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Un viaggio in Germania 2002
Di Carlo Maccarana

 

(passando per Austria e Francia)
Dal diario di bordo del camper.  Memorie, itinerari, dritte per chi viaggia in camper.

 

Data:                   Partenza il 15.06.02  ritorno il 09.08.02
Camper:              CI Carioca mansardato, su Fiat Ducato 1.9 TD anno 1998,  lungo 5.98m.
Equipaggio:          Famiglia Maccarana , ovvero Carlo 47 anni, Lella 46, Yamuna 10.
E-mail:                 c.macc@tin.it
Cartografia:        Atlante Michelin  1:300.000
I nostri giudizi:     1 stella: bello - 2 stelle: molto bello - 3 stelle: eccezionale
Statistiche:          6311 km percorsi  con 566 litri di gasolio per una media di 11.15 km/litro  
                            Spesi circa 2000 €. 

 

Nota.  Abbiamo classificato i posti in cui abbiamo fatto acqua in 4 tipi: 
          
tipo 1 : comodo, con tubo già presente sul posto.
           tipo 2 : comodo, ma con tubo mio.
           tipo 3 : con tanica.
           tipo 4 : con tanica e camera d’aria (a guisa di tubo flessibile da mettere sui rubinetti quando
                       sono troppo vicini ai lavandini).
Per lo scarico abbiamo quasi sempre usato il secchio (acque grigie) e i wc pubblici  perché i pozzetti sono rari.  Per il WC abbiamo la cassetta rimovibile.

Considerazioni varie:

* Nella ex Germania est non si trova una fontana per fare acqua (acqua solo nei ditstributori o nei wc pubblici).   Pochi parlano l’inglese, alcuni il russo, perciò meglio conoscere un minimo di tedesco.

* In tutta la Germania (non come da noi) c’è l’abitudine di rispettare i limiti di velocità e di guidare privilegiando la sicurezza e la cortesia.  Ai passaggi pedonali e sulle piste ciclabili pedoni e ciclisti hanno sempre la precedenza (e si aspettano di riceverla subito!).  


Partenza!

15 giugno 02   Da Albano(BG)  a St.Moritz (CH)     KM 182

Partiamo alle 11.00 del mattino.  Il contachilometri segna km 50442. Via Lovere-Edolo raggiungiamo il Passo dell’Aprica, dove pranziamo. Lenti si scende in Valtellina e poi su verso il Passo del Bernina.  Salita dura, fa caldo, la temperatura del motore sfiora i 110°, ma è tutto OK.  Sosta sul Passo con passeggiata, poi scendiamo a sera a St.Moritz e posteggiamo nel solito parcheggio appena dopo il ponte di uscita del lago.  Una volta era libero, oggi si paga mezzo franco l’ora, fino alle 19.00.  So che non dovrei pernottare qui, in quanto un piccolo cartello lungo la strada, rigorosamente in tedesco, vieta il campeggio notturno, ma pagando il parchimetro fino a cinque minuti dopo le 19.00, mi stampo un bigliettino che mi consente la sosta fino a domani mattina (la polizia passa, controlla e se ne va).  A sera lunga passeggiata; facciamo il giro completo del lago (1 stella).  Sereno-fresco.  

16 giugno 02   Da  St.Moritz (CH)  a Garlos (A)    KM 300       lago del Resia!

Colazione e passeggiata a St.Moritz Dorf (ovvero in centro).  Guardiamo i negozi che si sfidano nel festival del super-costoso.  Ciabatte da 400 franchi e un bel girocollo da 66.400 franchi.  Compriamo il pane e ripartiamo.  A Zernez puntiamo vero l’ Ofen Pass e rientriamo in Italia per fare il Resia, con fotografia al campanile che sorge dalle acque del lago.  Entriamo in Austria dopo aver appiccicato al vetro la vignette autostradale preventivamente comprata all’ACI di Bergamo.  Percorriamo la Inntal fino a Innsbruck e oltre.  Usciamo dall’autostrada a  Wiesing (uscita 39) e puntiamo, sotto un diluvio universale, verso Zell e il Passo Gerlos.  Nel paese di Gerlos ci fermiamo.  Anche qui è un fiorire di “campieren verboten”, divieto di campeggio, ma il paese (turistico) è vuoto e tutto apre fra alcuni giorni.  Parcheggio in un piazzale e nessuno nemmeno mi guarda.  Torna il bel tempo, fa freddo.

17 giugno 02 Da Garlos a St.Joan in Pongau     KM 114        cascate!

Saliamo sul passo (Gerlospass) che è a pagamento (7€) e scendiamo fino alle cascate (2 stelle).  Nota per i camperisti:  ci sono 3 parcheggi.  Uno è prima del casello di uscita della strada del passo, ed è gratuito, uno è interdetto ai camper, il terzo costa 6 €.  Il primo è gratuito perché compreso nel pedaggio del passo ed è da scegliere anche da parte di chi viaggiasse in direzione opposta, in quanto comunque dovrebbe pagare il transito verso il passo.  Altro pregio del suddetto parcheggio è che c’è il wc e facciamo carico e scarico delle acque (tipo 2).  Da qui saliamo alle Krimml wasser fallen, che sono tre bellissime cascate gonfie d’acqua.  Si può in 5 minuti scendere sotto la più bassa, oppure salire fino a quella intermedia con 50 minuti di cammino, comprese varie soste sulle terrazze panoramiche, e proseguire poi per ancora 30 minuti fino alla cascata alta.  Il sentiero è in forte pendenza, ma ne vale la pena.  Per i più pigri c’è un servizio taxi che, per mulattiere interne, porta in cima, comodo, costoso, e perdi tutto il bello del paesaggio.  Alla fine scendiamo.  Docciona e pranzo alle 15.00.  Riposino e trasferimento a St.Joan in Pongau, dove, seguendo i suggerimenti trovati in internet,  parcheggiamo sul piazzale del supermercato Zielpunkt, zona stazione. Il luogo è decisamente disturbato da ragazzotti che ascoltano musica a 1000 decibel dagli stereo delle loro auto, ma poi se ne vanno.  Caldo afoso.

18 giugno 02    Da St.Joan in Pongau (A) a Werfen  (A)    KM 27       orrido!  grotte di ghiaccio!

