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Norvegia spettacolaretesto di Paola e Gianluca Lombardi
27 Luglio 2003 (ore 5,30 circa) - Siamo partiti in auto da Cremona, (finalmente!) io
(Paola), mia marito Gianluca, il mio bambino di otto anni Michele, e il
nostro fedele amico quadrupede (che abbaia) Lucky… 28 luglio - Dopo una sostanziosa colazione, partiamo con un tempo decisamente bello, alla volta di Helsingore, dove battelli a circa 20 minuti l'uno dall'altro ti possono traghettare sul suolo svedese nella città di Helsinborg (visitata l'anno scorso in un'occasionale "fuga" dalla Danimarca, ed è da vedere!) ad un prezzo assolutamente economico. E' una traversata che dura circa 15 minuti, perciò attracchiamo di lì a poco, e in breve tempo, dopo aver passato la dogana, siamo in Svezia. Procediamo quindi costeggiandola sulla fascia Ovest. Imbocchiamo l'autostrada, (attenzione alla velocità! I poliziotti svedesi si camuffano viaggiando su auto non ufficiali, quindi, quando meno te lo aspetti ti affiancano e ….Multa salatissima!) senza intoppi, e con il tempo a nostro favore varchiamo il confine norvegese intorno alle 17.00. Passiamo la dogana, entriamo per far timbrare i certificati di buona salute di Lucky, (così come da disposizioni norvegesi), che nessuno, lì alla dogana, ci ha richiesto e che nessuno ci chiederà più in seguito. e ci avviamo verso Oslo dove abbiamo prenotato, qualche mese prima della partenza, una camera con bagno. all'ostello Haraldsheim (www.haraldsheim.oslo.no) . Non ho ancora parlato del paesaggio che attraversiamo percorrendo tutti questi chilometri, ma è grandioso, e continua a cambiare: ora un fiordo, poi un bosco. Ora pianura, poi montagne e fiumi, cascate ecc. Alle 20.00, in pratica 10 ore circa dalla nostra partenza dalla Danimarca, entriamo in Oslo. La strada che percorriamo corre tutt'intorno all' Oslo fjorden, e rassomiglia molto a quelle che si attraversano in Liguria: mare da un lato, montagna dall'altro. Strette e tortuose. Abbiamo qualche difficoltà a trovare il nostro ostello perché è situato in zona limitrofa rispetto alla città (Ring 3), ma con qualche indicazione dei gentilissimi passanti (parlano tutti in inglese, tranne certi anziani molto "norvegesi"), arriviamo a destinazione. E' veramente un ostello con i fiocchi: rinnovato proprio nel 2003, situato in posizione sopraelevata rispetto alla città, quindi con una vista panoramica eccezionale, e circondato da una vastissima e curatissima area verde. E' stata davvero, quella dell'ostello, un'esperienza nuova ma positiva in tutti i suoi aspetti (cordialità, efficienza, prezzi, organizzazione, condivisione)…come una grande famiglia. 29 luglio - Anche oggi sole splendente Programma del giorno:
visitare la città, ma con meta preferenziale al FRAMMUSEET
dove è esposta la nave originale per l'esplorazione
dell'artico usata in tre spedizioni da Roald Admunsen., più
un'affascinante mostra polare. Prendiamo il tram, che ha una delle sue
fermate proprio sotto il nostro ostello, e percorriamo la
città che, pur avendo le connotazioni classiche della grande
metropoli (palazzi imponenti, strade spaziose, negozi di tutti i tipi,
insegne, giardini, parchi,chiese ecc.) conserva una
tranquillità, una serenità, una pacatezza davvero
ammirevoli….per non parlare della pulizia e della cura con
cui tutto è preservato. Oslo ha anche un fascino incredibile
perché, oltre alle colline boscose con Holmenkollen che
sovrasta la città, è suddivisa in piccole isole
attraversate dal fiordo, verdi e invitanti. Ed è proprio su
una di queste isole (Bygdoy) che è stato costruito il
Frammuseet, dove per arrivarci, saliamo su uno dei battellini che fanno
spola da una sponda all'altra della città, come fossero
autobus. il museo è in una vasta area verde attrezzata con
ogni servizio possibile, sulla riva del fiordo. E' veramente
incredibile l'emozione nel vedere lì, a qualche metro da
noi, la mitica FRAM. Vicino a questo museo ce n'è un altro
di uguale interesse : Finite le visite ci accoccoliamo vicino al mare
per ristorarci al caldo del sole. E al paesaggio che non finisce mai di
stupirci. Rietriamo in "Oslo - città" col battello, e tra
una rinfrescata ai piedi nelle grandiose fontane , una piazza, un
parco, un castello, o una chiesa, arriviamo a Vigeland (che prende il
nome dal più famoso scultore norvegese) , al FROGNER PARK.
