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Greenpeace difende le balene

 

 

È ancora in corso la battaglia tra Greenpeace e le navi baleniere giapponesi  nel Mar Antartico. Da dicembre due navi di Greenpeace, "Esperanza" e "Arctic  Sunrise" sono entrate in azione contro i cacciatori di balene nelle acque
dell'Oceano Meridionale, dove i grandi cetacei dovrebbero essere protetti da  un Santuario internazionale. Otto gommoni lanciati dalle due navi hanno ostacolato le loro manovre, riuscendo a incidere negativamente sulla quota
di balene cacciate.

In più occasioni l'azione si è fatta particolarmente dura: l'8 gennaio la Arctic Sunrise è stata speronata dalla Nisshin Maru, la nave-mattatoio. L'impatto ha danneggiato la prua della nave, ma per fortuna nessuno dei membri dell'equipaggio - tra i quali un'italiana, Caterina Nitto - è rimasto ferito.

Nonostante i ripetuti richiami della Commissione Baleniera Internazionale che chiede al Giappone di bloccare la presunta caccia scientifica, quest'anno l'Agenzia della pesca giapponese ha più che raddoppiato la quota
di balenottere minori cacciata, arrivando a 935 e aggiungendo 10 balenottere  comuni, specie minacciata d'estinzione.

Nei prossimi 2 anni, oltre a 50  megattere, verranno cacciati altri 40 esemplari di balenottera comune, la  più grande creatura sulla Terra dopo la balenottera azzurra, che è quasi estinta per via della caccia. Di scientifico la caccia alle balene non ha nulla: come documentano le immagini di Greenpeace, nonostante la scritta "Ricerca" dipinta sulla fiancata delle navi, le balene a bordo vengono pesate, sezionate e impacchettate per raggiungere i mercati del pesce.

Durante il suo lungo viaggio, l'Esperanza solcherà i mari dei 5 continenti con l'obiettivo di difendere gli Oceani e promuovere la creazione di una rete di aree marine protette. La nave è attesa in estate nel Mediterraneo. A
bordo delle due navi ci sono attualmente 70 persone di equipaggio provenienti da 19 paesi.

Visita il sito:
http://www.greenpeace.org/italy/news/speronamento-arctic
 

Fonte : www.greenpeace.it