Oggi vogliamo visitare il Liechtensteinklamm (un orrido con ponticelli e cascata finale) (2 stelle).  Si devia e si sale per una stradina e si arriva sul posto.  Ci sono due parcheggi.  Il primo (a 200 mt dall’ingresso) con divieto di sosta notturna, il secondo, a 20 metri, non ha divieti.  Entriamo al costo di 3€ gli adulti e 1.80€ i bambini, e facciamo un bellissimo percorso sospeso sull’orrido.  Bello e facile (un po’ scivoloso). In 40 minuti siamo di ritorno.  Ripartiamo e puntiamo verso l’ Eisriesenwelt (grotte di ghiaccio) vicino a Werfen.  Seguendo le indicazioni arriviamo al parcheggio basso.  Il divieto notturno vale solo per tende e roulottes, perciò decidiamo di fermarci qui.  A mezzogiorno partiamo per l’escursione alle grotte che si svolge così:  1) Prendiamo il bus verso il parcheggio alto (ci si potrebbe andare anche in camper, ma la salita ha tratti al 21% e i due parcheggi alti non sono per niente piani). Costo del bus andata e ritorno 5.60 € adulti, 3.20 € bambini.   2) A piedi fino alla funivia (15 minuti)  3) Funivia (16€ adulti, 8€ bambini compreso biglietto per le grotte)   4) A piedi fino alle grotte (15 minuti).    5)  Finalmente si entra.  Passiamo dai 30° esterni ai –2° interni (nota: portare qualcosa di molto pesante!!!).  Le grotte non hanno illuminazione perciò ti danno lampade a carburo.  Dentro ci sono quantità impressionanti di ghiaccio e gradini (700 a salire, 700 a scendere).  Sembra di essere in un altro mondo.  Bello!  Alla fine costa caro, ma ne vale la pena.  Usciamo dai –2° ai 35° del pomeriggio avanzato.  Scendiamo e troviamo il camper che è un forno.  Pranzo a tardo pomeriggio. Doccia fredda (si fa per dire!) e a sera passeggiata a Werfen (a 500 mt), birra al pub e ritorno per cena.

19 giugno 02      Da Werfen (A) a Monaco di Baviera  (D)  KM 218        miniere di sale!

Partiamo alla volta di Munchen e lungo la strada ci fermiamo a Berchtesgaden e visitiamo le antiche miniere di sale che si chiamano Saltzbergwerg.  Alle 11.30 facciamo il biglietto (12€ adulti e 6.50€ bambini) che vale per l’ingresso delle 13.00.  Pranziamo nel grande parcheggio (2.50€ per 3 ore + 0.60€ per ore successive, oppure 24h per 13€).  Le miniere sono carine.  Caratteristico trenino e scivoli in legno per raggiungere i livelli bassi.  Ripartiamo con l’intenzione di visitare il Konigsee, ma è il posto più turistico che abbia mai visto.  L’unico parcheggio ammette i camper solo fino alle 18.00 e l’unica alternativa è il campeggio.  Ce ne andiamo via e arriviamo a Monaco.  Qui riteniamo indispensabile il campeggio e scegliamo il Camping Talkirken a sud della città e vicino allo zoo.  E’ molto ben segnalato e ha enormi alberi (ottima ombra, adesso che c’è un caldo inverosimile).  Costo del campeggio €/giorno: adulti 4.40, bambini 1.30, camper 6.70, elettricità (opzionale) 1.80.  Nota: il carico/scarico acque va fatto “a mano”.  L’unico scarico a pozzetto è microscopico e se si vuole l’acqua con il tubo si paga.  Mi rifornisco a taniche nei bagni. Giretto in bici nei bellissimi parchi adiacenti il campeggio.

Dal 20 giugno 02 al 23 giugno 02      fermi a Monaco

Il campeggio dista 7 KM dal centro di Monaco.  I mezzi pubblici sembrerebbero efficienti (e cari),  ma chi come noi ha le biciclette può visitare tutta Monaco e dintorni sempre su splendide piste ciclabili che vengono rispettate con sacralità dai disciplinatissimi automobilisti bavaresi.  Ognuno sceglierà di Monaco ciò che (guida turistica alla mano) preferisce.  Noi nei vari giorni ci concediamo lunghe e rilassate biciclettate nei parchi con godibilissimi pranzetti nelle varie “capanne” birreria; passeggiate nel centro con visita a vari monumenti e ad alcuni musei, tra questi il museo della scienza e della tecnica (Deutsche Museum 2 stelle); un’escursione a Dachau; visita alla cittadella olimpica con salita sulla torre panoramica (3€ adulti, 2€ bambini), ecc.  Il caldo tocca il suo massimo (quasi 40 afosissimi gradi).  Poi un temporale o due rimettono le cose un po’ al meglio.  Dicono che Monaco è la città in cui tutti i tedeschi vorrebbero abitare, infatti è una città rilassata e allegra, godereccia e con un’altissima qualità di vita.

24 giugno 02   Da Monaco a Garmisch        KM 92

Giornata piovosa.  Prima di partire facciamo il bucato (5€ con detersivo e asciugatrice). Lungo la strada non riusciamo a trovare un supermercato ma solo costosi negozietti.  Arriviamo a Garmisch al segnalato Skistadion, parcheggio 13 per camper, che costa 5€ per 24 ore.  Ieri quasi 40° oggi solo 12°.  Ieri sole cocente, oggi pioggia e vento.  Il parcheggio è piuttosto lontano dal centro, il tempo è pessimo, restiamo chiusi in camper.  C’è un camper service a 1€.  Da qui si possono visitare delle cascate (1 ora e 1/2 a piedi oppure taxi 12€ + funicolare 3€) ma occorrerebbe il bel tempo.

25 giugno 02   Da Garmisch a Fussen      KM 75         castello di Linderhof!

Il fresco della notte ci fa restare sotto il piumone fino a tardi.  Partiamo e andiamo a Linderhof, dove c’è uno dei castelli del re Ludwig.  Parcheggio a 2€ (solo fino alle 17.00) e ingresso 12€.  Il castello è bellissimo e folle (2 stelle) merita davvero la visita.  Al wc del parcheggio faccio acqua (tipo 4), poi ripartiamo verso Fussen, dove arriviamo nel tardo pomeriggio.  Troviamo forse l’unico parcheggio libero (ce n’è comunque uno ben segnalato a pagamento e attrezzato) in un piazzale laddove la Romantiche strasse ha una deviazione verso Reutte, sul fiume Lech, appena a sud del lago Foggensee, a 1 km dal centro e 2 e ½ dal castello.  C’è anche una fontanella.  La sera la utilizziamo per visitare il centro di Fussen.  Tempo sereno e fresco.

26 giugno 02   Da Fussen a Shongau     KM 56        castello di Neuschwanstein!  Chiesa di Wiess!

Al mattino visita al castello di Neuschwanstein (3 stelle).  Ci andiamo in bicicletta, rigorosamente su pista ciclabile nel bosco.  Note: il normale parcheggio costa 4€, mentre c’è un parcheggio gratuito valido per dieci minuti solo per fare i biglietti.  Compri il biglietto (7€ adulti, gratis sotto i 18 anni) con l’orario d’ingresso, poi devi salire al castello.  C’è una forte salita di circa 1 KM.  A piedi sono 30 minuti, in bicicletta 15.  Si può salire anche in carrozza con cavalli (5€), o in bus (1.80€).  Il bus non arriva al castello ma su una collinetta vicina, con un tratto ripidissimo per arrivare al castello (turisti incavolati).  Il castello è una meraviglia.  Da solo potrebbe valere un viaggio.  Tornati al camper, prima di ripartire, visitiamo le cascate del Lech (prendere strada in direzione di Rette).  Non sono un granché, ma al wc pubblico faccio il pieno d’acqua (tipo 4).  Poi ripartiamo verso Shongau con piccola deviazione per Wiess, dove visitiamo la chiesona in stile rococò (1 stella).  Arriviamo a Shongau, dove parcheggiamo al P3 “piscine”, grande, gratuito, con scarico e possibilità di fare acqua (ma devi chiedere le chiavi presso le piscine).  Visita alla città, che non è un granché.  Sereno, caldo ma non troppo.

