Premessa
Finalmente,
dopo tanti anni, riusciamo ad organizzare il viaggio in Scozia. La
quarantena inglese
per gli animali è abolita e cosi anche i nostri due
cagnoloni ci possono
accompagnare.
Il percorso prevede e una breve visita a Parigi per riposarsi della
lunga tappa
di avvicinamento e diverse tappe in Inghilterra fino a raggiungere la
Scozia.
. Il rientro invece è previsto dalla Svizzera per accelerare
i tempi.
01-08-15 Sabato – Albinea (I)
– Chamonix (F)
km alla partenza 86475
Come
nostra consuetudine alle 21.30 partiamo finalmente per Chamonix. Il
traffico
anche se è il primo di agosto è inesistente e
procediamo senza problemi fino al
traforo. Facciamo il biglietto, attraversiamo il tunnel ed eccoci in
Francia.
Sostiamo nell’area di sosta proprio all’ingresso
del paese, gremita di camper
ma con ancora tantissimo posto libero.
Sono le ore 2.45 e finalmente ci
corichiamo per la notte.
Km
396
02-08-15
Domenica – Chamonix (F) – Parigi (F)
km alla partenza 86871
Lasciamo
l’area di sosta di Chamonix verso le 08.00 e imbocchiamo
l’autostrada per il
nostro tappone di spostamento verso Parigi. Anche se un po’
costose decidiamo
comunque di utilizzare le autostrade francesi in quanto ci permettono
un’enorme
risparmio di tempo. Infatti, con le soste per la colazione e per il
pranzo
arriviamo nella capitale francese, al camping Indigo (rigorosamente
prenotato
mesi prima dall’Italia) verso le 17.30. Le autostrade
francesi saranno anche
salate ma in tutto il tragitto non abbiamo trovato uno, dico, un solo
cantiere
stradale. File e code assolutamente neanche l’ombra.
Praticamente perfette. Piazziamo
il camper nella nostra piazzola, ci riposiamo un pochino e alle 20.00
prendiamo
la navetta del campeggio che in un attimo ci porta a Porte Marriot e di
li in
metrò arriviamo nel centro di Parigi, ovviamente al
Trocadero, per ammirare la
fantastica Torre Eifell. Arriviamo e come sempre lo spettacolo
è stupendo. La
torre, non ancora illuminata domina tutta la città e
tantissime persone
aspettano, in lunghissime file, per salire sulla sua
sommità, dai quattro piloni
dove sono collocati i punti di accesso. Giriamo un po’ la
zona in attesa del tramonto
per poter fare le foto alla torre con la luce rossa del sole. Verso le
21.00 ci
spostiamo lungo la
Senna, per visitare
diverse bancarelle di souvenirs e prodotti di ogni tipo; poi prima
delle 22.00 ci
piazziamo proprio sotto la prima arcata e alle 22.00, precise come un
orologio
svizzero, centinaia di lampadine hanno iniziato a lampeggiare
simultaneamente
dando l’impressione di un immensa lampada psichedelica il
tutto per la durata
di 5 minuti. Come sempre uno spettacolo fantastico che nel 2011 abbiamo
ammirato dalle scalinate del Trocadero, nel 2013 dai giardini
a fianco
le
fontane e quest’anno da sotto le sue arcate. Alle 22.30 ci siamo poi
spostati verso il Pont de Bir
Hakeim
(location del film
“il mistero delle pagine perdute, con Nicholas Cage) da dove
si possono fare
delle bellissime foto della Torre sulla Senna. Infine, verso le 23.00,
abbiamo
ripreso il metro e alle 23.45 eravamo di nuovo in camping per un
meritato
riposo.
Serata serena e fresca e nessun problema di traffico
Km
612
03-08-15
lunedi – Parigi (F)
Stanchi
del viaggio del giorno precedente lasciamo il campeggio per visitare
alcuni
posti della città lasciati indietro nel 2013 un
po’ tardi e alle 11.00 siamo di
fronte all’ingresso del
cimitero du Père -
Lachaise dove vi sono le tombe di diverse
persone famose tra cui artisti, musicisti poeti
e scrittori. Il cimitero del
Père-Lachaise primo dei
cimiteri civili di
Parigi, è anche il più grande, è uno
dei più celebri del mondo. È tra i luoghi
più visitati della capitale francese. Iniziamo a passeggiare
in mezzo a tantissime
tombe (seguendo una cartina che avevamo stampato da internet altrimenti
è
impossibile orientarsi) alcune delle quali molto antiche e ci
accorgiamo che vi
sono moltissime persone che visitano questo luogo. Troviamo la tomba
Marcel
Prust, di Honore de Balzac, quella di Chopin (con tanti fiori deposti)
ed
infine quella di Jim Morrison, una delle più visitate. La
giornata è soleggiata
e molto calda e per fortuna abbiamo con noi diverse bottiglie di acqua
per
dissetarci. Verso le 13.00 riprendiamo il metrò e ci
rechiamo a Montmartre per visitare
la Basilica del Sacro Cuore, che è una basilica cattolica
situata su una
collina di Parigi. Papa Benedetto XV l'ha elevata al rango di Basilica
minore
nel 1898. La
Basilica insieme al
Vittoriano di Roma è il monumento più bianco
d'Europa. La sua pietra calcarea,
infatti, ha la caratteristica di non trattenere polvere e smog,
così dopo ogni
pioggia il "Sacré-Cœur" risulta ancora
più splendente. Visto l’orario
non troviamo fila all’ingresso e cosi riusciamo a visitarla
in tutta la sua
interezza. Davvero bellissima. Peccato che non sia possibile fare delle
foto,
neanche senza l’utilizzo del flash. Dopo pranzo e dopo un
piccolo riposino abbiamo
ripreso il metro per recarci all’Arco di Trionfo e per
percorrere a piedi parte
del famoso viale degli Champee Elisee. Visitiamo e osserviamo i
tantissimi
negozi presenti sul viale ma ovviamente di acquisti non se ne parla
nemmeno ad
eccezione di una maglietta per Andrea acquistata da H&M.
Sempre
con l’utilizzo del metrò ci rechiamo a visitare la
Defence, la zona moderna e
finanziaria di Parigi dove ha sede il Grand Arche, un palazzo a forma
di cubo
aperto nel centro di dimensioni davvero notevoli. Anche la piazza e
tutto il
contesto intorno è davvero molto interessante: vi sono
diversi palazzi adibiti
ad uffici per banche, negozi e centri commerciali che rendono questo
posto di
Parigi unico e al tempo stesso molto piacevole da visitare. Alle 18.00
infine,
siamo ritornati al camper per riposarci e per far correre i nostri
cagnoloni. Piccolo
contrattempo: abbiamo dovuto cambiare piazzola a causa di un gruppo
scolastico molto
rumoroso con diverse tende al seguito sistemati troppo vicini al nostro
camper.
Serata poi tranquilla in campeggio che mi ha permesso anche una
corsetta di 12
km fino alla cara Torre Eifell con selfie serale. Parigi è
sempre Parigi. Oggi
sole, sole e sole. Che caldo.
04-08-15 martedi – Parigi (F)
– Calais (F) - km alla partenza 87483
Questa
mattina ci siamo svegliati alle 07.00 perché dobbiamo
raggiungere Calais in
tempo per prendere il traghetto per l’Inghilterra. Le
operazioni di uscita dal
campeggio e da Parigi si sono svolte senza intoppi (conosciamo bene la
strada)
Imbocchiamo l’autostrada e senza problemi alle 14.00
arriviamo al terminal
traghetti di Calais; solo il forte vento ci da un po’ di
fastidio. Ci mettiamo
in fila in quanto ci sono diverse vetture e qui ci controllano i
documenti,
tutto ok. Arriviamo poi al casello della compagnia marittima, (la
P&O) ma quando
controllano i documenti dei nostri due cagnoloni trovano alcune cose
che non rispettano
le norme vigenti e non ci permettono d’imbarcarci. Parlando
con l’assistente
per come sistemare la cosa ci consigliano di recarci in paese, a
Calais, a far
sistemare la vaccinazione e il passaporto da un veterinario. (Vorrei
precisare che le vaccinazione ai nostri cani le avevamo fatte e
scrupolosamente
controllate sia con il nostro veterinario di fiducia, sia con la sede
locale
dell’USL) Si vede che in questo ultimo mese hanno emanato
regole più strette. Comunque,
un po’ scoraggiati, siamo andati in
città e
trovato lo studio, tra l’altro un veterinario simpaticissimo,
abbiamo fatto
fare quanto richiestoci (rivaccinazione e sistemazione data della
stessa) alla
modica cifra di 100€ con
la sicurezza
che ci avrebbero fatto partire il giorno dopo, allo stesso orario, con
i
documenti in regola. Nel contempo, abbiamo telefonato al campeggio di
Londra e
spostato la prenotazione di un giorno. Meno male che da questo punto di
vista
non ci sono stati problemi. Cosi, verso le 15.30, abbiamo visitato il
litorale
francese della Manica e trovato un campeggio a Bleriat Plage, il
“Du Fort La
Più” proprio sul mare dove ci siamo fermati per la
notte. Sistemato il camper
abbiamo fatto un giretto in spiaggia con i nostri cagnoni e ci siamo
concessi
una bella serata di riposo con passeggiata al chiaro di luna. Il
campeggio era molto
bello e localizzato in un posto davvero incantevole. Un forte vento ha
spazzato
per tutta la giornata la zona ed il mare era molto mosso. Forse
è stato un bene
che non ci abbiano permesso di partire oggi. Speriamo
comunque lo facciano domani.
