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Un viaggio in Francia 2000
Di Carlo Maccarana

 

Dal diario di bordo del camper.  
Memorie, itinerari, dritte per chi viaggia in camper.

 

 

Data:                Partenza il 14.06.00  ritorno il 29.07.00
Km  :               5310
Camper:          CI Carioca mansardato, su Fiat Ducato 1.9 TD anno 1998,  lungo 5.98m.
Equipaggio:      Carlo 45, Lella 44, Yamuna 8.
E-mail:             c.macc@tin.it
Cartografia:     Atlante Michelin France 1:200.000
I nostri giudizi: 1 stella: bello - 2 stelle: molto bello - 3 stelle: eccezionale - 4 stelle: indimenticabile

 

 

14.06.00 Albano(BG) - Limone Piemonte  Km. 332

Trasferimento per strada statale da casa a Limone. Sostiamo a Limone, sulla strada che porta al tunnel del Colle di Tenda, in uno spiazzo dopo il distributore AGIP. Acqua alla fontana.

15.06.00 Limone Piemonte - Grasse Km. 138

Passiamo il tunnel (aspettare che il semaforo che vale per camion e camper sia verde!) e scendiamo a Ventimiglia. Via autostrada passiamo Nizza e arriviamo a Grasse. Sostiamo nel camping comunale (13 €), perché a Grasse non c'è spazio per la sosta "selvaggia". Graziosa cittadina in cui si fabbricano profumi (possibile visita a museo e fabbriche).

16.06.00 Grasse - La Salles s/Verdon Km. 112

Transitando per Castellane sulla via napoleonica visitiamo il  Grand Canyon du Verdon lungo la Corniche Sublime. Stradine e strapiombi eccezionali. Per chi ama la natura questo da solo vale un viaggio (3 stelle). Arriviamo al lago di S.Croix dove passiamo il pomeriggio (possibilità di noleggiare canoe e imbarcazioni per risalire il Verdon). Qui è proibito passare la notte, ma a La Salles c'è una pineta in cui si può stare per 6€ con acqua  e scarico.

17.06.00 La Salles s/V - Avignone Km. 208

Viaggiando rigorosamente per stradine arriviamo a Les Baux de Provence in cui si possono visitare le rovine di un poderoso castello (merita!). Arriviamo ad Avignone e seguendo i cartelli per Ile de la Barthelasse troviamo il camping Baguatelle in cui per 12€ al giorno campeggiamo sotto platani secolari a circa 400 mt dai palazzi papali. Da qui vista a 4 stelle sui palazzi e il famosissimo ponte di St. Bénézet illuminati dal sole rosso del tramonto. Spettacolare!

18.06.00 - 21.06.00 fermi ad Avignone

Avignone merita di essere un po' vissuta. Oltre alle visite di rito ai palazzi papali, al Pont d'Avignon (di St. Bénézet) e al resto (vedere guide), la passeggiata notturna per la città vecchia dà belle sensazioni e offre numerosi spettacoli di piazza.

22.06.00 Avignone - Connaux Km. 174

A est di Avignone c'è Pont du Gard, i resti di un imponente acquedotto romanico che meritano senz'altro di essere visitati. Da lì verso nord per la N 86 deviamo per visitare la grotta dell'Aven d'Orgnac (2 stelle), da qui saliamo a nord fino a Vallon-Pont-d'Arc per percorrere le gole dell'Ardéche con gli strapiombi sulla nostra destra.  Natura e paesaggi 3 stelle. A sera torniamo verso sud sulla N 86 e ci fermiamo in un campeggio qualsiasi a Connaux (11€ ).

23.06.00 Connaux - S.tes Maries de la Mer Km. 169

Scendendo per la N 86 arriviamo a Nimes. Parcheggiamo presso un supermercato e con le bici ci inoltriamo in città. Per chi ha una mappa, si può parcheggiare comodamente ad Arenes dove c'è un parcheggio per pullman. Bella città, ma non più di 1 stella. Ripartiamo da Nimes verso Port St. Louis dove, per la gioia di Yamuna traghettiamo sulla sponda opposta del Grand Rhone. Percorrendo le stradine interne della Camargue arriviamo a S.tes Maries dove ci sono varie aree autorizzate e attrezzate per camper. Optiamo per la Plage Est (bella, sul mare e vicina al centro), costo 5€ al giorno con acqua e scarico.