27 giugno 02     da Shongau a Nordlingen       KM 148    mura di cinta!

Sveglia (come al solito) tardi e poi partiamo in direzione di Herburg.  Lasciamo l’autostrada prima di Ausburg alla ricerca di un supermercato.  Lo troviamo finalmente !!!!!!!  Baciamo l’asfalto ed entriamo.  Scorta alimentare e finalmente riusciamo a pagare con la carta di credito (nota: stranamente qui in Germania a parte i benzinai e i gioiellieri, pochissimi accettano la carta di credito.  Anche i supermercati, che peraltro sono rari, non l’accettano quasi mai).  Pranzo in riva al fiume a Herburg, per poi salire col camper alla fortezza, bellina, ma non speciale (ingresso 4.5€ adulti, 3€ bambini). A sera arriviamo a Nordlingen in un ottimo parcheggio gratuito con camper service (1€), che si raggiunge seguendo la Romantiche strasse fino a nord del paese, ed è accanto all’unico Mc Donalds della zona, e dista 200 mt dalle mura.  Bella passeggiata sul camminamento di cinta (1 stella). Sereno, caldo, 26°.  

28 giugno    Da Nordlingen a Rothenburg     KM 74          città medievale!

Facciamo il bucato in camper e di conseguenza il pieno al camper service, che promette dai 50 agli 80 litri, ma ne eroga probabilmente non più di 40. Lungo la Romantische strasse si arriva a Rothenburg, nel parcheggio 2 a sud della città, abbastanza ben segnalato.  Il parcheggio (costo 1€ e ½ all’ora oppure 6€ per 24 ore)  ha camper service e wc.  Ci fermiamo per 24h.  Pranzo, riposino e tour della città (2 stelle) medievale.  Accanto al parcheggio c’è il luna park, per la gioia di Yamuna e il dolore delle mie tasche.  Sereno, fresco.

29 giugno  02   Da Rothenburg a Nurnberg (Norimberga)    KM 81

Al solito si parte tardi.  Lungo stradine arriviamo a Norimberga e troviamo quasi subito il parcheggio riservato, segnalato in internet.  E’ piccolo ma ci sono posti liberi, c’è il wc, acqua (tipo 3) e scarichi. Per raggiungerlo bisogna percorrere il ring fino a nord della città.  Lungo il Nordring si devia verso nord in Rollenerstrasse.  Dopo alcune centinaia di metri svoltare a destra in Kilianstrasse, dove, poco dopo una concessionaria BMW c’è il parcheggio riservato (max 3gg).  Alle spalle del parcheggio c’è un enorme parco.  La zona è frequentata da cittadini dell’est Europa che vengono a Norimberga per raccogliere vecchi elettrodomestici da portarsi in patria.  Il movimento inizialmente mette un po’ di ansietà (sembrano ricettatori), ma poi ci si accorge che in realtà si comportano benissimo, standosene in disparte, interessati solo al loro businnes.  Visita alla città.

30 giugno 02     Fermi a Norimberga

Spendiamo l’intera giornata per la visita della città (1 stella).  Imperdibile il museo dei giocattoli.  Anche qui comodissime le biciclette e ottime le piste ciclabili.

01 luglio 02   Da Norimberga a Schmuche     KM 219     grotte!

Oggi giornata di viaggio tutta per stradine e in mezzo alla natura.  Abbiamo preso a nord-est per il parco naturale Frankische Schweiz, toccando Gossweinstein, Hollfeld, la valle Ziegenteldertal, Kronach, Sonneberg.  Prima di Hollfeld, deviamo per visitare le grotte Sophiehole 3€ adulti, 2€ bambini).  Bel parcheggio libero a dieci minuti di cammino nel bosco dall’ingresso. Queste grotte non sono il massimo che si possa trovare, ma hanno il pregio che non c’è nessuno e la guida si dedica completamente a noi tre trasformando una normale visita in una visita privata.  Bella sensazione.  Arriviamo poi sul belvedere Grosserbeerberg, poco a nord di Suhl in Turingia, ex Germania est, e ci fermiamo a dormire.  Parcheggio del belvedere, con parchimetri fuori servizio (non è stagione).  Pioggia, nebbia, freddo.

02 luglio 02   Da Schmuche a Weringerode    KM 265      trenino a vapore!

Partiamo al mattino (tardi) con nebbia e 9°.  Piove ancora.  Anche oggi facciamo il nostro easy rider tutto per stradine, beandoci con bei paesaggi (la nebbia non dura per sempre) e tanta natura.  Grandissime foreste, pochi paesi, nessuno in giro, proprio come piace a noi.  Arriviamo a Wernigerode dopo le 18.00 e andiamo al parcheggio “Schloss”  tra la via Kohlgarten e la via Halberstadter, dove c’è la zona camper a 3€ al giorno.  Ci sarebbero anche altri parcheggi liberi lungo la strada ma più disturbati.  C’è il wc (ma è chiuso). Siamo a 200 metri dalla stazione da cui parte il famoso trenino del Broken, (22€ adulti, 11€ bambini), con locomotiva a vapore e cremagliera.  Il centro è a 150 metri, ed è bello (1 stella). 

03 luglio 02    Da Wernigerode a Goslar     KM 101       lago!

Oggi doveva essere la giornata dell’escursione col trenino, ma il tempo non potrebbe essere peggiore.  Il Broken è disperso tra le nuvole, piove, non si vede niente.  Chiediamo consiglio e capiamo che in un giorno così salire sul Broken o non andarci è la stessa cosa: non vedi niente.  Rinunciamo.  Decidiamo di andare a zonzo per il parco nazionale e lungo la strada ci fermiamo al lago Oderteik.  Ombrello alla mano (ma nel frattempo la pioggia si acquieta) facciamo il periplo del lago.  Bei sentieri, bella natura, bei boschi.  Pranziamo alle 14.00 e poi scendiamo lemmi lemmi a Goslar.  Lungo il ring ci sono diversi “innenstadtring”, ovvero parcheggi gratuiti e vicini al centro.  Scegliamo quello dietro al distributore Aral, zona nord-ovest della città.  In questo parcheggio c’è lo scarico acque nere per i bus, a disposizione di tutti.  Anche qui c’è un luna-park e nel raggiungerlo ne approfittiamo per visitare la città. Non piove, ed è già qualcosa.

04 luglio 02   Da Goslar a Worlitz        KM 177

La pioggia non dà tregua.  Partiamo tardi dopo aver fatto il pieno  di gasolio e acqua al distributore.  Anche oggi a zonzo per stradine.  La meta è Worlitz dove arriviamo al pomeriggio.  Parcheggiamo al Grosse Park a 9€ per 24h, distante 300 metri dall’ingresso del parco.  In teoria c’è anche un parcheggio più vicino a soli 5€, riservato alle auto, ma frequentato anche da camper.  Per i più risparmiosi segnalo un parcheggio privato all’interno del paese (passata la porta delle mura di cinta), in un cortile in cui ti offrono parcheggio per 2€ per 24h.  Facciamo un giretto nel paese, poi cena.  Fa freddo e piove.