Tempo stupendo per tutto il giorno, solo un forte vento
Km
322
05-08-15
mercoledi – Calais (F) – Londra (GB) – km
alla partenza 87805
Con
estrema calma quest’oggi ci siamo alzati verso le 11.00 e
dopo aver lasciato il
campeggio, dove abbiamo
dormito divinamente, ci siamo recati in centro
a Calais
per una visita veloce della città. Il parcheggio della
stazione degli autobus,
gratuito, ci ha permesso di fermarci proprio in centro. Piccolo giretto
turistico con i nostri cagnoloni e sosta ai piedi del campanile
dell’hotel de
Ville che domina tutta la zona e i giardini. Molto bello e
caratteristico.
Ritornati al camper abbiamo pranzato e verso le 15.00 siamo ritornati
al
terminal traghetti con un po’ di ansia ma stavolta era tutto
in regola e ci
hanno fatto imbarcare. Siamo partiti in anticipo rispetto al nostro
orario. I
cani li abbiamo dovuti lasciare nel mezzo ma visto la traversata cosi
corta e
il mare estremamente calmo non se ne sono neanche accorti. La giornata
soleggiata, con pochissimo vento ci ha permesso di goderci
l’arrivo sull’isola
britannica con lo spettacolo delle stupende scogliere di Dover, le
bianche
scogliere che per questioni di tempo abbiamo deciso di visitare il
giorno del
ritorno. Dopo un’ora e mezza di traversata siamo sbarcati e
seguendo le
indicazioni (tantissime e in diverse lingue) abbiamo fatto la prima
conoscenza con
la guida a sinistra. Lasciato il terminal ci siamo diretti verso
Folkestone da
dove imbocchiamo l’autostrada a 4 corsie M20 e poi la M25
verso il nostro
campeggio che avevamo prenotato a febbraio per essere sicuri di trovare
posto.
In realtà, essendo un po’ distante dal centro, il
problema non si poneva ma,
per via della legge che impedisce ai camper troppo vecchi di entrare
nel centro
di Londra (Low Emission Zone), non avevamo scelta. Ma mai scelta fu
più
azzeccata: infatti il campeggio “Alderstead Heath
Caravan Club Site” si trova a circa una trentina di
chilometri dal centro di
della capitale, in una zona verdissima e vicinissima ad un bosco.
Davvero
stupendo. Unico problema: non arrivate dalla strada più
stretta altrimenti con
il camper è un tormento. Utilizzate il secondo ingresso
dalla statale
(impostare itinerario alternativo sul navigatore) Comunque, dopo circa
2 ore e
senza particolari problemi, siamo arrivati ci siamo sistemati e
finalmente
riposati e rilassati in compagnia di numerosissime lepri che venivano
praticamente
fin sotto la nostra veranda. Davvero unico come posto, La sera ce la
siamo
concessa davanti ad un bel film. Domani ci aspetta Londra.
Tempo ottimo tutto il giorno.
161
km
06-08-15 giovedi – Londra
Al
mattino, appena svegli, ci accoglie un bel temporale e un tempo da lupi
(e
pensare che la sera prima era
stupendo) a dimostrazione che qui il
tempo cambia
molto repentinamente. Per nulla scoraggiati ma anzi, organizzati al
massimo ci
prepariamo e alle 09.30 siamo di fronte alla reception del campeggio
dove un
taxi, apposta per noi e alla modica cifra di 8£ ci porta alla
stazione di
Coulsdon South da dove prendiamo il treno per la capitale del Regno
Unito. In
poco meno di 30 minuti, in mezzo ai pendolari londinesi ma comodamente
seduti
su poltrone giganti per un metrò, eccoci finalmente a Londra
e per la
precisione a Victoria Station. Appena
scesi dal treno però ci siamo accorti che qualcosa non
andava per il verso
giusto. Infatti la stazione era piena di dimostranti con bandiere
gialle e
l’entrata per il metrò cittadino era chiusa. Un
po’ insospettiti chiediamo ad
un poliziotto che gentilmente ci informa che il metrò
cittadino, la famosa
Tube, è chiusa per sciopero per tutto il giorno. Mi viene da
dire “che…” Dopo
esserci guardati tutti in faccia po’ sbigottiti per la sfiga
decidiamo di
procedere a piedi e dopo aver chiesto al solito poliziotto da che parte
andare
per Buckingham Palace ci incamminiamo con passo deciso in mezzo al caos
cittadino e in poco meno di dieci minuti arriviamo davanti al Palazzo
Reale. L'espressione Buckingham Palace
o
semplicemente The Palace
è
diventata comune per esprimere
tutto quanto ciò che riguarda
gli ambienti della
Corte e della famiglia reale. Oltre ad essere la residenza ufficiale
della
Regina, Buckingham Palace è il luogo in cui si svolgono
numerose cerimonie
pubbliche (dai ricevimenti dei reali alle visite dei vari capi di
Stato) ed è
anche una notevole attrazione turistica (famoso in tutto il mondo
è il cambio
della Guardia). Da un punto di vista più profondo, ha sempre
rappresentato un
punto di riferimento per i sudditi, nei momenti gioiosi e tristi della
storia
del Regno. La piazza con la fontana è gremita di gente di
tutte le etnie che
scattano foto e ammirano il palazzo che ha una superficie di 77.000 mq
Anche
noi con le nostre attrezzature facciamo lo stesso. Andrea utilizza
anche la
GoPro sul supporto allungabile per permetterci di fare diversi selfie
con il
palazzo come sfondo, davvero unici. Lasciato il palazzo attraversiamo
St. Georg
Park in mezzo a laghetti, papere e tantissimi scoiattoli prima di
arrivare al
famoso Big Ben o Torre dell’orologio e al Westminster, il
palazzo del
parlamento (Houses of Parliament) dove vi è la sede della
camera dei lord e
quella dei comuni. La parte più antica del palazzo ancora
esistente,
Westminster Hall, risale al 1097. La finalità originaria del
palazzo era quella
di residenza reale, ma nessun monarca vi ha più vissuto dal
sedicesimo secolo.
La maggior parte della struttura attuale risale al diciannovesimo
secolo, quando
il palazzo fu ricostruito dopo essere stato interamente distrutto da un
incendio nel 1834. Una delle caratteristiche più famose del
palazzo è la torre
dell'orologio: una notevole attrazione turistica che ospita il
famosissimo Big
Ben. Il Big Ben è
il nomignolo
della campana più grande dell'orologio della torre
all'angolo nord-est. Per
tradizione l'uso del nome si è esteso anche all'orologio e
all'intera torre in
stile neo-gotico, alta 96 metri e terminata nel 1858.
Conosciuta come Clock Tower
(Torre dell'Orologio), in
occasione del Giubileo di diamante di Elisabetta II del Regno Unito del
giugno
2012 è diventata ufficialmente la Elizabeth
Tower. Procedendo
con la nostra
visita, sempre a piedi, ci siamo
spostati verso la Cattedrale di Westminster che causa della lunga fila
all’ingresso
abbiamo dovuto ammirare solo dall’esterno (peccato
perché ci tenevamo a
visitarla ma il tempo che abbiamo è pochino) poi da qui
siamo arrivati a
Trafalgar Square, centro e cuore pulsante della metropoli. E’
la piazza più importante
di Londra, dedicata
al ricordo della Battaglia di Trafalgar del 1805 in cui la Royal Navy
di
Horatio Nelson sconfisse le flotte combinate di Francia e Spagna,
durante le
guerre napoleoniche. Nella piazza, che è spesso sede di
manifestazioni politiche,
si trova la famosa Colonna di Nelson. D'inverno, in questa piazza,
viene eretto
un enorme albero di Natale, gemellato con quello di Bruxelles.
L'obelisco della
piazza rappresenta l'occhio del drago che, secondo la leggenda, si
pensa abbia
combattuto contro Enrico VII d'Inghilterra. Qui ci siamo riposati
osservando
tantissimi artisti di strada con le loro attrazioni e spettacoli
davvero molto interessanti
e divertenti. Dopo aver mangiato un panino in un Mc Donalds a due passi
dalla
piazza abbiamo raggiunto un’altra zona molto famosa:
Piccadilly Circus, la
Times Square di Londra. Anche qui tantissime persone facevano foto e
selfie (la
moda del momento) e i negozi di souvenirs facevano a gara nel cercare
di
richiamare i turisti con i trucchi e spettacoli più
disparati. Costruita nel
1819 per collegare Regent Street con l'omonima Piccadilly (importante
strada
dello shopping) è diventata col passare degli anni uno dei
principali punti di
snodo del traffico cittadino. La sua felice posizione, nel cuore del
West End
londinese, e la vicinanza con importanti luoghi di interesse come i
teatri di
Shaftesbury Avenue o strade come Coventry Street e The Haymarket
ricchissime di
negozi e locali alla moda, hanno reso Piccadilly Circus un affollato
punto di
ritrovo, nonché una vera e propria attrattiva turistica
tanto da diventare uno
dei simboli stessi di Londra. Famosa per i display luminosi e le
insegne a LED
posizionate su di un edificio posto al lato settentrionale della stessa
e per
la celebre Shaftesbury Memorial Fountain che rappresenta
“l'Angelo della Carità
Cristiana” Dopo esserci goduti la piazza siamo andati nel
negozio di giocattoli
più bello del mondo in Regent
Street: Hamleys,
dove
in sette piani di edificio vi sono
tutti i giocattoli che ogni bambino di ogni età
può sognare. Ovviamente il
nostro Gianluca era alle stelle. Nel negozio vi sono tantissimi
commessi, tutti
giovanissimi, che fanno provare gli articoli e loro stesso giocano con
tantissimi prodotti esposti. Dopo ben 2 ore di giochi e divertimento
siamo
usciti e con l’autobus 115 abbiamo raggiunto il
“Tower Bridge” La giornata, divenuta
calda e soleggiata ma con una leggera brezza di vento, ci ha permesso
di
goderci al massimo questo angolo di Londra davvero unico. Il
Tower Bridge è un ponte mobile situato sul fiume Tamigi. Il
suo nome
deriva dal fatto che collega il distretto di Southwark alla Torre di
Londra,
un'antica costruzione in cui venivano rinchiusi e giustiziati i
prigionieri. Lo
abbiamo visitato e fotografato in lungo e in largo ed Andrea ed io ci
siamo anche
saliti sopra mentre Paola e Gianluca si riposavano su una
panchina. Quando
eravamo proprio in mezzo abbiamo sentito la sirena che annunciava
l’apertura
del ponte per il passaggio di una piccola nave. Cosi di volata siamo
scesi e lo
abbiamo visto aperto dalla riva del fiume. Davvero molto interessante.
