimo paesino famoso nel regno Unito anche per una serie televisiva che però noi non conosciamo. La stazione è proprio uguale a quella del film col famoso ponticello in legno sopra i binari e le raccorderie per il rifornimento di acqua per le locomotive che vi circolano. Anche il treno è uguale a quello del film: locomotore a vapore e carrozze in stile e di colore rosso. Il treno percorre 2 viaggi al giorno. L’itinerario unisce i paesini della zona e viene chiamato proprio “il treno di Hogwarts”
Facciamo le nostre foto da ogni lato possibile per immortalare questo angolo di Regno Unito e attendiamo l’arrivo del famoso treno che non tarda molto. Una volta arrivato anche in questo caso le foto si sprecano e l’emozione è davvero tanta, soprattutto per i bimbi.
Dopo la partenza del treno, ritorniamo al camper dove in mezzo a tantissime pecore, pranziamo e alle 15.00 ripartiamo con l’ansia della fatidica salita che però il nostro mezzo supera agevolmente seppur in prima marcia.
Ci dirigiamo verso Whitby, sulla costa, per visitare la famosa abbazia che si trova su una collina che domina tutta la baia. Da qui si fanno foto stupende.
Superata un’ennesima salitona riusciamo a trovare il parcheggio senza problemi, al costo di 1.5£ per ora. Sostiamo ed andiamo a visitare i resti della chiesa che è molto più bella e apprezzabile vista da lontano. Il cimitero di Dracula, cosi chiamato, è proprio a ridosso della scogliera che da sulla baia ed è, se non bello, almeno molto spettacolare. C’è anche un piccolo museo ma niente di particolare. Ritornati poi in paese non siamo riusciti a trovare un parcheggio per il nostro mezzo (oggi è sabato e la gente in giro è davvero tanta) cosi purtroppo, nostro malgrado, non siamo  riusciti di visitarlo a piedi ma solo in camper. Dopo circa 20 minuti di visita turistica in camper ci siamo diretti verso Anlwich, dove domani visiteremo il castello omonimo e qui abbiamo trovato posto per dormire in un’area di sosta nel campo sportivo al costo di 15£ con elettricità e servizi davvero belli e puliti. Anche oggi il sole non ci ha mai abbandonato e la giornata è stata intensa ma molto bella.                                                           Km 522


09-08-15 domenica – Anlwich (GB) – Edimburgo (Scozia) -  km alla partenza 88893


Ci svegliamo alle 08.30 e dopo una buona colazione ci rechiamo all’entrata del castello dove alle ore 10.00 aprono le porte ma, a differenza delle altre mattine, questa mattina il cielo e molto grigio, coperto e per nulla rassicurante, ma almeno non piove. Speriamo bene. Lasciamo l’area di sosta del campo sportivo, attraversiamo il paesino di Anlwich  e andiamo a parcheggiare nel parcheggio del castello al costo di 3£ per l’intera giornata. Attraversiamo la strada e ci rechiamo alla biglietteria dove, visto l’orario molto mattutino (per gli inglesi) non c’è praticamente nessuno. Facciamo il biglietto family al costo di 39£ (solo castello senza la visita ai giardini) e ci rechiamo all’ingresso. Attraversiamo il parco è già l’emozione ci invade nel vedere le mura che ci ricordano tantissimo il primo film di Harry Potter. Il Castello di Alnwick è stato infatti usato per ambientare le sequenze della lezione di volo nel film “Harry Potter e la Pietra Filosofale” nella famosissima saga cinematografica. Storicamente parlando il castello si presenta come il secondo più grande castello abitato dell'Inghilterra (secondo solo al castello di Windsor) costruito nel 1096 da Yves de Vescy, barone di Alnwick e restaurato nei primi anni del Trecento ad opera di Percy di Alnwick di cui oggi restano la Abbot's Tower, il Medio e il Gateway Constable's Tower. Appena varcata la soglia del Lion Arck, il portone d’ingresso, ci siamo trovati nel Inner Bailey dove abbiamo potuto godere della fantastica vista della parte centrale del complesso (dal lato del Dungeon) e delle mura di cinta (Ramparts Walk). Nel cortile si potevano fare anche prove di tiro con l’arco. Entrati attraverso una piccola porticina siamo andati a visitare il Castle Museum pieno di cimeli sia storici che antichi davvero molto interessanti. Lasciato il Inner Bailey siamo entrati nel cortile vero e proprio del castello e abbiamo visitato il suo interno che in tantissime sale è davvero stupendo, pieno di foto storiche, di quadri e tanti cimeli della famiglia che attualmente vi vive dentro.Alle 12.30 l’appuntamento è stato per tutti i visitatori presenti nel grande cortile antistante la torre principale (location del film) dove 2 ragazzi, vestiti da alunni della scuola di Hogwarts, hanno insegnato a tutti i bimbi come volare sulla scopa e come farle lievitare nelle proprie mani. Verso le 13.00 sono poi arrivati anche Harry Potter e il prof. Silente in persona (2 figuranti travestiti ma davvero molto bravi) che per circa 30 minuti hanno intrattenuto le persone presenti con numeri di magia e scenette molto divertenti, anche per chi come me mastica poco l’inglese.Alla fine, per tutti i piccoli, foto ricordo con i due grandi maghi e giochi per tutti. Abbiamo poi ripreso la visita del castello passando per altre stanze arredate per arrivare infine nel negozio dove c’erano souvenirs di tutti i tipi. Dopo aver comprato la bacchetta magica e un bellissimo pelouche raffigurante il gufo bianco di Harry Potter, verso le 15.00 siamo ritornati al nostro camper, non prima di aver fatto diverse foto e selfie con il castello come sfondo e, dopo aver pranzato, siamo partiti in direzione di Edimburgo. Lungo la strada non abbiamo trovato traffico anzi, il tempo si era anche messo al meglio facendo uscire il sole che ci ha permesso di goderci dei fantastici panorami. Arrivati nella prima periferia della capitale Scozzese siamo andati a visitare la Rosslyn Chapel che purtroppo, visto l’orario (erano solo le 17.30) era già chiusa (chiudeva alle 16.00, mannaggia) cosi ci siamo accontentati di poterla ammirare solo dall’esterno. La cappella di Rosslyn, nota anche col nome di cappella di San Matteo, è una chiesa situata a Roslin, nel Midlothian. La costruzione ebbe inizio precisamente il 21 settembre del 1446, ad opera di William Sinclair, I Conte di Caithnes
s (membro della nobilissima famiglia Sinclair) e terminò 4 anni dopo, il 21 settembre 1450, giorno dell'equinozio d'autunno. Stando ad alcuni studiosi (ipotesi recentemente ripresa dallo scrittore Dan Brown nel suo romanzo “Il codice da Vinci” la cappella di Rosslyn sarebbe il luogo dove sarebbe (o è stato) custodito il sacro Graal. Dopo aver percorso un sentiero che gira tutt’intorno alla chiesa e fatto le consuete foto, siamo ripartiti e in batter d’occhio siamo arrivati al nostro campeggio, il Mortonhall Caravan & Camping Park prenotato dall’Italia (impossibile altrimenti trovare posto) davvero molto bello, pulito e organizzato. Assolutamente consigliato. 
Sistemato il camper in piazzola ci siamo rilassati con un’ottima cenetta a base di pasta e con la proiezione del mitico film “Il codice Da Vinci” chissà come mai.                                        
Km 151