05 luglio 02  Da Worlitz a Berlino      KM 122     parco di Worlitz!

Oggi c’è sole e fa caldino.  Niente di meglio per la visita del parco inglese (2 stelle), un enorme parco rubato a una palude da un nobile inglese, che con opportune canalizzazioni ha creato una meraviglia di parco, con ponticelli, piccoli traghetti con trazione manuale a corda, sentieri, statue, grotticelle artificiali, padiglioni, ecc.  L’ingresso è gratuito.  Si pagano solo i traghetti (50 centesimi a testa) ed eventualmente il giro in barca sui canali (6€ adulti, 4€ bambini).  Noi optiamo per il giro a piedi (2 ore) e facciamo bene, perché si possono gustare angoli e vedute molto belle.  Soddisfatti pranziamo alle 14.00 e dopo la doccia, il bucato e lo scarico e il carico delle acque (rubinetti dietro l’edificio delle informazioni, dotati di tubo troppo corto per arrivare fino al camper, quindi carico delle acque a taniche tipo 3) si parte per Berlino.  Qui assaggiamo in pieno le terribili strade lastricate della ex Germania est.  Si tratta di una pavimentazione di pietra in cui i singoli mattoncini sembrano messi apposta tutti ad altezze differenti.  Oltre i 20 Km/h si ha la sensazione che il camper possa esplodere come una banana marcia.  Vorrei mettere del nastro adesivo alle orecchie perché temo che caschino.  Sono 6 Km che ci portano via mezz’ora, mentre l’allegria e l’entusiasmo del viaggio li ritroviamo ad aspettarci davanti al traghetto che attraversa il fiume Elba; infatti la romantica strada finisce esattamente nel fiume e il traghetto è l’unico mezzo per attraversare (4.50€).  Lungo la strada (costellata di buche, che però a questo punto sembrano uno scherzo) troviamo diverse cittadine che una volta dovevano essere poli industriali.  Oggi sono fantasmi in cui l’unica fabbrica della città (tipicamente un edificio colossale e cadente, fatto in mattoncini rossi) ha ceduto all’economia di mercato e i quartieri (tristissimi condomini alti 10 piani e lunghi un chilometro) sono abitati solo da pensionati e disoccupati.  Aria di smobilitazione.  Qui i problemi dell’ex est si vedono ad ogni angolo.  A sera arriviamo a Berlino.  Abbiamo diverse indicazioni da internet per i parcheggi.  Il parcheggio “Messe” (zona fiera, sud-ovest) è caotico, e lo saltiamo.  Il parcheggio numero 9, in zona Glocken Turm, zona ovest, è un enorme prato, libero, campeggiabile, ma è molto isolato (ci potrebbero stare 200 camper, ce n’è uno solo).  Puntiamo allora verso la piazza dell’Olympia Stadion, in cui viene indicato un peso massimo di 2.8 ton, (probabilmente per limitare i camper e non per questioni strutturali, dato che la piazza non ha sotterranei).  Il mio camper potrebbe non essere troppo in sovrappeso, per cui parcheggio qui.  La piazza è un parcheggio lungo 300 m e largo 50.  Non c’e molta gente, pochissimi anche i camper.  La zona è buona, anche se in serata molti motociclisti berlinesi usano la piazza per esercitarsi.  La polizia passa ogni 20 minuti.  Berlino appare molto parcheggiabile e tollerante.  C’è anche una bella zona attorno alla Brenitzer Platz (ovest), molto ombreggiata.  Stasera c’è sereno con 25°.

06 e 07 luglio 02      fermi a Berlino

In questi due giorni ci dedichiamo alla visita della città.  Senza mai uscire da una pista ciclabile la percorriamo in lungo e in largo.  Talvolta lasciamo le biciclette per addentrarci a piedi nel centro.  Berlino merita una considerazione a parte.  Come tutte le grandi città può evocare sentimenti diversi a chi le visita.  Due giorni non sono certo sufficienti per avere un quadro sufficiente, ma noi ne usciamo con l’impressione che qui si sia compiuto il capolavoro di come, con un po’ di cattiva volontà, si possa trasformare un luogo triste in un luogo ridicolo.  Trovi in fila ordinata monumenti belli, palazzoni operai in rovina, e strutture in vetro-cemento, alcune in disarmo, alcune nuovissime.  Sembra quasi che abbiano affidato l’urbanizzazione a diversi architetti che poi non si sono parlati tra di loro.  La città non è né bella né allegra né pulita.  Mille sono i cantieri aperti.  Speriamo per il futuro.  Anche qui rimandiamo alle guide turistiche perché ognuno sceglierà di vedere ciò che preferisce (la scelta è ampia).  Tra le cose che sconsiglio è la salita sulla torre panoramica (la costruzione più alta di Berlino), attraverso i cui vetri sporchi si fatica a vedere, e la visita alla ex mitica Alexander Platz, ridotta a ritrovo di alcolizzati e discarica di bottiglie vuote di birra.
In due giorni abbiamo percorso più di 50 km in bici, sempre su piste riservate.  Clima nuvoloso e fresco.

08 luglio 02   Da Berlino a Uckeritz      KM 277        al mare!  

Lasciamo la città in cerca di natura.  Puntiamo a nord e per fare alla svelta entriamo in autostrada (A11) e ci becchiamo 40 Km di dissesto geologico, grazie ai lastroni di cemento che hanno alcuni centimetri di dislivello tra l’uno e l’altro.  Anche qui temo che il camper si smonti, poi arriviamo sulla costa.  Facciamo fatica a trovare un posto per parcheggiare.  Il campeggio è pieno.  Troviamo alla fine un parcheggio libero accanto all’Activ markt, con wc e acqua (tipo 4) a 1 Km dalla spiaggia.  Caldo afoso.  Spiaggia sul mar Baltico.