Verso le
17.00 abbiamo ripreso l’autobus 115 che ci ha riportati in
Victoria Station e
da li in 45 minuti (30 di treno e 10 di taxi) siamo ritornati al nostro
campeggio dove ci siamo riposati e dove abbiamo giocato con i nostri
cagnoloni.
La serata l’abbiamo passata in camper con qualche piccola
uscita per vedere le
numerose lepri della zona. Giornata fantastica anche se faticosa, tempo
incerto
al mattino e soleggiato al pomeriggio.
07-08-15 venerdi – Londra - Windsor – Stonehange -
km alla partenza 87966
Lasciamo
il campeggio di Londra verso le 10.00 e percorrendo
l’autostrada M25 e dopo
poco 1 ora di viaggio
arriviamo a Windsor, dove vi è il
castello della
residenza estiva della famiglia reale. Parcheggiamo inizialmente
nell’unico
parcheggio per pullman esistente ma dopo aver visto i prezzi
(6£ ora) abbiamo
contattato il parcheggiatore, presente in zona, che ci ha fatto
sistemare in
una zona più piccola, ma non segnalata, adibita a camper,
per una cifra molto
più modesta di 1£ ora. Percorriamo il centro del
paese e arriviamo all’ingresso
del castello, visitabile solo in parte, e ammiriamo la sua mole e la
sua vastità,
cosa ancora più amplificata quando dal cancello principale
vediamo il viale che
porta ai giardini reali. Il Castello di
Windsor
è il più grande castello abitato del mondo ed
anche
quello che è
abitato da più a lungo, essendo risalente all'epoca di
Guglielmo
il
Conquistatore e costruito nel 1066 circa. Copre un'area di circa 45.000
mq Insieme a Buckingham Palace a Londra e a Holyrood Palace a
Edimburgo, è una
delle principali residenze ufficiali della monarchia britannica. La
Regina
Elisabetta II trascorre molti weekend dell'anno al castello,
utilizzandolo per
incontri di stato e anche privati. Visitiamo il castello ed i suoi
giardini (davvero
unici) poi ci dirigiamo a visitare il paese di Windsor che devo dire
è davvero
molto carino e accogliente, pieno di negozi e gallerie. Merita davvero
una
visita. Verso le 14 ritorniamo al camper, pranziamo e poi ci mettiamo
in marcia
prima sulla M25 poi sulla M3 per raggiungere Stonehange vicino al
villaggio di
Amesbury. Lasciamo l’autostrada e imbocchiamo la A303 che
porta
proprio al sito e dopo alcuni
chilometri, dietro una piccola collina intravvediamo le famose pietre.
La
strada ci passa abbastanza vicino ed è possibile vedere il
sito
senza entrare
nell’area archeologica. Ma la nostra intenzione è
di
visitarlo dall’interno, da
vicinissimo proprio. Stonehenge
(pietra sospesa) è un sito neolitico
composto da un insieme circolare di
grosse pietre erette, conosciute come megaliti. Le pietre di Stonehenge
devono
il loro attuale allineamento ai lavori di ricostruzione nella prima
metà del
Novecento. Ipotizzando che l'attuale allineamento ricalchi il
precedente,
alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un "antico osservatorio
astronomico" con un significato particolare ai punti di solstizio ed
equinozio, anche se l'importanza del suo uso per tale scopo
è ancora dibattuta.
Il sito fu aggiunto alla lista dei patrimoni dell'umanità
dell'Unesco nel 1986.
Parcheggiamo il camper nel grandissimo parcheggio (gratuito) antistante
l’ingresso e ci rechiamo alla biglietteria. Facciamo il
biglietto famiglia
costo 40.5£ che comprende però anche il passaggio
in pulmino fino al cerchio di
pietra altrimenti c’era da fare a piedi circa 1 km. Visto
l’ora, essendo le
18.00, decidiamo in questo senso e la scelta è stata
più che mai azzeccata. In
un attimo ci troviamo ai piedi del sito megalitico più
strano e misterioso del
mondo e l’emozione
è davvero unica. Non vi si
può passare in mezzo ma ci si
gira intorno passandoci molto vicino. Facciamo il giro completo e il
sole, che
non ci ha lasciato tutto il giorno, ci regala uno spettacolo davvero
unico. Un
tramonto proprio a Stonehange è un regalo fantastico che non
avrei mai
immaginato. Percorriamo tutto il periplo del sito e facciamo un numero
infinito
di fotografie; col cellulare, con la macchina e la GoPro. Il posto
è anche
popolato da diverse gazze nere che sorvolano e si fermano per farsi
immortalare. Verso le 19.45 riprendiamo il pulmino, visitiamo il
negozio vicino
alla biglietteria e partiamo in direzione di York. Viaggiare di sera in
Inghilterra è bellissimo, non c’è
praticamente nessuno. Verso le 22 ci fermiamo
per la cena in un’area di sosta vicino a Leicester sulla M1 e
ci sistemiamo per
la notte.
Giornata davvero molto bella, piena di sole e di emozioni
km
405
08-08-15 sabato – Goathland – Whitby –
Enlwich - km alla
partenza 88371
Alle
07.00, mentre ancora tutti i membri del mio equipaggio dormono, lascio
la
stazione di servizio (dove tra l’altro abbiamo
dormito
tranquilli) di Leicester
e procedo con la mia solita calma verso Goathland nello North
Yorkshire, piccola
paesino che ha ospitato per 2 settimane il set del film di Harry Potter e dove
c’è la famosa fermata del
treno per la scuola di Hogwarts che noi vogliamo
vedere. Superiamo
Nottingham e
York (che visiteremo al ritorno) e dopo una breve sosta per acquisti
alimentari
presso un Lidl (come i nostri in Italia) sotto un fantastico sole
arriviamo
all’altopiano di Beck Hole, prima di accedere al paesino che
si trova
praticamente in una buca con discese addirittura del 25% di pendenza.
Speriamo
che poi il camper riesca a risalire. In
paese, poco distante dalla stazione, vi sono 2 parcheggi, uno in mezzo
a un
prato con pecore al pascolo adatto alla sosta anche per i camper al
modesto
costo di 2.5£ a giornata. Lasciamo il camper e ci dirigiamo
alla stazione
gustandoci anche il centro di questo bellissimo paesino famoso nel
regno Unito
anche per una serie televisiva che però noi non conosciamo.
La
stazione è proprio uguale a quella del film col famoso
ponticello in legno
sopra i binari e le raccorderie per il rifornimento di acqua per le
locomotive
che vi circolano. Anche il treno è uguale a quello del film:
locomotore a
vapore e carrozze in stile e di colore rosso. Il treno percorre 2
viaggi al
giorno. L’itinerario unisce i paesini della zona e viene
chiamato proprio “il
treno di Hogwarts”
Facciamo
le nostre foto da ogni lato possibile per immortalare questo angolo di
Regno
Unito e attendiamo l’arrivo del famoso treno che non tarda
molto. Una volta
arrivato anche in questo caso le foto si sprecano e
l’emozione è davvero tanta,
soprattutto per i bimbi.
Dopo
la partenza del treno, ritorniamo al camper dove in mezzo a tantissime
pecore,
pranziamo e alle 15.00 ripartiamo con l’ansia della fatidica
salita che però il
nostro mezzo supera agevolmente seppur in prima marcia.
Ci dirigiamo
verso
Whitby, sulla costa, per visitare la famosa abbazia che si trova su una
collina
che domina tutta la baia. Da qui si fanno foto stupende.
Superata un’ennesima salitona riusciamo a trovare il
parcheggio senza problemi,
al costo di 1.5£ per ora. Sostiamo ed andiamo a visitare i
resti della chiesa
che è molto più bella e apprezzabile vista da
lontano. Il cimitero di Dracula,
cosi chiamato, è proprio a ridosso della scogliera che da
sulla baia ed è, se
non bello, almeno molto spettacolare. C’è anche un
piccolo museo ma niente di
particolare. Ritornati poi in paese non siamo riusciti a trovare un
parcheggio per
il nostro mezzo (oggi è sabato e la gente in giro
è davvero tanta) cosi purtroppo,
nostro malgrado, non siamo riusciti
di
visitarlo a piedi ma solo in camper. Dopo circa 20 minuti di visita
turistica
in camper ci siamo diretti verso Anlwich, dove domani visiteremo il
castello omonimo
e qui abbiamo trovato posto per dormire in un’area di sosta
nel campo sportivo
al costo di 15£ con elettricità e servizi davvero
belli e puliti. Anche oggi il
sole non ci ha mai abbandonato e la giornata è stata intensa
ma molto bella.
Km
522
09-08-15
domenica – Anlwich (GB) – Edimburgo (Scozia) - km alla partenza 88893
Ci svegliamo alle 08.30 e dopo una buona colazione ci rechiamo
all’entrata del castello
dove alle ore 10.00
aprono le porte ma, a differenza delle altre
mattine, questa
mattina il cielo e molto grigio, coperto e per nulla rassicurante, ma
almeno
non piove. Speriamo bene. Lasciamo l’area di sosta del campo
sportivo, attraversiamo
il paesino di Anlwich e
andiamo a
parcheggiare nel parcheggio del castello al costo di 3£ per
l’intera giornata.