10-08-15 lunedi – Edimburgo

Eccoci finalmente pronti per visitare Edimburgo. Lasciamo il campeggio verso le 10.00 e utilizzando il comodissimo servizio di autobus che passa proprio di fronte all’ingresso del camping in 15 minuti ci troviamo in centro, proprio sotto la rocca del castello. Passiamo per i giardini, saliamo per una piccola salita e dopo aver percorso una breve scalinata eccoci sul
Royal Mile. The Royal Mile è il nome popolare per una successione di strade che tagliano la città vecchia di Edimburgo e collega il Castello all'Holyrood Palace ai due monumenti più importanti di Edimburgo. Essa è lunga circa un miglio scozzese. Assume diverse denominazioni e dalla sommità del Castello prende i nomi di Castle Esplanade, Castlehill, Lawnmarket, High Street, Canongate e Abbey Strand. È la strada della città vecchia più trafficata, frequentata soprattutto dai turisti, piena di artisti di strada, giocolieri, suonatori di cornamusa e tantissime altre attrazioni. Ci incamminiamo, guardando incuriositi sia a destra che a sinistra, verso il castello che, da dove siamo entrati noi, è poco distante. Arrivati notiamo con molta disapprovazione che nella famosa piazza antistante il castello hanno montato diversi spalti per assistere al festival Jazz di Edimburgo. Mi chiedo: ma altro posto proprio non c’era? Scattiamo le nostre foto e con calma ammiriamo tutto il contorno. Proseguiamo poi il nostro giro visitando la bellissima cattedrale di Edimburgo, St. Giles o Sant’Egidio. La cattedrale di Sant'Egidio,
popolarmente conosciuta come High Kirk of Edinburgh, è il principale luogo di culto della Chiesa di Scozia ad Edimburgo ed è situato al centro del Royal Mile tra il Castello e il palazzo di Holyroodhouse. La cattedrale è famosa per la sua peculiare corona di guglie. Le origini di questa chiesa risalgono al XII secolo, e fu costruita nel 1120. Contiene la Cappella dell’Ordine del Cardo, il principale ordine cavalleresco scozzese guidato dalla regina. All’interno, affascinanti sono le magnifiche vetrate che risalgono al 1870 e i 200 mausolei e monumenti alla memoria, dedicati a scozzesi celebri e ai soldati. Un altro elemento interessante è la Cappella Thristle, famosa per il suo spettacolare soffitto intagliato in legno. Talvolta è indicata come chiesa madre del presbiterianesimo, che si distingue in quanto non possiede vescovi, rendendo la chiesa non una cattedrale in senso stretto, ma una parrocchiale per parte della città vecchia di Edimburgo. Il luogo di culto è stato un punto di riferimento per la città per oltre 900 anni. Usciamo dalla cattedrale e continuando a girovagare per le vie e i vicoli della città vecchia, quasi senza volerlo, ci troviamo proprio all’ingresso del famoso pub dove la scrittrice J.K. Rowling ha iniziato a scrivere la famosa saga di Harry Potter. Visitiamo l’ingresso, dove c’è una targa che ricorda il luogo di origine del maghetto dopodiché riprendiamo il cammino ed in un attimo eccoci arrivati davanti alla statua di Bobby proprio all’ingresso del cimitero di Greyfriars.
La storia di Bobby è famosa in tutto il mondo e tantissimi film sono stati girati per raccontare la sua fedeltà.
Il più noto è Greyfriars Bobby di Don Chaffey tratto dall'omonimo romanzo di Eleanor Atkinson. Bobby di Greyfriars  (come veniva chiamato) (1855 o 1856 - 14 gennaio 1872) fu un cane di razza terrier che per ben 14 anni ha sempre dormito sulla tomba del suo padrone senza mai allontanarsi, fino al giorno della propria morte. Un anno dopo la scomparsa del cane, la filantropa Angela Burdett-Coutts eresse una statua e una fontana per commemorarlo. Bobby apparteneva a John Gray, che lavorava per la Polizia di Edimburgo come guardia notturna, e i due furono inseparabili per quasi 2 anni. Il 15 febbraio 1858 Gray morì di tubercolosi. Fu seppellito nel Greyfriars Kirkyard, il cimitero circostante Greyfriars Kirk nella città vecchia di Edimburgo. Bobby, che sopravvisse a John per ben 14 anni, trascorse tutto il resto dei suoi giorni facendo la guardia alla tomba del proprio padrone. Si allontanava per mangiare al ristorante vicino al cimitero. Nel 1867, quando fu disposto che i cani randagi avrebbero dovuto essere abbattuti, Lord Provost di Edimburgo, Sir William Chambers (che era anche direttore della Società Scozzese per la Prevenzione della Crudeltà sugli Animali) pagò per rinnovare la proprietà di Bobby, assumendosi la responsabilità del cane davanti al consiglio cittadino. Bobby morì nel 1872. Visitiamo il cimitero e la tomba sia del cane che del padrone e ci fermiamo appena fuori, in un fast food, per un piccolo spuntino. Riprendiamo il cammino e ci ritroviamo di nuovo sulla Royal Mile dove ammiriamo diversi gufi reali in braccio ai loro padroni e diversi cantori e suonatori di cornamusa davvero bravi. Lasciamo la parte vecchia della città, e scendendo, andiamo a visitare la parte nuova, moderna e piena di centri commerciali. Facciamo alcuni acquisti di souvenirs e verso le 17.00 riprendiamo il nostro autobus per far ritorno al campeggio. Arrivati ci concediamo un po’ di riposo davanti al film di Bobby ovviamente, che opportunamente avevamo portato con noi. Verso le 21.00 una buona cena italiana e infine una stupenda passeggiata nel parco del campeggio con i nostri cagnoni. Giornata davvero intensa, con un bel sole e a tratti, solo al mattino, una piccola pioggerellina.