24.06.00 - 27.06.00 fermi a S.tes Maries de la Mer

La Camargue merita un discorso particolare.  Tira un vento pazzesco che ti stordisce, ma quando smette lo rimpiangi, perché milioni di insettini sono pronti a mangiarti. Se parcheggi fuori dalle zone controllate hai quasi la garanzia di un furto. Le strade sono strette e piene di buche. Tutto negativo? Nemmeno per sogno! La Camargue è un angolo di paradiso in terra. Terra selvaggia, ti offre una delle nature più incredibili e spettacolari, nel bene e nel male.  Se lasci le strade (in bici) e ti avventuri lungo i facili sentieri, pedalando anche contro vento (e che vento!), puoi vedere paludi piene di fenicotteri rosa, praterie verdissime con cavalli bianchi (selvaggi?), marcite in cui i torelli neri si crogiolano nel fango, il tutto sempre bellissimo ed estremo, con colori rari.  Pochi posti al mondo meritano 4 stelle.  La città è bella e piacevole.  Anche qui vale la pena di spendere qualche giorno, nella pigra vita di mare.  Noi capitiamo nel bel mezzo della settimana Tzigana, con sfilate di carri, cavalli, zingari con i costumi tradizionali, giostre e corride (incruente; una dozzina di matti si fa rincorrere da un torello per carpirgli una coccarda che porta sulle corna).  Bagni a mare, gita in battello lungo Le Petit Rhone.

28.06.00 S.tes Maries de la Mer - Florac Km. 206

Partiamo alle 7 del mattino in una Camargue grigia e nebbiosa. La bimba dorme ancora. Attraversiamo Montpellier in cui riproviamo lo shock del caos dopo tanta bella natura e lungo la D 986 arriviamo alle Grotte des Demoiselles. Visita alle grotte (3 stelle). In queste grotte gigantesche un continuo saliscendi di scalette ti porta in un suggestivo ambiente in cui le strutture messe dall'uomo si sposano con la natura. Bellissimo!  Nel pomeriggio saliamo fino al Mont Aigual (1567mt) con visita all'osservatorio che nella sua montanara semplicità merita davvero una visita. Arriviamo poi a Florac dove, in un parcheggio qualsiasi ci fermiamo per la notte.

29.06.00 Florac - Nant (e non Nantes) Km. 118

Siccome amiamo la montagna con le sue strade panoramiche decidiamo di percorrere le Gorges du Tarn (Gole del Tarn). La natura merita 3 stelle, a ogni curva ti si presenta un paesaggio estremo e selvaggio sempre nuovo. Bellissimo! C'è però un problema: la strada è larga come il camper o poco più, e sulla destra hai rocce che spesso sporgono minacciosamente. Finché non incontri nessuno puoi guidare con fatica e attenzione, ma quando incroci qualcuno (foss'anche una bici) non ci passi più. Chi non ama manovre al millimetro faccia un'altra strada. Finite le Gole, sempre per strade strettissime visitiamo il Chaos de Montpellier-le-Vieux. Si tratta di una zona anticamente abitata in cui lungo un sentiero di un'ora e mezzo si possono vedere bei paesaggi e improbabili resti di insediamenti umani. (4€ a testa, 1 stella). Scendiamo poi lungo il canyon de la Dourbie e arriviamo a Nant. Dormiamo in piazza con acqua.

30.06.00 Nant - Colayrac-St.Cirq Km. 283

Viaggio di trasferimento verso l'Atlantico. Lungo la strada ci fermiamo ad Albi, con visita alla cattedrale di S.te Cécile, una grossa costruzione in mattoni rossi (2 stelle). Ci fermiamo dopo Agen lungo la N 113 a Colayrac-St.Cirq in una piazza vicino al cimitero (acqua).