E' un parco immenso, curatissimo, con le rose fiorite alla fine di
luglio (!),addetti che tolgono ad uno ad uno i fili d'erba crescente
tra un fiore e l'altro, fontane, scalinate, laghetti, piante, vasche a
forma di piscina, ed un interminabile viale centrale affiancato da
duecento statue in bronzo di una potente dolcezza espressiva da
togliere il fiato. Questo viale arriva fino alla scalinata principale
che si protende verso "l'obelisco" per eccellenza. … 30 Luglio - Partiamo da Olso, ci sarebbero occorsi altri giorni di visita perché è davvero meritevole, ma la scaletta prevede che entro sera si arrivi a Bergen, per cui, tutti in marcia ! Sono le 10.00 circa, lasciamo la grande città e infiliamo la Norvegia in diagonale , anziché costeggiare il mare per poi risalire fino a Bergen. E' una strada incredibile! Selvaggia, incontaminata, che percorre il cuore della Norvegia, con innumerevoli cascate, catene di montagne che si susseguono senza sosta, laghi con colori indimenticabili, fiordi che si insinuano dentro le gole delle montagne…Spettacolare! Ma come in tutte le cose, esiste anche il lato negativo: non è un'autostrada , a tratti diventa sterrata, ed è piena zeppa di gallerie! Insomma, da Olso a Bergen ce ne sono più di trenta per un totale di ben 130 chilometri! E non sono quelle italiane: illuminate, spaziose, rivestite da pannelli e con la corsia di emergenza! Tutto il contrario, più ci allontaniamo dalla capitale: sono strette, alcune lunghissime , a roccia viva , basse e poco illuminate…Per essere sinceri ne abbiamo trovate un paio da "pelle d'oca", senza nemmeno l'illuminazione, ed erano di diversi chilometri (sembravano miniere, non gallerie!) Vi confesso che abbiamo passato alcuni momenti di tensione pura….. Alle 20.00 entriamo finalmente in Bergen. Qui ci aspetta il B&B www.lerkebo.no prenotato qualche mese prima tramite internet. E' un casa privata dove una signora energica ed efficiente ci ha coccolati ,durante i nostri 3 giorni di permanenza, insieme al marito e al figlio, come fosse una grande mamma! 31 luglio - Bergen è una cittadina che si affaccia sull'ocecano atlantico , circondata dalle colline, per cui attraversata da correnti instabili che la rendono la città più piovosa d'Europa, ed infatti, tanto per non smentirsi, questa mattina piove! Concentriamo la nostra attenzione sul mercato del pesce: qui c'è davvero di tutto e di più! Balena affumicata, gamberi di ogni misura, merluzzi, salmoni (per citare i più famosi!), pelli di foca, fragole e ciliegie enormi, e saporite (incredibile, ma in Norvegia riescono ad ottenere delle coltivazioni di questo tipo di frutta davvero sorprendenti!) … Michele impazzisce alla vista di tutto quel pesce perché è appassionato di pesca, per cui sostiamo in questo mercato pittoresco buona parte della mattinata, in compagnia di centinai di gabbiani che non aspettano altro che noi turisti lanciamo loro un po' di pesce fresco Nel pomeriggio, visto che è il cielo si è pulito ed è comparso un bel sole caldo, visitiamo i quartieri vecchi dietro il porto (vicoli stretissimi affiancati da case interamente in legno con quei caratteristici colori vivaci, cioè le case anseatiche di Bryggen); la parte leggemente più sopralelvata con i suoi quartieri eleganti e ordinati dove, in fondo alla strada in discesa, intravedi il mare , e poi la parte alta della città utilizzando una comodissima funicolare… (è compresa nella Bergen card che consigliamo a tutti di acquistare in uno dei "tourist infomation") Da qui puoi vedere, immerso in un 'area verde con terrazza panoramica annessa, uno spettacolo grandioso: la parte bassa di Bergen con il fiordo che si insinua , le montagne che si rincorrono senza sosta fino all'orizzonte, fontane, palazzi, giardini ecc. 1 Agosto - Anche oggi il tempo ci bastona: acqua, freddo e vento.