11-08-15 martedi – Edimburgo – S.Andrews – Stone Haven – Aboyne - km alla partenza 89044


 Lasciamo Edimburgo verso le 10.00 dopo aver effettuato il carico/scarico. Con il nostro infallibile navigatore non sbagliamo strada (e soprattutto direzione di guida) e ci dirigiamo verso S. Andrews, sulla costa nord-orientale della penisola. Superiamo il famoso ponte di ferro e in mezzo ad un traffico non proprio tranquillo raggiungiamo la cittadina di S. Andrews. Città universitaria ed ex borgo reale nonché capitale del golf in quanto, proprio qui è nato nel 1413.
Lasciamo il camper in una zona adibita ad ampio parcheggio lungo la spiaggia a circa 1 chilometro dal centro, comodamente raggiungibile a piedi con l’ausilio di una stupenda pista ciclabile. St.Andrews era delimitata da numerose "porte murate". Due sono ancora visibili: la prima è la porta murata di So'gait mentre la seconda è la porta di Sea Yett, nel porto della città. La porta murata di So'gait, ora West Port, è una tra le ultime superstiti delle città della Scozia. Le torri che fanno parte della costruzione riprendono la forma delle torri della porta di Netherbow, ad Edimburgo. L'arco centrale, di forma semi-ottagonale, sostiene i passaggi di ronda. Le tre strade principali del centro storico sono : la North, la Market e la South Street. Il tempo è clemente cosi ci godiamo il panorama. Passiamo di fianco a vari campi da golf, aree di allenamento ed arriviamo ai resti della vecchia cattedrale, la Cattedrale di Sant'Andrea. Questo un tempo era l'edificio più grande della Scozia. Fu costruita per ospitare le reliquie di Sant'Andrea e divenne nota come prima cattedrale della città. Facciamo le nostre foto di rito e poi, ripercorrendo la pista ciclabile, arriviamo in centro alla città dove visitiamo il centro storico (davvero vivo e affollato) prima di ritornare al camper e riprendere la strada per il nord. Lasciamo S. Andrews per raggiungere il castello di Dunnotar situato lungo la costa vicino a Stonehaven, proprio sotto Aberdeen. Percorriamo la A90, superiamo Dundee e, senza trovare traffico, fermandoci comunque in diversi posti per scattare foto a fantastici panorami, arriviamo al parcheggio del castello. Il castello di Dunnottar si trova lungo una strada secondaria ed è situato su una penisola a picco sul Mare del Nord, collegata alla terra ferma soltanto da un piccolo istmo. Esso è comunque facilmente raggiungibile a piedi in 5 minuti attraverso un ottimo sentiero. Il forte gode di una posizione difensiva straordinaria: si erge infatti su uno sperone roccioso a picco sul mare, a circa cinquanta metri d'altezza, l'unica via d'accesso dalla terra ferma è questo stretto sentiero in pendenza che si snoda lungo la roccia. Dopo il varco d'ingresso, un viottolo sterrato conduce ad un punto panoramico d'eccezione. Lo sperone isolato di roccia nera su cui sorge il castello, si staglia sulle scogliere a strapiombo della circostante Tornyhive Bay. Un camminamento in discesa, reso agevole da gradini, porta al livello della scogliera, dopodiché un breve e ripido sentiero sale all'area monumentale. Il tempo stupendo (sole quasi al tramonto) ci permette di godere di viste sulla scogliera ed il castello davvero uniche. Le foto come i video qui davvero si sprecano. Verso le 19.00 siamo ripartiti in direzione di Lock Ness e alle 21.00 ci siamo fermati in un ottimo campeggio presso il piccolo centro di Aboyne, all’ingresso del Cairngorms National Park. Il campeggio era davvero bello e la zona, in mezzo ad un bosco, calma e tranquilla. Serata in camper con cena a base di toast e giochi vari. Giornata stupenda e arricchita da un sole fantastico che ci ha permesso di fare delle foto davvero uniche.                                                        270 km   

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12-08-15 mercoledi – Aboyne – Lock Ness - Dunbeth – Niver - km alla partenza 89314

