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Come si muovono i ghiacciai

 

 

Dopo aver analizzato le immagini aeree, rilevate dai satelliti nella regione in cui è avvenuto il crollo della piattaforma Larsen, Hernán De Angelis e Pedro Skvarca, dell’Istituto Antartico Argentino di Buenos Aires, hanno scoperto che tante piattaforme di ghiaccio situate a ridosso sono scivolate in mare. Questo fenomeno ha avuto inizio dal 1995, quando un gigantesco ghiacciaio, situato all'estremità settentrionale della penisola antartica, si staccò per poi disintegrarsi.

La scoperta prova, per la prima volta, che un crollo di un ghiacciaio è seguito da un movimento dei ghiacci. Ciò avvalora una teoria precedentemente scartata, secondo cui i ghiacciai interni non riescono a scaricare i propri ghiacci in mare a causa dello sbarramento provocato dalle banchise, che fungono da argini.

I ricercatori hanno anche scoperto che cinque dei sei ghiacciai, che si muovono verso l'area situata a nord della piattaforma Larsen, sono significativamente aumentati per poi ritirarsi, negli anni seguenti, dopo la disintegrazione della piattaforma. Nella mappa, stilata l'anno scorso ( 2002 ), si può osservare il ritiro dei ghiacciai, una prova inequivocabile dello scaricamento in mare di una parte consistente del loro ghiaccio.

La ricerca è stata pubblicata dal periodico “Science”.

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