Non ci abbattiamo, e partiamo in auto per andare ad esplorare i
dintorni e successivamente la strada oceanica che la nostra "mamma"
norvegese Sulveig, ci ha consigliato vivamente di visitare. Appena
fuori Bergen, l'unica cosa degna di nota è una chiesa
interamente in legno (la Norvegia ne è disseminata e si
chiamano STAVKYRKJE) . Per cui passiamo senza esitazione alla Strada
oceanica. E' una lingua di terra parallela alla costa, che si tuffa
nell'oceano ed è caratterizzata da un paesaggio unico:
paesini con le case colorate di rosso, giallo e blu dai profili bianchi
ed interamente in legno che spuntano sul pendio delle montagne come
fossero gemme preziose, e sotto di loro il fiordo; cascate, cascatine,
cascatelle che piovono in ogni angolo, un paesaggio che a volte si apre
selvaggio in cui indovini all'orizzonte, l'azzurro e il riverbero
dell'oceano: ancora una volta spettacolare!…. Ci siamo
fermati in un piccolo paese a ridosso dell'oceano agitato, e non
abbiamo resistito alla tentazione di fare una pescatina piazzati sugli
scogli….Al primo lancio, Michele ha pescato un'aringa
dignitosa : niente male! Poi, dopo aver perlustrato i dintorni,
ritorniamo a Bergen, ed è l'ultima sera…. 2 Agosto - Partiamo da Bergen alle 10.30 , destinazione VANG I VALDRES. Il Valdres è una regione nel cuore della Norvegia, ricca di montagne, laghi, cascate e naturalmente fiordi. Ed è un punto strategico per riuscire a visitare i parchi nazionali , a percorrere i fiordi più lunghi e belli di tutta la nazione, a camminare sopra i ghiacciai che svettano maestosi ad ogni angolo.. Lì, abbiamo prenotato on line un cottage, tramite l'agenzia danese NOVASOL (www.novasol.com) per una settimana. Ci eravamo già serviti di quest'agenzia l'anno scorso per le nostre vacanze in Danimarca e ci siamo trovati benissimo: prezzi di tutti i tipi, vastissima scelta di case in quasi tutta l'Europa, organizzazione, puntualità, precisione e serietà. Molto, molto meglio che con le agenzie italiane che sono carissime e non hanno nemmeno un centesimo delle proposte che la Novasol ti OFFRE!!! La strada da percorrere è lunga ed impegnativa: dobbiamo addentrarci un'altra volta nel centro della Norvegia. Questa volta però decidiamo di evitare le gallerie che sono decisamente stressanti e poco appaganti, ed optiamo per la traversata del fiordo più profondo e lungo della Norvegia: Il SOGNEFJORD. E' una traversata che dura circa 3 ore ed è sicuramente per i turisti visto la lentezza e le tappe panoramiche. Partiamo col battello in perfetto orario da Gudvangen , percorrendo la prima parte del Sognefjord , il NAEROFJORD, che è la sua sezione più selvaggia, più bella, e più stretta: natura incontaminata, niente strade, montagne alte fino a 1400 m sul livello del mare. INDIMENTICABILE!!! (fotografie e riprese da mille e una notte…) Non sappiamo dove guardare tanto ce n'è da vedere: cascate, ghiacciai, montagne, acqua verde smeraldo…Il tempo tende al nuvoloso, ma il fiordo è davvero suggestivo e maestoso quando il sole riesce a filtrare attraverso le nubi nerastre …. Approdiamo con gli occhi ancora pieni di queste meraviglie, a GUDVANGEN, da lì procediamo in mezzo a vallate rigate di cascate, e bagnate ora da un lago ora dal fiordo, fino a destinazione (ore 19.30). Il cottage è favoloso, circondato dal verde, e sopraelevato rispetto alla valle. In fondo , un lago profondissimo e vasto che promette tante belle pescate ed anche remate (visto che la casa che abbiamo affittato prevede l'uso della barca) 3 Agosto - Oggi il tempo è ancora variabile ma tendente
al miglioramento, per cui passiamo la giornata a perlustrare i
dintorni: la mattina abbiamo risalito una cascata non eccessivamente
ripida dall'altra parte della vallata. Poi abbiamo visitato un'altra
chiesa in legno . Nel pomeriggio abbiamo percorso la strada che parte
dal nostro cottage e che, seguendo la montagna, ci svela scenari