 
Verso le 10.00, come di consueto, lasciamo il campeggio e proseguendo verso nord sulla strada provinciale A93, entriamo nel Cairngorms National Park. All’ingresso del parco una grossa pietra ci ricorda che siamo nelle famosissime Higlands scozzesi, ed il panorama incomincia a farsi davvero unico. Il Parco nazionale di Cairngorms è un parco nazionale istituito nel 2003. È stato il secondo parco nazionale creato dal Parlamento scozzese, dopo il Loch Lomond & Trossachs National Park, stabilito nel 2002. Il parco comprende la catena montuosa di Cairngorm e le colline circostanti. Le Highlands scozzesi sono sostanzialmente la regione montuosa della Scozia e sono comunemente descritte come una delle più belle e scenografiche regioni d'Europa. L'area è scarsamente popolata, dominata da numerose catene montuose. Nonostante faccia parte della Gran Bretagna, che è assai densamente popolata, la densità media della popolazione nelle Highlands e nelle isole scozzesi è inferiore a quella di Svezia, Norvegia, Papua Nuova Guinea e Argentina. Lasciato il fitto bosco ci troviamo in una radura immensa e brulla, senza alberi ma con tantissimi cespugli. Il vento qui fa da padrone e lo spettacolo di colori e suoni è davvero magnifico. Ci fermiamo in diversi posti per scattare foto e fare diversi video. I ragazzi si lasciano andare a lunghe corse sui fianchi scoscesi delle colline e le capre, che qui ve ne sono a decine, per nulla intimorite continuano a brucare. Proseguendo ci troviamo in una single track, un tratto di strada a senso unico ma con diversi allargamenti per dare il passo ai veicoli opposti. Alla partenza avevo un po’ di timore nel percorrere questi spazi ma adesso che ci sono e che ho visto la correttezza alla guida degli inglesi, sono assolutamente a mio agio. Appena mi vedono, anche se sono distanti, si fermano e aspettano che io passi. Ovviamente il grazie con un cenno di mano e quanto mai doveroso e guidare qui non fa certo venire il nervoso (altro che Italia). Raggiungiamo la statale A95 (a doppio senso) e poco dopo prendiamo la A9 verso Inverness. Facciamo una sosta alla distilleria Tomatin, per vedere come viene prodotto il famoso whisky scozzese. Una visita alle botti e al visitor center ma niente assaggio (i titolari molto gentilmente ce lo avevano offerto)  in quanto siamo tutti astemi. Proseguendo sulla A9 arriviamo a Inverness che però volutamente non visitiamo per raggiungere più velocemente il lago di Lock Ness. Il tempo è stupendo ed un caldo sole ci accompagna. Arriviamo sul lago e seguendo la A82 arriviamo Drumnadrochit dove c’è un ottimo parcheggio e centro informazioni.  Facciamo sosta per il pranzo poi andiamo a visitare diversi negozi che richiamano tutti a Nessie, il fantomatico mostro che popola il lago. Fin da bambino ero attratto da questi luoghi e adesso ci sono. Davvero un’emozione unica. Entriamo in un museo poi verso le 15.00 ci spostiamo per visitare il castello di Urquhart, situato lungo le rive del lago. Purtroppo arrivati al parcheggio non c’era posto per nessun camper cosi siamo riusciti a fare solo alcune foto di sfuggita. Ci siamo fermati in una piccola rientranza poco dopo e abbiamo potuto godere comunque dello spettacolo del lago spazzato dal vento. Davvero molto bello. Lasciamo la zona di Lock Ness e proseguendo sulla A92 superiamo di nuovo Inverness e percorrendo la A9 ci troviamo in mezzo a panorami a dir poco magici. Laghi, passaggi strani, montagne e piccoli centri che hanno davvero un’area strana….. appunto magica. Verso le 18.00 arriviamo al Dunrobin Castle che è una residenza signorile nel Sutherland. È la sede della contessa di Sutherland e del Clan Sutherland. Il castello era chiuso ma i suoi giardini erano visitabili ed erano davvero bellissimi. Lasciamo il castello e ci fermiamo a Niver (vicino a Dunbeath), un piccolo centro sul mare in un piccolissimo campeggio di fianco ad una fattoria proprio sulla scogliera. Non ho aggettivi per poterlo descrivere al meglio. Parcheggiamo il camper e ci sistemiamo per la notte. Tempo e giornata stupenda.                        370 km

13-08-15 giovedi – Niver – John O’Great – Durness  - km alla partenza 89684


Dopo una nottata calma e devo dire anche fresca, partiamo dal nostro stupendo campeggino di Niver verso le 10.30 sotto un magnifico sole ed un cielo azzurro e senza nuvole. (Mi viene da dire: ma qui in Scozia non piove mai?) Una giornata incredibile. Proseguiamo sulla A99 a due corsie fino a Wick poi da qui, percorrendo spesso tratti di single track, arriviamo a Duncansby Head, una scogliera a ovest di John o’Great meravigliosa e molto suggestiva, se poi si ha la fortuna di vederla con il sole come è capitato a noi la fortuna è doppia. Duncansby Head è la parte più nord- orientale del continente scozzese, tra cui anche il famoso John o ' Groats , Caithness , Highland. Il promontorio si protende nel Mare del Nord , con il Pentland Firth verso nord-ovest e il Moray Firth verso sud. Lasciamo il camper nel parcheggio del faro dove non troviamo assolutamente gente e a piedi ci incamminiamo lungo un percorso sulla scogliera in mezzo a tantissime capre seguendo però un sentiero ben tracciato. Il panorama già all’inizio è davvero maestoso e unico. Il mare blu contrasta con le rocce ed il verso dei gabbiani ci porta in un’altra dimensione. Ci fermiamo su una spianata per osservare ed ammirare le Stachs of Duncansby,  bellissimi pinnacoli di roccia che dalla spiaggia si ergono, bagnati dall’oceano e con sullo sfondo le fantastiche scogliere. Uno spettacolo davvero eccezionale. Restiamo un po’ di tempo a vedere questo panorama, poi ritorniamo al camper per raggiungere il punto più estremo del nostro viaggio: John o ' Groats. Il paese è molto piccolo ma assolutamente da visitare. Lasciamo il camper al porto in un parcheggio libero e visitiamo i piccoli negozi limitrofi, il porto (punto di partenza per diverse gite faunistiche e per le Orcadi) e diversi ristoranti. Facciamo le nostre foto al famoso cartello che indica il punto raggiunto e poi ripartiamo verso Thorpe.  Percorriamo tutta la strada costiera fino a raggiungere Durness e la fortuna davvero ci sorride: un sole caldo ed un cielo limpido ci accompagnano. Ci fermiamo tantissime volte per poter ammirare panorami unici, per poter filmare e fotografare scogliere e scorci di rara bellezza stando sempre attenti alla strada in quanto qui è praticamente tutto una single track. Il sole e la stupenda giornata ci permettono di godere al massimo della natura di questa parte di Scozia che sinceramente non ci aspettavamo proprio. Arrivati a Durness, ci fermiamo nell’omonimo campeggio a soli 2 chilometri dalla Smoo Cave, una bellissima grotta con una cascata che vi precipita dentro che visto l’orario (sono le 19.30) visiteremo domani. Dopo aver sistemato il camper, come nostra consuetudine, facciamo un giro per il campeggio per vedere le varie strutture e ci accorgiamo di un ottimo sentiero, che porta ad un balcone in legno sopra ad un piccolo promontorio, che permette una vista stupenda sull’oceano e sulla spiaggia antistante. Dopo cena, verso le 22.00, siamo ritornati su questo piccolo balcone per ammirare le stelle cadenti e per nostra fortuna, ne abbiamo viste diverse. Il cielo terso, stellato e senza luna ci ha permesso di ammirare questo fantastico spettacolo della natura.
Una giornata davvero stupenda chiusa con uno spettacolo ancor più meraviglioso.                            Km 225