09 luglio 02    Da Uckeritz a Glowe     KM 179

Le distanze non sarebbero un granché, ma spesso ti imbatti nelle terribili stradine lastricate e se non vuoi letteralmente saltare per aria devi andare a 20 all’ora.  La prima tappa sarebbe lo Stubbenkammer (la scogliera più alta d’Europa) nel parco nazionale dello Jasmund.  Ci arriviamo dopo pranzo già un po’ seccati.  Qui è la valle dei parchimetri.  Nasce l’angoscia che anche se ti fermi al rosso devi pagare.  Non hanno lasciato un metro quadro di terra senza che qualcuno non vi abbia messo un parchimetro o qualche regola assurda.  Vicino alla scogliera si paga 1€ all’ora, 5€ tutto il giorno.  I camper non possono fare parcheggio a ore ma sono obbligati a pagare a giornata, anche se alle 21.00 se ne devono andare (le auto no).  Il parcheggio più lontano (2 Km) ha la sbarra e per informarti devi entrare e ritirare il biglietto.  Troppo complicato.  Essendo pomeriggio non vorrei entrare, scoprire che non posso pernottare e uscire pagando la giornata intera. Da queste parti il turista straniero sembra ancora visto come ai tempi sovietici, un intruso, che se non puoi allontanare lo puoi almeno scoraggiare.  La zona è turistica, ma affollata da soli cittadini dell’ex est.  Dato che non trovo nulla per fermarmi,  torno a Glowe, dove, all’ingresso del paese trovo l’unico spazio non vietato o regolamentato della zona.  Non è un granché, ma qui non c’è nient’altro.  Spiaggia e bagno nel mare.  Fa molto caldo (30°) e se cala il vento è anche afoso, mentre l’acqua è freddissima.    Una nota: le belle strade che, sulla cartina, sembrerebbero correre in riva al mare, sono in realtà separate dal mare da alte dune sabbiose.  Dal camper non si vede mai il mare.  I pochissimi parcheggi possibili sono stretti, sovraffollati, costosissimi e interdetti al pernottamento.  Di campeggi nemmeno l’ombra.

10 luglio 02     nel parcheggio del Hagen        KM 11      scogliera e boschi!

Vita da spiaggia, bagno, passeggiata.  Dopo pranzo decidiamo di visitare comunque la scogliera dello Stubbenkammer, e allora torniamo al parcheggio che ieri abbiamo snobbato.  In realtà è Ok.  Si pagano 5€ per 24 ore, c’è wc e acqua (tipo 1); gli scarichi delle acque grigie sono gratis, mentre per le acque nere si pagano 3.20€.  Mi sembrano tutti scemi.  Io e la mia cassetta entriamo nel wc e lì la scarico.  Il bus che porta alla scogliera costa 1.20€ adulti e 0.60 bambini solo andata.  L’ingresso alla scogliera costa 1€ adulti e 0.25€ bambini.  Grande delusione.  La scogliera è una terrazza con parapetto sul mare.  Alta è alta, ma da noi più che scogliera verrebbe chiamato belvedere artificiale.  In Liguria c’è di meglio ovunque.  Il bello viene dopo.  Decidiamo di farci i due/tre chilometri che ci separano dal parcheggio a piedi, e transitiamo in un bosco molto bello, con laghetti e paludi (1 stella).  In serata giochiamo a calcio nei grandi prati adiacenti il parcheggio.  Durante la notte esplode un vento che sembra portarci via.  In lontananza fulmini e saette in quantità industriali. 

11 luglio 02      Dal parcheggio a Kuhlungsborn     KM 177

Dopo un piacevolissimo footing nei boschi, alle 11.00 ripartiamo.  Troviamo (a Bergen) un supermercato e facciamo la scorta.  Avendo saltato il trenino del Broken, andiamo a Kuhlungsborn per il trenino “Molly”.  Si tratta di una ferrovia a scartamento ridotto, trainata da una locomotiva a vapore “storica”, che collega Bad Doberan a Kuhlungsborn.  Fermarsi a Bad Doberan è asssurdo, considerato che Kuhlungsborn è sul mare.  Cerco un parcheggio.  Anche qui, zona turistica frequentata da soli tedeschi dell’est, è un fiorire di divieti.  Trovo un parcheggio (forse l’unico) non proibito e mi ci piazzo per la notte (è in via Schulzentrift, che una trasversale della più grande Herrmanstrasse, vicino al minimarket Plus).  A sera pizza e passeggiata, tramonto da 3 stelle.  Anche questo posto è un libro aperto sulla situazione dell’ex est.  Si alternano alberghi di una bellezza estrema a vecchie “case del popolo” in rovina.  Ciò che è stato trainato dal turismo fiorisce, il resto va in malora.

 (Nota sulla pizza in Germania:  ogni tanto ci viene la nostalgia e si va in pizzeria, ma i tedeschi hanno un concetto di pizza diverso dal nostro.  Utilizzano un formaggio che non ha nulla a che vedere con la mozzarella.  E’ più piccante , simile al provolone, e ti fa rotolare tutta la notte nel letto.  In compenso la birra è un capolavoro).  Sole e temperatura fresca.

12 luglio 02    Da Kuhlungsborn a Lubecca     KM 113      trenino a vapore!

Avendo deciso di prendere il treno delle 9.36 mettiamo la sveglia.  Acquistiamo il biglietto (famiglia 19€) e partiamo, rigorosamente nell’ultima carrozza, con la bimba rigorosamente sul terrazzino di coda.  Il viaggio dura un’oretta, è carino ma non così entusiasmante come i depliant vorrebbero.  A Bad Doberan rapida visita.  Non c’è niente.  Allora torniamo.  Pranzo e via verso Lubecca.  Come rilevato in internet cerchiamo il parcheggio alla Univerzitat-klinik.  Ne troviamo solo uno accettabile, nella Edison strasse.  Nessun servizio per camper.  Il bus per il centro (che è a 4km circa) per chi non avesse la bicicletta c’è tutto il giorno ogni 10 minuti.  Sole, fresco.

13 luglio 02    Fermi a Lubecca    KM 6        bellissima città!

Piove tutta notte, poi d’incanto alle 9.30 viene il sereno.  Andiamo in bici in centro e facciamo il nostro giro (1 stella).  Poi noto che l’unica strada del ring che non avevamo percorso ha buoni parcheggi (5€ per 24h) in Willy Brandt Alleé.  Torniamo in camper il pranzo e decidiamo di trasferirci nei parcheggi vicino al centro, dove la passeggiata serale è facilitata.  Nuovo giro per la città.  Sole, freddo.

14 luglio 02    Da Lubecca a Celle    KM 202

Come al solito ci alziamo tardi e partiamo tardissimo.  Viaggiamo tutto a stradine (secondo noi è il viaggiare migliore.  Vedi un sacco di cose curiose, bei paesaggi, e forse, proprio transitando nei luoghi in cui mai nessuno passa, capisci meglio la vita della gente dei posti che stai visitando).  Arriviamo a Celle e parcheggiamo a sud della città, appena dietro al Franzosiche Garten, nel parcheggio “Langensalza Platze”, dove ci sono 3 (tre!) posti riservati ai camper.  C’è un wc (acqua tipo 4).  La cittadina è caratteristica, (1 stella), case a graticcio molto belle.  Troviamo il solito luna park (il solito nel senso che è sempre quello che si trasferisce e per coincidenza lo troviamo).  Fa freddo e ogni tanto piove.

15 luglio 02   Da Celle al belvedere del Kahlerasten    KM 285      mirtilli!

Fatta acqua si riparte.  A parte un po’ di autostrada viaggiamo sempre tra foreste e parchi nazionali, a 50 all’ora di media.  Qui nel punto più alto di tutta la Germania settentrionale (841 m s.l.m.) il panorama non è eccelso, ma la natura è stupenda.  C’è un altopiano tutto invaso da mirtilli.  Ne raccogliamo una quantità.  Sole e freddo.

