Il
futuro del nostro pianeta
Secondo Camille Parmesan, biologa
dell’università del Texas e Gary Yohe, economista
dell’università del Connecticut, è
possibile affermare che "i principali fenomeni primaverili si vanno
anticipando di 2,3 giorni ogni dieci anni e gli ecosistemi si stanno
spostando verso i poli di oltre sei chilometri ogni dieci anni", come
effetto del riscaldamento globale del pianeta
.
In termini climatici si tratta di fenomeni significativi o, come li
hanno battezzati gli autori, di una convincente "impronta digitale
dell’impatto del cambiamento climatico sui sistemi viventi".
Le difficoltà della comunità scientifica
nell’assegnare con certezza la paternità di un
fenomeno all’effetto del riscaldamento del clima, risiede
nella miriade di altri fattori che possono essere implicati, sia di
tipo fisico, sia di tipo biologico o economico.
Come dire che se è facile osservare un fenomeno, molto
più difficile è assegnargli una causa certa. Per
questo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC),
l’organismo internazionale che si dedica allo studio del
clima, si è mantenuto finora su posizioni di estrema cautela.
ECPlanet
|