 14-08-15 venerdi – Durness  - Ullapool – Eilean Donan Castle - km alla partenza 89909

 
Verso le 09.30 lasciamo il campeggio per recarci subito alla Smoo Cave, come detto una grotta marina con un piccolo fiume che l’attraversa e che produce in essa una piccola cascata. Essa si trova a poco più di 2 chilometri dal campeggio. Parcheggiamo il camper nel piccolo parcheggio (abbiamo fatto bene a venire subito) e attraverso un breve sentiero, scendiamo dalla scogliera e arriviamo al mare. Proseguiamo per altri 500 mt ed eccoci all’ingresso della grotta. A pagamento è possibile effettuare anche visite su canotti ma per ammirare lo spettacolo della cascata non si paga nulla in quanto è subito all’inizio della grotta stessa. Arriviamo nella piccola gola e lo spettacolo che ammiriamo è incantevole. Una piccola cascata dentro la grotta riempie il lago interno di piccole dimensioni ma di notevole bellezza. Dopo la caduta, l’acqua dolce del fiume attraversa due sezioni della grotta e, quando il fiume è gonfiato dalle piogge, si ode un boato enorme. Facciamo come di consueto le nostre foto e i nostri filmati poi risaliamo la scogliera percorrendo per intero il sentiero, che ci permette di ammirare altre insenature della zona. Arrivati al camper riprendiamo il nostro viaggio stavolta verso sud lasciandoci dietro diversi paesini e le soste per fare foto o ammirare panorami ormai non si contano più. Il bel tempo continua ad accompagnarci anche se oggi il sole è un po’ velato. Verso le 13.00 ci fermiamo in un piccolo parcheggio proprio di fronte ad una scogliera per pranzare e qui inizia a piovigginare. Nonostante questo riusciamo a fare diverse foto al mare abbastanza mosso. Proseguendo ci siamo poi fermati a visitare i resti dell’ Ardvrech Castle, un torrione posto vicino ad un piccolo lago proprio a fianco della strada A87. Molto rovinato ma anche molto suggestivo. Infine verso le 17.00 siamo arrivati alla meta odierna: il Eilean Donan Castle. Il più famoso castello della Scozia. L'isoletta di Eilean Donan si trova al centro della confluenza di tre laghi marini che formano il Loch Duich ed è attorniata dalla catena montuosa Cullin. Il nome Eilean Donan significa infatti "isola di Donan" (in lingua scozzese), termine che deriva con tutta probabilità da San Donan, religioso irlandese del VI secolo che raggiunse la Scozia attorno al 580 d.C. e che contribuì largamente alla cristianizzazione dell'area, nonché dell'isola ove pare che egli abbia fissato il proprio primo insediamento. L'isoletta è collegata alla costa dove sorge il paese di Dornie attraverso un ponte percorribile solo a piedi. Su quest'isola sorge il famoso castello di Eilean Donan. Il castello fu costruito la prima volta nel 1220 da Alessandro II di Scozia come baluardo di difesa contro le incursioni vichinghe. E’ tutt’ora la dimora del Clan MacRae e nel 2001 l'isola contava un solo abitante. Attualmente è uno dei monumenti più famosi e fotografati di tutta la Scozia, tanto da essere apparso in vari film: Il principe di Scozia, La vita privata di Sherlock Holmes, Highlander l'ultimo immortale, Mio in the Land of Faraway, Agente 007 Il mondo non basta, Elizabeth: The Golden Age,  Un amore di testimone. Dopo aver parcheggiato nel grande parcheggio antistante il centro visitatori ci incamminiamo per visitare il castello che ovviamente, visto l’orario, è già chiuso. Senza perderci d‘animo visitiamo allora tutto l’esterno passando sopra il famoso ponte (e qui foto a più non posso) con lo sfondo del lago. Facciamo tutto il giro della piccola isoletta e ci fermiamo diverse volte ad ammirare il panorama e scorci del castello davvero molto suggestivi. Su un albero vi era poi una colonia di uccellini che tranquilli mangiavano da diverse mangiatoie e questo ci ha dato l’idea di farlo anche nel nostro giardino di casa. Verso le 18.30 ci siamo spostati in una piccola area di sosta a circa 2 km di distanza dove, per pura fortuna, siamo riusciti a trovare posto. Un posto incantevole proprio di fronte al lago con il castello sulla sinistra. Sistemato il camper ci siamo riposati e poi abbiamo preparato la cena. Serata in camper per vedere un bellissimo film, ovviamente “Highlander l'ultimo immortale “                                                                   Km 274


15-08-15 sabato – Kyle of Lochalsh  - Portree – Dunvegan Castle - km alla partenza 90183