01.07.00 Colayrac-St.Cirq - Pilat Km. 192

Lasciamo la N 113 e ci addentriamo nelle Landes, una regione che è tutta una foresta a sud di Bordeaux. Dopo un viaggio lento e rilassato arriviamo sulla costa atlantica a Biscarrosse. Procedendo verso nord ci sono numerose spiagge con grandi parcheggi nella pineta. I cartelli avvertono: "Proibito ai camper" e noi ci sistemiamo in una di queste pinete (La Petite Nice) insieme con altri 100 camper. Nella pineta ci sono i servizi igienici da cui si può prendere acqua e in cui si può scaricare

Nota sui divieti:
in Francia abbiamo trovato spesso divieti per camper ma sempre tanti camper sotto i divieti. Non si tratta però di inciviltà.  I francesi hanno il concetto di liberté (libertà) nel sangue e amano fare pic-nic ovunque.  La stessa loro legge proibisce di discriminare tra auto e camper per quanto riguarda il parcheggio; il risultato è che i francesi (e quindi anche noi) campeggiano ovunque e la polizia passa spesso ma non si intromette.  Mi hanno detto solo che di tanto in tanto, ad Agosto, quando c'è il pienone, fanno andare i camper a dormire al campeggio, ma per il resto si sta dove si vuole (centri storici e situazioni simili escluse).
Le spiagge di questa zona sono bellissime, tutte immerse nella foresta, e collegate tra di loro anche da lunghissime e ottime piste ciclabili.  Nelle vicinanze merita senz'altro una visita la Duna di Pilat, una montagna di sabbia in riva all'oceano alta più di cento metri, con scaletta di legno per salire e discesa a rotoloni (soprattutto i bambini).  Bel paesaggio 2 stelle.

02.07.00 - 04.07.00 Fermi alla spiaggia La Petite Nice

Giorni di relax e di spiaggia. Bagni nell'oceano che con l'alta e la bassa marea avanza e si ritira in modo spettacolare (nota: non abbandonare salviette o scarpe sulla spiaggia, perché in mezz'ora l'alta marea sommerge tutto). L'acqua dell'oceano è calda come un torrente di montagna in febbraio.

05.07.00 La Petite Nice - Nantes Km. 420

Saliamo a nord e traghettiamo tra Pointe de Grave e Royan (39€) scavalcando così l'estuario della Gironda. Visita a La Rochelle (1 stella) con visita al vecchio porto e a sera arriviamo a Nantes, in cui troviamo un grosso parcheggio libero nella zona dello stadio, tra il canale di St. Felix e il Quai du Malacoff a 400 mt dalla stazione.

06.07.00 Nantes - La Trinité sur la Mèr Km. 176

Al mattino visita a Nantes. Non siamo fortunati perché il bel castello è in fase di ristrutturazione, la bella cattedrale la stanno rifacendo, e nel centro pedonale passano le auto. Poco soddisfatti ripartiamo puntando verso Carnac per visitare gli Alignements, i famosi allineamenti di menhir. Arriviamo in serata a La Trinité sur la Mèr dove ci mettiamo su un piazzale in riva al mare.

07.07.00 La Trinité sur la Mèr - Penisola del Quiberon Km. 34

Al mattino visita ai menhir (1 stella). Ci sono distese di questi enormi massi allineati che al momento ti colpiscono, ma poi, visto che non capiamo bene la questione, ci stancano e allora ce ne andiamo a zonzo per le stradine della Penisola del Quiberon lungo la costa ovest, la costa selvaggia (3 stelle). Qui ci fermiamo in una dei tanti spiazzi sulla scogliera e percorriamo a piedi uno dei numerosi sentieri tra paesaggi, strapiombi, spiaggette stupende.

08.07.00 Penisola del Quiberon - Pointe du Raz Km. 197

Solito trasferimento per stradine verso la Bretagna. Tappa a Pont-Aven (1 stella) caratteristico paesotto che se ci passi vale la pena di visitare. C'è un parcheggio gratuito riservato ai camper con acqua e scarico, molto in pendenza. Ripartiamo e arriviamo al parcheggio per la Pointe du Raz (5€ al giorno, acqua e toilette) da dove subito ci inoltriamo per i sentieri della Pointe du Raz. Spettacolare è il sentiero che si inoltra lungo la scogliera e che ci porta in poco più di mezz'ora al limite estremo della punta. Alcuni tratti, estremamente ripidi,  sono ferrati e per percorrerli bisogna avere buone calzature e un minimo di esperienza di montagna. Violente raffiche di vento e passaggi su strapiombi consigliano di assicurare i bambini con un cordino. Il panorama mozza il fiato (4 stelle), potrebbe, da solo, valere il viaggio.