stupendi della vallata che continua ora tra il blu profondo del fiordo,
ora tra il turchese di un lago, ora tra la schiuma e l'impeto di
cascate sempre diverse e sempre emozionanti. Ci fermiamo sulle rive di
un lago tra le montagne, affiancato da prati verdi e fiori a stelo
lungo, dai petali simili alle bocche di leone,. Questi fiori crescono a
cespuglio lungo tutte le strade e danno una nota di colore veramente
notevole visto che sono di un magnifico color fucsia. Qui, sulle rive
del lago "Del RE" , ci beamo della pace, della serenità, del
sole caldo e del senso di "fuori dal mondo" che d'ora in poi ci
accompagnerà per tutto il resto della nostra vacanza. 4 Agosto - Oggi è la grande giornata: andiamo a visitare IL PARCO NAZIONALE dello JOTUNHEIMEN. Ci svegliamo con il cielo sereno , il sole caldo ed invitante, ed un'eccitazione crescente. Colazione e…si parte. Per arrivare al parco nazionale, vanto della Norvegia, percorriamo una strada davvero stupefacente e quasi indescrivibile: paesaggi che dapprima ricordano le nostre Alpi con la tipica vegetazione delle alte quote, poi, passando da una valle all'altra, assomigliano moltissimo al Nepal: distese di terra arida disseminate di massi che terminano alle pendici di montagne con la cima ghiacciata. Sullo sfondo, nelle gola lontana, macchie di acqua azzurro maldive che brillano al sole….! Arriviamo al parcheggio dello Jotunehimen. Qui si possono travere punti di ristoro e servizi igienici. Il sole è splendente, ma l'aria è sostenuta e piuttosto frizzante. Lo spettacolo è da brivido: le montagne selvaggie e ghiacciate affiancano il LAGO GJENDE lungo e sottile di un colore tra il turchese e lo smeraldo, a seconda della rifrazione della luce, che si snoda lontano tra le cime montuose. Sono già le 11.30 , per cui decidiamo di costeggiare a piedi (naturalmente!) il lago, fin dove l'orario e le gambe lo permettono. L'alternativa era quella di risalirlo inerpicandosi sulla montagna per poi percorrerlo in quota. Il sentiero è relativamente facile: torrentelli da guadare, molto umido e sofficie a tratti, incuneato tra massi in altri. Questo lago si può percorrere anche coi battelli: sono veloci, è possibile portare gli zaini, non sono molto economici. Le mete preferite, sia dai "camminatori" che dagli altri che scelgono la via più comoda (almeno all'andata) sono due: il rifugio MEMURUBU , a circa metà del percorso, e il rifugio GJENDEBU proprio sulla punta estrema del lago. Entrambi situati in posizioni strategiche con possibilità di pernottamento. Continuando la camminata, la gola si restringe e la montagna ci affianca stringendoci tra il lago da una parte, e la sua costa ricoperta di vegetazione bassa e tipicamenrte artica, dall'altra. Poi, inaspettatamente, ecco comparire delle betulle contorte e basse, che si aggrovigliano come sterpi e che ci danno qualche difficoltà di movimento. Il vento forte e il freddo hanno contribuito a questa loro forma particolare e mai vista prima. Finalmente, dopo circa tre orette di passo sostenuto, arriviamo alla prima punta rocciosa che si protende nel lago, oltre la quale, a distanza di un altro paio d'ore di cammino , c'è il Memurubu. Qui, proprio al limite dello sperone roccioso, c'è una spiaggetta di ghiaia fine e bianca, con tre betulle sopra, che ci ha permesso di fermarci ed ammirare basiti il paesaggio….. (lasciamo parlare le fotografie…) Torniamo al parcheggio che sono circa le 18.00. Il sole non ci ha mai abbandonato, ma in così alta quota, sparisce velocemente dietro le montagne. Siamo sazi di colori ed emozioni…. 5 Agosto - Oggi lo passiamo nel nostro cottage a Vang, rilassandoci