Attraversiamo la strada e ci rechiamo alla biglietteria dove, visto
l’orario
molto mattutino (per gli inglesi) non c’è
praticamente nessuno. Facciamo il
biglietto family al costo di 39£ (solo castello senza la
visita ai giardini) e
ci rechiamo all’ingresso. Attraversiamo il parco è
già l’emozione ci invade nel
vedere le mura che ci ricordano tantissimo il primo film di Harry
Potter. Il Castello
di Alnwick è stato infatti usato per ambientare le sequenze
della lezione di
volo nel film “Harry Potter e la Pietra Filosofale”
nella famosissima saga
cinematografica. Storicamente parlando il castello
si
presenta come il secondo più grande castello abitato
dell'Inghilterra (secondo solo al castello di Windsor) costruito nel
1096 da
Yves de Vescy, barone di Alnwick e restaurato nei primi anni del
Trecento ad
opera di Percy di Alnwick di cui oggi restano la Abbot's Tower, il
Medio e il
Gateway Constable's Tower. Appena varcata la soglia del Lion Arck, il
portone d’ingresso, ci siamo trovati
nel Inner Bailey dove abbiamo potuto godere della fantastica vista
della parte
centrale del complesso (dal lato del Dungeon) e delle mura di cinta
(Ramparts
Walk). Nel cortile si potevano fare anche prove di tiro con
l’arco. Entrati
attraverso una piccola porticina siamo andati a visitare il Castle
Museum pieno
di cimeli sia storici che antichi davvero molto interessanti. Lasciato
il Inner Bailey siamo entrati nel cortile vero e proprio del castello
e abbiamo visitato il suo interno che in tantissime
sale è
davvero stupendo, pieno
di foto storiche, di quadri e tanti cimeli della famiglia che
attualmente vi
vive dentro.Alle
12.30 l’appuntamento è stato per tutti i
visitatori presenti nel grande cortile
antistante la torre principale (location del film) dove 2 ragazzi,
vestiti da
alunni della scuola di Hogwarts, hanno insegnato a tutti i bimbi come
volare
sulla scopa e come farle lievitare nelle proprie mani. Verso
le 13.00 sono poi arrivati anche Harry Potter e il prof. Silente in
persona (2
figuranti travestiti ma davvero molto bravi) che per circa 30 minuti
hanno
intrattenuto le persone presenti con numeri di magia e scenette molto
divertenti, anche per chi come me mastica poco l’inglese.Alla
fine, per tutti i piccoli, foto ricordo con i due grandi maghi e giochi
per
tutti. Abbiamo
poi ripreso la visita del castello passando per altre stanze arredate
per
arrivare infine nel negozio dove c’erano souvenirs di tutti i
tipi. Dopo aver
comprato la bacchetta magica e un bellissimo pelouche raffigurante il
gufo
bianco di Harry Potter, verso le 15.00 siamo ritornati al nostro
camper, non
prima di aver fatto diverse foto e selfie con il castello come sfondo
e, dopo
aver pranzato, siamo partiti in direzione di Edimburgo. Lungo la strada
non
abbiamo trovato traffico anzi, il tempo si era anche messo al meglio
facendo
uscire il sole che ci ha permesso di goderci dei fantastici panorami.
Arrivati
nella prima periferia della capitale Scozzese siamo andati a visitare
la
Rosslyn Chapel che purtroppo, visto l’orario (erano solo le
17.30) era già chiusa
(chiudeva alle 16.00, mannaggia) cosi ci siamo accontentati di poterla
ammirare
solo dall’esterno. La cappella
di
Rosslyn, nota anche col nome di cappella
di San Matteo, è una chiesa situata a Roslin,
nel Midlothian. La
costruzione ebbe inizio precisamente il 21 settembre del 1446, ad opera
di
William Sinclair, I Conte di Caithness
(membro della nobilissima
famiglia
Sinclair) e terminò 4 anni dopo, il 21 settembre 1450,
giorno dell'equinozio
d'autunno. Stando ad alcuni studiosi (ipotesi recentemente ripresa
dallo
scrittore Dan Brown nel suo
romanzo “Il codice da Vinci” la
cappella di Rosslyn sarebbe il luogo
dove sarebbe (o è stato) custodito il sacro Graal. Dopo aver
percorso un
sentiero che gira tutt’intorno alla chiesa e fatto le
consuete foto, siamo
ripartiti e in batter d’occhio siamo arrivati al nostro
campeggio, il Mortonhall
Caravan & Camping Park prenotato dall’Italia
(impossibile
altrimenti trovare posto) davvero molto bello, pulito e organizzato.
Assolutamente consigliato.
Sistemato il camper in piazzola ci siamo rilassati
con un’ottima cenetta a base di pasta e con la proiezione del
mitico film “Il
codice Da Vinci” chissà come mai.
Km
151
10-08-15
lunedi – Edimburgo
Eccoci
finalmente pronti per visitare Edimburgo. Lasciamo il campeggio verso
le 10.00
e utilizzando il comodissimo servizio di autobus che passa proprio di
fronte
all’ingresso del camping in 15 minuti ci troviamo in centro,
proprio sotto la
rocca del castello. Passiamo per i giardini, saliamo per una piccola
salita e
dopo aver percorso una breve scalinata eccoci sul
Royal Mile. The Royal Mile
è il
nome popolare per una successione di strade che tagliano la
città vecchia di
Edimburgo e collega il Castello all'Holyrood Palace ai due monumenti
più
importanti di Edimburgo. Essa è lunga circa un miglio
scozzese. Assume diverse
denominazioni e dalla sommità del Castello prende i nomi di Castle Esplanade, Castlehill,
Lawnmarket, High Street, Canongate
e Abbey Strand. È
la strada della città
vecchia più trafficata, frequentata soprattutto dai turisti,
piena di artisti
di strada, giocolieri, suonatori di cornamusa e tantissime altre
attrazioni. Ci
incamminiamo, guardando incuriositi sia a destra che a sinistra, verso
il
castello che, da dove siamo entrati noi, è poco distante.
Arrivati notiamo con
molta disapprovazione che nella famosa piazza antistante il castello
hanno
montato diversi spalti per assistere al festival Jazz di Edimburgo. Mi
chiedo:
ma altro posto proprio non c’era? Scattiamo le nostre foto e
con calma
ammiriamo tutto il contorno. Proseguiamo poi il nostro giro visitando
la bellissima
cattedrale di Edimburgo, St. Giles o Sant’Egidio. La cattedrale di Sant'Egidio, popolarmente
conosciuta come High Kirk of Edinburgh, è
il principale luogo di culto della Chiesa
di Scozia ad Edimburgo ed è situato al centro del Royal Mile
tra
il Castello e il palazzo di Holyroodhouse. La
cattedrale è famosa per la sua peculiare corona
di guglie. Le origini di questa chiesa risalgono al XII
secolo, e fu costruita nel 1120. Contiene la Cappella
dell’Ordine del Cardo, il principale ordine
cavalleresco
scozzese guidato dalla regina. All’interno, affascinanti sono
le magnifiche vetrate che
risalgono al 1870 e i 200
mausolei e monumenti alla memoria,
dedicati a scozzesi celebri e ai soldati. Un altro elemento
interessante è la Cappella
Thristle, famosa per il suo
spettacolare soffitto intagliato in legno. Talvolta
è indicata come chiesa madre del
presbiterianesimo, che si distingue in quanto non possiede vescovi,
rendendo la
chiesa non una cattedrale in senso stretto, ma una parrocchiale per
parte della
città vecchia di Edimburgo. Il luogo di culto è
stato un punto di riferimento
per la città per oltre 900 anni. Usciamo dalla cattedrale e
continuando a
girovagare per le vie e i vicoli della città vecchia, quasi
senza volerlo, ci
troviamo proprio all’ingresso del famoso pub dove la
scrittrice J.K. Rowling ha
iniziato a scrivere la famosa saga di Harry Potter. Visitiamo
l’ingresso, dove
c’è una targa che ricorda il luogo di origine del
maghetto dopodiché
riprendiamo il cammino ed in un attimo eccoci arrivati davanti alla
statua di
Bobby proprio all’ingresso del cimitero di Greyfriars.
La storia di Bobby è famosa in tutto il mondo e tantissimi
film sono stati
girati per raccontare la sua fedeltà. Il
più noto è Greyfriars
Bobby di Don Chaffey
tratto dall'omonimo romanzo di Eleanor Atkinson. Bobby
di Greyfriars (come veniva
chiamato) (1855 o 1856 - 14 gennaio 1872) fu un cane di razza terrier
che per
ben 14 anni ha sempre dormito sulla tomba del suo padrone senza mai
allontanarsi, fino al giorno della propria morte. Un anno dopo la
scomparsa del
cane, la filantropa Angela Burdett-Coutts eresse una statua e una
fontana per
commemorarlo. Bobby apparteneva a John Gray, che lavorava per la
Polizia di
Edimburgo come guardia notturna, e i due furono inseparabili per quasi
2 anni.
Il 15 febbraio 1858 Gray morì di tubercolosi. Fu seppellito
nel Greyfriars Kirkyard,
il cimitero circostante Greyfriars Kirk nella città vecchia
di Edimburgo.
Bobby, che sopravvisse a John per ben 14 anni, trascorse tutto il resto
dei
suoi giorni facendo la guardia alla tomba del proprio padrone. Si
allontanava
per mangiare al ristorante vicino al cimitero. Nel 1867, quando fu
disposto che
i cani randagi avrebbero dovuto essere abbattuti, Lord Provost di
Edimburgo,
Sir William Chambers (che era anche direttore della Società
Scozzese per la
Prevenzione della Crudeltà sugli Animali) pagò
per rinnovare la proprietà di
Bobby, assumendosi la responsabilità del cane davanti al
consiglio cittadino. Bobby
morì nel 1872. Visitiamo il cimitero e la tomba sia del cane
che del padrone e
ci fermiamo appena fuori, in un fast food, per un piccolo spuntino.