09.07.00 Pointe du raz - Pointe du Van  Km. 11

Brevissimo trasferimento ad un'altra spettacolare scogliera.  Parcheggio ampio e gratuito, c'è anche una toilette in cui si può prendere acqua.  Ieri un bel sole ci aveva scaldati.  Oggi piove.  Approfittiamo di una pausa della pioggia per andare in avanscoperta, ma subito riprende.  Poco astutamente avevamo portato gli ombrelli.  Come li apriamo, la prima raffica di vento ne uccide due e ne ferisce gravemente un terzo.  Li buttiamo nel cassonetto e torniamo in camper bagnati fradici.  Nel pomeriggio, dopo aver scrutato il paesaggio piovoso da dentro il camper, riproviamo a sfruttare una pausa della pioggia, mantelline pronte nello zaino.  In cinque minuti riprende a piovere dal basso verso l'alto;  infatti il vento violentissimo spinge l'acqua sulla scogliera e poi sale fino al sentiero.  Un paio di volte ho l'impressione di vedere la bimba prendere il volo.  Prudentemente, anche perché non si vede quasi niente, rientriamo in camper fradici per la seconda volta.  Nel camper c'è steso di tutto, accendiamo la stufa, ma pare che qui sia l'aria stessa ad essere bagnata.  Mi hanno detto che la Pointe du Van è molto bella.  Io non l'ho vista.

10.07.00 Pointe du Van - Camaret  Km.106

Non smette di piovere, per cui ci muoviamo.  Lungo la costa bretone andiamo a visitare il Mènez-Hom, un mammellone di terra da cui si vedono le varie baie circostanti. Vento a 100 all'ora, ma almeno non piove. Bella vista (1 stella). Da lì ci trasferiamo alla Pointe de Dinan, verso ovest, dove c'è il Castello du Dinan. In realtà non è un castello ma un enorme roccione spettacolare con ponticello naturale che da lontano sembra un castello delle fiabe. Attraversiamo il ponticello tenendoci per mano perché il vento potrebbe portarci via tutti. Anche qui strapiombi e mare che ribolle, paesaggi (3 stelle). Pranziamo e ce ne andiamo verso la Pointe de Penhir, con l'idea di fermarci là a dormire. Immancabili gli strapiombi e la natura selvaggia, ma dopo la Pointe du Dinan hai già visto il meglio. Immancabile anche il vento che fa dondolare il camper con raffiche feroci e allora scendiamo nella vicina Camaret, dove, nel porto c'è un parcheggio per i camper senza acqua né scarico.

11.07.00 Camaret - St. Malo Km. 290

Ripartiamo accompagnati dai soliti piovaschi. Percorriamo tutta la Pointe des Espagnols (bellina ma non di più) e poiché la bimba è stufa di scogliere e di natura selvaggia facciamo rotta verso St. Malo lungo la N 12, superstrada a 4 corsie in cui è un grosso problema trovare un distributore e uno spiazzo in cui fermarsi per pranzare. Arriviamo a St. Malo alle 17 per scoprire che ha solo divieti per camper. Utilizzo una vecchia tattica: avvicino un vigile e gli scarico addosso il problema: "Mi indichi un parcheggio per stanotte." Me lo indica (non era assolutamente segnalato), lo trovo a fatica ma poi mi piazzo per la notte (questo parcheggio è accanto all'imbarco per l'Inghilterra, niente acqua). Tour pomeridiano e poi serale per St. Malo, in cui vale la pena fare il periplo delle mura e, perché no, passeggiare pigramente per le stradine interne. (2 stelle)

12.07.00 St. Malo - sulla strada per Parigi Km. 243

Ripartiamo tardi come sempre in direzione di Parigi. Lungo la strada visitiamo Le Mont St. Michel. Qui va fatto un discorso preciso. Le Mont St. Michel è una meraviglia, ma l'avevamo già visitato un inizio giugno di tanti anni fa. A luglio questo posto progettato per un centinaio di monaci ospita la metà del mondo. Non ci si cammina e si respira a fatica (non fa caldo, c'è troppa gente). A questo aggiungiamo che l'alta marea in questa settimana è "bassa". In altre parole Le Mont St. Michel è da 4 stelle quando c'è meno gente e quando l'alta marea arriva davvero alta. Ripartiamo verso Parigi e ci fermiamo sulla N 12, nella Aire de Mallière a 20 Km prima di Verneuil, un'area di sosta buia e isolata che ha il pregio di essere l'unica dopo tanti chilometri.