e perlustrando i dintorni. Sole splendente. 6 Agosto - Andiamo a Fagernes: cittadina turistica a circa 50 km da Vang I Valdres e ad un centinaio da Lillehammer. Complice un tempo splendido. E' un centro estivo molto grazioso, tra le colline ed il fiordo, con molti negozi, centri di interesse generale, come ad esempio il museo all'aperto delle antiche abitazioni norvegesi: VALDRES FOLKEMUSEUM. Non ci facciamo scappare l'occasione e andiamo a fargli una visitina. Ampio, immerso nel verde, nella quieta, nell'ordine e nella pulizia. Attraversato da un lago che delimita una zona faunistica, naturale, e protetta molto vasta. Tra le piante o su un pianoro, le vecchie case, allestite anche all'interno con i mobili dell'epoca, oppure occupate da vecchi (e non) norvegesi che danno dimostrazione dei loro antichi mestieri (intagliatore, ricamatrice, sarta, musicista ecc.) Il museo all'aperto, è anche attrezzato con panche e tavoli in legno , sotto le piante lungo la riva del lago , dove ci si può fermare a mangiare e riposare. Nel pomeriggio rientriamo a Vang dove, dopo qualche chilometro dal nostro cottage, e costeggiando sempre il lago, troviamo una perla inaspettata: immerse nel verde del bosco, vecchie case in legno ed un mulino ad acqua che "sorgono" in prossimità di splendide cascate. E' un posto incantevole e adattissimo per la pesca….Inutile dire che ne approfittiamo immediatamente…. 7 Agosto - Sole splendido. Ci aspetta un'altra gioranta mitica:
oggi andiamo ad EIDSBUGARDEN. (Come già detto, il nostro
cottage si trova in posizione strategica, per cui entro un tempo
ragionevole, riusciamo ad arrivare nelle mete più ambite.)
La strada è tutta in salita, sterrata per lunghi tratti, ma
con un trattore che la percorre dalla cima alla valle bagnando il
terreno in continuazione. Anche questa strada (e ti pareva!)
è uno spettacolo della natura: attraverso una vallata di
montagne coperte da una bassa vegetazione, affianca un lago immenso che
è delimitato da altre montagne che prendono delle sfumature
blu che hanno dell'incredibile. Arriviamo a destinazione dopo un 'ora e
mezza di viaggio. Lo spettacolo è selvaggio, duro, con
macchie blu di laghi immobili che lambiscono le montagne senza fare
rumore. Case di legno marrone con il tetto ricoperto di erba
disseminate un po' ovunque. Vegetazione bassa e verde tipica delle zone
artiche. L'occhio si posa su innumerevoli sentieri che si snodano dalle
montagne, oppure che restando più a valle costeggiano una
cascata maestosa che scende come un grande torrente fino ai nostri
piedi. Decidiamo di risalirla per vederla nella sua potenza e nella sua
bellezza., là dove precipita tra le cime ghiacciate. Il
sentiero è piuttosto facile e non eccessivamente
impegnativo. L'unica difficoltà è rappresentata
dalla presenza dell'acqua che filtra attraverso il terreno rendendolo
quasi impraticabile. Conseguenza: slalom e salti da stambecco da una
masso all'altro per evitare di affondare fino al ginocchio nella melma.
La cascata intanto ci accompagna in questo nostro coraggioso "assedio"
ribollendo di schiuma e velocità. Due ore e mezzo dopo,
siamo in cima alla vallata, e davanti a noi c'è la grande
cascata. Stanchi ma emozionati ci sediamo per qualche tempo sui massi
rocciosi come spettatori non paganti in posizione
privilegiata….inutile dire che, proprio al nostro fianco,
altre piccole cascate si diramano verso il basso in un'esplosione di
schiuma. La strada del ritorno sembra più veloce
perché è tutta in discesa. e poi conosciamo
già le zone "off limit" da evitare
accuratamente…. Ritorniamo al parcheggio dove un locale ben
attrezzato che "guarda" un piccolo lago incastonato tra le montagne
color del cobalto, ci rifocilla di dolci tipici alla cannella tuffati
