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Clima, rapporto del WWF

 

 

L'ultimo rapporto del WWF "Cambiamenti climatici in Africa orientale - lo stato della scienza", presentato in occasione dell'ultima conferenza sui cambiamenti climatici, svoltasi a Nairobi lo scorso Novembre, mette in evidenza che la temperatura in Africa ha subito un aumento di 0,7 gradi nel secolo scorso, ma che nel prossimo si prevede un innalzamento tra gli 0,2° C e 0,5° C per decennio. Se i trend di aumento fossero confermati, l'impatto sulle comunità rurali dell'Africa orientale sarebbe particolarmente dannoso.

"Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono più preoccupanti in Africa perché colpiscono Paesi poveri e quindi più deboli", ha commentato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia. "Dobbiamo inoltre considerare che l'Africa subisce l'innalzamento della temperatura del pianeta senza averlo provocato; è quindi a buon diritto che chiede ai Paesi industrializzati di porre rimedio, fornendo strumenti di difesa contro i cambiamenti climatici".

Secondo il WWF, uno degli impatti più devastanti cui si assisterà in Africa orientale riguarda il cambiamento di frequenza e intensità delle precipitazioni, con conseguenze sulla disponibilità di acqua e sulla produzione agricola. Un quadro che lascia presagire ulteriore penuria di cibo e possibili conflitti. Temperature più elevate possono anche
significare il diffondersi di malattie come la malaria, specialmente in Africa orientale. Non bisogna inoltre trascurare, aggiunge l'associazione, l'eventualità del verificarsi di fenomeni meteorologici estremi o l'innalzamento del livello del mare che, ancora una volta, andrebbe a colpire le attività economiche della regione come l'agricoltura, il
turismo, l'industria e la pesca.

"Superare la soglia dei 2° C di aumento rispetto alle temperature medie dell'era preindustriale, potrebbe significare oltrepassare una "soglia critica" oltre la quale il sistema climatico sarebbe fuori controllo", avverte Mariagrazia Midulla, responsabile Campagne internazionali del WWF Italia. "Possiamo ancora le conseguenze più pericolose, ma le possibilità stanno rapidamente esaurendosi. Con una vera leadership politica e un'azione congiunta tra tutti i paesi del mondo, entro 10-15 anni si potrebbe avviare una reale riduzione delle emissioni globali".
 


Fonte: WWF Italia