13.07.00 - 17.07.00 Parigi Km. 136

Arriviamo rapidamente a Parigi. Spesso abbiamo dormito fuori, ma nelle grandi città preferiamo sempre andare in un campeggio. Raggiungiamo il campeggio del Bois de Boulogne e ci fermiamo per 5 giorni. Il campeggio è appena fuori dalle normali mappe di Parigi. E' posto a ovest del Bois de Boulogne lungo la Senna sulla Allée du Bord de l'Eau. A differenza di quasi tutti i camping francesi è molto caro (27€ al giorno senza elettricità, 30€ con.)
Per quanto riguarda la visita di Parigi ognuno sceglierà tra le mille opportunità che la città offre. Oltre alle solite mete noi visitiamo la Città delle Scienze (bellissima, con centinaia di esperimenti scientifici che si possono toccare e un sottomarino vero in cui si può entrare).
Vorrei dare qualche consiglio per la mobilità dal campeggio alla città (e viceversa). Dal campeggio c'è il bus del campeggio che ti porta alla  metropolitana, costa 1.7€ a testa, non c'è molto spesso ed è sempre pieno. L'ottima alternativa è prendere il bus di linea 244. Lo si prende a 200 mt dal campeggio (fermata Camping-Les Muolins) e ti porta nello stesso posto (Porte Malliot), c'è spessissimo, anche in ora tarda, è sempre vuoto, e se acquisti il carnet da 10 biglietti costa 0.88€.

*Un consiglio per chi è a Parigi il 14 luglio. Il 14 luglio in Francia è festa nazionale. Le stazioni della metropolitana poste lungo gli Champs Elysèes vengono chiuse per quasi tutto il giorno a causa dell'enorme affluenza. Partendo da Porte Malliot si va dove si vuole, ma guai a dover riprendere il metrò nelle stazioni del centro quando si deve tornare.
*Un altro consiglio.  Nello zainetto abbiamo sempre tre piccoli ombrelli.  A Parigi possono fare la differenza tra la felicità e la disperazione.  Siamo venuti a Parigi già molte volte e sempre abbiamo trovato feroci acquazzoni, anche quando il tempo pareva bello.
*Un altro consiglio.  Se avete bambini, il quartiere di Pigalle non è più quello di una volta, in cui la sera il sesso diventava esplicito ed esibito.  Adesso lo è anche alle 9 del mattino.
*Un altro consiglio.  Se avete bambini e, come me, amate l'arte, andate al Louvre da soli.  Limitandomi alla pittura dal 1300 al 1800 ho impiegato 6 ore, senza neanche soffermarmi molto.  I bambini dopo mezz'ora sono stanchi.

18.07.00  Parigi - Dampierre  Km.42

Lasciamo Parigi con meta Versailles (3 stelle).  Impieghiamo meno ad arrivarci che a trovare parcheggio, perché tutti i parcheggi (ben segnalati), quando fai per entrarci hanno il cartello "Camper interdit" (proibito ai camper), e quando chiedi dove è permesso ai camper i gentili parcheggiatori ti rispondono "Pas ici" (non qui).  Il Parcheggio vicino al castello è proibito.  Si parcheggia più giù a destra (spalle al castello), rigorosamente a pagamento, 4 ore 2€, 10 ore 3€.  Visitiamo solo gli appartamenti del Re, in quanto sono la parte più bella del castello e perché il resto del castello lo avevamo già visto altre volte.  Stupendi sono i giardini che meritano una lenta passeggiata.  Nel pomeriggio ci allontaniamo di poco in direzione sud, e ci fermiamo a Dampierre, lungo la D91.  Anche qui c'è un castello, ma ha orari impossibili.  La seconda piazza a sinistra (verso sud) dopo il castello ha spazio e acqua.  Vogliamo visitare Chartes, ma preferiamo aspettare domani.  Un pomeriggio di lettura e relax non fa mai male.