in ottimi caffè fumanti…. 8 Agosto - Ancora una giornata di sole. il tempo norvegese ci sta viziando in modo vergognoso. Decidiamo di andare a visitare una località turistica e prettamente montana con tutto quel che ne consegue : residence, alberghi, ristoranti, pizzerie , negozi di souvenir (sono gli unici che abbiamo incontrato fino ad ora), proprio "sopra" il nostro cottage, diciamo una trentina di chilometri più in quota: BEITOSTOLEN E' un grazioso agglomerato turistico, ordinato, ben sviluppato, selvaggio nel panorama. Attrezzato soprattutto per la stagione invernale. Decidiamo di fare "compere" e ci perdiamo nei negozi….. 9 Agosto - Oggi dobbiamo lasciare (a malincuore) il nostro splendido cottage e dirigerci verso l'altra località dove abbiamo prenotato un'altra abitazione (sempre online e sempre con la Novasol): HOLMEDAL. Questo paesino si trova all'imboccatura di un fiordo nella regione del Sognefjord. L'abbiamo scelto appositamente in questa posizione perché volevamo gustarci fino in fondo la magia dei fiordi norvegesi. Partiamo da Vang e , prendendo il traghetto turistico a LAERDAL ( è il medesimo dell'andata , soltanto che non lo utilizziamo per l'intero tragitto) , ci infiliamo nella regione dei fiordi per eccellenza. Il paesaggio continua a cambiare: fiumi, laghi, cascate, montagne, colline, vallate, fiordi ….!!! Alle 17.30 siamo arrivata a destinazione, dopo vari traghetti e sali scendi per le montagne (orrido compreso). Anche questa volta abbiamo una casa splendida: isolata nel verde dei prati (5000mq), circondata dalle montagne e con il fiordo a 250 m da noi. Facciamo visita al paesino che è davvero minuscolo ma con lo stretto necessario (supermercato, distributore di benzina ecc.), 10 Agosto - Ci svegliamo col sole e decidiamo di visitare l'isoletta proprio davanti all'imobaccatura del "NOSTRO" fiordo: ATLOY. Prendiamo il battello al porto di Holmedal (costano pochissimo e la tratta è servita in modo da coprire fino alle 17.30 del pomeriggio) e approdiamo in un'isola circondata dall'oceano, con casette colorate che si distinguono tra la verdissima vegetazione e un piccolo porticciolo incastonato tra gli scogli. Sembra di essere in quei paesaggi tipo "Vacanze nell'isola dei Gabbiani". Ci fermiamo proprio qui dove possiamo fare una bella pescatina. Risultato : due begli sgombri di circa 1Kg…! Poi, cambiamo punto di osservazione, e "aggiriamo" l'isola. In mezzo al mare aperto intravediamo guizzi e salti di pesci: è un allevamento di salmoni che spiccano "il volo" in continuazione…. C'è una pace ed una tranquillità infinita in questo angolo sperduto di mondo….! 11 Agosto - Oggi il cielo è coperto. Però non
piove e non "si gela". Abbiamo pensato di inoltrarci fino ad ALESUND.
Non è uno scherzo perché i chilometri sono
più di 300, (In Italia in un paio d'ore saresti a
destinazione….) le strade qui in mezzo ai fiordi , invece ,
sono tortuose , strettissime (mare da un lato, montagna dall'altro) in
continuo sali scendi, esattamente come quelle liguri. Non basta:
dovremo prendere anche tre traghetti per riuscire a "saltare" da un
pezzo di terra all'altro….Partiamo: sono le 9.30 di mattina.
(strada…………..) Arriviamo
alle 16.00(!). Alesund è bellissima.: si trova
all'imboccatura del fiordo di Geiranger ed è attorniata
dalle montagne E' conosciuta dappertutto per la sua architettura in
stile "Art nuveau" caratterizzata da una miriade di torri, guglie e
abbellimenti pieni di dettagli interessanti. Il centro è
elegante e sofisticato dai confortevoli caffè e ristoranti,
e con il pittoresco stretto di Brosundet con i suoi innumerevoli
battelli da pesca. Qui si respira aria del nord. E non solo in senso
metaforico. Cerchiamo di vedere il più possibile: il
porticciolo con le barche più o meno lussuose attraccate
(l'acqua è talmente pulita che vediamo le prime stelle
marine rosse di tutta la nostra vacanza!), le strade, i
negozi… Ci fermiamo ad un chiosco proprio in centro alla
città, e ci abbuffiamo di hamburger e patatine. Putroppo non
riusciamo a visitarla come si dovrebbe, perché il tragitto
è stato più lungo del previsto, e ci aspettano
ancora gli stessi chilometri per rientrare ad Holmedal. Peccato! P.S.