Riprendiamo
il cammino e ci ritroviamo di nuovo sulla Royal Mile dove ammiriamo
diversi
gufi reali in braccio ai loro padroni e diversi cantori e suonatori di
cornamusa davvero bravi. Lasciamo la parte vecchia della
città, e scendendo,
andiamo a visitare la parte nuova, moderna e piena di centri
commerciali.
Facciamo alcuni acquisti di souvenirs e verso le 17.00 riprendiamo il
nostro
autobus per far ritorno al campeggio. Arrivati ci concediamo un
po’ di riposo
davanti al film di Bobby ovviamente, che opportunamente avevamo portato
con
noi. Verso le 21.00 una buona cena italiana e infine una stupenda
passeggiata
nel parco del campeggio con i nostri cagnoni. Giornata davvero intensa,
con un bel
sole e a tratti, solo al mattino, una piccola pioggerellina.
11-08-15 martedi – Edimburgo
– S.Andrews – Stone Haven – Aboyne - km
alla
partenza 89044
Lasciamo
Edimburgo verso le 10.00 dopo aver effettuato il
carico/scarico. Con
il nostro infallibile navigatore non sbagliamo strada (e soprattutto
direzione
di guida) e ci dirigiamo verso S. Andrews, sulla costa nord-orientale
della penisola. Superiamo il
famoso
ponte di ferro e in mezzo ad un traffico non proprio tranquillo
raggiungiamo la
cittadina di S. Andrews. Città universitaria
ed ex borgo reale nonché capitale
del golf in quanto, proprio qui è nato nel 1413.
Lasciamo il camper in una zona adibita ad ampio parcheggio
lungo la spiaggia a circa 1 chilometro dal centro, comodamente
raggiungibile a
piedi con l’ausilio di una stupenda pista ciclabile.
St.Andrews era delimitata
da numerose "porte murate". Due sono ancora
visibili: la prima
è la porta murata di So'gait mentre la seconda è
la porta di Sea Yett,
nel
porto della città. La porta murata di So'gait, ora West
Port, è una tra le
ultime superstiti delle città della Scozia. Le torri che
fanno parte della
costruzione riprendono la forma delle torri della porta
di Netherbow, ad Edimburgo. L'arco
centrale, di
forma semi-ottagonale, sostiene i passaggi di ronda. Le tre strade
principali
del centro storico sono : la North,
la Market e la South
Street. Il tempo
è clemente cosi ci godiamo il panorama. Passiamo di fianco a
vari campi da
golf, aree di allenamento ed arriviamo ai resti della vecchia
cattedrale, la
Cattedrale di Sant'Andrea. Questo un tempo era l'edificio
più grande della
Scozia. Fu costruita per ospitare le reliquie di Sant'Andrea e divenne
nota
come prima cattedrale della città. Facciamo le nostre foto
di rito e poi,
ripercorrendo la pista ciclabile, arriviamo in centro alla
città dove visitiamo
il centro storico (davvero vivo e affollato) prima di ritornare al
camper e
riprendere la strada per il nord. Lasciamo S. Andrews per raggiungere
il
castello di Dunnotar situato lungo la costa vicino a Stonehaven,
proprio sotto
Aberdeen. Percorriamo la A90, superiamo Dundee e, senza trovare
traffico,
fermandoci comunque in diversi posti per scattare foto a fantastici
panorami,
arriviamo al parcheggio del castello. Il castello di Dunnottar si trova
lungo una strada secondaria ed è
situato su una penisola a picco sul Mare del Nord, collegata alla terra
ferma
soltanto da un piccolo istmo. Esso è comunque facilmente
raggiungibile a piedi
in 5 minuti attraverso un
ottimo sentiero. Il forte gode di una
posizione
difensiva straordinaria: si erge infatti su uno sperone roccioso a
picco sul
mare, a circa cinquanta metri d'altezza, l'unica via d'accesso dalla
terra
ferma è questo stretto sentiero in pendenza che si snoda
lungo la roccia. Dopo
il varco d'ingresso, un viottolo sterrato conduce ad un punto
panoramico
d'eccezione. Lo sperone isolato di roccia nera su cui sorge il
castello, si
staglia sulle scogliere a strapiombo della circostante
Tornyhive Bay.
Un
camminamento in discesa, reso agevole da gradini, porta al livello
della scogliera,
dopodiché un breve e ripido sentiero sale all'area
monumentale. Il tempo
stupendo (sole quasi al tramonto) ci permette di godere di viste sulla
scogliera ed il castello davvero uniche. Le foto come i video qui
davvero si
sprecano. Verso le 19.00 siamo ripartiti in direzione di Lock Ness e
alle 21.00
ci siamo fermati in un ottimo campeggio presso il piccolo centro di
Aboyne,
all’ingresso del Cairngorms National Park. Il campeggio era
davvero bello e la
zona, in mezzo ad un bosco, calma e tranquilla. Serata in camper con
cena a
base di toast e giochi vari. Giornata stupenda e arricchita da un sole
fantastico che ci ha permesso di fare delle foto davvero uniche.
270
km
Guarda
la galleria del viaggio completa
12-08-15 mercoledi – Aboyne
– Lock Ness - Dunbeth – Niver - km alla
partenza 89314
Verso le 10.00, come di consueto, lasciamo il campeggio e
proseguendo verso nord sulla strada provinciale A93, entriamo
nel
Cairngorms
National Park. All’ingresso del parco una grossa pietra ci
ricorda che siamo
nelle famosissime Higlands scozzesi, ed il panorama incomincia a farsi
davvero unico.
Il Parco nazionale di Cairngorms
è un parco nazionale istituito nel 2003. È stato
il secondo parco nazionale
creato dal Parlamento scozzese, dopo il Loch
Lomond & Trossachs National Park, stabilito
nel 2002. Il parco comprende la catena montuosa di Cairngorm e le
colline circostanti. Le Highlands
scozzesi sono sostanzialmente la regione montuosa della
Scozia e sono
comunemente descritte come una delle più belle e
scenografiche regioni d'Europa.
L'area è scarsamente popolata, dominata da numerose catene
montuose. Nonostante
faccia parte della Gran Bretagna, che è assai densamente
popolata, la densità
media della popolazione nelle Highlands e nelle isole scozzesi
è inferiore a
quella di Svezia, Norvegia, Papua Nuova Guinea e Argentina. Lasciato il
fitto
bosco ci troviamo in una radura immensa e brulla, senza alberi ma con
tantissimi cespugli. Il vento qui fa da padrone e lo spettacolo di
colori e
suoni è davvero magnifico. Ci fermiamo in diversi posti per
scattare foto e
fare diversi video. I ragazzi si lasciano andare a lunghe corse sui
fianchi
scoscesi delle colline e le capre, che qui ve ne sono a decine, per
nulla
intimorite continuano a brucare. Proseguendo ci troviamo in una single
track,
un tratto di strada a senso unico ma con diversi allargamenti per dare
il passo
ai veicoli opposti. Alla partenza avevo un po’ di timore nel
percorrere questi
spazi ma adesso che ci sono e che ho visto la correttezza alla guida
degli
inglesi, sono assolutamente a mio agio. Appena mi vedono, anche se sono
distanti, si fermano e aspettano che io passi. Ovviamente il grazie con
un
cenno di mano e quanto mai doveroso e guidare qui non fa certo venire
il
nervoso (altro che Italia). Raggiungiamo la statale A95 (a doppio
senso) e poco
dopo prendiamo la A9 verso Inverness. Facciamo una sosta alla
distilleria
Tomatin, per vedere come viene prodotto il famoso whisky scozzese. Una
visita
alle botti e al visitor center ma niente assaggio (i titolari molto
gentilmente
ce lo avevano offerto) in
quanto siamo
tutti astemi. Proseguendo sulla A9 arriviamo a Inverness che
però volutamente
non visitiamo per raggiungere più velocemente il lago di
Lock Ness. Il tempo è
stupendo ed un caldo sole ci accompagna. Arriviamo sul lago e
seguendo
la A82
arriviamo Drumnadrochit
dove c’è un ottimo parcheggio e centro
informazioni. Facciamo
sosta per il pranzo poi andiamo a
visitare diversi negozi che richiamano tutti a Nessie, il fantomatico
mostro
che popola il lago. Fin da bambino ero attratto da questi luoghi e
adesso ci
sono. Davvero un’emozione unica. Entriamo in un museo poi
verso le 15.00 ci
spostiamo per visitare il castello
di Urquhart, situato
lungo le rive del lago.
Purtroppo arrivati al parcheggio non
c’era posto per
nessun camper cosi siamo riusciti a fare solo alcune foto di
sfuggita.
Ci siamo
fermati in una piccola rientranza poco dopo e abbiamo potuto godere
comunque
dello spettacolo del lago spazzato dal vento. Davvero molto bello.
Lasciamo la
zona di Lock Ness e proseguendo sulla A92 superiamo di nuovo Inverness
e
percorrendo la
A9 ci troviamo in mezzo a panorami a dir poco magici. Laghi,
passaggi strani, montagne e piccoli centri che hanno davvero
un’area strana…..
appunto magica. Verso le 18.00 arriviamo al Dunrobin Castle che
è una residenza
signorile nel Sutherland. È la sede della contessa di
Sutherland e del Clan
Sutherland. Il castello era chiuso ma i suoi giardini erano visitabili
ed erano
davvero bellissimi.
Lasciamo il castello e ci fermiamo a Niver (vicino
a
Dunbeath), un piccolo centro sul mare in un piccolissimo campeggio di
fianco ad
una fattoria proprio sulla scogliera. Non ho aggettivi per poterlo
descrivere
al meglio. Parcheggiamo il camper e ci sistemiamo per la notte. Tempo e
giornata stupenda.