19.07.00 Dampierre - Monnaie (lungo la N10) Km 81

Scendiamo verso Chartres, dove arriviamo, in scioltezza, a mezzogiorno.  Parcheggiamo vicino alla Cattedrale (2stelle) che, come spiega la guida, ha 2700 metri quadri di vetrate.  Una bellezza! Ripartiamo verso la Valle della Loira.  Lungo la N10, a Monnaie, nell'unica piazza, troviamo spazio per noi, acqua e toilette pubblica in cui è comodo scaricare.

20.07.00 Monnaie - Tours (Chambray) Km. 53

Ogni viaggio ha la sua fracchiata.  Oggi tocca a noi.  Ci trasferiamo al Castello di Villandry per svolgere il nostro diligente compito di turisti, ma succede che mentre parcheggio "pompo" sul freno per tre o quattro volte e il freno mi si indurisce sotto il piede e per due-tre secondi diventa inefficace.  Inammissibile! Viaggiando a 20 all'ora e col freno a mano in mano consulto un meccanico che mi sentenzia: "E' il servofreno".  Mi reco a Tours, appena a sud, a Chambray, dove, in una concessionaria Fiat spiego il mio piccolo dramma.  "E' la pompa del vuoto", sentenziano.  Non hanno il ricambio, arriverà domani.  Parcheggio fuori della concessionaria.  Preso dai dubbi chiedo ulteriori lumi.  Il meccanico prende una pompa usata e prova a sostituire la mia. Pigiando sul freno per alcune volte l'idurimento si ripresenta.  "E' il servofreno", il pezzo arriverà domani.

21.07.00 fermi dal concessionario a Tours

Il pezzo non arriva.  Hanno sbagliato l'ordine, e arriva il servofreno di una Punto. E' venerdì, e il gentile meccanico mi comunica che se ne riparlerà lunedì.  Mi infiammo quel tanto che basta, allora smontano il mio pezzo e vanno alla ricerca, presso altri concessionari, del ricambio.  A sera non è successo niente.  Un meccanico sacrifica il suo sabato e mi promette che domani verrà a lavorare per cambiarmi il pezzo che dovrebbe arrivare antro le 10 del mattino.

22.07.00 Tours - Azay-le Rideaux Km.40

Il ricambio arriva alle 11.  Me lo montano.  Il difetto resta, comincio a disperare.  Il meccanico prende la situazione di petto e sentenzia: "E' la pompa dei freni".  Ce l'hanno!  Me la sostituiscono.  Dopo due ore (e un incipiente mal di pancia da pessimismo) riproviamo i freni.  Non è cambiato nulla.  Il capo della concessionaria sentenzia: "E' il ripartitore di frenata, torni lunedì che lo ordiniamo".  Qui mi viene a mancare quell'aplomb che sempre dovrebbe essere mantenuto, e inferocito li sfotto: "Oppure magari saranno le parti metalliche! Oppure basterebbe chiedere a qualcuno che ha esperienza!"  Fatto sta che è sabato pomeriggio e con tre quarti dell'impianto frenante nuovo di zecca e sempre col freno a mano in mano mi trasferisco a Villandry, dove c'è di che parcheggiare nel verde in attesa di tempi migliori.

Qui avviene l'illuminazione.

Un tantino sconfortato racconto la mia esperienza a un camperista francese dotato della mia stessa meccanica.  Nella conversazione salgo sul suo camper e gli faccio vedere come avviene.  Pompo tre volte sul suo freno (ovviamente a motore acceso) e anche il suo pedale si indurisce e diventa inefficace.  In due andiamo da un altro camperista con meccanica Fiat e gli chiediamo di provare i suoi freni.  Ci prende per matti, ma dopo lunghe spiegazioni acconsente a provare lui e in movimento.  Panico! Anche il suo freno, se "pompato" per tre volte ti abbandona per due o tre secondi.  Le leggende narreranno di un'orda di camperisti che fino a sera si sono aggirati per Villandry per provare i freni altrui. 