Verso le 10.00 come di consueto lasciamo la nostra piccola area di sosta e ci dirigiamo ancora verso il Eilean Donan  Castle. Lasciamo sempre il camper nel parcheggio ed entriamo nel centro visitatori, pieno di informazioni sul castello e della zona stessa. Vi è ovviamente molta più gente di ieri ma noi oggi non riusciamo a visitarlo in quanto il tempo stringe e ci interessa dedicare più tempo sull’isola di Skye. Facciamo ancora alcune foto e prima di lasciare questo fantastico posto ci accorgiamo che anche l’entrata al famoso ponte che unisce l’isoletta alla terraferma è a pagamento e anche molto salato. A noi è andata bene: essendo arrivati che era già chiuso il castello il ponte era comunque accessibile gratuitamente. Lasciamo definitivamente la zona e ci incamminiamo sulla A87 verso Kyle of Lochalsh, piccola cittadina da dove parte il ponte che ci unisce con l’isola di Skye, superiamo il ponte e procediamo fino a Portreee, città principale dell’isola. Ci fermiamo per fare diverse foto e ammirare diversi panorami poi via, percorrendo la strada costiera A855 abbandonando la principale A87, in mezzo a panorami mozzafiato: laghi, colline, stupende scogliere e ripidi pendi ci circondano e ci accompagnano. Ci fermiamo a fotografare l’Old Man of Storr che dalla strada si ammira benissimo anche se bisogna fare una buona camminata per vederlo da vicino (Old Man of Storr è una montagna a punta che con un'altezza di 719 metri rappresenta il punto più elevato di questa penisola) Proseguiamo e più avanti ci fermiamo ad ammirare la Mealt Falls (una stupenda cascata che precipita nel mare dalla scogliera) e qui riusciamo a fare diverse foto con alcuni scozzesi in abito tradizionale. Proseguiamo ancora e superiamo prima l’abitato di Duntulm, poi quello di Uig ed infine quello di Edinbane prima di arrivare a Dunvegan dove, appena arrivati siamo andati a visitare il castello omonimo prima che chiudesse. Siamo riusciti ad arrivare appena in tempo per la visita al castello ma in ritardo per la crociera per le foche, che a decide popolano gli anfratti di mare della zona. Pazienza. Abbiamo cosi visitato il castello, sede del clan MacLeod (dal film Highlander) ancora oggi abitato. Dal XIII secolo in poi è stata la residenza del Clan MacLeod ed il più antico castello della Scozia ad essere abitato in maniera continua. Dal 1933 è stato aperto al pubblico, portando ad un sostanziale incremento del turismo della zona. Finita la visita interna (che per essere onesti non era nulla di speciale) abbiamo visitato i giardini che invece erano davvero molto belli. Verso le 16.30 abbiamo lasciato il castello e siamo andati a visitare quella che per noi è stata la più bella zona della Scozia: il promontorio di Neist Point, avamposto occidentale di questa magica terra. Neist Point è una penisola stretta e lunga che si getta tra le onde del mare, raggiungibile con una lunga strada ad una sola carreggiata che lascia gli ultimi residui di civiltà ad almeno cinque chilometri indietro. Percorriamo la single track (circa 10 km) comunque in buono stato (attenzione ai veicoli provenienti nel senso opposto perché la strada è comunque molto stretta) e raggiungiamo il piccolo parcheggio (praticamente il bordo della strada, per cui, per sicurezza meglio fare manovra subito ed indirizzare il camper già verso il ritorno) all’inizio del sentiero asfaltato che porta la faro.  Il tempo non possiamo che desiderarlo migliore in quanto il cielo e azzurro terso, senza vento ed il sole illumina il promontorio in maniera ottimale. Iniziamo a scendere i primi gradini e siamo già fermi per ammirare e fotografare il paesaggio che non ha eguali. Davvero unico: le scogliere a picco sul mare, l'acqua cristallina, i prati verdissimi, i cespugli di cardo, le pecore, le isole all'orizzonte, il faro, non ci sono parole per descriverlo al meglio. Arriviamo ai piedi della collina poi saliamo fino in cima da dove il panorama acquista ancor più bellezza. La salita è tranquilla ed in cinque minuti la facciamo. Davvero un posto unico nel suo genere. Rimaniamo ad ammirare il paesaggio poi con calma ritorniamo al camper percorrendo sempre il sentiero asfaltato. Volendo si può anche arrivare al faro (ma non è visitabile). Ritornati al camper siamo tornati a Dunvegan dove ci siamo fermati nel campeggio del paese: il Dunvegan Camping e qui abbiamo pernottato con il muso del nostro camper rivolto verso il mare. Una giornata unica sia per i posti visitati che per il sole che non ci ha mai lasciato.                                                                Km 207

16-08-15 domenicao – Dunvegan – Fort Williams – Glasgow  - km alla partenza 90390

Oggi ultimo nostro giorno in Scozia. Lasciamo il campeggio verso le 10.00 stavolta sotto una fastidiosa pioggerellina e partiamo alla volta di Fort Williams. Lasciamo l’isola di Skye che devo dire ci è piaciuta tantissimo e percorrendo la A87 ripassiamo davanti al Eilean Donan Castle. Procediamo sempre in direzione sud ed arriviamo ad Invergarry dove facciamo rifornimento. Qui lasciamo la statale A87 per prendere la A82 che ci porta fino a Fort Williams. La nostra meta è il Glenfinann Monument e il Glenfinnan Viaduc molto vicini tra loro, che si trovano ad ovest di Fort Williams di circa 20 km per cui arrivati, svoltiamo verso destra sulla A830 e procediamo in direzione ovest. Arriviamo abbastanza velocemente in quanto non troviamo traffico e parcheggiamo nel parcheggio apposta per camper, libero (caso strano) Andiamo a vedere prima il monumento (una torre in riva al meraviglio Loch Shiel eretta nel 1815) che ricorda i caduti dei clan per la causa Giacobita. (il Glenfinnan Monument è stato costruito nel luogo in cui, nel 1745 Bonnie Prince Charlie alzò il suo stendardo per dare inizio alla rivolta giacobina.) poi saliamo sulla collina e ammiriamo il famoso viadotto a 21 arcate sul quale passa la West Highland Railway e divenuto celebre per essere stato più volte immortalato nella saga cinematografica di Harry Potter. Rimaniamo a fare diverse foto e riprese poi riprendiamo il cammino verso il Glecoe Pass. Continuiamo a scendere e superiamo Fort Williams che non abbiamo visitato causa tempo e arriviamo al Glencoe Pass. Durante il viaggio il sole ha fatto la sua comparsa e ha dato il meglio di se al passo anche se per tutto il tragitto ci siamo fermati lo stesso tantissime volte per fare foto e riprese a panorami mozzafiato, gole bellissime e laghi incantevoli. Una volta arrivati al passo ci fermiamo in uno dei tanti parcheggi e ci lasciamo trasportare dalla bellezza di questo posto, molto spesso immortalato per pubblicità sulla Scozia. L’unico peccato è non esserci arrivati al tramonto perché sicuramente lo scenario sarebbe stato ancora più magico. Dopo circa un’oretta riprendiamo a  scendere verso sud attraversando altre gole e zone stupende, tutte degne di note e in tutte ci siamo fermati per fare foto e riprese. Verso le 19.00 siamo arrivati Glasgow e, dopo aver fatto rifornimento, ci siamo messi a cercare un campeggio ma invano. Cosi abbiamo ripreso la marcia e ci siamo fermati in un’area di servizio in autostrada a Bothwell praticamente deserta. Leggendo un cartello abbiamo capito perché. Per sostare oltre le 2 ore bisognava pagare un biglietto di 11£ al ristorante della stazione, cosa che visto l’orario abbiamo deciso di fare. Cosi ci siamo fermati in quest’area, abbiamo cenato in tranquillità assoluta (infatti non si sentiva nessun rumore) (per forza eravamo gli unici). Serata in camper ovviamente a vedere un bel film dopo una buonissima cena italiana. Giornata davvero molto intensa con il sole che dalle 12.00 in poi non ci ha più lasciato.                                                               Km 436