16 luglio 02    Dal Kahlerasten al Biggesee     KM 70     grotte!

Siamo nel Naturpark Ebbegebirge.  Viaggiamo sempre a stradine e arriviamo alle grotte dell’Attahole.  Le visitiamo (5.5€ adulti, 4€ bambini, 2€ parcheggio).  Belle grotte (1 stella), ma abbastanza male illuminate.  Arriviamo sul lago Biggesee, e troviamo un bel parcheggio proprio sul lago.  Un cartellino sperso tra il fogliame e scritto rigorosamente in tedesco avvisa che di notte i camper non sono graditi.  Il posto è molto bello, tranquillissimo e isolato.  Decidiamo di ignorare il cartello (che peraltro lo vedi solo se lo cerchi).  Se ci scacceranno ce ne andremo.  Facciamo una stupenda passeggiata di 3 ore lungo le rive del lago (stradina esclusivamente ciclo-pedonale).  A sera siamo soli e padroni del mondo.  Sole, freddo.   Nel parcheggio c’è un wc.  Rifornimento di acqua (tipo 4).

17 luglio 02    dal Biggesee a Maria Laak      KM 173       abbazia!

Nessuno ci ha scacciato.  E’ stata una notte di perfetto silenzio e tranquillità.  Abbiamo in programma la visita di Colonia (Koln), perciò mettiamo la sveglia abbastanza presto e partiamo con la bimba che dorme ancora.  Piove.  Arriviamo a Colonia, città brutta, caotica e decisamente male organizzata.  Non è pensabile l’uso delle bici, causa pioggia, perciò cerchiamo un parcheggio non troppo distante dal centro.  Ci sono mille parcheggi sotterranei (inagibili per noi) e quelli all’aperto sono tutti a parchimetro con permanenza massima di 4 ore.  Non c’è scelta, ci fermiamo lungo il fiume, introduciamo 4€ nel parchimetro e ci accingiamo alla visita.  Sarà perché piove forte e il vento ti strappa l’ombrello, sarà perché accanto al Duomo hanno costruito un grosso dado di cemento chiamato museo, sarà che nella zona pedonale passano un sacco di auto (!), ma non ci piace niente.  Il Duomo sembra un po’ quello di Milano, ma non è così bello.  Torniamo al camper e ce ne andiamo senza rimpianti.  Non ho neppure visto piste ciclabili.  Dopo tanta bella natura una città così non ci ha minimamente ispirati.  Via autostrada saltiamo Bonn e andiamo verso Coblenza.  Usciamo per venire qui sul Laakersee, a Maria Laak, nel parcheggio del monastero, dove per 2€ possiamo pernottare.  Visita alla bella abbazia (1 stella) e passeggiata sul lago e nel bosco.  Piove ancora.  E’ tempo di chiuderci in camper.  Accendiamo la stufa per asciugare i nostri panni bagnati.

18 luglio 02   Da Maria Laak  a St.Goar      KM 82      la valle del reno!

Dopo un’altra passeggiata per sfamare le immancabili paperette, si parte verso la valle del Reno, sempre e rigorosamente tagliando per stradine.  Evitiamo Coblenza e arriviamo sul fiume, sulla riva sinistra (ovest), che percorriamo in direzione sud.  Prima tappa St.Goar.  Ci sono 2 parcheggi buoni.  Uno a nord del paese e uno a sud.  Quello a nord ha il divieto camper dalle 22 alle 6, quello a sud è sulla strada ma è largo, con il fiume in bella vista, gratuito e pernottabile.  Visita al castello (1 stella) 4€ adulti e 2€ bambini, che si trova in cima a una bella salita.  Si può fare a piedi o meglio con il trenino (3€ adulti, 2€ bambini).  Pranziamo alle 14.30 poi ci trasferiamo a Oberwesel, 7 Km più a sud, ma qui i parcheggi sono decisamente più scarsi, quindi torniamo indietro, e andiamo a visitare Oberwesel in bicicletta.  Non è eccezionale.  C’è un camminamento sulle mura con vista sul fiume.  Torniamo al camper.  Pizzeria e passeggiata sul Reno (2 stelle) lungo il percorso pedonale.  Bello e imponente, passeresti ore a guardare le chiatte che lo percorrono.  Qui la corrente è molto forte e il fiume impetuoso.  Chi sale va lentissimo, chi scende sembra volare.  Per gli amanti delle leggende questo è il posto di Loreley, ma solo i giapponesi si entusiasmano davanti alla presunta casa della suddetta.  Vicino al centro, accanto al parcheggio bus, c’è un wc pubblico con acqua (tipo 4).  Poco sole, freddo.

19 luglio 02  Da St.Goar a Bacharach    KM 14

Nemmeno oggi facciamo troppa strada.  In 14 Km arriviamo a Bacharach, dove ci sono 2 parcheggi.  Quello più a sud è riservato ai camper e si pagano 6€, mentre quello più a nord è libero e gratuito.  Ci piazziamo qui.  Passeggiata fino alla costa di fronte a Kaub, dove, in mezzo al fiume c’è un castellino.  Prendiamo il traghetto e attraversiamo il fiume (4€ in tre andata e ritorno).  La giornata scorre pigramente tra visite, passeggiate, pranzo e pennichella.  Dopo più di un mese che viaggiamo abbiamo perso completamente la nozione del tempo.  Sole e fresco.

20 luglio 02   Da Bacharach al Mummelsee      KM 245    lago!

Oggi abbiamo viaggiato tanto.  Anziché prendere l’autostrada fino a Baden-baden tagliamo per stradine e attraversiamo un altro Naturpark.  Ci infiliamo nella foresta nera e arriviamo al lago Mummelsee a 1036 mt. S.l.m.  parcheggiamo nella zona bus, un po’ in pendenza.  Per la prima volta in questo viaggio metto i cunei sotto le ruote.  Giretto del lago con il pedalò, passeggiata.  Accanto alla chiesetta c’è una sorgente dichiarata non potabile.  Faccio rifornimento (tipo 3), aggiungendo per mia tranquillità una giusta dose di Amuchina.  Sole, caldo.

21 luglio 02    Dal Mummelsee a Freudenstadt      KM 58     cascate!

Partiamo e dopo pochi chilometri deviamo verso Allerheiliegen, per vedere le cascate.  Passeggiata di circa 1 Km lungo il torrentello per arrivare alle cascate.  Molti gradini. Il luogo è carino, ma siamo a tardo luglio, forse non è il massimo per la quantità d’acqua del torrente. Torniamo sulla strada e dopo tre o quattro Km. c’è il parcheggio dello Schliffkopt, un altopiano con bella vista e un’invasione di mirtilli giganti.  Pranzo con abbuffata di mirtilli, e lentamente nel pomeriggio arriviamo a Freudenstadt.  Nella zona del centro sportivo ci sono molti parcheggi.  Scegliamo il numero 3 dove già ci sono  altri camper.  Passeggiata in città (bella piazza centrale).  Vicino ai parcheggi c’è una piscina coperta con acquasplash.  (6€ adulti, 3,50€ bambini).  C’è il sole e fa abbastanza caldo.