370 km
13-08-15 giovedi – Niver
– John O’Great – Durness - km alla partenza 89684
Dopo una nottata calma e devo dire
anche fresca, partiamo dal
nostro stupendo campeggino di Niver verso le 10.30
sotto un
magnifico
sole ed
un cielo azzurro e senza nuvole. (Mi viene da dire: ma qui in Scozia
non piove
mai?) Una giornata incredibile. Proseguiamo sulla A99 a due corsie fino
a Wick
poi da qui, percorrendo spesso tratti di single track, arriviamo a
Duncansby
Head, una scogliera a ovest di John o’Great meravigliosa e
molto suggestiva, se
poi si ha la fortuna di vederla con il sole come è capitato
a noi la fortuna è
doppia. Duncansby Head è la
parte più
nord- orientale del continente scozzese, tra cui anche il famoso John o
'
Groats , Caithness , Highland. Il promontorio si protende nel Mare del
Nord ,
con il Pentland Firth verso nord-ovest e il Moray Firth verso sud. Lasciamo
il camper nel parcheggio del faro dove non troviamo assolutamente gente
e a
piedi ci incamminiamo lungo un percorso sulla scogliera in mezzo a
tantissime
capre seguendo però un sentiero ben tracciato. Il panorama
già all’inizio è
davvero maestoso e unico. Il
mare blu contrasta con le rocce ed il
verso dei
gabbiani ci porta in un’altra dimensione. Ci fermiamo su una
spianata per
osservare ed ammirare le Stachs of Duncansby,
bellissimi pinnacoli di roccia che dalla spiaggia si
ergono, bagnati
dall’oceano e con sullo sfondo le fantastiche scogliere. Uno
spettacolo davvero
eccezionale. Restiamo un po’ di tempo a vedere questo
panorama, poi ritorniamo
al camper per raggiungere il punto più estremo del nostro
viaggio: John o ' Groats. Il paese
è molto piccolo ma
assolutamente da visitare. Lasciamo il camper al porto in un
parcheggio
libero
e visitiamo i piccoli negozi limitrofi, il porto (punto di partenza
per
diverse
gite faunistiche e per le Orcadi) e diversi ristoranti. Facciamo le
nostre foto
al famoso cartello che indica il punto raggiunto e poi ripartiamo verso
Thorpe. Percorriamo
tutta la strada
costiera fino a raggiungere Durness e la fortuna davvero ci sorride: un
sole
caldo ed un cielo limpido ci accompagnano. Ci fermiamo tantissime volte
per
poter ammirare panorami unici, per poter filmare e fotografare
scogliere e
scorci di rara bellezza stando sempre attenti alla strada in quanto qui
è
praticamente tutto una single track. Il sole e la stupenda giornata ci
permettono di godere al massimo della natura di questa parte di Scozia
che
sinceramente non ci aspettavamo proprio. Arrivati a Durness, ci
fermiamo
nell’omonimo campeggio a soli 2 chilometri dalla
Smoo Cave, una
bellissima grotta con una cascata che vi precipita dentro che visto
l’orario
(sono le 19.30)
visiteremo domani. Dopo aver sistemato il camper, come
nostra
consuetudine, facciamo un giro per il campeggio per vedere le varie
strutture e
ci accorgiamo di un ottimo sentiero, che porta ad un balcone in legno
sopra ad un
piccolo promontorio, che permette una vista stupenda
sull’oceano e sulla
spiaggia antistante. Dopo cena, verso le 22.00, siamo ritornati su
questo
piccolo balcone per ammirare le stelle cadenti e per nostra fortuna, ne
abbiamo
viste diverse. Il cielo terso, stellato e senza luna ci ha permesso di
ammirare
questo fantastico spettacolo della natura.
Una giornata davvero stupenda chiusa
con uno spettacolo ancor più meraviglioso.
Km
225
14-08-15 venerdi
– Durness -
Ullapool –
Eilean Donan Castle - km alla partenza 89909
Verso le 09.30 lasciamo il
campeggio per recarci subito alla
Smoo Cave, come detto una grotta marina con un piccolo
fiume
che
l’attraversa e
che produce in essa una piccola cascata. Essa si trova a poco
più di 2 chilometri
dal campeggio. Parcheggiamo il camper nel piccolo parcheggio (abbiamo
fatto
bene a venire subito) e attraverso un breve sentiero, scendiamo dalla
scogliera
e arriviamo al mare. Proseguiamo per altri 500 mt ed eccoci
all’ingresso della
grotta. A pagamento è possibile effettuare anche visite su
canotti ma per
ammirare lo spettacolo della cascata non si paga nulla in quanto
è subito
all’inizio della grotta stessa. Arriviamo nella piccola gola
e lo spettacolo
che ammiriamo è incantevole. Una piccola cascata dentro la
grotta riempie il
lago interno di piccole dimensioni ma di notevole bellezza. Dopo la
caduta,
l’acqua dolce del fiume attraversa due sezioni della grotta
e, quando il fiume
è gonfiato dalle piogge, si ode un boato enorme. Facciamo
come di consueto le
nostre foto e i nostri filmati poi risaliamo la scogliera percorrendo
per
intero il sentiero, che ci permette di ammirare altre insenature della
zona. Arrivati
al camper riprendiamo il nostro viaggio stavolta verso sud lasciandoci
dietro
diversi paesini e le soste per fare foto o ammirare panorami ormai non
si
contano più. Il bel tempo continua ad accompagnarci anche se
oggi il sole è un
po’ velato. Verso le 13.00 ci fermiamo in un piccolo
parcheggio proprio di
fronte ad una scogliera per pranzare e qui inizia a piovigginare.
Nonostante
questo riusciamo a fare diverse foto al mare abbastanza mosso.
Proseguendo ci
siamo poi fermati a visitare i resti dell’ Ardvrech Castle,
un torrione posto
vicino ad un piccolo lago proprio a fianco della strada A87. Molto
rovinato ma
anche molto suggestivo. Infine verso le 17.00 siamo arrivati alla meta
odierna:
il Eilean Donan Castle. Il più famoso castello della Scozia.
L'isoletta di
Eilean Donan si trova al centro della confluenza di tre laghi marini
che
formano il Loch Duich ed è attorniata dalla catena montuosa
Cullin. Il nome Eilean Donan
significa infatti
"isola di Donan" (in lingua scozzese), termine che deriva con tutta
probabilità da San Donan, religioso irlandese del VI secolo
che raggiunse la
Scozia attorno al 580 d.C. e che contribuì largamente alla
cristianizzazione
dell'area, nonché dell'isola ove pare che egli abbia fissato
il proprio primo
insediamento. L'isoletta è collegata alla costa dove sorge
il paese di Dornie
attraverso un ponte percorribile solo a piedi. Su quest'isola sorge il
famoso castello di Eilean Donan.
Il castello
fu costruito la prima volta nel 1220 da Alessandro II di Scozia come
baluardo
di difesa contro le incursioni vichinghe. E’
tutt’ora la dimora del Clan MacRae
e nel 2001 l'isola contava un solo abitante. Attualmente è
uno dei monumenti
più famosi e fotografati di tutta la Scozia, tanto da essere
apparso in vari
film: Il principe di Scozia,
La vita privata di Sherlock Holmes,
Highlander l'ultimo immortale,
Mio in the Land of Faraway,
Agente 007 Il mondo non basta,
Elizabeth: The Golden Age,
Un
amore di testimone.
Dopo
aver parcheggiato nel grande
parcheggio antistante il centro visitatori
ci
incamminiamo per visitare il castello che ovviamente, visto
l’orario, è già
chiuso. Senza perderci d‘animo visitiamo allora tutto
l’esterno passando sopra
il famoso ponte (e qui foto a più non posso) con lo sfondo
del lago. Facciamo
tutto il giro della piccola isoletta e ci fermiamo diverse volte ad
ammirare il
panorama e scorci del castello davvero molto suggestivi. Su un albero
vi era
poi una colonia di uccellini che tranquilli mangiavano da diverse
mangiatoie e
questo ci ha dato l’idea di farlo anche nel nostro giardino
di casa. Verso le
18.30 ci siamo spostati in una piccola area di sosta a circa 2 km di
distanza
dove, per pura fortuna, siamo riusciti a trovare posto. Un posto
incantevole
proprio di fronte al lago con il castello sulla sinistra. Sistemato il
camper
ci siamo riposati e poi abbiamo preparato la cena. Serata in camper per
vedere
un bellissimo film, ovviamente “Highlander l'ultimo immortale
“
Km 274
15-08-15 sabato – Kyle of Lochalsh
- Portree
– Dunvegan Castle - km alla partenza 90183
Verso
le 10.00 come
di consueto lasciamo la nostra piccola area di sosta e ci dirigiamo
ancora
verso il Eilean Donan Castle.
Lasciamo sempre il camper nel
parcheggio ed entriamo nel centro visitatori, pieno di informazioni sul
castello e della zona stessa. Vi è ovviamente molta
più gente di ieri ma noi
oggi non riusciamo a visitarlo in quanto il tempo stringe e ci
interessa
dedicare più tempo sull’isola di Skye. Facciamo
ancora alcune foto e prima di
lasciare questo fantastico posto ci accorgiamo che anche
l’entrata al famoso
ponte che unisce l’isoletta alla terraferma è a
pagamento e anche molto salato.
A noi è andata bene: essendo arrivati che era già
chiuso il castello il ponte
era comunque accessibile gratuitamente. Lasciamo definitivamente la
zona e ci
incamminiamo sulla A87 verso Kyle of Lochalsh, piccola cittadina da
dove parte
il ponte che ci unisce con l’isola di Skye, superiamo il
ponte e procediamo
fino a Portreee, città principale dell’isola. Ci
fermiamo per fare diverse foto
e ammirare diversi panorami poi via, percorrendo la strada costiera
A855
abbandonando la principale A87, in mezzo a panorami mozzafiato: laghi,
colline,
stupende scogliere e ripidi pendi ci circondano e ci accompagnano. Ci
fermiamo
a fotografare l’Old Man of Storr che dalla strada si ammira
benissimo anche se
bisogna fare una buona camminata per vederlo da vicino (Old Man of
Storr è una
montagna a punta che con un'altezza di 719 metri
rappresenta il punto
più elevato di questa penisola) Proseguiamo e più
avanti ci fermiamo ad
ammirare la Mealt Falls (una stupenda cascata che precipita nel mare
dalla
scogliera) e qui riusciamo a fare diverse foto con alcuni scozzesi in
abito tradizionale.
