EFFETTO SERRA: La
calotta artica scomparirà nel 2070
È la ricerca
più approfondita mai condotta. E un team di 300 scienziati
di 8 paesi lancia l'allarme: lo scioglimento farà salire il
livello del mare di un metro e potrebbe bloccare la corrente del Golfo,
facendo precipitare le temperature nell'Europa settentrionale
Il riscaldamento globale
sta sciogliendo la calotta glaciale artica a ritmi senza precedenti ed
entro il 2070 essa potrebbe scomparire del tutto, mettendo a rischio la
sopravvivenza di orsi polari, foche e popolazioni indigene come gli
Eschimesi. È quanto emerge da un rapporto commissionato dal
Consiglio artico, il forum intergovernativo delle otto nazioni che
hanno territori nella regione. Il rapporto di 144 pagine rappresenta lo
studio più approfondito mai condotto sull'impatto
dell'effetto serra della regione e alla sua compilazione hanno
contribuito quasi 300 scienziati insieme a esponenti delle popolazioni
indigene.
Secondo la ricerca finanziata dagli Stati che aderiscono al Consiglio
artico (Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia
e Stati Uniti) e che verrà presentato martedì
prossimo a un convegno in Islanda, «l'Artico sta subendo
l'impatto del riscaldamento globale in una misura più rapida
e severa rispetto al resto del mondo. Si prevede che durante i prossimi
100 anni il ritmo con cui il pianeta si sta scaldando
accelererà, contribuendo a radicali cambiamenti fisici,
ecologici, sociali ed economici, molti dei quali hanno già
cominciato a manifestarsi».
Lo studio, insomma, conferma i risultati di ricerche precedenti che
suggerivano che quest'area del pianeta si sta scaldando a un ritmo
molto più veloce rispetto alle altre. Se la temperatura
nell'intero pianeta è salita di circa un grado negli ultimi
100 anni, l'aumento nella zona artica è stato 10 volte
superiore. Tale riscaldamento ha avuto effetti drammatici sia sul clima
che sull'ecosistema. La tundra dal terreno perennemente ghiacciato
è ora umida e fangosa e le piante, gli animali e i pesci che
hanno prosperato nell'Artico per millenni sono morti o si devono
spostare sempre più a nord. Le popolazioni indigene che
dipendono dalla caccia e dalla pesca sono particolarmente minacciate da
questi cambiamenti, soprattutto dalla scomparsa delle spesse croste di
ghiaccio che ricoprono il mare e sulle quali essi si recano per pescare.
Gli scienziati prevedono che entro il 2070 la calotta glaciale artica
sarà completamente inesistente durante i mesi estivi.
Secondo il rapporto, lo scioglimento causerà un innalzamento
del livello del mare pari a un metro, sommergendo molte regioni
costiere e metterà a rischio la corrente del Golfo, facendo
precipitare le temperature nell'Europa settentrionale. Lo scioglimento
dei ghiacci causerebbe inoltre un aumento del riscaldamento globale: il
ghiaccio riflette infatti il calore del sole, mentre l'acqua lo
assorbe. «I cambiamenti climatici non sono fenomeno del
futuro, stanno accadendo proprio adesso. L'Artico si sta riscaldando a
un ritmo doppio rispetto alle altre aree del pianeta», ha
detto Pal Prestrud, vice presidente del comitato direttivo del
Consiglio Artico.
Fonte: http://www.lanuovaecologia.it/
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