 
17-08-15 lunedi – Glasgow (Scozia) – York (GB) – Sherwood  (GB)  - km alla partenza 90826

Verso le 09.00 abbiamo lasciato l’area di servizio e ci siamo diretti verso York utilizzando l’autostrada che, non lo avevo ancora detto, qui in Inghilterra è gratuita. Arriviamo a York verso le 11.00 e, dopo aver parcheggiato il camper in un parcheggio a pagamento lungo una strada vicino alle mura, siamo andati a visitare questa fantastica cittadina con un centro storico davvero unico.
York è una città nella contea del North Yorkshire celebre per la sua cattedrale. È situata alla confluenza dei fiumi Ouse e Foss. Essa presta il nome alla contea storica dello Yorkshire, della quale è considerata, sotto molti aspetti, la capitale tradizionale. Camminiamo in mezzo a stradine piccole circondati da case antiche e molto affascinanti, tanti locali tradizionali, pub, ristoranti fino ad arrivare alla grande cattedrale, unica nel suo genere. La cattedrale di York o York Minster (cattedrale e chiesa metropolitana di San Pietro) è la chiesa principale della diocesi anglicana di York, nonché sede della provincia ecclesiastica di York, il cui vescovo è secondo, nella gerarchia anglicana, solo a quello di Canterbury. La cattedrale, uno degli edifici gotici più grandi del Nord Europa insieme alla cattedrale di Colonia, conserva il titolo onorifico di minster che le deriva dalla prima fondazione in epoca anglosassone come avamposto per l'evangelizzazione dell'Inghilterra. Il primo edificio infatti venne fatto erigere dal re Edwin di Northumbria, convertitosi al cristianesimo grazie alla sua seconda moglie, Santa Etelburga del Kent e vi venne battezzato. Una bellissima cattedrale davvero: imponente e maestosa. Continuiamo la nostra visita con le mura, la piazza principale (dove vi sono anche diversi artisti di strada) il mercato e come sempre quando lo troviamo un bel negozio di Disney Store. Ci fermiamo al Mc Donald’s per uno spuntino poi ritorniamo al camper dove Conny e Ary ci aspettavano ansiose. Partiamo da York verso le 15.00 in direzione di Nottingham e ci fermiamo 20 km prima nella famosa e famigerata Foresta di Sherwood, sempre associata alla famosa saga del fuorilegge Robin Hood. Ovviamente il centro visitatori del parco era già chiuso ma lo stesso siamo riusciti a fare una bellissima passeggiata per i suoi sentieri fino ad arrivare a vedere la famosa Major Oak (quercia maggiore) La Major Oak (Quercia maggiore), secondo il folclore locale è stata il covo principale di Robin Hood. La quercia ha tra gli 800 e i 1.000 anni e, dall'epoca vittoriana, le sue membra massicce sono state in parte sostenute da un elaborato sistema di ponteggi. Ci fermiamo per fare diverse foto e anche Ary e Conny apprezzano molto il posto, tutto un bosco per poter correre e giocare. Nel ritornare al camper, parcheggiato in uno dei tanti parcheggi che vi sono limitrofi, ci siamo fermati in un campo giochi e qui ci siamo sfidati in un percorso di guerra. Divertente sia per i grandi che per i più piccoli. Per la notte poi abbiamo sostato qui, nel parcheggio del parco e nessuno ci da detto niente (non c’erano infatti cartelli che indicassero “overnight”) per cui nessun problema.La sera e la notte sono state stupende con tantissimi rumori di uccelli e animali con una bianca luna di sfondo.                               Km 452  


18-08-15 martedi – Sherwood Forest – Nottingham –  Canterbury  - km alla partenza 91278

Alla mattina ci svegliamo sotto un cielo scuro e molto nuvoloso. Facciamo colazione e verso le 10.00 partiamo in direzione di Nottingham, distante circa 20 km. Purtroppo oggi piove ma una volta arrivati nella città di Robin Hood riusciamo ad arrivare davanti al castello in camper. Piccola sosta non proprio regolare per fare 2 foto con la statua e poi via verso Cambridge. Arriviamo dopo circa 2 ore ma anche qui piove a dirotto e non riusciamo a trovare un parcheggio. Optiamo allora per un altro giro della città in camper che alla fine soddisfa tutti. La città universitaria per eccellenza non ci ha colpito neanche un po’ cosi dopo circa 30 minuti lasciamo il centro (attenzione ai divieti comunque) e partiamo per Canterbury. Durante tutto il viaggio il brutto tempo non ci ha lasciato un secondo cosi all’arrivo in città decidiamo di andare a cercare un campeggio, cosa che si rivelerà molto difficoltosa in quanto tutti i campeggi visitati erano pieni o addirittura in uno, non prendevano i cani. Cosi verso le 20.00 siamo andati a vedere un’area di sosta: un park and ride, non segnalato sul nostro libro ma trovato grazie a cartelli locali che si rivelerà davvero ottima. A pochi chilometri dal centro, in un grande parcheggio scambiatore, il New Dover Road park and ride abbiamo trovato posto per il nostro camper a soli 2£ al giorno con annesso biglietto gratuito per il centro storico in autobus. Davvero ottima. Ci siamo sistemati e ormai stanchi abbiamo preparato la cena sperando di trovare il sole il giorno dopo, visto che domani andremo a visitare la citta di Canterbury.                        Km 385