22 luglio 02    Da Freudenstadt alla diga del Schluchsee     KM 149       fabbrica del vetro soffiato!

Spendiamo parte della mattinata per riportare la bimba in un parco giochi dove c’è una pista per il pattinaggio acrobatico.  Poi si riparte.  Prima meta sarebbe l’abbazia di Alpirsbach.  Ci si arriva alla svelta, ma non riusciamo a parcheggiare.  Di chiese e abbazie ne abbiamo vista già tante.  Lasciamo perdere e ce ne andiamo.  Arriviamo a Wolfach, dove producono il vetro soffiato.  Troviamo il posto un po’ per caso  (seguire indicazioni “Glashutte”) e visitiamo il museo del vetro (3€ adulti, 2€ bambini).  Si tratta di una vecchia fabbrica che si è riciclata in museo.  Bella idea, perché puoi assistere alla produzione, dall’inizio alla fine degli oggetti in vetro.  (1 stella)  Naturalmente puoi anche acquistare.  Ripartiamo e arriviamo a Gutach, in un grande parcheggio gratuito, non pernottabile, con wc e acqua (tipo 3).  Qui c’è un museo all’aperto fatto di case d’epoca (ricostruite) con scene della vita dei secoli scorsi.  (4.50€ adulti, 2€ bambini).   Ripartiamo e andiamo alle cascate di Triberg.  In paese i parcheggi sono quasi impossibili (piccoli, in pendenza, e pieni.  Bus in seconda fila e lotta al coltello per prendere i posti che si liberano) e il traffico è da ferragosto.  Saliamo sopra il paese, e dopo due o tre tornanti arriviamo al parcheggio 1, più agibile (e libero).  Dalle mie parti queste non verrebbero neppure chiamate cascate.  Forse in primavera sono più entusiasmanti, come più entusiasmante potrebbe essere il venir qui quando la stagione turistica non è nel suo pieno.  Agosto si avvicina e i luoghi turistici non fanno per noi.  Dopo una rapida visita ripartiamo e puntiamo verso il Tittisee, dove vorremmo fermarci.  Arrivati lì l’unico parcheggio costa 7,50€ per il giorno e 10€ per la notte.  E’ un posto brutto, polveroso, pieno di bus con il motore acceso (per l’aria condizionata?) e sembra ancora più turistico del precedente.  Troppa gente, scappiamo.  Arriviamo infine sul lago Schluchsee, dove tra i tanti divieti troviamo un bel posto accanto alla diga.  L’unico posto non vietato ai camper è un po’ punitivo, perché abbastanza in pendenza.  I cunei ci salvano.  Sole e caldo.

23 luglio 02     Dal Schluchsee a La Caquerelle (CH)    KM 147      lago!

In mattinata giro del lago in bicicletta, 20 bei Km di piste ciclabili (1 stella).  Poi, nel tardo pomeriggio, facciamo rotta verso il Giura francese.  Attraversiamo Basilea (che casino!  Ne esco solo guardando la bussola e andando verso sud-ovest).  Transitiamo in Francia e poi entriamo in Svizzera, dove in un posto qualsiasi ma tranquillo ci fermiamo per la notte.  Sole e caldo.

24 luglio 02   Da La Caquerelle (CH)  a Malbuisson (F)   KM 162          montagne e laghi!

E’ un piacere girovagare per stradine su e giù per le montagne.  La natura delle montagne è sempre una meraviglia e la Corniche du Jura (1 stella) merita davvero.  Attraversiamo più volte, dentro e fuori, il confine svizzero.  Tutto è molto bello, quasi anche i divertenti agenti svizzeri, che, ogni volta che transiti per il loro confine ti squadrano i documenti, verificano con cura che quello sulla foto sia proprio tu e ti chiedono se hai mercanzie.  Chissà cosa intendono per mercanzie.  Ho la dispensa piena, qualche scorta, le mie cose.  Dal momento che non intendo fare contrabbando di cioccolato né di dadi Knor, dico di no.  Ogni volta con cipiglio truce ci fanno passare, chiedendoci quanto tempo resteremo in Svizzera.  Niente paura!  Siamo solo in transito.  Con qualche considerazione su come la bella Svizzera sia ormai un dinosauro economico-politico, in un Europa fatta di euro e di niente frontiere, transitiamo lungo il lago di Pontarlier (F) e a sud del lago arriviamo nel paese di Malbuisson.  Scendiamo al lago, ma non verso il camping, bensì verso  le piscine (seguire i cartelli “piscina riscaldata” oppure “centro nautico”).  Sulla riva c’è il più bel parcheggio finora trovato.  C’è ampio spazio, prati, il wc pubblico e la canna dell’acqua disponibile e bella lunga. (tipo 1).  Buone possibilità per una passeggiata.  Nuvoloso, freddo, pioggia a tratti.

25 luglio 02    Da Malbuisson al  Col de la Faucile       KM 110     panorami!

Dopo colazione consueto footing, doccia senza risparmio, carico e scarico delle acque e via lungo la D437.  Arrivati a Morez infiliamo la D126.  Sulla cartina si vede appena.  Fatico a trovarla.  Chiedo informazioni e mi indirizzano lungo una strada che al momento sembrava l’ingresso di un cortile.  La strada va da Morez fino a La Rixeuse, passando per Lezat.  Nota:  noi amiamo le stradine e qui ne troviamo tante.  Il grande pregio sono i tanti scorci panoramici.  Questa è una sfida per il camper, perché è larga poco più di 3 metri.  Infatti quando incontriamo un’automobile siamo costretti a manovrine al millimetro.  Come sempre ne veniamo fuori.   Saliamo sul Col de La Faucile, dove ci sono grandi parcheggi.  E’ meglio non fermarsi sulla strada, ma entrare verso la seggiovia.  D’inverno questa è una stazione per gli sciatori.  D’estate belle passeggiate e un impianto di discesa di bob su pista (3€ a testa, compresa la salita in seggiovia).

26 luglio 02   Dal Col de la Faucile  a Faverges     KM 118       passeggiata!

In mattinata io e Yamuna andiamo a fare una passeggiata in montagna.  Saliamo al Grand Montrond, solo 50 minutio di camminata facile, per uno dei più spettacolari paesaggi a 360° (3 stelle !!!!).  Si domina il Lac Leman, il Monte Bianco con le Alpi e le vallate del Giura.  La bella giornata aumenta la bellezza del panorama.  Scendiamo a mezzogiorno, allungando il ritorno, passando per il Petit Montrond, da dove comunque si ha un bel panorama (e i più pigri possono arrivarci in ovovia).  Pranzo e poi via lungo le vallate.  Meta Annency.  Arrivarci è facile, ma siamo in piena e frenetica stagione turistica.  Non riusciamo a fermarci.  Parcheggi pieni, moltitudini umane sul lago.  Dopo la pace delle montagne scappiamo.  Proviamo a scendere lungo il lago, ma non ce n’è per nessuno.  Ogni centimetro quadrato o è pieno o è vietato.  Proseguiamo.  A Faverges troviamo una buona situazione per passare la notte.  Scegliamo tra i due parcheggi facili e belli quello che meglio ci aggrada, accanto a un bel parco. 