Per una serie di coincidenze fortunate con gli orari dei tre traghetti
(non si prenotano ma si prendono "al volo") , nel ritorno impieghiamo 2
ore e mezza in meno rispetto all'andata!!!!! 12 Agosto - E' ritornato un sole magnifico! Siccome anche questa casa è fornita di barca a remi ( oppure a motore se si vuole affittarlo) che ci aspetta invitante e dondolante attraccata al porticciolo proprio dietro casa,oggi spendiamo la nostra giornata per la pesca a traino: Micky "dietro" armato di canna da pesca, il papà ai remi (ha una grande esperienza ed abilità), io fornita di macchina fotografica per immortalare il Grande momento. Il fiordo è magnifico e ci culla con il suo movimento dolce e delicato. La barchetta scivola leggera sull'acqua e la lenza resta sempre ben tirata, lontano da noi. Ed ecco, dopo circa 20 minuti di appostamento mobile, il primo sgombro della giornata! insomma, nel giro di un'ora il grande Micky ne pesca quattro, e belli grossi!…Ma non è finita: quando meno ce l'aspettiamo ecco un' "abboccata" particolarmente decisa….Momenti di suspence…fermento contenuto nella piccola imbarcazione, ed eccitazione alle stelle…Cosa sarà?…Gianluca lascia i remi ed aiuta Micky che se la sta cavando benissimo, ma questa volta occorre anche la saggezza e l'esperienza paterna….Per farla breve: è una trota (di mare) enorme che mostra la sua livrea dorata e luccicante appena sotto il pelo dell'acqua….Qualche manovra ben assestata ed ecco che la issiamo a bordo: è lunga circa 80 cm e peserà circa tre kg….Una meraviglia! Quasi, quasi mi dispiace per lei…. Ma stasera: pesce al forno per tutti! Rientriamo pieni di soddisfazione ed emozionati come bambini. Pranzo fuori, in mezzo al verde del nostro "natural plot" e, come sfondo, un poster del nostro fiordo….. Nel pomeriggio andiamo a piedi e perlustriamo i cespugli che costeggiano i campi e la strada per arrivare alla nostra abitazione: sorpresa! Facciamo incetta di lamponi, more e mirtilli rossi…Una zuppierona piena! 13 Agosto - Il tempo non è dei migliori: nuvoloni scuri ed un'arietta che non promette niente di buono. Ce ne restiamo al calduccio della nostra stufa a legna, salvo una puntatina al paese per fare compere… 14 Agosto - Nonostante il tempo non sia variato, decidiamo
ugualmente, anche perché sarebbe l'ultima
possibilità, di andare a vedere il più grande
ghiacciaio europeo: BRIKSDALBREEN. Percorriamo la
strada…………… E'
molto bella, come il solito…ormai ci stiamo abituando:
cascate, laghi, fiordi, montagne….. Arriviamo al parcheggio
che è situato proprio sotto il grande ghiacciaio…
a Briksdal. Solitamente non si trova nemmeno un buco dove parcheggiare
(così abbiamo letto). oggi invece c'è poca gente
perché il tempo è infame e solo i "duri" come noi
si avventurano in quest'impresa. Ma è ora di pranzo per cui
ci fermiamo al ristorante: è spazioso, ospitale, con tante
cose buone e dei prezzi….vertigine! (anche a questo ci
stiamo abituando…). D'altronde oggi non si può
mangiare al sacco: piove e fa freddo!!! Dopo esserci rifocillati,
iniziamo la risalita del ghiacciaio. La strada è sterrata,
in salita, ed è un fiume di molta. Sopra di noi nuvole nere
che piovono in continuazione. Non demordiamo e proseguiamo
imperterriti. A volte ci affiancano calessi trainati da cavalli,
ovviamente per i turisti più anziani o per i soliti
giapponesi viziati, che risalgono lentamente la montagna. il ghiacciaio
ogni tanto fa la sua comparsa da lontano, e al nostro fianco
c'è il grandioso ed impetuoso torrente che esso genera
sciogliendosi. Questo torrente, ad un certo punto, diventa una cascata
a dir poco imponente che spicca su ogni cartolina norvegese che si
rispetti. Questa magnifica cascata, o la passi "prendendola" alla
sommità e quindi inerpicandoti ulteriormente su una strada
fatta a gradoni di roccia scivolosa perché bagnata, oppure
le fai il "solletico" attraversandola tramite un piccolo ponte, nel
qual caso avrai come conseguenza inevitabile una vera e propria doccia
di spruzzi freddissimi. (Consiglio: impermeabili lunghi, k-way,
spolverini…soprattutto quando non c'è il sole!)