Proseguiamo ancora e superiamo prima l’abitato
di Duntulm,
poi quello di Uig ed
infine quello di Edinbane prima di arrivare a Dunvegan dove, appena
arrivati
siamo andati a visitare il castello omonimo prima che chiudesse. Siamo
riusciti
ad arrivare appena in tempo per la visita al castello ma in ritardo per
la
crociera per le foche, che a decide popolano gli anfratti di mare della
zona.
Pazienza. Abbiamo cosi visitato il castello, sede del clan MacLeod (dal
film Highlander) ancora oggi
abitato. Dal
XIII secolo in poi è stata la residenza del Clan MacLeod ed
il più antico
castello della Scozia ad essere abitato in maniera continua. Dal 1933
è stato
aperto al pubblico, portando ad un sostanziale incremento del turismo
della
zona. Finita la visita interna (che per essere onesti non era nulla di
speciale) abbiamo visitato i giardini che invece erano davvero molto
belli.
Verso le 16.30 abbiamo lasciato il castello e siamo andati a visitare
quella
che per noi è stata la più bella zona della
Scozia: il promontorio di Neist
Point, avamposto occidentale di questa magica terra. Neist Point
è una penisola
stretta e lunga che si getta tra le onde del mare, raggiungibile con
una lunga
strada ad una sola carreggiata che lascia gli ultimi residui di
civiltà ad
almeno cinque chilometri indietro.
Percorriamo la single track (circa
10 km) comunque
in buono stato (attenzione ai veicoli provenienti nel senso opposto
perché la
strada è comunque molto stretta) e raggiungiamo il piccolo
parcheggio (praticamente
il bordo della strada, per cui, per sicurezza meglio fare manovra
subito ed
indirizzare il camper già verso il ritorno)
all’inizio del sentiero asfaltato
che porta la faro. Il
tempo non possiamo
che desiderarlo migliore in quanto il cielo e azzurro terso, senza
vento ed il
sole illumina il promontorio in maniera ottimale. Iniziamo a scendere i
primi
gradini e siamo già fermi per ammirare e fotografare il
paesaggio che non ha
eguali. Davvero unico: le scogliere a
picco sul mare, l'acqua cristallina, i prati verdissimi, i cespugli di
cardo,
le pecore, le isole all'orizzonte, il faro, non ci sono parole per
descriverlo
al meglio. Arriviamo ai piedi della collina poi saliamo fino in cima da
dove il
panorama acquista ancor più bellezza. La salita è
tranquilla ed in cinque
minuti la facciamo. Davvero un posto unico nel suo genere. Rimaniamo ad
ammirare il paesaggio poi con calma ritorniamo al camper percorrendo
sempre il
sentiero asfaltato. Volendo si può anche arrivare al faro
(ma non è
visitabile). Ritornati al camper siamo tornati a Dunvegan dove ci siamo
fermati
nel campeggio del paese: il Dunvegan Camping e qui abbiamo pernottato
con il
muso del nostro camper rivolto verso il mare. Una giornata unica sia
per i
posti visitati che per il sole che non ci ha mai lasciato.
Km 207
16-08-15 domenicao – Dunvegan
– Fort Williams – Glasgow -
km alla partenza 90390
Oggi
ultimo nostro
giorno in Scozia. Lasciamo il campeggio verso le 10.00 stavolta sotto
una
fastidiosa pioggerellina
e partiamo alla volta di Fort Williams.
Lasciamo
l’isola di Skye che devo dire ci è piaciuta
tantissimo e percorrendo la A87
ripassiamo davanti al Eilean Donan Castle. Procediamo
sempre in direzione
sud ed arriviamo ad
Invergarry dove facciamo rifornimento. Qui lasciamo la statale A87 per
prendere
la A82 che ci porta fino a Fort Williams. La nostra meta è
il Glenfinann Monument
e il Glenfinnan Viaduc molto vicini tra loro, che si trovano ad ovest
di Fort
Williams di circa 20 km per cui arrivati, svoltiamo verso destra sulla
A830 e
procediamo in direzione ovest. Arriviamo abbastanza velocemente in
quanto non
troviamo traffico e parcheggiamo nel parcheggio apposta per camper,
libero
(caso strano) Andiamo a vedere prima il monumento (una torre in riva al
meraviglio
Loch Shiel eretta nel 1815) che ricorda i caduti dei clan per la causa
Giacobita. (il Glenfinnan
Monument è stato costruito nel luogo in cui,
nel 1745 Bonnie Prince Charlie
alzò il suo
stendardo per dare inizio alla rivolta giacobina.) poi
saliamo sulla
collina e ammiriamo il famoso viadotto a 21 arcate sul quale passa la West Highland Railway
e divenuto celebre per essere stato più volte immortalato
nella saga
cinematografica di Harry Potter. Rimaniamo a fare diverse foto e
riprese poi riprendiamo
il cammino verso il Glecoe Pass. Continuiamo a scendere e superiamo
Fort
Williams che non abbiamo visitato causa tempo e arriviamo al Glencoe
Pass.
Durante il viaggio il sole ha fatto la sua comparsa e ha dato il meglio
di se
al passo anche se per tutto il tragitto ci siamo fermati lo stesso
tantissime
volte per fare foto e riprese a panorami mozzafiato, gole bellissime e
laghi
incantevoli. Una volta arrivati al passo ci fermiamo in uno dei tanti
parcheggi
e ci lasciamo trasportare dalla bellezza di questo posto, molto spesso
immortalato per pubblicità sulla Scozia. L’unico
peccato è non esserci arrivati
al tramonto
perché sicuramente lo scenario sarebbe stato
ancora più magico. Dopo
circa un’oretta riprendiamo a
scendere
verso sud attraversando altre gole e zone stupende, tutte degne di note
e in
tutte ci siamo fermati per fare foto e riprese. Verso le 19.00
siamo
arrivati
Glasgow e, dopo aver fatto rifornimento, ci siamo messi a cercare un
campeggio
ma invano. Cosi abbiamo ripreso la marcia e ci siamo fermati in
un’area di
servizio in autostrada a Bothwell praticamente deserta. Leggendo un
cartello
abbiamo capito perché. Per sostare oltre le 2 ore bisognava
pagare un biglietto di
11£ al ristorante
della stazione, cosa che visto l’orario abbiamo deciso di
fare. Cosi ci siamo
fermati in quest’area, abbiamo cenato in
tranquillità assoluta (infatti non si
sentiva nessun rumore) (per forza eravamo gli unici). Serata in camper
ovviamente a vedere un bel film dopo una buonissima cena italiana.
Giornata
davvero molto intensa con il sole che dalle 12.00 in poi non ci ha
più
lasciato.
Km
436
17-08-15
lunedi – Glasgow
(Scozia) – York (GB) – Sherwood
(GB) -
km alla partenza 90826
Verso
le 09.00 abbiamo lasciato
l’area di servizio e ci
siamo diretti verso York utilizzando l’autostrada che, non lo
avevo ancora
detto, qui in Inghilterra è gratuita. Arriviamo a York verso
le 11.00 e, dopo
aver parcheggiato il camper in un parcheggio a pagamento lungo una
strada
vicino alle mura, siamo andati a visitare questa fantastica cittadina
con un
centro storico davvero unico.
York è
una città nella
contea del North Yorkshire celebre per la sua cattedrale. È
situata alla
confluenza dei fiumi Ouse e Foss. Essa presta il nome alla contea
storica dello
Yorkshire, della quale è considerata, sotto molti aspetti,
la capitale
tradizionale. Camminiamo in mezzo a stradine piccole circondati da case
antiche
e molto affascinanti, tanti locali tradizionali, pub, ristoranti fino
ad
arrivare alla grande cattedrale, unica nel suo genere. La cattedrale di York o York
Minster (cattedrale e chiesa
metropolitana di San Pietro)
è la
chiesa principale della diocesi anglicana di York, nonché
sede della provincia
ecclesiastica di York, il cui vescovo è secondo, nella
gerarchia anglicana, solo
a quello di Canterbury. La cattedrale, uno degli edifici gotici
più grandi del
Nord Europa insieme alla cattedrale di Colonia, conserva il titolo
onorifico di minster che le
deriva dalla
prima fondazione in epoca anglosassone come avamposto per
l'evangelizzazione
dell'Inghilterra. Il primo edificio infatti venne fatto erigere dal re
Edwin di
Northumbria, convertitosi al cristianesimo grazie alla sua seconda
moglie, Santa
Etelburga del Kent e vi venne battezzato. Una bellissima cattedrale
davvero:
imponente e maestosa. Continuiamo la nostra visita con le mura, la
piazza
principale (dove vi sono anche diversi artisti di strada) il mercato e
come
sempre quando lo troviamo un bel negozio di Disney Store. Ci fermiamo
al Mc
Donald’s per uno spuntino poi ritorniamo al camper dove Conny
e Ary ci
aspettavano ansiose. Partiamo da York verso le 15.00 in direzione di
Nottingham
e ci fermiamo 20 km prima nella famosa e famigerata Foresta di
Sherwood, sempre
associata alla famosa saga del fuorilegge Robin Hood. Ovviamente il
centro
visitatori del parco era già chiuso ma lo stesso siamo
riusciti a fare una bellissima
passeggiata per i suoi sentieri fino ad arrivare a vedere la famosa
Major Oak
(quercia maggiore) La Major Oak (Quercia
maggiore), secondo il folclore
locale è stata il covo principale di Robin
Hood. La quercia
ha tra gli 800 e i
1.000 anni e, dall'epoca vittoriana, le sue membra massicce sono state
in parte
sostenute da un elaborato sistema di ponteggi. Ci fermiamo per fare
diverse
foto e anche Ary e Conny apprezzano molto il posto, tutto un bosco per
poter
correre e giocare. Nel ritornare al camper, parcheggiato in uno dei
tanti
parcheggi che vi sono limitrofi, ci siamo fermati in un campo giochi e
qui ci
siamo sfidati in un percorso di guerra. Divertente sia per i grandi che
per i
più piccoli. Per la notte poi abbiamo sostato qui, nel
parcheggio del parco e
nessuno ci da detto niente (non c’erano infatti cartelli che
indicassero
“overnight”) per cui nessun problema.La sera e la
notte sono state stupende con tantissimi rumori di uccelli
e
animali con una bianca luna di sfondo.