27 luglio 02    Faverges al Lago di Roselend    KM 53      lago montano!

Dopo essere transitati per Albertville, dove c’è un parcheggio riservato ai camper in cui facciamo carico e scarico delle acque all’apposito camper service (tipo 2), arriviamo presto sul lago di Roselend.  Scendiamo verso la diga e troviamo sulla sinistra un bel parcheggio con super-panorama (2 stelle).  Si potrebbe parcheggiare anche accanto alla diga, ma è disturbato dai bus.  Decidiamo di fermarci qui.  Yamuna fa il bagno nel lago, bagno comunque consigliabile solo a chi non abbia percezione del freddo (qua e là la neve si tuffa nel lago).  Ci sono vari camper e una tranquillità assoluta.  Mi fermerei qui per settimane intere.  A sera passeggiata verso la diga, con eco doppio e talvolta triplo.

28 luglio 02   Dal Lago di Roselend  alla Val Veny,  in campeggio    KM 94

Transitando per il Col du Petit San Bernard rientriamo in Italia, e saliamo nella Val Veny, dove in campeggio ci aspettano alcuni amici che passeranno le loro ferie lì in roulotte.  Ci fermiamo per alcuni giorni in compagnia, approfittando anche per “spedire” Yamuna al programmato campo scout. 

29 luglio 02     fino al 03 agosto 02       fermi in campeggio

Le giornate scorrono liete tra escursioni in montagna e cene con gli amici.  Dopo tanto viaggiare sembra strano fermarsi così a lungo.

04 agosto 02    dal camping al Passo del Petit San Bernard    

Siamo soli.  La bimba è con gli scout, gli amici li abbiamo lasciati in campeggio, dove la vita è comoda ma dopo un po’ noiosa.  Decidiamo di regalarci una settimana assolutamente “selvatica”.  Vogliamo stare in montagna, lontano da tutto, e progettiamo di dormire sempre sui passi alpini o comunque lontani dal mondo.  La prima tappa è il passo del Piccolo S.Bernardo, a 2188 m.s.l.m., dove ci fermiamo in terra francese, soli.  (Temevo che con il mese d’agosto avremmo trovato un po’ di folla.  Qui siamo letteralmente soli).  Silenzio profondo, la sera ci regala un bel 7°C al termometro esterno.

05 agosto 02    Dal Passo del Petit San Bernard a Tignes Le Lac  KM 51   escursione in montagna!

In mattinata, dopo che la nebbia si è dissolta per lasciare posto a un bel sole, scegliamo, tra le molte escursioni possibili, la salita alla Pointe du Lancebranlette a 2933 m.s.l.m.  A metà strada io e Lella ci separiamo.  Lei opta per il Lac sans Fond, un bel lago verde scuro, a metà strada tra la partenza e la vetta, mentre io salgo fino in cima.  Il sentiero è molto ripido ma ne vale davvero la pena.  In vetta super-panorama (3 stelle) sul Monte Bianco (sembra di essere alla sua stessa quota) e su tutte le Alpi italiane e francesi.  Natura stupenda, strapiombi da vertigine.  Nota per chi ha bambini: se li portate qui accertatevi che camminino bene (la salita è pesantina) e siate consci che in cima ci sono strapiombi e vento violento a raffiche.  Ritorno al camper.  Doccia e pranzo alle 15.00, poi si parte, in direzione della Val D’Isere.  Il bel sole scompare e inizia a piovere.  In Val D’isere il mondo scompare tra nebbia e nuvole.  Volevamo pernottare sul Col de l’Iseran a 2770 m.s.l.m., ma ci fermiamo a Tignes, vicino alla diga.  Non c’è granchè, o forse non lo vediamo noi.  Ma di certo se il tempo è così a 1000 m.s.l.m. non potrà essere migliore a 2770.  Grande Parcheggio con pochi camper, e wc con camper service (tipo 2) gratuito, in cui facciamo carico e scarico delle acque.

06 agosto 02   Da Tignes a St.Jean in Maurienne    KM 114

Ci svegliamo persi nel nulla.  Non si vede a un palmo di naso.  Partiamo lo stesso, sperando che migliori.  Vorremmo fermarci sul Col de l’Iseran, ma un paio di km prima del passo cominciano i primi fiocchi di neve (!).  In cima c’è una vera bufera di neve.  Tutto è bianco e la neve inizia anche a coprire la strada.  Il termometro indica quasi zero.  Ovviamente scendiamo, ci fermiamo a pranzare a Lanslebourg e poi arriviamo qui a St.Jean.  Come indicato in internet troviamo il parcheggio riservato in Champ de Foire, con camper service (tipo 2), gratuito per lo scarico, 4€ per il carico (!!).  Il maltempo ci consiglia di fermarci qui, dove almeno ci sono alcuni portici per la passeggiata.

07 agosto 02   da St.Jean a Col Du Lautaret     KM 111        panorama!

Ripartiamo sotto una pioggia insistente e prendiamo la D926 verso il Col della Croix de Fer.  Belle stradine con gole e panorama, anche se la fitta vegetazione spesso copre il tutto.  Ci si poterbbe fermare sia sul Colle sia, dopo 3 km, sul Col du Glandon, ma noi scendiamo al parcheggio della diga sottostante (Barrage de Grande Maison).  Bel lago verde e il sole ritorna a fare capolino per pranzo.  Scendiamo fino alla N91 e prendiamo per il Col du Lautaret.  Bella strada e panorama (2 stelle).  Ci fermiamo sul passo, dove troviamo un bel parcheggio frequentato dai camper.  C’è anche una fontana (tipo 3).  Finalmente sono scomparse le nuvole.

08 agosto 02    Fermi sul colle

Oggi passeggiata, bella e poco impegnativa, verso il rifugio L’Alpe du Villar D’Arene.  Ci arriviamo in un’ora e mezza.  Bella natura, bel panorama, tante marmotte, ghiacciai sotto un bel sole.  Il sentiero è facile e con scarsa pendenza, ma talvolta passa su strapiombi un po’ inquietanti.  Per i bambini obbligatorio, a mio avviso, il cordino di sicurezza.  Il tempo resta bello finché non torniamo al camper, poi ricomincia a piovere.  Domani Yamuna finisce il suo campo estivo con gli scout e certamente si aspetta di trovarci a casa.  Passeremo la notte qui, l’ultima di questo viaggio.

09 agosto 02   Dal Col du Lautaret a casa, Albano S.A. (BG)    KM   501

Rientriamo in Italia passando per il Colle della Maddalena.   I viaggi di ritorno, ben si sa, sono un po’ mesti.  Hanno però una grande utilità: si inizia a programmare il prossimo viaggio!  Alla fine il contachilometri segna 56753.  Dalla partenza fanno 6311 km.

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Dove andremo l'anno prossimo, per il viaggione estivo? Ho già qualche sospetto.

 

 

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Un sentito ringraziamento a Carlo Maccarana e famiglia per la gentile concessione.