Dunque, bagnati lo siamo già , e molto, goccia
più o goccia meno…. Corriamo come dei pazzi lungo
il ponte per cercare di passarla senza troppo danno…. Per
fortuna il vento ci aiuta soffiando dalla parte opposta ( non come al
ritorno che ci siamo annegati….!!!) e proseguiamo per la
stradina che, ora, è il greto di un piccolo torrente pieno
di sassi. Sassi che diventano quasi dei massi man mano che si procede
verso il ghiacciaio. Oltre noi, ci sono persone di tutti i generi e di
ogni nazionalità che , senza parlare troppo, procedono,
più o meno in fila, verso questo luogo di sicuro interesse.
E finalmente arriviamo ai piedi di questo immenso ghiacciaio . E' una
visione d'altri mondi: ha un colore simile ai ghiaccioli all'anice,
è tutto un "festone", pieno di caverne, di
rotondità e di effetti plastici indescrivibili. E ce
l'abbiamo lì, a portata di mano, che scende come una grande
lingua azzurra lunga il canalone della montagna ! Ci avviciniamo
increduli davanti a tanto magnificenza ed imponenza. Migliaia e
migliaia di anni che ci guardano attraverso i cristalli
azzurri…Indimenticabile. Alcuni turisti, anche quelli con le
scarpette bianche da ginnastica, si fanno ramponare per riuscire a
scalarlo. Noi, ci accontentiamo di posare i nostri piedi camminandoci
sopra con delicatezza e venerazione…….ma non
resistiamo alla tentazione di romperne un pezzetto e tenerlo poi tra le
mani come una reliquia Putroppo non riusciamo a vedere tutta la sua
estensione sulle cime delle montagne attorno a noi, perché
ci sono le nuvole basse e … non ha ancora smesso di piovere!
Anche la temperatura è piuttosto freddina. Ma ne vale la
pena!! Ritorniamo all'auto, fradici, stanchi, un po' infreddoliti
nonostante l'abbigliamento adeguato, ma felici di ciò che ci
rimarrà negli occhi e nel cuore. 15 Agosto - Lasciamo definitivamente Holmedal. (Sigh!) Ci aspetta parte della Norvegia, la Svezia, e la Danimarca per tornare in Italia. Ci impieghiamo circa tre giorni. Infatti il... .. 17 Agosto.. ...alle 19.00 circa facciamo il nostro ritorno trionfale a Cremona. Senza intoppi e senza problemi. Ma con le valigie molto più pesanti di quando siamo partiti…e con un proponimento indiscutibile: RITORNARE IN NORVEGIA…!!!
Osservazioni di carattere generale: Su tutto il territorio norvegese, non ci sono quasi
autostrade (tranne vicino alla capitale) Il traffico è quasi
inesistente, molto corretto, ligio ai segnali stradali, alla
velocità consentita, e alla distanza di
sicurezza…(come in Italia….!) Ci sono
distributori disseminati un po' ovunque che sono tutti self service,
come approvigionamento benzina, ma annessi ad un piccolo supermarcatino
aperto fino alle 23.00 e provvisto di tutti quegli articoli che possono
servire per un'emergenza… Ci sono zone attrezzate per i
pic-nic e con servizi igienici un po' dappertutto. Sono pulitissime,
ordinate e mantenute sempre efficienti. I prezzi, in generale e in ogni
settore, sono veramente da capogiro (Esempio: 3 consumazioni al MC
Donald's circa 50 €) Gli orari di chiususra dei negozi
alimentari e non , sono al massimo fino alle 18.30 del pomeriggio. I
pagamenti possono essere fatti in Euro, e anche con carta di credito
(soprattutto nelle città) Per poter entrare ad Oslo o a
Bergen si deve pagare una sorta di pedaggio ogni volta che si rientra
nella città. Ci sono anche altre città norvegesi
che lo prevedono, ma noi non le abbiamo incontrate. I norvegesi sono
molto accoglienti, educati e riservati, per niente invadenti. Qui, in
terra di Norvegia, abbiamo sperimentato quella che era già
stata un'esperienza simile l'anno scorso in Danimarca: non
c'è delinquenza. Le case si lasciano aperte, le auto
altrettanto, non ci sono recinzioni e nessuno si permette di toccare
qualcosa che non gli appartiene…UNA VITA DA FAVOLA! Un
sentito ringraziamento a Gianluca Paola Miky e Lucky per la loro
disponibilità. |