Km
452
18-08-15
martedi –
Sherwood Forest – Nottingham –
Canterbury -
km alla partenza
91278
Alla
mattina ci svegliamo sotto
un cielo scuro e molto
nuvoloso. Facciamo colazione e verso le 10.00 partiamo in direzione di
Nottingham, distante circa 20 km. Purtroppo oggi piove ma una volta
arrivati
nella città di Robin Hood riusciamo ad arrivare davanti al
castello in camper.
Piccola sosta non proprio regolare per fare 2 foto con la statua e poi
via
verso Cambridge. Arriviamo dopo circa 2 ore ma anche qui piove a
dirotto e non
riusciamo a trovare un parcheggio. Optiamo allora per un altro giro
della città
in camper che alla fine soddisfa tutti. La città
universitaria per eccellenza
non ci ha colpito neanche un po’ cosi dopo circa 30 minuti
lasciamo il centro
(attenzione ai divieti comunque) e partiamo per Canterbury. Durante
tutto il
viaggio il brutto tempo non ci ha lasciato un secondo cosi
all’arrivo in città
decidiamo di andare a cercare un campeggio, cosa che si
rivelerà molto
difficoltosa in quanto tutti i campeggi visitati erano pieni o
addirittura in
uno, non prendevano i cani. Cosi verso le 20.00 siamo andati a vedere
un’area
di sosta: un park and ride, non segnalato sul nostro libro ma trovato
grazie a
cartelli locali che si rivelerà davvero ottima. A pochi
chilometri dal centro,
in un grande parcheggio scambiatore, il
New Dover Road park and ride abbiamo trovato posto per il
nostro camper a
soli 2£ al giorno con annesso biglietto gratuito per il
centro storico in autobus.
Davvero ottima. Ci siamo sistemati e ormai stanchi abbiamo preparato la
cena sperando
di
trovare il sole il giorno dopo, visto che domani andremo a visitare la
citta di
Canterbury.
Km 385
19-08-15
mercoledi – Canterbury
- Dover - km alla
partenza 91663
Al
nostro risveglio, dopo una
serata e una nottata di
pioggia, troviamo un sole caldo e un cielo azzurro come non vedevamo da
alcuni
giorni. Contenti per questo lasciamo l’area di sosta e con
l’ausilio del bus a
2 piani che passa vicino all’ingesso del parcheggio ci
rechiamo in centro a
Canterbury. (come detto, avendo il biglietto del parcheggio il bus
è gratuito) Arrivati,
iniziamo la nostra visita dal mercato, pieno di gente e di bancarelle
per
addentrarci sempre di più verso il centro storico fatto di
stradine piccole,
case tipiche medioevali, negozi di ogni genere e ovviamente la famosa
cattedrale. La cattedrale di Canterbury,
il cui nome completo è cattedrale
primaziale metropolitana di Nostro Signore Gesù Cristo di
Canterbury, è
una delle più antiche e conosciute chiese cristiane
d'Inghilterra. All’ingresso
del complesso purtroppo troviamo una brutta sorpresa: il prezzo. Che ci
lascia
praticamente di sasso. Ok essere turisti ma cosi si esagera. Se si
considera
che non si poteva neanche fotografare la scelta di non entrare e di
ammirare
questa meraviglia da fuori si è rivelata la più
idonea. Facciamo un giro
intorno alle mura, ammiriamo ciò che riusciamo e poi via
alla scoperta della
città attraverso l’High Street Canterbury, la
strada famosa per i suoi negozi,
canali che l’attraversano e le case antiche che qui vi
sorgono. La passeggiata
si rivelerà davvero piacevole, accompagnata da uno stupendo
sole che riscaldava
la giornata. Il centro, anche qui, era frequentato da diversi artisti
di strada
e nel complesso era molto
movimentato e allegro ma mai caotico. Verso
le 12.30
torniamo al nostro camper, sempre in autobus, e dopo aver pranzato
partiamo
alla volta di Dover distante circa 20 km. Appena arrivati vediamo da
lontano
l’imponente castello ma noi preferiamo andare a visitare le
White Cliff, le
bianche scogliere. Arriviamo al National Trust The White Cliffs of
Dover dove
all’ingresso paghiamo ben 5£ per famiglia per
parcheggiare e visitare il parco
(finalmente un prezzo onesto) ed cosi entriamo. Parcheggiamo il camper
nel
parcheggio corriere (non c’era altro) e partiamo, attraverso
il sentiero, alla
scoperta di questo posto incantevole. Le Bianche
scogliere di Dover, immortalate da poeti e da cantanti, si
affacciano sul Canale della Manica. Si crede che il Canale sia
stato creato per erosione del
mare. In un tempo molto remoto, esisteva una immensa foresta fra la
sponda
dell'isola britannica ed il continente Europeo. La dimostrazione di
quanto
asserito è la scogliera bianca, identica a quella di Dover,
esistente vicino a Calais
in Francia. La composizione predominante
della costa britannica e
francese, oltre che del fondale marino, è di calcare a
tessitura molto fine.
Percorriamo il sentiero fermandoci continuamente a fare foto e filmine,
ammirando lo stupendo panorama amplificato anche dalla presenza
di un
fantastico sole. Attenzione a non avvicinarsi troppo al dirupo in
quanto le
strutture di sicurezza sono un po’ scadenti ma forse il bello
è anche questo.
Ammiriamo dal fianco e dall’alto le scogliere e proprio sotto
di noi c’è il
terminal marittimo dal quale partono i traghetti. Avanziamo un
po’ senza però
arrivare al faro in quanto il tempo a nostra disposizione sta volgendo
al
termine. Dopo innumerevoli foto di rito facciamo ritorno al camper e da
qui
andiamo in centro a Dover, dove ci fermiamo con il nostro mezzo sul
lungo mare,
insieme ad un’altra decina di camper. Cena e passeggiata
serata al chiarore di
luna con i verso dei gabbiani che ci tenevano compagnia. Ultima nostra
giornata inglese,
stupenda ma intensa e
faticosa
km
32
20-08-15 giovedi – Dover (GB)
– Calais (F) – Selestat (F) - km alla
partenza 91695
Oggi lasceremo la Gran
Bretagna. Ci alziamo con calma in
quanto dobbiamo arrivare verso le 13.00 al terminal marittimo per cui
stamattina riposo assoluto. Verso le11.00 siamo andati a fare una
passeggiata
sul lungo mare con i nostri due cagnoni davvero bravi e buoni. Alle
13.00, come
previsto, ci siamo recati al porto e dopo un piccolo controllo ci siamo
sistemati nella nostra corsia d’imbarco. Imbarco che
è avvenuto in orario alle
14.45. Lasciando l’Inghilterra abbiamo ammirato le bianche
scogliere dal mare
guardando dove eravamo stati il giorno prima. L’attraversata
è stata tranquilla
e veloce e nel salottino della nave ci siamo riposati. Piccolo giro per
i
negozi di bordo ed eccoci già in Francia. Scesi dal
traghetto abbiamo per
prima cosa sistemato il
navigatore in quanto la guida, come ben si sa, qui è a
destra, poi ci siamo
fermati in un’area di servizio per sistemarci adeguatamente,
fare il pieno di
carburante e rifocillarci e poi siamo partiti di gran lena in direzione
di
Saarbrucken per poi procedere verso Strasburgo ed infine fermarci a
dormire a
Selestat, prima del confine Svizzero, in un’area di servizio
in autostrada.
Oggi giornata di viaggio per il rientro. Traffico tranquillo e tempo
stabile e bello
Km
696
21-08-15 venerdi – Selestat (F)
– Albinea (I) - km alla partenza 92391
Verso
le 07.30, mentre ancora
tutti dormono, siamo ripartiti
verso casa. Alle 08.30 siamo entrati in Svizzera e abbiamo comprato la
vignetta
autostradale poi abbiamo proseguito senza traffico fino al tunnel del
S.
Gottardo. Qui abbiamo trovato un po’ di fila per
l’ingresso a corsie alterne
per ragioni di sicurezza ma in meno di 15 minuti siamo riusciti ad
entrare.
Percorso il tunnel siamo poi arrivati alla barriera di Como,
un’altra volta in
Italia e da qui fino a casa senza problemi, senza traffico e con tanto
caldo e
sole. Km 583
Anche questa vacanza ormai si è conclusa e nel migliore dei
modi: il CAMPERETTO
è stato fantastico come sempre, abbiamo visto posti
bellissimi, alcuni poco
conosciuti ma davvero unici. Stupende scogliere e mare cristallino
rimarranno
per sempre nella nostra mente come i posti storici ma più di
tutto la fortuna
che abbiamo avuto nel tempo: non pensavamo di trovare cosi tanto sole e
bel
tempo, cielo azzurro e terso in Scozia.
Km finali percorsi
6475
Km finali dalla partenza
92950
Km alla partenza
86475
Paola, Gianni, Andrea, Gianluca, Ary e Conny
|