 
19-08-15 mercoledi – Canterbury - Dover  - km alla partenza 91663

 
Al nostro risveglio, dopo una serata e una nottata di pioggia, troviamo un sole caldo e un cielo azzurro come non vedevamo da alcuni giorni. Contenti per questo lasciamo l’area di sosta e con l’ausilio del bus a 2 piani che passa vicino all’ingesso del parcheggio ci rechiamo in centro a Canterbury. (come detto, avendo il biglietto del parcheggio il bus è gratuito) Arrivati, iniziamo la nostra visita dal mercato, pieno di gente e di bancarelle per addentrarci sempre di più verso il centro storico fatto di stradine piccole, case tipiche medioevali, negozi di ogni genere e ovviamente la famosa cattedrale. La cattedrale di Canterbury, il cui nome completo è cattedrale primaziale metropolitana di Nostro Signore Gesù Cristo di Canterbury, è una delle più antiche e conosciute chiese cristiane d'Inghilterra. All’ingresso del complesso purtroppo troviamo una brutta sorpresa: il prezzo. Che ci lascia praticamente di sasso. Ok essere turisti ma cosi si esagera. Se si considera che non si poteva neanche fotografare la scelta di non entrare e di ammirare questa meraviglia da fuori si è rivelata la più idonea. Facciamo un giro intorno alle mura, ammiriamo ciò che riusciamo e poi via alla scoperta della città attraverso l’High Street Canterbury, la strada famosa per i suoi negozi, canali che l’attraversano e le case antiche che qui vi sorgono. La passeggiata si rivelerà davvero piacevole, accompagnata da uno stupendo sole che riscaldava la giornata. Il centro, anche qui, era frequentato da diversi artisti di strada e nel complesso era molto movimentato e allegro ma mai caotico. Verso le 12.30 torniamo al nostro camper, sempre in autobus, e dopo aver pranzato partiamo alla volta di Dover distante circa 20 km. Appena arrivati vediamo da lontano l’imponente castello ma noi preferiamo andare a visitare le White Cliff, le bianche scogliere. Arriviamo al National Trust The White Cliffs of Dover dove all’ingresso paghiamo ben 5£ per famiglia per parcheggiare e visitare il parco (finalmente un prezzo onesto) ed cosi entriamo. Parcheggiamo il camper nel parcheggio corriere (non c’era altro) e partiamo, attraverso il sentiero, alla scoperta di questo posto incantevole. Le Bianche scogliere di Dover, immortalate da poeti e da cantanti, si affacciano sul Canale della Manica. Si crede che il Canale sia stato creato per erosione del mare. In un tempo molto remoto, esisteva una immensa foresta fra la sponda dell'isola britannica ed il continente Europeo. La dimostrazione di quanto asserito è la scogliera bianca, identica a quella di Dover, esistente vicino a Calais in Francia. La composizione predominante della costa britannica e francese, oltre che del fondale marino, è di calcare a tessitura molto fine. Percorriamo il sentiero fermandoci continuamente a fare foto e filmine, ammirando lo stupendo panorama amplificato anche dalla presenza di un fantastico sole. Attenzione a non avvicinarsi troppo al dirupo in quanto le strutture di sicurezza sono un po’ scadenti ma forse il bello è anche questo. Ammiriamo dal fianco e dall’alto le scogliere e proprio sotto di noi c’è il terminal marittimo dal quale partono i traghetti. Avanziamo un po’ senza però arrivare al faro in quanto il tempo a nostra disposizione sta volgendo al termine. Dopo innumerevoli foto di rito facciamo ritorno al camper e da qui andiamo in centro a Dover, dove ci fermiamo con il nostro mezzo sul lungo mare, insieme ad un’altra decina di camper. Cena e passeggiata serata al chiarore di luna con i verso dei gabbiani che ci tenevano compagnia. Ultima nostra giornata inglese, stupenda ma intensa e faticosa        km 32


20-08-15 giovedi – Dover (GB) – Calais (F) – Selestat (F) - km alla partenza 91695


 Oggi lasceremo la Gran Bretagna. Ci alziamo con calma in quanto dobbiamo arrivare verso le 13.00 al terminal marittimo per cui stamattina riposo assoluto. Verso le11.00 siamo andati a fare una passeggiata sul lungo mare con i nostri due cagnoni davvero bravi e buoni. Alle 13.00, come previsto, ci siamo recati al porto e dopo un piccolo controllo ci siamo sistemati nella nostra corsia d’imbarco. Imbarco che è avvenuto in orario alle 14.45. Lasciando l’Inghilterra abbiamo ammirato le bianche scogliere dal mare guardando dove eravamo stati il giorno prima. L’attraversata è stata tranquilla e veloce e nel salottino della nave ci siamo riposati. Piccolo giro per i negozi di bordo ed eccoci già in Francia. Scesi dal traghetto abbiamo per prima cosa sistemato il navigatore in quanto la guida, come ben si sa, qui è a destra, poi ci siamo fermati in un’area di servizio per sistemarci adeguatamente, fare il pieno di carburante e rifocillarci e poi siamo partiti di gran lena in direzione di Saarbrucken per poi procedere verso Strasburgo ed infine fermarci a dormire a Selestat, prima del confine Svizzero, in un’area di servizio in autostrada. Oggi giornata di viaggio per il rientro. Traffico tranquillo e tempo stabile e bello                   Km 696


21-08-15 venerdi – Selestat (F) – Albinea (I) - km alla partenza 92391


Verso le 07.30, mentre ancora tutti dormono, siamo ripartiti verso casa. Alle 08.30 siamo entrati in Svizzera e abbiamo comprato la vignetta autostradale poi abbiamo proseguito senza traffico fino al tunnel del S. Gottardo. Qui abbiamo trovato un po’ di fila per l’ingresso a corsie alterne per ragioni di sicurezza ma in meno di 15 minuti siamo riusciti ad entrare. Percorso il tunnel siamo poi arrivati alla barriera di Como, un’altra volta in Italia e da qui fino a casa senza problemi, senza traffico e con tanto caldo e sole.      Km 583


Anche questa vacanza ormai si è conclusa e nel migliore dei modi: il CAMPERETTO è stato fantastico come sempre, abbiamo visto posti bellissimi, alcuni poco conosciuti ma davvero unici. Stupende scogliere e mare cristallino rimarranno per sempre nella nostra mente come i posti storici ma più di tutto la fortuna che abbiamo avuto nel tempo: non pensavamo di trovare cosi tanto sole e bel tempo, cielo azzurro e terso in Scozia.

Km finali percorsi                    6475
Km finali dalla partenza         92950
Km alla partenza                    86475


Paola, Gianni, Andrea, Gianluca, Ary e Conny