Conclusione: 

il servofreno Fiat Ducato ti assiste egregiamente sempre, ma guai a "pompare", cioè a dare ripetuti colpi sul pedale, perché perde energia e prima di ritornare ad un buon livello occorrono alcuni secondi.  Probabilmente si può passare la propria vita in camper senza mai pompare sui freni (che è d'altronde una pratica inutile), ma se lo si fa il Fiat Ducato ti lascia quasi senza freni per tre secondi.  In parole povere non era un guasto dei miei freni, è una "peculiarità" Fiat Ducato.  Invito ogni camperista con Fiat Ducato a fare una prova in una strada rigorosamente sgombra e piana.  Lanciate il camper a 70 all'ora e date quattro colpi secchi (ma non necessariamente energici) sul freno, poi provate a frenare davvero come per fermarvi .  Noterete che il freno diventa duro e inefficace per due-tre secondi.  Poi il pedale si riammorbidisce e la frenata avviene.  Meglio esserne consci.
Datosi che sono e resto un turista visito il castello di Villandry con i suoi giardini in larga parte coltivati a orto.  Verdure (ma anche fiori) disposti in geometrie e colori irripetibili.  Una rarità, una meraviglia assoluta.(3 stelle). E' sera e ci trasferiamo ad Azay-le-Rideaux.  Appena dopo il ponte sul fiume c'è un bellissimo parcheggio con acqua e wc, ombreggiato e pittoresco, accanto al fiume con paperette e quant'altro.

23.07.00 Azay.le.Rideuax - Chenonceaux Km.46

In mattinata visitiamo il castello di Azay.  Poi ci trasferiamo a Chenonceaux.  Ambedue sono bei castelli (2 stelle), in cui mobili, quadri, cucine dell'epoca possono deliziare in vario modo il turista.  Naturalmente dopo il Louvre, il livello dei quadri che si trovano in questi castelli soddisfa un po' di meno. E' domenica.  La bimba comincia a essere satura di castelli.  Non ha tutti i torti.  Passiamo la serata nel bel parcheggio di Chenonceaux giocando a calcio e decidiamo per domani di andare a visitare il Futuroscope, a nord di Poitiers.

24.07.00 Chenonceaoux - Futuroscope km 118

E' lunedì e ho un dovere da compiere.  Il concessionario mi ha cambiato gran parte dell'impianto frenante senza rendersi conto che era perfettamente inutile. L'errore è suo, è lui che doveva sapere.  Ciò nonostante mi pare giusto chiamarlo per concordare con lui il da farsi.  Se vuole mi rimonta i miei pezzi vecchi (che vanno bene come quelli nuovi), oppure mi lascia quelli nuovi e gli pago solo una parte (anche perché sono sicuro che i miei pezzi vecchi, dopo una pulitina, verranno rimessi in circolazione).  Gli offro questo e la manodopera. Lui insiste che devo pagare tutto.  Allora gli dico di prepararmi la fattura con il dettaglio delle riparazioni e con la segnalazione precisa del "guasto" per cui si è proceduto e di chiamare un ispettore Fiat.  Temporeggia.  Mi dice di richiamarlo tra due giorni.  La morale è che alla seconda telefonata, due giorni dopo, mi "abbuona" la fattura, dicendo che se ne occuperà Fiat France.  Un buon misto tra una coda di paglia e un po' di buon senso.  La faccenda si conclude lì, certo è che se fossero stati solo un po' più esperti non avrei passato due giorni neri parcheggiato fuori dalla concessionaria.
Partiamo e in serata arriviamo al Futuroscope.  Il parcheggio è gratuito (o forse compreso nell'ingresso di 86€ in tre) e senza limiti di permanenza.  Alle toilettes si può anche fare acqua.

25.07.00 fermi al Futuroscope

Il Futuroscope, posto a circa 25-30 Km a nord di Poitiers, è una sorta di enorme parco di divertimenti dedicato al cinema.  Ci sono proiezioni di film in 3D, dinamici, a 360°, ad altissima definizione, ci sono sale in cui le immagini sono davanti ma anche sotto ai piedi, cupole in cui sei immerso nelle immagini, giochi di luci e immagini sul lago, e tant'altro.  Ci spendiamo l'intera giornata fino alle 11 di sera.  Vale davvero, anche perché non conosco niente di simile in Europa.(2 stelle).

