Artico: Emergenza
inquinamento
Popolazioni in serio pericolo
L'Antartic Monitoring and Assessment Programme
(AMAP) ha recentemente pubblicato un allarmante rapporto, intitolato
"Arctic Pollution 2002", secondo il quale l'ecosistema nell'Artico
è gravemente danneggiato dalla contaminazione di rifiuti
industriali a base di PCB, pesticidi e insetticidi
.
Di riflesso, a farne le spese sono pure le popolazioni residenti, in
particolare gli Inuit della Groenlandia e del Canada che sono esposti,
sempre stando al rapporto, alle più elevate esposizioni ad
alcune sostanze tossiche del mondo. Anche gli orsi polari, le foche, le
volpi artiche, i falchi e altri animali sono contaminati con il
più elevato grado di inquinanti organici persistenti.
Queste sostanze chimiche provocano seri danni al sistema nervoso,
compromettono la riproduzione e lo sviluppo, e possono essere
trasportate per lunghe distanze. Alcuni ricercatori hanno stabilito un
legame fra le sostanze tossiche e la ridotta funzionalità
del sistema immunitario negli orsi polari e nelle foche.
Una vera e propria minaccia secondo il WWF che ha chiesto agli Usa e
alla Russia la ratifica della convenzione si Stoccolma - già
sottoscritta dal Canada, dalla Norvegia e dalla Svezia - sulle sostanze
inquinanti composte da organici persistenti, una nuova convenzione che
proibisce alcuni degli inquinanti più pericolosi.
Quasi tutte le sostanze chimiche incriminate - dice Samantha Smith,
direttore dell'International Arctic Programme del WWF - provengono al
di fuori dell'Antartide, addirittura dall'emisfero Australe, e vengono
trasportate dal mare e dal vento. Avanti di questo passo, senza
l'attuazione di un bando globale, le popolazioni e l'ecosistema
dell'Artico potranno subire dei danni irreparabili.
ECPlanet
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