Una
cosa strana è avvenuta giusto prima della recente cerimonia
per l'innaugurazione di un muro da 3 milioni di dollari nel mare
attorno al villaggio di Kivalina, nel nord della costa artica
dell'Alaska. Il villaggio, casa dei nativi Inupiat da circa 4.000 anni,
rischia di scivolare nel mare e il muro in progettazione di 1800 piedi
ha la funzione di evitare questo cedimento. Durante la cerimonia
però un temporale, con venti fino a 40 miglia orarie, ha
costretto gli organizzatori a sospendere l'inaugurazione del progetto.
Kivalina è uno dei 200 villaggi, stimati nel lontano nord,
che potrebbero andare persi nei prossimi 10 anni. Le ragioni sono
tante, ma un grande gruppo di specialisti suggeriscono che il
riscaldamento globale sia almeno uno dei maggiori responsabili. Abbiamo
meno ghiaccio lungo la costa Artica a causa del riscaldamento delle
temperature oceaniche e quindi meno protezione agli ultimi temporali e
tempeste di vento invernali che mettono a rischio tutte le coste,
asseriscono i ricercatori. Come da molte generazioni gli Inupiats
dipendono dalla caccia e dalla pesca per la loro sopravvivenza e tutte
e due sono messe a rischio dai cambiamenti climatici globali.
I loro antenati giungevano su questa terra ad ogni inverno in quanto
gli offriva la migliore possibilità di sopravvivenza. Ora,
Kivalina e altre aree sono direttamente esposte. Kiwalina sembra una
sorta di New Orleans messa in un magazzino di ghiaccio. Tutte e due
devono affrontare un avverso destino negli anni a venire, ma ogni
storia ha un finale differente. Dopo tutto, chi sarà che
metterà a disposizione i miliardi di dollari necessari per
riallocare un mucchietto di villaggi dell'Alaska ?
I cambiamenti globali del clima causeranno gravi mutamenti, soprattutto
nell'Artico. Gli inverni caldi stanno sciogliendo il permafrost
cagionando il rilascio di più disossido di carbonio e metano
nella atmosfera, responsabili a loro volta di un rialzo delle
temperature, all'infinito. Milioni di acri di foreste in Alaska sono
stati cancellati negli ultimi anni a causa degli inverni più
caldi che hanno permesso agli insetti, particolarmente coccinelle, di
moltiplicarsi, facendo diventare le foreste verdi in rami secchi.
Gli scienziati hanno confermato il caso. Il riscaldamento globale
è reale. Adesso è arrivato il momento di prendere
dei seri provvedimenti e delle serie decisioni. Cosa andremo a fare per
i prossimi anni ? È il momento che i leader delle
comunità cittadine alla Casa Bianca prendano l'iniziativa,
al di fuori degli scienziati, applicandola in unanimità con
determinazione, indirizzandosi ai problemi che arriveranno sicuramente.
La scienza e la tecnologia giocheranno un ruolo nel risolvere questi
problemi, ma le decisioni mirate devono provenire dalla politica.
fonte: www.ecplanet.it
|