26-07-00 Futuroscope - Charolle Km. 360

Giornata di trasferimento verso le Alpi. Verso sera ci fermiamo a Charolle sulla piazza della chiesa.

27.07.00 Charolle - Le Gets Km. 276

Sempre per strade statali viaggiamo verso le Alpi e a Thonon-les-Bains sul lago di Ginevra iniziamo la via delle Grandi Alpi. Ci fermiamo presto a Le Gets, una simpatica cittadina montana piena di divertimenti e attrattive. Con gli ski-lift si può salire in alto a bordo di go-kart o monopattini dotati di grosse ruote con i quali puoi percorrere le piste da sci (ovviamente senza neve). Un simpatico cartello dice: "ANDATE ADAGIO. RIBALTARSI PUO' ESSERE DOLOROSO." Tra gli altri divertimenti, trovi tappeti elastici, giostrine, go-kart elettrici, pista per MTB, ecc.. Una sosta obbligatoria per i bambini. A sera spettacolo canoro in piazza e poi a nanna in uno dei tanti spiazzi possibili.

28.07.00 Le Gets - Le Saisies Km. 136

Ripartiamo a tarda mattinata su e giù per belle strade di montagna. Abbiamo la malaugurata idea di fare una deviazione per visitare Chamonix, una specie di Rimini un po' in salita. Troppa gente, troppo traffico, troppo rumore. Passarci qualche giorno a maggio è piacevole, ma il 28 luglio tutto il mondo è qui, allora ce ne andiamo. Ritorniamo sulle stradine e saliamo fino al Col des Saisies, dove c'è un enorme piazzale vuoto (salvo quattro camper) e anche qui giochi per bambini e un paese simpatico. Decidiamo di fermarci, ma poi la polizia ci dice che lì non siamo autorizzati a restare e ci indica con una mappa il posto dove possiamo andare. Sulla mappa sembra che il luogo sia appena oltre il paese. In realtà è a quattro chilometri sperduto nel nulla. Torniamo insieme agli altri camperisti nel luogo proibito e ci passiamo la notte. La polizia ci mette un altro foglietto sotto il tergicristallo con la solita mappa, ma penso che sappiano che non possono mandarci veramente via.

29.07.00 Le Saisies - Lago del Moncenisio Km. 156

Siamo sulla via del ritorno. Prima di partire un ultimo giro sui giochi, un altro foglietto con la mappa e poi partiamo. Continuiamo lungo la Route des Grandes Alpes. Transitiamo sul Col de Méraillet (vista sul lago 3 stelle) poi per la Val d'Isére, dove sul Col de l'Iseran ci sono 2 gradi. Godendoci i bellissimi paesaggi arriviamo fino al lago del Moncenisio dove, seguendo una stradina, scendiamo a parcheggiare proprio in riva al lago. (2 stelle).

30.07.00 Lago del Moncenisio - Albano S.A.(BG) Km. 300

Ultime montagne e ultimi paesaggi scendendo dal Moncenisio.  Rientriamo in Italia in tempo per trovare il grande esodo, ma per fortuna noi andiamo in contromano. Verso sera siamo a casa.

Considerazioni sulla Francia.

Il gasolio comprato in autostrada costa fino a quasi 300 lire in più che presso i numerosissimi supermercati.
L'acqua si trova dappertutto, ma spesso bisogna farla con le taniche.
Salvo che in casi rari in Francia si viaggia benissimo fuori dalle costosissime autostrade.

Per quanto concerne i parcheggi, la polizia francese è ben conscia che non può fare discriminazioni tra auto e camper. Al massimo ci provano, ma generalmente sono molto tolleranti o nel peggiore dei casi ti fanno spostare in aree apposite e sempre molto belle. Spesso sono a pagamento ma a fronte di una piccola cifra ti danno un servizio più che adeguato. Anche i campeggi sono molto economici (tranne che a Parigi), infatti con una dozzina di euro si può passare la notte (in tre più il camper) in quasi tutti i campeggi francesi.

Se amate lasciare le grandi strade per quelle più pittoresche, vi consiglio un atlante stradale scala 1:200.000. 
Io ho il Michelin ed è ottimo.

 

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Un sentito ringraziamento a Carlo Maccarana e famiglia per la gentile concessione.